Diffide Inps, verifiche rinviate a settembre

Il Consiglio Nazionale dell’Ordine dei Consulenti del Lavoro è stato informato del fatto che l’Inps sta inviando delle comunicazioni con cui diffida le aziende a pagare entro 30 giorni le differenze derivanti dai versamenti al Fondo di Tesoreria, ex. art. 1 commi 755 e seguenti della Legge 296/2006.

Secondo i Consulenti del Lavoro si tratta di richieste che creano scompiglio e disagio negli studi dei Consulenti stessi, attualmente impegnati nelle numerose e complesse scadenze di natura fiscale e del lavoro. Peraltro, il termine dei 30 giorni scadrebbe in pieno periodo di ferie del mese di agosto.

Le differenze segnalate risalgono all’anno 2007 e sono causate da difformità fra i dati esposti nelle dichiarazioni Emens e i relativi versamenti: si tratta quindi, probabilmente, di posizioni da regolarizzare senza alcun contributo. La lettera di diffida potrà comunque essere opposta davanti al Comitato Provinciale, entro 90 giorni dal ricevimento.

Il Consiglio Nazionale è immediatamente intervenuto presso la Direzione Generale dell’Istituto per giungere a una soluzione che contemperasse le esigenze di Istituto, aziende e professionisti. Il Vice Presidente del Consiglio Nazionale, Vincenzo Silvestri, ha avuto assicurazione che la diffida ricevuta sarà da intendersi esclusivamente come interruzione della prescrizione, ma che il presunto debito indicato non transiterà in avviso di addebito prima delle verifiche che dovranno concordarsi con le locali sedi dell’Inps.

Tali verifiche saranno però espressamente reinviate al mese di settembre. “L’Inps si è impegnata a spostare i termini della risoluzione a settembre – ha dichiarato Silvestri -. Abbiamo avuto assicurazione che dalla Direzione Generale arriverà la formalizzazione di quanto ci è stato comunicato: rimaniamo quindi in attesa dell’atto ufficiale. Ma vigileremo su eventuali comportamenti difformi da quanto indicato”.

Consulenti del Lavoro: nuovo protocollo per la gestione tributaria

Il Consiglio Nazionale dell’Ordine ha sottoscritto con l’Agenzia delle Entrate 2 nuovi protocolli d’intesa e una norma di legge che ribadiscono la pienezza dell’attività dei Consulenti del Lavoro in materia tributaria.  Il primo protocollo riguarda la gestione della mediazione tributaria e il secondo l’accesso ai canali telematici.

Il nuovo decreto sviluppo prevede inoltre l’appalto nell’asseverazione della correttezza tributaria eseguita dai Consulenti del Lavoro.

“Il nostro ruolo di centralità rispetto alle dinamiche aziendali fiscali e del lavoro è testimoniato dalla quotidiana attività svolta dai 28mila Consulenti del Lavoro in favore delle imprese italiane – ha commentato Marina Calderone, Presidente del Consiglio Nazionale dell’Ordine dei Consulenti del Lavoro. – Per questo non ci sottraiamo anche all’assunzione di impegni professionali e istituzionali, ricercando anche strumenti operativi che agevolino esplicazione di questo delicatissimo ruolo“.

In particolare, siamo coscienti del momento di difficoltà vissuto dalle piccole e medie imprese – ha continuato la Calderone – e quindi creiamo situazioni favorevoli alla migliore gestione del particolare momento. Sia l’asseverazione che la mediazione sono due attività che risulteranno utili nella deflazione del contenzioso e nella gestione degli appalti. Non possiamo nascondere la pesante criticità del momento della nostra economia; per questo ribadiamo il nostro impegno e il nostro sostegno alle piccole e medie imprese, vera spina dorsale del nostro Paese.

I nuovi protocolli d’intesa sono consultabili sul sito dei Consulenti del Lavoro.

Consulenti del lavoro: “Avvertiamo troppo distacco verso le zone terremotate”

Sul quotidiano ‘Italia Oggi‘ arriva l’allarmante denuncia del Consiglio nazionale dell’Ordine dei consulenti del lavoro. “Il dubbio sorge spontaneo nell’osservare l’atteggiamento governativo nei confronti di imprese e popolazione coinvolti nel disastroso sisma che ha colpito Modena e dintorni. Al di là della denuncia dei ritardi nelle misure di primo intervento, anche nel prosieguo delle necessarie attività normative e amministrative si denota un distacco palese“.

L’esempio più lampante – viene sottolineato – arriva in campo fiscale dove vi è un assordante silenzio da parte del Mef, nonostante le reiterate richieste di chiarimento inviate dai consulenti del lavoro. Non vi è pronunciamento infatti sulla sospensione degli obblighi di versamento delle ritenute, quasi che il terremoto non avesse disastrato un’intera zona e un’intera economia. Senza risposta è rimasta anche la richiesta formulata dal Consiglio nazionale dell’Ordine dei consulenti del lavoro la scorsa settimana”.

Belli, giovani, disoccupati: li chiamavano Bamboccioni

E’ aumentato nel 2010 il numero dei cosiddetti Neet, i giovani tra i 15 e i 29 anni che non studiano né lavorano. Lo dice uno studio della Fondazione Studi e del Consiglio nazionale dell’Ordine dei Consulenti del lavoro, che usa dati della Banca d’Italia e del Ministero del Lavoro e fa notare come nei tre anni dal 2005 al 2008 tale numero rappresentasse il 20% della popolazione, mentre nel 2010 è salito a 2,3 milioni, pari a circa il 23,4% della popolazione della stessa fascia di età.

L’aumento maggiore si nota nelle regioni del Nord e del Centro, mentre nel Sud, dove la percentuale di giovani inoccupati era già più pesante, la crescita è stata inferiore.

Il 26% dei Neet sono donne, mentre gli uomini sono il 20% della popolazione totale.

Secondo l’Annuario statistico 2011 dell’Istat, nel 2010 per il terzo anno consecutivo sono aumentate le persone in cerca di occupazione: sono 2.102.000, 158.000 in più rispetto al 2009 (+8,1%). Il tasso di disoccupazione è salito all’8,4% dal 7,8% del 2009, quello di inattività al 37,8%, due decimi di punto in più rispetto a un anno prima. E’ calato invece a 22.872.000 il numero di occupati nel 2010, 153.000 in meno dell’anno precedente. A diminuire sono esclusivamente gli occupati maschi, in particolare lavoratori dipendenti (-167.000 unità).

La quota di lavoratori stranieri sul totale degli occupati ha raggiunto il 9,1% (8,2% nel 2009).

In base alle informazioni raccolte dall’indagine sulle forze di lavoro, la cassa integrazione ha interessato 252 mila occupati, rispetto ai 300 mila di un anno prima. Il tasso di occupazione è sceso dal 57,5% del 2009 al 56,9% del 2010, valore che si mantiene ampiamente al di sotto della media Ue (64,2%). Quello maschile si attesta al 67,7%, mentre il tasso riferito alle donne si posiziona al 46,1%, pur con rilevanti divari regionali: si passa dal 68,5% del Trentino Alto Adige al 39,9% della Campania.

Fonte | Ansa.it 

Nuove iniziative per assistere le Pmi e i lavoratori

Il presidente del Consiglio nazionale dell’Ordine dei consulenti del lavoro, Marina Calderone, esprime piena soddisfazione per i protocolli siglati in questi giorni dagli Ordini provinciali della categoria con amministrazioni locali ed enti: “Si tratta di iniziative validissime che andranno replicate su tutto il territorio evidenziando presso le varie realtà presenti la disponibilità dei consulenti del lavoro a mettere in contatto lavoratori e imprese, ad assisterli su problematiche lavorative e fiscali, nonché su ricerca e selezione del personale“.

Gli accordi siglati con le città di Biella, Firenze e Pescara hanno portato alla nascita di punti di consulenza del lavoro (come nel caso di Biella e Firenze), punti di contatto tra i centri per l’impiego (come per Pescara) che favoriranno la vicinanza con Consulenti del Lavoro e realtà lavorative locali.

Tra i protocolli firmati con l’Inps, meritevole è l’iniziativa del Consiglio provinciale di Catanzaro per la soluzione rapida delle problematiche e il progetto presentato di recente in occasione di un convegno a Reggio Calabria per la lotta al sommerso e la diffusione della legalità tra i giovani.