Tasi pesante per gli immobili strumentali

Se già il 2013 si era dimostrato pesante per i possessori di immobili strumentali, il 2014 rischia di esserlo ancora di più.

L’Ufficio studi della Cgia fa sapere che l’aggravio sui capannoni potrebbe essere di quasi 400 euro, pari ad un incremento dell’11,4%, mentre sui negozi sarebbe di 140, ovvero +17,1%.
In termini assoluti il carico fiscale aggiuntivo sugli immobili ad uso commerciale e produttivo previsto per quest’anno potrebbe aggirarsi attorno a 1,6 miliardi di euro.

Se, invece, il confronto viene eseguito rispetto al 2011, anno in cui si è pagata per l’ultima volta l’Ici, l’incremento del carico fiscale rischia è alquanto imponente: per i capannoni potrebbe sfiorare l’ 89%, per i negozi l’aumento dovrebbe aggirarsi attorno al 133%.

Per ora si tratta di semplici stime, ma Giuseppe Bortolussi, segretario della Cgia, ha dichiarato: “Alla luce delle difficoltà finanziarie in cui versano non è da escludere che molte Amministrazioni comunali applicheranno un’aliquota Tasi sugli immobili strumentali ben superiore a quella base. E’ bene che i Sindaci facciano attenzione: un ulteriore aumento del carico fiscale sugli immobili produttivi e commerciali potrebbe mettere fuori mercato molte aziende che sono sempre più con l’acqua alla gola per la mancanza di liquidità”.

Rispetto al 2013, sono due i fattori che rischiano di far aumentare nuovamente il peso fiscale sugli immobili strumentali:

  • la riduzione della quota di Imu deducibile ai fini delle imposte dirette che scende dal 30 per cento del 2013 al 20 per cento previsto per quest’anno;
  • l’introduzione della Tasi (il nuovo tributo sui servizi indivisibili), in sostituzione della maggiorazione Tares.

Dall’analisi delle delibere degli unici Comuni capoluogo di provincia che hanno approvato quest’anno le aliquote Imu e Tasi sui fabbricati ad uso produttivo e sui negozi, si è rilevato che negli ultimi due anni l’aliquota media Imu ha superato il 9 per mille, discostandosi in maniera significativa dall’aliquota base del 7,6 per mille.

Attualmente sono solo una decina i Comuni capoluogo di provincia che hanno pubblicato sul sito del Dipartimento delle Finanze le delibere di approvazione delle aliquote.
Le tipologie di immobili strumentali sono due, un capannone (categoria catastale D1) e un negozio (categoria catastale C1), mentre le rendite sono quelle medie risultanti dalla banca dati del catasto relativamente all’area territoriale del relativo comune.

Nel campione preso in considerazione, la situazione peggiorerà in 7 comuni, mentre nei rimanenti 3 si rileva un miglioramento.

Negli Enti locali in cui il prelievo si fa più pesante, l’aliquota Imu rimane uguale a quella del 2013, ma si aggiunge la Tasi il cui peso è superiore all’abolizione della maggiorazione Tares. Il risultato è un aggravio netto per l’imprenditore.

Ad esempio a Brescia l’aliquota Imu applicata sugli immobili strumentali nel 2014 rimane al livello massimo già raggiunto nel 2013 e si aggiunge la Tasi con aliquota del 0,8 per mille.
A Forlì l’aliquota della Tasi rimane a zero, ma viene aumentato il prelievo Imu che passa dal 9,8 al 10,6 per mille.

A Biella e a Pesaro si registra un miglioramento, più legato ai meccanismi fiscali che al semplice confronto delle aliquote. Si riduce l’aliquota Imu, e si introduce la Tasi. La somma delle aliquote supera quella della sola Imu nel 2013, il miglioramento dipende dal fatto che la Tasi dovrebbe essere deducibile al 100% ai fini del reddito di impresa, mentre l’Imu al 20%.

Infine, Modena, che non solo non prevede la Tasi per gli immobili strumentali, ma addirittura riduce il prelievo IMU portando l’aliquota dal 10,1 per mille del 2013 al 8,6 del 2014.

Vera MORETTI

A Pesaro, ricomincia Chiedilo al Notaio

Il 2014 è appena iniziato e, con esso, sono ricominciati gli appuntamenti con l’iniziativa Chiedilo al Notaio, che vede, anche quest’anno la collaborazione tra il Consiglio Notarile dei Distretti riuniti di Pesaro e Urbino e con il Comune di Pesaro.

Obiettivo di questo progetto è offrire un servizio di consulenza alla cittadinanza su temi di interesse notarile, anche allo scopo di avvicinare il cittadino alla figura del notaio, informandolo sulle materie di sua competenza e favorendo in generale la formazione di una cultura diffusa della prevenzione giuridica.

Destinatari del servizio, a cui nel corso degli anni hanno già aderito numerose persone, sono non solo le famiglie, i giovani e gli anziani, ma anche gli artigiani, i commercianti e i piccoli imprenditori.

Gli appuntamenti potranno essere presi dai cittadini nelle giornate di sabato e si terranno presso la Sede Municipale della città di Pesaro.
Le tematiche su cui si potranno richiedere informazioni sono la casa, i finanziamenti per il suo acquisto, il diritto di famiglia e delle successioni, l’accesso alle attività imprenditoriali e artigiane, e coloro che si rivolgeranno i notai del Consiglio potranno dare appoggio e consulenza preventiva a chiunque si appresti a comprar casa, fare un mutuo, una donazione, un testamento, ma anche sottoscrivere un preliminare di acquisto di una casa.

Per poter usufruire di questo servizio, è necessario richiedere appuntamento, contattando la Segreteria dell’Assessorato alla Famiglia del Comune al numero 0721/387551, dal lunedì al venerdì, dalle 9:00 alle 13:00 o attraverso il sito del Comune Comune.pesaro.pu.it.

Vera MORETTI

Restare in Italia? Conviene

Perché delocalizzare, specialmente le eccellenze italiane? Se lo chiedono, e lo chiedono a tutti, i giovani imprenditori di FederlegnoArredo, che il 23 novembre prossimo daranno appuntamento a Pesaro, nella Sala della Repubblica del Teatro Rossini, per il convegno “Restare in Italia conviene”.

L’evento riporterà le testimonianze di imprese aderenti alle Federazioni del “bello e ben fatto” italiano, accomunate tra loro dalla capacità di crescita malgrado la crisi e la debolezza della leadership imprenditoriale under 40. Un bel segnale di ottimismo e volontà che, in un momento come questo, fa solo che piacere.

Filippo Antonelli, presidente del Gruppo Giovani Imprenditori di FederlegnoArredo, spiega così il senso dell’evento: “Quest’anno, pensando a come strutturare l’assemblea annuale del Gruppo Giovani Imprenditori di FederlegnoArredo, ho ritenuto di vitale importanza imperniare l’evento su testimonianze di imprese condotte da giovani, che rappresentino un messaggio positivo in un periodo di crisi. Per poter fare ciò, è stato fondamentale il contributo delle Federazioni che insieme a noi rappresentano il ‘bello e ben fatto’ italiano, e che con noi condividono le problematiche che stanno attraversando l’economia del nostro Paese”.

A seguire è prevista una tavola rotonda con la presenza di personalità e autorità attive nella promozione del sistema Paese nel mondo. Un concreto tentativo di aiuto e di stimolo positivo per le aziende e le Federazioni grazie a un parterre di livello.

La giornata – introdotta da Filippo Antonelli e coordinata dalla giornalista Helga Cossu di SkyTG24 – inizierà alle 10.15 con l’esposizione di storie di giovani che stanno battendo la crisi operando in Italia: Andrea Gaibazzi, fondatore e presidente GMG Partners/Redipane Bakery-cafè; Marco Leardini, presidente Comitato Nazionale Giovani Albergatori Federalberghi; Nazzareno Mengoni, titolare KUBE design; Andrea Paladini, presidente G.I. Sistema Moda Italia SMI; Enrico Paniccià, presidente G.I. Associazione nazionale calzaturifici italiani Anci; Giovanna Sperandio, titolare FAB Group; Alberto Sterza, amministratore delegato Redarc.

Alle 11.30 sarà la volta della tavola rotonda “Restare in Italia conviene” che vedrà protagonisti: Riccardo Monti, presidente ICE; Gian Mario Spacca, presidente Regione Marche; Alessandro Fusacchia, consigliere del ministro dello Sviluppo Economico Corrado Passera; Eugenio Bettella, managing partner Roedl & Partner; Simone Micheli, architetto e designer. L’incontro si concluderà con l’intervento di Roberto Snaidero, presidente di FederlegnoArredo.

Un appuntamento da non perdere per chi crede che in Italia si possano ancora esprimere al meglio business e creatività.

Notte di terrore a Pesaro per un commerciante e sua moglie

Svegliato nel cuore della notte da cinque malviventi, che, senza troppi complimenti, gli chiedevano le chiavi della cassaforte.

Se, inizialmente, Graziano Olivieri poteva sperare che si trattasse di un incubo, è stato brutalmente riportato alla realtà dalle percosse che uno dei suoi rapinatori gli ha inflitto, mentre gli altri cercavano di rubare più cose possibili.
E’ successo nella notte a Pesaro e la vittima è, appunto, Olivieri che, insieme alla moglie, è stato minacciato di morte se non avesse assecondato gli ordini dei ladri che sono piombati nella sua villa di viale Zara.

Dalle prime ricostruzioni, sembra che la banda di delinquenti era formata da cinque persone, probabilmente provenienti dall’Est, e che, una volta entrati nella abitazione, si siano divisi, in cerca di una cassaforte da aprire e svuotare.

Olivieri è stato sorpreso mentre si trovava nella tavernetta della villa, dove si era addormentato mentre guardava la televisione, mentre sua moglie si trovava in camera da letto.

La vittima della rapina è un commerciante molto noto nella zona, anche per il suo passato di politico e consigliere comunale e provinciale, che ha vissuto venti minuti di panico e di terrore, da quando i rapinatori sono riusciti ad intrufolarsi in casa sua fino a che, soddisfatti del bottino, fatto soprattutto di gioielli di famiglia, se ne sono andati.

I malviventi hanno scavalcato il muro di cinta e si sono introdotti in casa attraverso il nottolino della porta finestra, dopodiché si sono impossessati di un coltello da cucina per spaventare ulteriormente le loro vittime.

Le tracce lasciate dalla banda sono poche e per cercare di scoprire i loro nomi, sul posto si è recato questa mattina il Questore Italo D’Angelo, assieme al Comandante provinciale dei Carabinieri di Pesaro, colonnello Giuseppe Donnarumma, e al dirigente della Squadra Mobile Stefano Seretti.

Vera MORETTI