Fallisce la rapina in Posta, vetri troppo duri

 

Puntavano ad assaltare le casse dell’ufficio postale di via Cristiano a Torrione: il bottino sarebbe stato di oltre di oltre 80mila euro, destinati al pagamento delle pensioni. Ma i quattro banditi che l’altra mattina hanno assalito l’ufficio delle Poste si sono dovuti accontentare di un più scarno malloppo: i 1.300 euro rubati ad un’anziana che aveva appena ritirato la pensione.

Sono le 9.30 a Torrione quando i 4 banditi hanno fatto irruzione nell’ufficio postale: pistola, passamontagna e spranga di ferro alla mano, hanno tentato di infrangere il vetro divisorio degli sportelli. Peccato però che la lastra abbia retto ai colpi e i 4 sono stati costretti a fuggire. Fuori, ad attenderli, c’era un furgone con un quinto uomo.

Prima di fuggire sono riusciti però a minacciare una pensionata che si è vista costretta a consegnare loro la pensione appena prelevata. Sul posto sono giunti i carabinieri della compagnia di Salerno e del reparto operativo del comando provinciale dell’Arma che hanno interrogato i testimoni della rapina, acquisito i filmati delle telecamere ed effettuato i rilievi scientifici all’interno dell’ufficio postale preso di mira dai malviventi.

Il furgone grigio antracite utilizzato per la fuga è stato invece ritrovato abbandonato all’uscita della tangenziale di Sala Abbagnano. 

Infermiere si trasforma in Lupin per amore

 

Prima un bar di Cicese ad Adria e poi una farmacia a Lama di Ceregnano. Due colpi veloci, denaro contante recuperato in fretta e la certezza di non aver commesso errori. Peccato però che di errori ne avevi commessi anche troppi, Ruggero Andreello, 35enne, infermiere in Oculistica all’Ospedale di Rovigo, ma originario di Villadose.

A incastrarlo la memoria di ferra della farmacista di Lama rapinata, che riferisce ai carabinieri di Rovigo di aver visto fuggire il Lupin veneto a bordo di un Mercedes Slk, del quale la signora aveva pure appuntato la targa. I militari dell’Arma della Compagnia di Rovigo e del Nucleo investigativo non ci hanno messo molto a piombare a Villadose a casa del 35enne, che abita con i genitori, e rinvenire nel cruscotto dell’auto, che Andreello aveva appena parcheggiato nel garage, passamontagna, guanti e il coltellino con l’inconfondibile laccetto verde usato per minacciare le vittime delle rapine. Colpo di scena degno di una pellicola anni ’70, dal materasso, sono poi sbucati circa 1.500 euro rubati parte del bottino dei due colpi messi a segno.

Andreello è stato così arrestato dai carabinieri della Compagnia di Rovigo e dai poliziotti della Squadra Mobile per il duplice reato: durante l’interrogatorio, l’infermiere improvvisato rapinatore si sarebbe giustificato spiegando che all’origine dei suoi gesti criminosi ci sarebbe la passione per una ragazza brasiliana conosciuta dopo il divorzio dall’ex moglie. La giovane pare fosse abituata a uno stile di vita parecchio dispendioso, sicuramente al di fuori della portata di un infermiere, perlopiù divorziato.

Peccato però che stavolta il regalo di Natale per la sua ‘amata’ a Andreello sia costato un bel po’ troppo caro…