Come il nuovo Isee danneggia l’edilizia

Il settore dell’edilizia, protagonista in questi giorni al Made Expo di Milano, ha tutti i motivi per non credere alla ripresa. È una dura realtà, ma è la realtà. E se oltre alla crisi ci si mette pure il Fisco a non voler allentare la morsa, c’è poco da stare allegri. E le minacce, oltre che da Tasi e Imu, vengono dal nuovo Isee.

Ne è convinto il presidente di Confedilizia, Corrado Sforza Fogliani. “Il nuovo Isee, in vigore dall’1.1.15 – scrive -, costituisce di fatto una nuova tassazione della casa, falsa e surrettizia, a danno soprattutto dei piccoli proprietari, e cioè della stragrande maggioranza. Infatti il calcolo del valore degli immobili deve ora essere effettuato sulla base del valore degli immobili quale definito ai fini Imu”.

Ciò comporta – prosegue Sforza Fogliani parlando del nuovo Iseel’esclusione automatica dalle prestazioni sociali agevolate di un alto numero di proprietari di casa, che a tali prestazioni avevano invece diritto sulla base del precedente indicatore, fondato sull’imponibile Ici. Come noto, infatti, ai fini dell’Imu il valore delle abitazioni è stato elevato del 60% per effetto dell’aumento, del tutto slegato dalla realtà e finalizzato solo ad acquisire maggior gettito, dei moltiplicatori catastali”.

Insomma, con il nuovo Isee – rileva il presidente di Confedilizianumerosi proprietari di casa, pur non avendo visto accresciuto il proprio tenore di vita, che si è al contrario ridotto per far fronte alla pesante tassazione costituita dall’Imu, perdono automaticamente il diritto ad usufruire di prestazioni di natura sociale e assistenziale quali, ad esempio: assegni familiari; assegni di maternità; riduzione delle rette degli asili nido; riduzione del costo delle mense scolastiche; riduzione delle rette delle case di cura per anziani; agevolazioni per utenze gas, telefono, elettricità; esenzione per le prestazioni sanitarie; riduzione delle tasse universitarie. L’effetto è così quello di accrescere la discriminazione nei confronti dell’investimento immobiliare già insita nella componente patrimoniale del nuovo Isee”.

Una situazione, quella del nuovo Isee, che non fa altro che peggiorare le già pesanti ricadute che sul settore dell’edilizia hanno la crisi economica e la fiscalità in generale. Anche quelli che sembrerebbero dei timidi segnali di ripresa non sono infatti percepiti tali dalla maggioranza degli operatori. Se, infatti, i dati Istat relativi a gennaio e al quarto trimestre 2014 parlano di un lieve incremento dell’occupazione, non bisogna dimenticare che si tratta soprattutto si lavoro precario e di nuovi occupati a tempo parziale.

Non ci si può illudere e parlare di ripresa, soprattutto per quel riguarda il settore costruzioni, – ha commentato Vito Panzarella, Segretario Generale Fenealuilla cui attività si è ridotta del 50%. Il nostro settore continua a perdere posti di lavoro, questa è l’unico dato che noi rileviamo”. E anche le analisi di Confedilizia sul nuovo Isee non vanno certo nella direzione della ripresa.

Nuovo Isee, ecco che cosa cambia

Più o meno tutti sanno che cosa è l’Isee (uno strumento che certifica la propria situazione economica e patrimoniale per avere diritto ad agevolazioni e riduzioni di tasse, tariffe, oltre alla possibilità di poter richiedere servizi di assistenza domiciliare per anziani o disabili e altro ancora), non molti sanno che cosa significa la sigla: Indicatore della Situazione Economica Equivalente. Gli stessi che sanno che cosa è l’Isee, sanno che il nuovo Isee entrerà in vigore dall’1 gennaio 2015 con diverse novità.

Il nuovo Isee adotterà una nozione di reddito disponibile che includerà anche somme fiscalmente esenti, migliorando la capacità dell’indicatore, dando maggiori attenzioni alle famiglie numerose e con persone disabili, rafforzando i controlli per evitare frodi. Il nuovo Isee vedrà di fatto una serie di Isee più mirati, a seconda della situazione dei diversi nuclei familiari. Eccoli:

Isee Corrente: consente di calcolare un Isee in un arco di tempo più  ravvicinato al momento della richiesta della prestazione. Serve qualora un componente del nucleo familiare perdesse il posto di lavoro.

Isee Minorenni: utilizzato con genitori non coniugati tra loro e non conviventi, per le prestazioni agevolate rivolte ai figli, considera la condizione del genitore non convivente per stabilire se incida o meno nell’Isee del nucleo familiare del figlio.

Isee Sociosanitario: utilizzato per l’accesso a prestazioni come l’assistenza domiciliare per persone del nucleo familiare disabili e/o non autosufficienti.

Isee Sociosanitario-Residenze: utilizzato per ricoveri in residenze socio-sanitarie assistenziali per le persone non assistibili a domicilio. Tiene conto della condizione economica anche dei figli del beneficiario che non sono inclusi nel nucleo familiare.

Isee standard: si calcola tenendo conto dei redditi di tutti i componenti del nucleo familiare come risultano dallo stato di famiglia.

Isee Università: utilizzato per richiedere la riduzione delle tasse di iscrizione all’università e per fare domanda per le borse di studio. Tiene conto dei redditi del nucleo familiare di appartenenza anche qualora gli studenti risiedano altrove.

Nuovo Isee: ecco le modifiche

E’ stato approvato lo scorso 3 dicembre il nuovo Isee, sottoposto ad un vero e proprio restyling dal Consiglio dei Ministri e che avrà, tra le principali novità: l’aggiornamento durante l’anno, l’ampliamento delle componenti reddituali e patrimoniali che concorrono a determinare l’Indicatore e l’introduzione di misure volte a contrastare gli abusi da parte dei soggetti che evadono il fisco.

I motivi di queste importanti modifiche sono stati dettati dall’esigenza di garantire una maggiore equità, poiché si tratta di uno strumento che viene incontro alle famiglie italiane.

Per quanto riguarda il reddito, inoltre, è stato stabilito che la situazione economica del nucleo familiare deve essere calcolata con tutti i redditi di tutti i componenti.
Vengono poi introdotti degli abbattimenti per redditi di lavoro e di pensione, viene sottratto l’importo degli assegni di mantenimento, dedotto una quota del canone di locazione, prevista una franchigia per i nuclei con disabili e l’abbattimento delle spese per collaboratori domestici e addetti all’assistenza personale per i non autosufficienti.

Relativamente al patrimonio è prevista la maggiorazione della franchigia relativa all’abitazione per ogni figlio convivente successivo al secondo, mentre si terrà conto di eventuali immobili all’estero posseduti dai componenti il nucleo.
Viene anche ridotta la franchigia prevista per il patrimonio mobiliare attualmente a 15.500 euro.

Inoltre il nuovo Isee supera il principio che ciascun soggetto può appartenere ad un solo nucleo familiare. La nuova formulazione apre la possibilità di definire, solo per alcune prestazioni, appartenenza di un soggetto ad un diverso nucleo familiare.

Come anticipato, arriva anche l’Isee corrente, che prevede, in vista di variazioni significative sul reddito durante l’anno, l’aggiornamento della dichiarazione.
Ma anche i controlli per evitare abusi diventeranno più severi e capillari.

Vera MORETTI