Patto anticrisi a favore delle imprese pesaresi

Per agevolare l’accesso al credito delle pmi che operano nella zona di Pesaro Urbino, la Camera di Commercio della provincia ha deciso di attivare un patto anticrisi con la partecipazione di banche e Confidi locali.

Le imprese pesaresi che si trovano costrette a ricorrere a finanziamenti per ritrovare liquidità, dunque, riceveranno un sostegno che possa agevolarle per rimanere competitive ed effettuare investimenti a sostegno della loro attività.

Il Patto si basa sulla concessione di alcune agevolazioni per l’erogazione dei finanziamenti garantiti per almeno il 50% da un Confidi, con tempo di rientro compreso tra i 5 e i 7 anni.
Il tasso applicato sarà pari all’Euribor + spread massimo del 6%.
Per quanto riguarda l’istruttoria, sono previsti tempi rapidi e costi contenuti rispetto agli standard normali, e non superiori all’1% del finanziamento richiesto.

Tempi ridotti anche per garanzie e spese, limitate in questo caso da tagli fino allo 0,50% sulla percentuale applicata normalmente.

Vera MORETTI

Accesso al credito per le imprese pesaresi

L’accesso al credito, spesso grande cruccio delle pmi, è al centro di una iniziativa della Provincia di Pesaro Urbino.
Per agevolarlo, infatti, vengono proposti incentivi per lo smobilizzo del credito attraverso anticipo fatture pro-solvendo.

A beneficiare di questo progetto saranno le imprese fornitrici e creditrici della Provincia di Pesaro Urbino, alle quali verranno concessi finanziamenti con riserva di valutazione del merito creditizio da parte degli intermediari finanziari aderenti, alternativa alla cessione formale dei crediti assistiti da certificazione di sussistenza, liquidità ed esigibilità del credito.

La durata di ogni anticipo è variabile, ma comunque compresa tra un minimo di 3 mesi ad un massimo di 18, mentre il suo importo può essere anche del 100%.
Il tasso debitorio è pari all’Euribor 365 a 3 mesi lettera maggiorato di uno spread in funzione del rating del richiedente con un massimo pari a 1,75 punti.

Coloro che volessero farne richiesta, hanno tempo fino al dicembre 2015, presso gli sportelli degli intermediari finanziari aderenti all’iniziativa.

Per avere maggiori informazioni sul finanziamento, è possibile leggerne il testo disponibile online.

Vera MORETTI

Crediti verso PA, buone notizie da Pesaro Urbino

Buone notizie per le imprese della provincia di Pesaro Urbino che vantano crediti nei confronti della Pubblica Amministrazione. Fino al 31 dicembre è infatti possibile beneficiare ancora degli aiuti, erogati dalla Provincia, finalizzati a incentivare lo smobilizzo dei crediti che le imprese vantano nei confronti dell’Amministrazione provinciale.

Possono beneficiare dell’iniziativa tutte le imprese fornitrici di beni e servizi all’Amministrazione provinciale che vantano un credito nei confronti dell’Ente. Sono ammesse di cessione pro soluto di importo unitario superiore a 50mila euro di crediti vantati dalle imprese. Le condizioni del contratto di cessione differiscono tra loro a seconda dell’intermediario finanziario che aderisce all’iniziativa.

Le richieste devono essere presentate presso gli sportelli degli intermediari aderenti all’iniziativa.

Ecco il testo della delibera.

Un bando riservato alle microimprese del territorio del Gal

Il territorio del Gal, nelle Marche, e tutti i comuni che ne fanno parte, possono partecipare ad un bando di concorso che riguarda la creazione e lo sviluppo di microimprese, ora prorogato al 30 ottobre.

La decisione è stata presa dal Gal Flaminia Cesano e vede i possibili beneficiari del bando esclusivamente le microimprese iscritte alla Camera di Commercio, Industria, Artigianato ed Agricoltura, per l’esercizio dell’attività di somministrazione alimenti e bevande, artigianale e turistica, comprese le cooperative sociali di tipo B, ovvero quelle finalizzate all’inserimento lavorativo di persone svantaggiate.

Sono finanziabili i seguenti interventi:

  • adeguamento funzionale di beni immobili destinati alla creazione di centri rurali di ristoro e degustazione, cioè in immobili già esistenti, ubicati all’esterno del territorio urbanizzato o nei borghi rurali così come delimitato dagli strumenti urbanistici vigenti, che mantengano le caratteristiche proprie dell’edilizia tradizionale della zona;
  • adeguamento funzionale di beni immobili destinati allo svolgimento di attività turistiche di piccola ricettività quali i servizi di alloggio e prima colazione e di offerta di camere ed appartamenti;
  • adeguamento funzionale di beni immobili destinati allo svolgimento di attività di artigianato tipico ed artistico;
  • acquisto di attrezzature, strumenti, arredi e impianti, anche esterne e nelle aree di pertinenza dei fabbricati.

Le spese che rientrano nel finanziamento sono:

  • opere murarie ed assimilate relative ad interventi su beni immobili esistenti (interventi di ristrutturazione, restauro, manutenzione straordinaria e risanamento conservativo);
  • acquisto di attrezzature, strumenti, arredi e impianti, comprese le spese per l’acquisto di hardware, software e realizzazione di siti internet;
  • le spese generali sono ammesse nella percentuale massima del 10% dell’investimento complessivo, tale percentuale è pari al 3% nel caso di solo acquisti di cui al punto precedente e qualora venga supportata da un attività di progettazione da parte di un tecnico.

Sono ammessi investimenti fino al:

  • 50% se relativi alle azioni di adeguamento funzionale di beni immobili destinati alla creazione di centri rurali di ristoro e degustazione, adeguamento funzionale di beni immobili destinati allo svolgimento di attività turistiche di piccola ricettività, adeguamento funzionale di beni immobili destinati allo svolgimento di attività di artigianato tipico ed artistico realizzati in zone svantaggiate;
  • 40% degli investimenti ammissibili, relativi alle azioni di adeguamento funzionale di beni immobili destinati alla creazione di centri rurali di ristoro e degustazione, adeguamento funzionale di beni immobili destinati allo svolgimento di attività turistiche di piccola ricettività, adeguamento funzionale di beni immobili destinati allo svolgimento di attività di artigianato tipico ed artistico, realizzati in altre aree;
  • 40% degli investimenti ammissibili, relativi all’acquisto di attrezzature, strumenti, arredi e impianti, anche esterne e nelle aree di pertinenza dei fabbricati realizzati in zone svantaggiate;
  • 30% degli investimenti ammissibili, relativi all’acquisto di attrezzature, strumenti, arredi e impianti, anche esterne e nelle aree di pertinenza dei fabbricati realizzati in altre aree.

L’importo massimo che può essere finanziato è di 45.000 euro, a fronte di una spesa totale di 90.000 euro, ad esclusione dei progetti relativi alle attività di Bed & breakfast in cui il limite di investimento è pari a 35 mila euro, corrispondente ad un contributo massimo concedibile di 17.500 euro.

Per partecipare, occorre presentare la domanda online, attraverso il sistema informativo Agricolo Regionale SIAR e deve essere rilasciata dal sistema entro il termine perentorio delle ore 12,00 del giorno 30 ottobre 2012.

Per maggiori informazioni, è possibile consultare il bando.

Vera MORETTI