Aperta la terza edizione del Premio Gaetano Marzotto

Le imprese innovative, soprattutto quelle in grado di sviluppare nuovi progetti che possano garantire una sostenibilità economico-finanziaria e portare al Paese rilevanti benefici, sono chiamate a partecipare al Premio Gaetano Marzotto, giunto alla sua terza edizione ed aperto fino al 30 giugno.

Il concorso prevede tre tipologie di premi:

  • Premio impresa del futuro: verrà assegnato al miglior progetto imprenditoriale con capacità di generare significative ricadute positive negli ambiti sociali territoriali, culturali o ambientali. In questo caso, i settori di riferimento sono quelli del Made in Italy, ovvero moda e tessile, agroalimentare, turismo, farmaceutico, meccanica, casa, arredamento e ambiente.
  • Premio per una nuova impresa sociale e culturale: verrà assegnato al miglior progetto imprenditoriale con capacità di generare significative ricadute positive nell’ambito dei servizi sociali e culturali, servizi alla persona, servizi all’ambiente e terzo settore.
  • Premio dall’idea all’impresa: verranno sostenuti i giovani al di sotto dei 35 anni, che presentano la migliore idea in grado tradursi in impresa, nel campo dell’energia pulita, dell’industria, dell’informazione e telecomunicazioni, delle nanotecnologie, dei nuovi materiali, delle scienze della vita, delle biotecnologie e della salute.

Possono partecipare persone fisiche, team di progetto, startup, imprese già avviate, cooperative ed associazioni.

Il progetto, per poter partecipare alla competizione, deve essere:

  • innovativo;
  • originale;
  • finanziariamente sostenibile e in grado di generare ritorni economici;
  • avere un impatto sociale positivo sul territorio.

Per quanto riguarda l’entità del premio, che nel suo complesso ammonta a 800.000 euro, è ripartito tra le tre categorie:

  • Premio impresa del futuro: 250.000 euro;
  • Premio per una nuova impresa sociale e culturale: 100.000 euro.

Per entrambi i casi, per il progetto vincente è previsto un percorso di affiancamento della Fondazione CUOA, nelle seguenti aree aziendali:
competizione e strategia;
processi produttivi e strategie commerciali: bilancio, finanza d’impresa e rischi;
gestione e sviluppo dei collaboratori;
patrimonio e tutele legali.

  • Premio dall’idea all’impresa: per le migliori 9 idee, è previsto un periodo di residenza all’interno dei seguenti incubatori d’impresa: Boox, Fondazione Filarete, H-Farm, I3P, LUISS Enlabs, M31, Seedlab, The HUB, Vega con programmi dedicati, per trasformare le idee in impresa.

Per i vincitori è inoltre prevista una giornata di confronto e affiancamento da parte della Fondazione CUOA organizzerà.

Vera MORETTI

Oscar Green 2012, a Perugia i premi all’agricoltura italiana

Anche l’Italia ha i suoi Oscar. Anche se non comprendono un red carpet di star e statuette scintillanti. A Perugia Coldiretti ha premiato i vincitori degli “Oscar Green 2012”, gli Oscar dell’agricoltura. Trenta le aziende in lizza in Umbria, per le piccole e medie imprese vincitrici la possibilità di accedere alla  selezione nazionale dove verranno scelti i tre finalisti per ogni categoria.

L’iniziativa, promossa da Giovani Impresa Coldiretti Umbria, ha lo scopo di premiare le eccellenze in un settore, come quello dell’agricoltura italiana che ha un’incidenza sul PIL nazionale di circa il 2%, senza contare che l’intera filiera agro-industriale rappresenta circa il 15% del valore dell’economia italiana.

Numerose le categorie premiate da Coldiretti: si va da “Stile e cultura d’impresa”, un riconoscimento alla filosofia aziendale dell’impresa,  cheè stato conferito a “Terre del Subasio” di Spello di Tiziano Bocciolini, premio conquistato grazie alla presenza, nell’azienda stessa, di un asilo nido per bambini da 0 a 36 mesi e di un servizio di spazio gioco per bambini da 1 a 6 anni.

Agricoltura è anche sinonimo di ricerca e sperimentazione. Francesca Luigetti dell’azienda “La Contea di Laviano” ha ricevuto il premio “Non solo agricoltura” per il suo impegno nella ricerca e nell’utilizzo di tecnologie all’avanguardia per il miglioramento del modello produttivo aziendale.

Per la categoria “Esportare il territorio” ha vinto l’Oscar al made in Italy Roberto Proietti della società agricola “Torre Bisenzio” di Allerona (Tr), perchè capace di valorizzare al meglio le eccellenze umbre, chianina, olio e vino, in Europa e negli Sati Uniti.

Curioso il progetto “Granarium: dove il grano diventa pane”: Gian Piero Lucarelli di Bevagna ha realizzato una filiera agricola umbra completa secondo sistemi innovativi e insoliti di produzione. Ha tenuto bene a mente il detto benedettino ‘ora et labora’  padre Renato Carini dell’abbazia di San Pietro di Assisi, che ha ricevuto il premio menzione speciale “Paese amico” per un progetto nazionale di orti urbani, realizzato proprio all’interno di un monastero benedettino.

Un premio a Km zero per il Mercato di Campagna amica di Perugia: il mercato più grande dell’Umbria, presenta tra i suoi banchi una vera e propria “macelleria mobile” per la vendita diretta della carne bovina Igp di razza chianina per iniziativa del Consorzio produttori carne bovina pregiata delle razze italiane (Ccbi) di Perugia, accreditato alla Fondazione Campagna amica. Insomma la campagna è davvero per tutti i gusti.