Sommerso dai debiti e rimasto senza lavoro, operaio si suicida a Torino

Ennesimo suicidio legato al momento sempre più critico che sta investendo l’Italia lavorativa. Un operaio di 48 anni,  meccanico di professione, si è dato fuoco in un campo nella periferia di Torino. Vicino al corpo esanime sono stati trovati una bottiglia di liquido infiammabile e un biglietto in cui veniva spiegato il gesto: l’uomo, come poi ha accertato la polizia, era travolto dai debiti a causa delle grosse cifre perse al gioco d’azzardo. Difficoltà finanziarie insostenibili, che unite alla momentanea disoccupazione, ha portato l’operaio a togliersi la vita.

Operaio si impicca prima di essere licenziato

Non ha retto al dolore di rimanere disoccupato e ha deciso di togliersi la vita. Un operaio di 45 anni, sposato e con due figli, si è impiccato sabato scorso nella sua abitazione a Canevoi di Ponte nelle Alpi, in provincia di Belluno. W.F. era appassionato di scultura e pittura, era benvoluto dai colleghi della Invensys, l’azienda multinazionale americana che produce timer per elettrodomestici per la quale lavorava e che, per motivi economici, è stata costretta a tagliare 166 persone. Negli ultimi giorni l’uomo, raccontano amici e famigliari, era un po’ assente e depresso. Stava maturando la decisione di suicidarsi.