Pegno mobiliare non possessorio, al via le domande online

Il pegno mobiliare non possessorio è possibile presentare le domande online, già dal 15 di questo mese. Ecco cosa dice il nuovo comunicato dell’Agenzia.

Pegno mobiliare non possessorio, cos’è?

Il pegno mobiliare non possessorio è una forma di garanzia introdotta in Italia dall’articolo 1 del decreto-legge 3 maggio 2016, n.59 a beneficio degli imprenditori iscritti nel Registro delle imprese, al fine di agevolarne l’accesso al credito. A garanzia del credito il pegno può essere concesso sui beni mobili appartenenti al debitore finanziato o ad un altro soggetto. A differenza del pegno classico, il titolare dei beni dati in garanzia non ne perde il possesso.

Tuttavia il pegno non possessorio si costituisce con atto scritto. Inoltre ha effetto verso i terzi esclusivamente con l’iscrizione nell’apposito Registro tenuto dall’Agenzia delle entrate e gestito con modalità informatiche. Le domande, unitamente al relativo atto, possono essere presentate da una delle parti interessate (debitore, creditore, eventuale terzo datore) o da un suo rappresentante, incaricato con procura firmata digitalmente.

Come presentare al domanda di iscrizione

Le domande possono essere presentate già dal 15 giugno 2023. Tramite la nuova applicazione, le domande di pegno – con i dati dei soggetti coinvolti, la descrizione dei beni o crediti dati in garanzia, le informazioni relative all’atto costitutivo – potranno essere compilate direttamente online all’interno dell’area riservata del sito www.agenziaentrate.gov.it. La novità arriva dopo l’emanazione del Dm n. 114/2021 (Regolamento del Registro pegni) e dei successivi provvedimenti attuativi, con cui sono state definite le specifiche tecniche, le modalità di versamento di tributi e diritti e le categorie dei beni dati in garanzia. Il servizio sarà gestito a livello nazionale da un ufficio dedicato, diretto da un Conservatore e incardinato nell’Ufficio provinciale- territorio di Roma.

Pegno mobiliare non possessorio, quanto dura?

La durata dell’iscrizione è di dieci anni e si può rinnovare con una nuova domanda presentata prima della scadenza. La cancellazione dell’iscrizione può essere richiesta su consenso del creditore o su ordine del giudice. Il Registro pegni, che raccoglie le domande di iscrizione, rinnovazione, cancellazione e annotazione delle eventuali vicende modificative della garanzia, è consultabile da chiunque, previo pagamento di quanto dovuto, con modalità esclusivamente informatiche.

Per compilare una domanda di iscrizione, rinnovazione, cancellazione o annotazione di modifica di pegno non possessorio e per richiedere visure o certificazioni relative al Registro dei pegni mobiliari non possessori, è necessario accedere alla sezione “Dichiarazioni” dell’area riservata del sito. Infine la presentazione è già possibile e questa è una nuova possibilità di accesso al credito molto importante per gli imprenditori. Questi ultimi possono dare un bene mobile dell’impresa a garanzia di un credito senza che ciò comporti la perdita del possesso del bene stesso e continuare così a utilizzarlo.

Pegno mobiliare non possessorio: elenco beni per il credito alle imprese dall’ADE

L’Agenzia delle Entrate con il provvedimento del 12 ottobre 2021 approva la lista dei beni oggetto di pegno mobiliare non possessorio. Ovvero, l’istituto che facilita le imprese ad accedere al credito ad utilizzare il bene mobile a garanzia del credito richiesto senza spossessamento. Prima di passare in rassegna l’elenco dei nomi delle 25 categorie merceologiche rese note dall’ADE, cerchiamo di capire cos’è il pegno mobiliare non possessorio.

Pegno mobiliare non possessorio: come funziona

Per avere accesso al credito, gli imprenditori pongono a garanzia di un finanziamento una serie di beni d’impresa.

Come già anticipato, il pegno mobiliare non possessorio rappresenta una misura ulteriore di accesso al credito delle imprese, riservata agli imprenditori iscritti al Registro delle Imprese. L’istituto si attiva mediante l’iscrizione in un apposito registro informatico tenuto dall’Agenzia delle Entrate.

I beni d’impresa possono rappresentare una garanzia per ottenere un finanziamento, essi restano di proprietà dell’impresa che li può utilizzare, fanno eccezione i beni mobili registrati come le auto. Si possono, invece, usare i beni futuri, purché sia possibile determinarne il valore complessivo.

Il contratto di pegno mobiliare non possessorio va messo per iscritto, nel quale viene indicato il creditore, il debitore e l’eventuale terza parte che concede il pegno, la descrizione del bene costituente la garanzia, il credito garantito e il suo importo massimo. Salvo clausole differenti, il debitore può trasformare e vendere il bene o disporne in altro modo. In tal caso, il pegno si trasferisce al prodotto che risulta dalla trasformazione o dal corrispettivo ottenuto dalla cessione o al nuovo bene acquistato con il corrispettivo stesso, senza che vi sia il bisogno di fare un nuovo contratto di garanzia.

Garanzie

Sono previste delle regole a garanzia dell’espropriazione forzata del pegno. Qualora ciò avvenisse, il creditore può:

  • vendere il bene trattenendo il corrispettivo ed eventualmente restituendone l’eccedenza;
  • riscuotere i crediti oggetto di pegno fini a concorrenza della somma garantita;
  • affittare il bene in oggetto, trattenendo gli importi relativi fini a concorrenza della somma garantita (se previsto dal contratto);
  • appropriarsi dei beni oggetto di garanzia (se previsto nel contratto che deve prevedere i parametri e le modalità di valutazione del bene.

Queste procedure possono essere attivate anche in caso di fallimento del debitore, dopo che i relativi crediti sono stati ammessi al passivo con prelazione.

Elenco delle 25 categorie merceologiche dei beni che possono essere concessi in garanzia per ottenere il credito senza perderne il possesso

La lista dei beni d’impresa che si possono porre in garanzia e resa nota dall’Agenzia delle Entrante con il provvedimento del 12 ottobre 2021:

Categoria merceologica Bene oggetto di pegno
01 animali vivi e prodotti del regno animale
02 piante e prodotti del regno vegetale
03 grassi, oli e cere animali o vegetali
04 prodotti delle industrie alimentari, bevande e tabacchi lavorati
05 minerali e loro prodotti
06 prodotti delle industrie chimiche o delle industrie connesse
07 materie plastiche, gomma e loro lavorati
08 pelli, cuoio, pellicce e loro lavorati
09 lego e suoi lavorati
10 prodotti dell’industria cartaria e prodotti a stampa
11 materie tessili e loro manufatti
12 calzature ed altri accessori di abbigliamento
13 materiali lapidei, ceramici, vetri e loro prodotti
14 preziosi, gioielli e monete
15 metalli comuni e loro lavorati
16 macchinari industriali, macchine ed apparecchi meccanici ed elettronici
17 macchine, macchinari e attrezzature per il trasporto
18 strumenti ed apparecchi di ottica e misura; strumenti medico-chirurgici; orologeria; strumenti musicali
19 armi, munizioni, loro parti ed accessori
20 mobili e complementi di arredo
21 oggetti per sport o divertimento, loro parti ed accessori
22 oggetti d’arte, da collezione o di antichità
23 beni immateriali
24 beni finanziari
25 altri beni

L’elenco può essere ancora modificato con un successivo provvedimento.

L’Agenzia delle Entrate ha tempo fino al 25 aprile 2022 per arrivare ad una data di attivazione del Registro Pegni, nel quale verranno giornalmente inserite, secondo l’ordine di ricezione, le formalità presentate.