300mila euro per i giovani professionisti catanesi

di Giulia DONDONI

Buone nuove dal Consiglio provinciale di Catania che ha approvato e messo in bilancio 300 mila euro di contributi da destinare ai giovani professionisti desiderosi di aprire un’attività in proprio.

Bisognerà aspettare la settimana prossima per il bando che regolamenta la concessione della somma, ma ormai la decisione è presa: 300 mila euro verranno destinati all’attuazione del regolamento e all’acquisizione di beni strumentali e di tecnologia per le attività e la messa in sicurezza dei locali di questa.

Il bando si rivolge a giovani diplomati o laureati, con lo scopo di aiutare e valorizzare l’occupazione giovanile.

Il presidente dell’amministrazione provinciale, Giuseppe Castiglione, ha così dichiarato: “E’ una misura innovativa nella storia della Provincia di Catania, poiché è il primo stanziamento pensato, per i giovani professionisti autonomi e non, sino ai 40 anni, che all’inizio della carriera non hanno la possibilità economica di aprire un’attività. Con questa ulteriore iniziativa stiamo cercando di allargare il sostegno dell’amministrazione a quanti più lavoratori autonomi, come già da tempo avviene con la categoria degli artigiani ai quali vengono erogati contributi a fondo perduto. Arginare la fuga di cervelli  e garantire mezzi che mirino all’inserimento lavorativo è uno degli obiettivi che questa amministrazione ha avviato sin dal mio insediamento. Nel tempo abbiamo intrapreso, anche con la partecipazione di Confindustria e di altri organismi esterni, una fruttuosa ricerca di strumenti ad hoc utili per avviare i giovani al lavoro nei più svariati settori occupazionali“.

Lavoro, 400mila assunti in più con l’applicazione delle riforme

I Consulenti del Lavoro fanno le pulci al mercato dell’occupazione. Secondo un’indagine della Fondazione Studi dei consulenti del lavoro, ci sarebbero quasi 400mila occupati in più tra giovani e donne se venissero attuate due disposizioni cruciali per il mercato del lavoro: l’azzeramento dell’aliquota previdenziale a carico del datore di lavoro per l’assunzione di apprendisti e di quella per l’assunzione di donne a tempo indeterminato o tramite telelavoro.

Nello specifico, con l’azzeramento dell’aliquota previdenziale a carico del datore di lavoro nel biennio 2012-2013 si stima un aumento dell’occupazione degli apprendisti di 175mila unità. Con l’azzeramento dell’aliquota previdenziale a carico del datore di lavoro per l’assunzione di donne a tempo indeterminato o tramite telelavoro, sempre nel biennio 2012-2013 l’occupazione femminile crescerebbe di 223mila unità.

Commenta la presidente del Consiglio nazionale dell’Ordine dei consulenti del lavoro, Marina Calderone: “L’azzeramento dell’aliquota previdenziale per i nuovi apprendisti, come peraltro era già in passato, e per l’assunzione di donne a tempo indeterminato o mediante telelavoro possono dare grande vigore a due istituti di grande importanza strategica per il lavoro giovanile e femminile. E su questo tema potrebbe essere vincente concedere agevolazioni per chi avvia rapporti a tempo indeterminato. Sono due idee di semplice applicazione che possono portare sviluppo e occupazione in termini ampi e concreti“.

Laura LESEVRE

Lavoro: ad aprile disoccupazione in calo

Buone notizie per quanto riguarda il dato sull’occupazione. Nello scorso mese di aprile il tasso di disoccupazione si è attestato all’8,1% il dato più basso dall’agosto del 2009. Il dato fa registrare in particolare una diminuzione di 0,2 punti percentuali rispetto a marzo, mentre su base annua si è registrata una discesa di 0,6 punti percentuali.

E’ l’Istat a diffondere questi dati a cui aggiunge che  il tasso di disoccupazione giovanile si è portato al 28,5%, registrando una flessione congiunturale di 0,1 punti percentuali. Il tasso di occupazione è risultato pari al 56,9%, in calo di 0,2 punti percentuali rispetto sia a marzo 2011 sia ad aprile 2010.

Nino Ragosta

Artigianato: a Ravenna nuovi fondi per imprenditoria giovanile

La Camera di Commercio di Ravenna è stata costretta a chiudere anticipatamente il bando di concorso per il finanziamento di progetti dedicati all’imprenditoria giovanile nel mondo dell’artigianato per esaurimento dei fondi disponibili. Rimane comunque aperto il “bando per la concessione di contributi per la creazione di nuove imprese a conduzione o a prevalente partecipazione giovanile”, volto a favorire la creazione di nuove imprese a conduzione o a prevalente partecipazione giovanile.

Si tratta di un buon esempio di progetto a sostegno delle start-up a conduzione giovanile, che premia gli aspiranti imprenditori: occupati, inoccupati aventi un’età compresa tra i 18 e 35 anni, residenza o domicilio nella provincia di Ravenna e che siano intenzionati ad avviare un’impresa localizzata nella provincia di Ravenna entro il 31 dicembre.

Progetti di questo tipo sono fondamentali per la crescita economia del nostro Paese e un incentivo per i giovani ad affacciarsi al mondo delle imprese contando su un sostegno concreto.

Mirko Zago

A Lecce apre la Fabbrica del Lavoro per incentivare l’incontro tra domanda e offerta di lavoro

Confocmmercio Lecce ha deciso di istituire uno sportello che permetta di avvicinare giovani e mondo del lavoro fornendo consulenza per facilitare l’incontro tra domanda e offerta. Si tratta del progetto “Osservatorio Provinciale del Lavoro: Commercio, Turismo e Servizi“, che si pone l’obiettivo iniziale di raccogliere ed elaborare i dati relativi all’andamento del lavoro nella provincia di Lecce nel comparto del commercio, turismo e servizi, per fornire agli attori economici e istituzionali uno strumento per l’individuazione di politiche del lavoro più idonee a rispondere alle esigenze occupazionali del territorio.

Antonio Rizzo, direttore di Confocommercio ha affermato che “lo sportello denominato “La Fabbrica del Lavoro” svolgerà principalmente un’attività di monitoraggio e studio del pianeta lavoro del settore terziario che rappresenta un pezzo rilevante dell’economia salentina, in cui sono racchiuse buona parte delle potenzialità di sviluppo. Inoltre l’importanza di prestare maggiore attenzione per questo settore, risiede anche nel fatto che il 60% del Pil è dato proprio dal Terziario, che offre oltre il 53% dei posti di lavoro“.

Oltre a comparare dati e fornire una dinamica reale dell’andamento impiegatizio nella provincia, attraverso lo sportello e le iniziative inserite nel progetto sarà possibile “contrastare e superare lo scollamento esistente tra percorso formativo e mondo del lavoro, che rappresenta uno dei principali elementi di criticità dell’attuale dinamica economica. Di fronte alla richiesta da parte delle imprese di una forza lavoro con competenze sempre più specifiche, nonché di una pluralità di profili professionali, è necessario rispondere con un’adeguata offerta formativa. La formazione risulta essere per i giovani l’elemento chiave per inserirsi nel mondo del lavoro, in particolare in quei comparti produttivi, come quello terziario e turistico del nostro territorio, che rappresentano un reale fattore di sviluppo“.

“La Fabbrica del Lavoro” inserita all’interno della mediateca polifunzionale costituirà quindi un punto di riferimento per i giovani che intendo approcciarsi con una marcia in più al mondo lavorativo, confidando nell’aiuto di esperti.

Mirko Zago

La Camera di Commercio di Ferrara stanzia un fondo per creare nuovi posti di lavoro e far crescere la competitività

La Giunta della Camera di Commercio di Ferrara ha predisposto un piano di azione per fronteggiare la crisi economica e soprattutto per favorire l’occupazione giovanile. Il piano prevede lo stanziamento di 450 mila euro che serviranno da una parte come incentivi diretti alle assunzioni a tempo indeterminato, dall’altra per strumenti di natura indiretta che mirano a far crescere le imprese ferraresi e ad attrarne di nuove sul territorio provinciale (in collaborazione con SIPRO, Agenzia per lo sviluppo), oltre a forme di semplificazione che hanno l’obiettivo di facilitare, per il tramite dei Consorzi fidi, l’accesso al credito e la patrimonializzazione aziendale. E al fine di consentire alle imprese una maggiore possibilità di utilizzo delle misure adottate, verrà realizzata, in collaborazione con le associazioni territoriali di categoria, una speciale Task force di comunicazione, con l’obiettivo di agevolare il più possibile le aziende nell’ottenimento dei finanziamenti necessari. “Abbiamo voluto compiere una precisa scelta di valori e di priorità – ha dichiarato Carlo Alberto Roncarati, Presidente della Camera di Commercio di Ferrara – e tra i primi posti di queste priorità c’è il lavoro giovanile. Il Piano – ha proseguito Roncarati – che intende premiare, tra l’altro, la stabilità favorendo l’incremento dei contratti a tempo indeterminato, si caratterizza per due elementi principali: la rapidità di attuazione e la capacità di produrre effetti già nel breve periodo. Va, peraltro, sottolineato come tale disegno debba essere inserito in un più ampio quadro generale definito, da un lato, dalla continuità di alcune importanti politiche camerali per la competitività, quali l’innovazione, l’internazionalizzazione e il marketing turistico, che continueranno a svolgere una imprescindibile funzione di rafforzamento delle “capacità” delle imprese della provincia, dall’altro, dall’avvio delle nuove misure di intervento contenute nel programma di promozione economica della Camera di Commercio per il 2011, che prevede risorse per oltre 3 milioni di euro”. Tra le azioni previste dalla Camera di Commercio, anche misure finalizzate a contrastare la delocalizzazione: in ogni bando che attiverà contributi alle imprese, infatti, sarà inserito un vincolo al mantenimento in provincia di Ferrara dell’unità produttiva. Il vincolo avrà una durata minima di 5 anni e la sua violazione comporterà la revoca totale dell’agevolazione con l’obbligo di restituzione delle risorse ricevute dalla Camera di Commercio.

fonte: AgenParl | Agenzia Parlamentare