Il Cav dalla Pascale a… Santoro

di Davide PASSONI

Riprendiamo la settimana con l’osservatorio politico di Infoiva, visto con l’occhio della rete, che fa il punto sulla situazione dei candidati premier alle politiche di fine febbraio alla luce delle ricerche che il popolo del web effettua sul principale motore di ricerca.

E riprendiamo da colui che è stata la nostra cavia all’esordio dell’osservatorio: Silvio Berlusconi. Lo avevamo trovato, e lasciato, ai primi di gennaio “prigioniero” della sua Francesca Pascale; nel senso che, analizzando le principali query e parole chiave cercate online su di lui, a nessuno sembrava interessare del programma politico del Pdl, a quasi tutti della sua avvenente fidanzata campana.

Oggi, analizzando l’andamento delle query nel periodo 7-21 gennaio, scopriamo che poco è cambiato: la Pascale è sempre lì. Quel poco che è cambiato, però, è assai significativo: è entrato nelle ricerche Michele Santoro. Segno inequivocabile che, al di là del voyeurismo e dell’odore di sangue che – metaforicamente – attizza gli utenti della rete (e che, sempre metaforicamente, nell’arena di Servizio Pubblico è scorso a fiumi), forse qualcuno comincia a interessarsi a ciò che il Cav ha in mente per l’Italia e che, si pensa, sarebbe potuto uscire tra un cazzotto e l’altro preso e dato alla coppia Santoro-Travaglio. Ecco i dati rilevati nel periodo 7-21 gennaio:

Ricerche più frequenti
fidanzata silvio berlusconi
silvio berlusconi facebook
fidanzata berlusconi
francesca pascale
mario monti
berlusconi silvio wikipedia
santoro berlusconi
silvio berlusconi santoro
santoro
età silvio berlusconi

Parole più ricercate nel periodo
età silvio berlusconi
fidanzata berlusconi
fidanzata silvio berlusconi
francesca pascale
mario monti
santoro
santoro berlusconi
silvio berlusconi santoro
berlusconi silvio wikipedia
silvio berlusconi facebook

Città da cui proviene il maggior numero di ricerche
Cagliari
Milano
Padova
Bergamo
Bologna
Roma
Bari
Brescia
Firenze
Verona

Ricerche per aree Nielsen
Nielsen 1 (Piemonte, Val d’Aosta, Liguria, Lombardia): 20%
Nielsen 2 (Trentino-Alto Adige, Veneto, Friuli-Venezia Giulia, Emilia-Romagna): 40%
Nielsen 3 (Toscana, Umbria, Marche, Lazio, Sardegna): 30%
Nielsen 4 (Abruzzo, Molise, Puglia, Campania, Basilicata, Calabria, Sicilia): 10%

Il Cavaliere, quindi, sembra cominciare a suscitare qualche interesse, al di là di quello strettamente gossipparo. Il tempo, però, stringe: manca ormai poco più di un mese perché il programma del Pdl faccia breccia tra le ricerche degli internauti in maniera decisa e decisiva. Basterà?

Bersani, poco fumo e tanto… Renzi

di Davide PASSONI

Eccoci ancora qui con l’analisi dell’osservatorio politico di Infoiva, visto con l’occhio della rete, sui candidati premier alle prossime elezioni politiche. Dopo aver visto i trend di ricerca degli utenti su Oscar Giannino (premiato dal web) e su Mario Monti (così così…), chiudiamo la settimana dando un’occhiata a quello che gli utenti della rete cercano relativamente a Pierluigi Bersani.

Il leader della coalizione di centrosinistra, diciamolo subito, nelle query degli internauti sul più importante motore di ricerca non ci fa una grandissima figura. Perché? Perché a quasi due mesi dalle Primarie, sul web Bersani vive quasi esclusivamente in quanto esiste… Matteo Renzi. Quattro delle prime cinque ricerche più frequenti che interessano il segretario del Pd hanno a che fare con le Primarie o con il sindaco di Firenze, così come sei delle prime sette parole più ricercate nel periodo. Tra queste, le parole “programma Bersani” compaiono solo al quarto posto. Più scontati i risultati relativi alle città da cui provengono le maggiori ricerche e alle aree geografiche più interessate al personaggio Bersani. Ma ecco, nel dettaglio, i dati rilevati nella settimana 7-14 gennaio:

Ricerche più frequenti
bersani renzi
renzi
legge bersani
primarie bersani
primarie
pierluigi bersani
pd bersani
pd
bersani samuele
decreto bersani

Parole più ricercate nel periodo
bersani renzi
renzi
primarie bersani
programma bersani
renzi bersani primarie
primarie
matteo renzi
pd bersani
bersani vendola
bersani berlusconi

Città da cui proviene il maggior numero di ricerche
Firenze
Pisa
Bologna
Cagliari
Parma
Modena
Roma
Ancona
Cosenza
Genova

Ricerche per aree Nielsen
Nielsen 1 (Piemonte, Val d’Aosta, Liguria, Lombardia): 10%
Nielsen 2 (Trentino-Alto Adige, Veneto, Friuli-Venezia Giulia, Emilia-Romagna): 20%
Nielsen 3 (Toscana, Umbria, Marche, Lazio, Sardegna): 70%
Nielsen 4 (Abruzzo, Molise, Puglia, Campania, Basilicata, Calabria, Sicilia): 0%

Insomma, avrà anche vinto le Primarie mettendosi così alla guida del centrosinistra, ma sul web l’ombra lunga di Renzi continua ad offuscare la persona e le idee di Pierluigi Bersani. Vedremo se riuscirà davvero a fare a meno del golden boy di Firenze nella sua futura, eventuale, squadra di governo

Monti bacchetta Bersani

 

IERI

Ultimo saluto a Rita Levi Montalcini: ultimo addio ieri a Torino alla regina della scienza scomparsa lo scorso 30 dicembre. Il cimitero monumentale di Torino ha accolto la cerimonia pubblica laica in onore della senatrice a vita, premio Nobel per la medicina nel 1986: in prima fila Elsa Fornero, Francesco Profumo e il presidente della regione Roberto Cota. La scienziata aveva disposto la cremazione, anche se non prevista dal culto ebraico: le sue ceneri saranno chiuse in un’urna e interrate accanto alle spoglie della gemella, la pittrice Paola.

Scende lo spread, sale la temperatura politica: è sceso ai minimi lo spread tra i Btp e i Bund tedeschi nella giornata di ieri, riducendosi a 286 punti base. Obiettivo Monti raggiunto e le borse tirano un respiro di sollievo: il rendimento del Btp a 10 anni è sceso al 4,30%.

OGGI

Monti per l’Italia: confida nella discesa dello spread ” un fenomeno che durerà” Mario Monti che ha rilasciato la sua seconda intervista da candidato ufficiale questa mattina su Rai1. Per il premier dimissionario alla base della discesa del differenziale tra Btp e Bund tedeschi c’è “l’effetto sui mercati delle misure americane contro il fiscal cliff , ma c’è anche un recupero di fiducia da parte di capitali esteri nell’Italia. A giovarne sarà il prossimo governo”. E riguardo alla sua candidatura, Monti ha specificato: “non ci sarà una lista ‘Monti presidente’ ma rappresenterà un movimento di cittadini, di organizzazioni della società civile e del volontariato per coinvolgere me, e ci sono riusciti, e per fare insieme qualcosa per Italia”. Sul nome del movimento ci sono già delle ipotesi: “Con Monti per l’Italia”. Il premier dimissionario non si risparmia però anche qualche giudizio sui candidati rivali, anche se stavolta al centro della frecciatina non c’è il Cavaliere ma Pierluigi Bersani: “dovrebbe essere coraggioso e silenziare un po’ la parte conservatrice del partito”. “Coloro che hanno impedito in questo anno di governo di andare più avanti sul fronte delle riforme – afferma Monti replicando a chi gli chiede cosa farebbe in caso di vittoria del centrosinistra alla Camera ma non al Senato – sono stati da una parte Cgil e Fiom, e da un punto di vista politico, Vendola e il Sel e l’onorevole Fassina”. “La vera sfida – ha proseguito Monti – è fra chi vuole conservare strutture esistenti e chi vuole innovare un po’ di più”. E sull’ipotesi di una possibile alleanza post elezioni in caso di vittoria ‘zoppa’ del Pd, in caso di conquista della Camera ma non del Senato, Monti glissa “speriamo Bersani convinca, ma non vinca”.

In arrivo l’iPhone6: un nuovo gioiello nascosto nei cassetti della Apple? Secondo alcuni indizi circolati in rete la Apple avrebbe quasi ultimato la prossima versione del sistema operativo iOs di Apple: alcuni sviluppatori software hanno segnalato di aver visto durante il mese di dicembre accessi alle applicazioni da un dispositivo identificato come “iPhone 6,1” con “iOs 7”. Secondo le ricostruzioni di The Next Web sono i primi segnali dei prossimi lanci di Apple. se iOs 6 ha debuttato in versione beta pubblica a giugno 2012, anche iOs 7 potrebbe seguire lo stesso percorso, e se iPhone 5 ha debuttato sul mercato statunitense a settembre del 2012, un iPhone 6 potrebbe essere pronto già dopo l’estate. Geek orecchie bene aperte…

DOMANI

I Marò tornano in India: scadrà domani la licenza di due settimane concessa il 21 dicembre scorso a Massimiliano Latorre e Salvatore Girone, i due maro’ italiani in attesa di giudizio in India, dove sono accusati di aver ucciso due pescatori durante un’azione antipirateria. Per i due fucilieri dovranno presentarsi il prossimo 15 gennaio 2013 davanti al giudice di Kollam.

Nomination Oscar 2013: in ritardo sulla tabella di marcia consueta, le nomination per i premi più attesi dell’industria cinematografica dovrebbero essere decise al più tardi domani entro le ore 16, anche se per l’annuncio ufficiale occorrerà attendere il 10 gennaio. Tra i superfavoriti ci sono quasi certamente il nuovo film di Quentin Tarantino, “Django Unchained”, in uscita nelle sale italiane il prossimo 7 gennaio, la pellicola di Kathryn Bigelow “Zero Dark Thirty” e “Argo” di Ben Affleck. Per quanto riguardo gli attori si parla di Leonardi di Caprio (protagonista nel film di Tarantino), Joaquin Phoenix per “The Mater”, ma anche De Niro per Robert De Niro per “L’orlo argenteo delle nuvole”. Tra i volti femminili la superfavorita sembra essere Anne Hathaway per la sua Fantine ne “I Miserabili”. La cerimonia degli Academy Awards si terrà domenica 24 Febbraio al Dolby Theatre di Los Angeles.

Alessia CASIRAGHI

Monti a Bruxelles per fare i conti dell’UE

 

IERI

Tregua su Gaza: prima nottata tranquilla per palestinesi e israeliani dopo 9 giorni di conflitto e raid aerei incessanti. Alle ore 21 di ieri sera (le 20 in Italia) è scattato il cessate il fuoco sulla Striscia di Gaza, a seguito dell’incontro fra il segretario di stato americano Hilary Clinton e il Presidente egiziano Morsi. L’accordo prevede che Israele cessi tutte le forme di attacco militare contro Gaza per via aerea, terrestre e marittima, mentre jihadisti e fazioni palestinesi dovranno mettere fine a tutte le operazioni da Gaza verso la parte israeliana, compresi il lancio di razzi e gli attacchi lungo il confine. I valichi, per il passaggio di merci e persone, verranno riaperti 24 ore dopo l’entrata in vigore del cessate il fuoco.

Accordo produttività: la Cgil non ci sta e dice no. Mentre parti sociali e Governo hanno siglato ieri a Palazzo Chigi l’accordo sulla produttività, la Cgil non ha cambiato posizione e ha deciso di non firmare. Dal canto suo il Premier Monti ha auspicato un inversione di rotta da parte del sindacato, indicando il nuovo testo come “articolato, valido e innovativo. Un passo importante per il rilancio dell’economia, la tutela dei lavoratori e il benessere sociale”. Ma Susanna Camusso lo definisce deludente perchè “determina una riduzione dei salari reali dei lavoratori”: la leader della Cgil aggiunge poi che il testo è”coerente con la politica del governo che scarica sui lavoratori i costi e le scelte per uscire dalla crisi. Si è persa un’occasione”. Il Governo ha stanziato – per il biennio 2013 e 2014 –  1,6 miliardi di euro per gli accordi di produttività.

La Iena Fornero: choosy Fornero, infastidita dalla Iene, non ci sta e se la dà a gambe. E’ accaduto ieri al Ministero della Salute, dove la Fornero, che doveva intervenire in una conferenza stampa a fianco di Balduzzi: tema l’amianto. E dovevano essere d’amianto anche le domande dell’inviato delle Iene, che in prima fila ha incalzato il Ministro del Lavoro, che spazientita è scappata dalla sala.

Milano a mano armata: freddato con un proiettile alla testa ieri sera a Milano, in zona Fiera, un assicuratore di 69 anni, Diego Preda. Erano le 19.30 quando, in via Mosè Bianchi all’angolo con via Alberto Mario, qualcuno ha esploso un colpo a distanza ravvicinata alla testa di Preda, come in una vera e propria esecuzione. Indagini in corso.

Vittoria Milan: i rossoneri conquistano, con un turno di anticipo, la qualificazione agli ottavi di finale della Champions League, dopo aver battuto 3 a 1 ieri sera a Bruxelles l’Anderlecht, grazie al fenomeno El Shaarawy, al quarto gol in una settimana, alla rovesciata di Mexès, e al tap-in di Pato, tornato in gran forma.

OGGI

Violenza ultras a Roma: 50 ultras inferociti, 5 persone fermate e 10 persone ferite. A cui va aggiunto un pub patricamente distrutto a Campo dei Fiori. E’ questo il bilancio della notte di violenza scoppiata ieri sera nella capitale: 50 tifosi laziali con il volto coperto si sono scontrati contro i tifosi inglesi del Tottenham, a Roma per assistere al match fra Lazio e Tottenham di Europa League, in programma questa sera alle 19 allo Stadio Olimpico. “Non risulta con certezza che l’aggressione sia stata opera di tifosi della Lazio” ha fatto subito sapere Claudio Lotito, presidente della Lazio.

Tobin tax instabile: la Tobin Tax accende l’aula di Montecitorio e mette ko il Governo tecnico. L’emendamento, di cui primo firmatario è Francesco Boccia, è passato con 433 sì, 6 no e 8 astenuti, nonostante il parere contrario dell’Esecutivo. Scopo del testo, come sottolineato dal parlamentare del Pd, è quello di non esentare nessuno dal pagamento della tassa, soprattutto sui derivati.

Bilancio Ue 2014-2020: il Premier Monti è volato a Bruxelles per prendere parte, questa sera alle 20, alla tavola rotonda imbandita da Herman van Rompuy con i ventotto i capi di Stato o di governo. All’ordine del giorno la discussione del Bilancio UE 2014-2020.Tanta, tantissima la carne da mettere al fuoco: l’agricoltura sarà ancora la prima voce di spesa? Come si punterà crescita non solo in termini produttivi? E a proposito di Europa, agli studenti sarà ancora data l’opportunità unica di viaggiare per l’Ue grazie al progetto Erasmus, che rischia di essere prepensionato con soli 25 anni di anzianità? La Commissione europea ha già chiesto di stanziare 1.047 miliardi di euro, circa l’1% della ricchezza prodotta dall’Ue.

DOMANI

Torino Film Festival: si apre domani con una polemica rossa, nella città che ospita la Fiat, l’edizione 2012 del Torino Film Festival. A disertare la manifestazione il regista britannico Ken Loach, cui doveva essere assegnato il premio Gran Torino alla carriera. “Sto con i lavoratori” la replica del regista di ‘My name is Joe’ ha contestato “il licenziamento di persone” e “l’esternalizzazione dei servizi svolti da lavoratori con salari più bassi”. Madrina del Festival sarà quest’anno Claudia Gerini, mentre ad inaugurare il Festival, che proseguirà fino al primo dicembre sarà una pellicola d’eccezione: “Quartet”, prima prova dietro alla macchina da presa per Dustin Hoffmann. Il film è una commedia carica di humor che il maratoneta ha deciso di ambientare in una casa di riposo per cantanti lirici e musicisti. In concorso poi la pellicola prodotta dalla coppia del cinema made in Italy Valeria Golino e Riccardo Scamarcio, “L’uomo doppio” di Cosimo Terlizzi. Tre i film italiani in concorso: “Noi non siamo come James Bond”, “Smettere di fumare fumando” e “Su re”.

Black Friday con la mela: code infinite nel giorno che segue il tradizionale Thanksgiving Day. Il Black Friday, il venerdì di saldi per antonomasia degli americani, rischia di sbarcare anche in Italia: domani infatti Apple Store ufficiali e store online della mela offriranno un assaggio di saldi anche in Italia.

Pmi Day: appuntamento domani in tutta Italia con il Pmi Day, promosso da Piccola Industria di Confindustria per aprire le piccole e medie imprese di tutta Italia ai giovanissimi studenti che vogliono avvicinarsi alla realtà dell’industria italiana.

 

Alessia CASIRAGHI

Formigoni e la sindrome da Grande Fratello

 

L’uomo del momento non cede il passo nemmeno dopo le polemiche sulla cena con querela (toccata a Bersani) con il gotha della finanza milanese della scorsa settimana, organizzata dall’amico Davide Serra. Matteo Renzi torna sul palco a Torino e non teme l’avversario; preferisce invece farsi avanti tramite il suo account Twitter, Roberto Formigoni per regalare anticipazioni cinguettanti sulla sua nuova giunta. “E’ affetto da sindrome da Grande Fratello” è la replica del leghista Matteo Salvini.

IERI

Renzi da cover: a pagare l’affitto del Palazzo Olimpico di Torino, che ieri ha ospitato la convention renziana, pare sia stato il guru di Eataly, Oscar Farinetti. E mentre impazzano le cover per Iphone brandizzate “Matteo Renzi adesso!” e la cioccolata col cuore, il candidato alle primarie del Pd scherza sul suo ritardo, causato da un volo imprevisto alle Cayman. Il riferimento chiaro è all’Affaire Davide Serra, costato una querela a Bersani (che lo aveva definito ‘bandito’) e la discesa in campo con un commento lusinghiero del Ministro Passera, che ha definito il broker emigrato alle Cayman “persona di grandissima qualità anche personale”. Tanto rumore per nulla? Renzi si sa del rumore ha fatto il suo cavallo di battaglia, e ora sbandiera sicuro il suo 40% di preferenze contro il 25%, a sua detta, del rivale Bersani. Per rottamare occorre fare tanto rumore.

Inter e Juventus: corre decisa verso la vetta l’Inter di Stramaccioni: dopo il 2 a 0 di ieri contro il Catania i nerazzurri sono terzi in classifica, insieme alla Lazio, con 18 punti, uno solo in meno del Napoli. Il Milan nel frattempo corre veloce in ritiro a Milanello – su diktat di Galliani – per riflettere su se stesso e il suo futuro: ancora una sconfitta, ieri contro il Lazio, e un terzultimo posto in coda alla classifica che non si ricorda da 71 anni. Traballano Boateng e Nocerino.

OGGI

Formigoni tweet: ha scelto di cinguettare questa mattina alle 6.30 dal suo account le novità riguardanti la Giunta della Regione Lombardia. Roberto Formigoni ha scelto due tecnici, il professor Mario Melazzini e il professor Andrea Gilardoni, rispettivamente nel ruolo di Assessore alla Sanità e di Assessore a Infrastrutture e Mobilità. Primario e ricercatore il primo, docente di economia alla Bocconi il secondo. Niente giro di poltrone invece per la carica di vicepresidente alla Regione: pere confermato Andrea Gibelli assessore alle Attività produttive ed ex capoguppo della Lega alla Camera. Vale la regola del cambiamo tutto, con una spruzzatina bocconiana di rigor montis, affinchè niente cambi?

Decreto Regioni: la scure del Governo Monti ridisegna la geografia dello stivale. Le Province italiane scenderanno da 86 a 50, comprese le dieci città metropolitane, almeno secondo quanto contenuto nel decreto legge all’esame del primo Consiglio dei ministri di novembre. Nel dettaglio le prime a sparire saranno Benevento, Treviso, Rovigo, Terni, a cui si dovranno aggiungere un’altra decina di cancellazioni nelle regioni a statuto speciale. Le misure sono già state infatti dettate: rischio cancellazione per le province con meno di 350 mila abitanti o un’estensione inferiore ai 2.500 chilometri quadrati.

Obama e Romney: terzo e ultimo incontro sul ring elettorale per i candidati alla Casa Bianca Usa. Questa sera sul palco di Boca Raton, in Florida, si chiude il cerchio sul faccia a faccia presidenziale che ad oggi vede i due candidati, Obama e Romney, pari merito al 47%. Cruciale più che mai dunque la sfida di questa sera, che si consuma a 15 giorni dalle urne per scegliere chi siederà alla poltrona più importante d’America: sul tavolo sembrano premere più che mai le questioni di politica internazionale. Da Bengasi, con l’attentato che lo scorso 11 settembre ha colpito la sede diplomatica americana e il mistero sulla possibile trattativa tra Washington e Teheran, paventata dal New York Times ma immediatamente smentita dalla Casa Bianca.

DOMANI

Ipad Mini: l’attesa sembra essere finita. Il mistero Mini Ipad è pronto per essere svelato domani nel Town Hall Auditorium del campus di Cupertino: un display da 7,85 pollici, disponibile in due colori (bianco e nero), con 4 diverse memorie (da 8 a 64 gigabyte) e due differenti connettività (Wi-Fi e Wi-Fi + 3G) per un totale di 16 modelli differenti. Lo slogan con cui Apple lancerà sul mercato il nuovo gioiellino? “We’ve got a little more to show you”. E la curiosità sale alle stelle.

Un anno senza Sic: il 23 ottobre del 2011 moriva sull’asfalto del circuito di Sepang, durante il Gran Premio di Malesia, Marco Simoncelli. Giovedì scorso, proprio a Sepang, è stata posta una targa in onore del Sic: i piloti della classe regina sono partiti dal box del team San Carlo Honda Gresini per raggiungere la maledetta curva numero 11. A un anno dalla sua scomparsa è nata anche la Fondazione Marco Simoncelli, per ricordare il ragazzino cresciuto troppo in fretta in sella alla sua minimoto a Coriano.

 

Alessia CASIRAGHI

La riforma del lavoro ridiscussa da imprese e PMI

di Vera MORETTI

La riforma del lavoro subirà alcune modifiche, come conseguenza del “pressing” da parte delle imprese e di Confindustria, nella persona del presidente uscente Emma Marcegaglia, nonché di forze politiche, in primis Pierluigi Bersani, e rappresentanti delle PMI, con Marco Venturi, presidente di Rete Imprese Italia, in prima linea.

I cambiamenti riguardano i temi “caldi” della riforma, come, ad esempio, la questione spinosa delle partite Iva. A questo proposito, il testo originario del Ddl prevedeva che i contratti di consulenza diventassero collaborazioni coordinate e continuative e fossero trasformati in contratti a tempo indeterminato se il rapporto di lavoro durava da più di sei mesi.
Le imprese, invece, chiedono che i sei mesi diventino un rapporto pluriennale e il lavoro sia un regime di mono-committenza. Inoltre, che la postazione di lavoro debba essere, prevalentemente, nei locali del committente e che venga eliminata la clausola sulla trasformazione automatica del rapporto di lavoro.

Anche la questione dei contratti a termine è stata ampiamente discussa, e, in questo caso, le imprese vorrebbero eliminare l‘obbligo di causale per il primo contratto, che il ddl prevede solo per sei mesi. In pratica, il primo contratto a termine non andrebbe più motivato.
Lo scopo di tale richiesta è anche di rendere applicabile a tutti gli stagionali l’esenzione dal contributo aggiuntivo dell’1,4% (quello che va a finanziare l’Aspi), per ridurre i tempi fra un contratto e l’altro, e per non considerare nel computo dei 36 mesi (dopo i quali dovrebbe scattare l’assunzione a tempo indeterminato) i periodi di lavoro somministrato.
Si chiede, infine, che l’apprendistato possa essere applicato fino a 32 anni (e non 29) e che possa essere allungato da tre a quattro anni.

Nota dolente era anche quella dei licenziamenti, sui quali le imprese si sono mostrate contrarie su due punti. Per i licenziamenti disciplinari, perciò, è stata chiesta l’eliminazione del riferimento alla “sanzione conservativa” in base alla quale il giudice può decidere il reintegro (in pratica, si vuole limitare la discrezionalità del giudice di disporre il reintegro). Mentre per i licenziamenti economici, durante la fase di conciliazione obbligatoria, si pensa a una sorta di “moratoria” della malattia.

Emma Marcegaglia si è mostrata soddisfatta, considerando la questione di contratti a tempo determinato e partite Iva “due aspetti molto significativi” per le imprese mentre gli aggiustamenti sulla flessibilità in uscita sono minori e più tecnici.
In Bersani la presidente uscente di Confindustria ha visto “comprensione e anche condivisione” di alcune preoccupazioni, e ha concluso che su alcuni punti c’è l’accordo mentre su altri si è aperta una riflessione per “trovare soluzioni condivise“.

Bersani, dal canto suo, ha affermato che sono al vaglio alcune proposte per cercare soluzioni “che uniscano e non dividano” manifestando disponibilità su alcuni punti, insistendo sul concetto che l’impianto di fondo della riforma non va toccato.

Per Diego Della Valle (Tod’s), la modifica dell’articolo 18 “non era tra i più importanti per il mercato del lavoro, lo era invece come segnale ai mercati: gli imprenditori devono far sentire ai lavoratori di essere loro vicini“.

Come cambia l’Italia lavorativa

di Vera MORETTI

Bankitalia, grazie ad uno studio relativo alle opportunità di lavoro in Italia, fa sapere che nel nostro Paese le professioni in calo riguardano artigiani, insegnanti, impiegati ed operai, mentre salgono imprenditori, manager e professionisti nei settori tecnici ed intellettuali.

A commentare questi dati, tra gli altri, è stato Tiziano Treu, ex ministro e senatore del Pd, il quale, a proposito di lavoro, ha fatto riferimento alla flexsecurity di Marco Biagi, che prevedeva la gestione di lavoro temporaneo e part time attraverso la contrattazione, oltre alla necessità di un apprendistato per imparare un mestiere.

La situazione italiana attuale è espressione di una flexsecurity monca, perché priva di ammortizzatori e servizi all’impiego, con la conseguente esclusione dei giovani dal mondo del lavoro. Così, quindi, viene spiegato da Treu l’inversione di tendenza di alcune professioni storiche ma, ahimè, senza più ricambio generazionale.

La riforma del lavoro, quindi, è sempre più basilare, come confermato anche dall’ex ministro del lavoro Maurizio Sacconi. Quest’ultimo ha anche annunciato, per il 26 marzo prossimo, una conferenza nazionale del Pdlcon lo scopo di incoraggiare e sostenere l’attuazione delle politiche ormai da tempo annunciate dal Governo e sollecitate da tutte le istituzioni sovranazionali. Discuteremo in particolare dei modi con cui conciliare diritti e doveri nel lavoro, sicurezza dei lavoratori e competitività delle imprese, maggiore produttività e migliore salario“.

Se si raggiungerà un accordo costruttivo, sarà solo con l’unione di tutte le forze

La scuola inasprisce i rapporti tra governo e Pd

di Vera MORETTI

A volte ritornano. E quando succede, lo scompiglio è grande.

Ieri è stata una giornata cruciale per il Governo, che ha dovuto scontrarsi con la dura opposizione del Pd, ma ha anche assistito al ritorno dei fantasmi del passato, ovvero dei ministri della passata legislazione.

Il tema su cui i deputati erano chiamati a votare era “caldo”, e riguardava la norma sulle assunzioni di 10.000 insegnanti di sostegno, sulle quali, lo ricordiamo, l’esecutivo aveva dato il via libera martedì. Ma, quella che sembrava una vittoria, per il Pd e per tutti coloro che, a seguito della riforma Gelmini, aveva dovuto mandare giù bocconi amari, si è rivelata un’amara sconfitta.

I più ottimisti già vedevano salvo il tempo pieno nelle scuole primarie, grazie al rinforzo di questo piccolo esercito di nuovi insegnanti di ruolo, e non più precari. E invece…ieri c’è stata un’inversione di marcia.
La norma è stata riformulata in modo da superare il blocco dell’organico della scuola imposto dalla manovra Tremonti del 2008, ma senza andare contro ai tagli previsti dal governo Berlusconi ed opera di Mariastella Gelmini.
Ed eccola riapparire, l’ex ministro della pubblica istruzione, a difendere strenuamente la sua riforma, e uscire trionfante da questo primo round, ovviamente accolto con profonda delusione dal Pd e dai suoi rappresentanti.

Prima fra tutti a dire la sua è intervenuta Francesca Puglisi, responsabile scuola nelle fila del Partito democratico, la quale ha ribadito: “Determinare gli organici della scuola in base ai risparmi e non in base alla popolazione scolastica è un’idea inaccettabile“, alla quale ha fatto eco l’ex ministro Beppe Fioroni, che ha parlato di misura “aberrante“.

La tensione già presente in aula si è ulteriormente alzata quando Gianfranco Polillo, sottosegretario all’Economia, ha ingiunto di cambiare un’ altra modifica introdotta al decreto, altrimenti il governo avrebbe presentato un maxi-emendamento in aula con un testo diverso da quello delle commissioni.
Gianclaudio Bressa è sbottato minacciando che il Pd non avrebbe votato la fiducia al decreto in aula. Questa dichiarazione è stata smentita dal capogruppo Dario Franceschini che però ha ribadito l’esistenza di tensioni con il governo.
Vedere Monti e compagni sposare le tesi del Pdl è stato uno smacco difficile da sopportare.

Anche se, a perderci davvero, è solo e sempre la scuola pubblica.

Il Colap spera nel decreto Cresci Italia

di Vera MORETTI

Gli emendamenti presentati dal Partito Democratico al decreto Cresci Italia sono stati accolti positivamente dal Colap, Coordinamento Libere Associazioni Professionali.

Per quanto riguarda la tutela dell’utenza, Giuseppe Lupoi, presidente dell’associazione, ha dichiarato che: “la previsione di un emendamento relativo alla regolamentazione delle libere associazioni professionali rappresenta un elemento di grande portata innovativa e di sicuro vantaggio per l’intero sistema economico italiano”.

Il provvedimento non viene considerato contrastante con il processo di liberalizzazione del sistema professionale italiano e di riforma degli ordini, ma, al contrario, “un’ulteriore garanzia della qualità dei servizi professionali a tutela dell’utenza finale”.

Per questo motivo, Lupoi si augura che il pacchetto di emendamenti presentati dal Pd possa trovare il consenso del governo e degli altri gruppi politici, per dare l’avvio a quel processo di liberalizzazione e modernizzazione tanto atteso.

Turco: bene Visco su integrazione

Dichiarazione di Livia Turco (Pd), Presidente Forum Immigrazione: “Condivido pienamente le parole del Governatore Visco a proposito dei ritardi del nostro paese quanto alle opportunità offerte ai giovani immigrati. L’integrazione deve essere volano della crescita. Per questo il Partito Democratico è impegnato nella lotta allo sfruttamento e nell’alleanza tra italiani e immigrati per garantire un lavoro qualificato e sicuro, coesione sociale e un’Italia migliore. Proprio oggi ad Adrano in Provincia di Lecce, dedichiamo il primo Forum sull’immigrazione al tema del lavoro e immigrazione in un confronto diretto con le associazioni, i sindacati e le realtà locali imprenditoriali perché dalla crisi si esce con una risposta che investe tutti i settori della nostra società, a partire dai più deboli”.

Fonte: Agenparl.it