Reddito energetico, arriva la nuova agevolazione per le famiglie

Con decreto firmato dal Ministro dell’Ambiente e della sicurezza energetica (Mase) Gilberto Pichetto Fratin, diventa attivo il reddito energetico. Ecco di cosa si tratta e chi potrà usufruirne.

Cos’è il reddito energetico?

Il reddito energetico è un incentivo rivolto alle famiglie in difficoltà economiche e che non possono installare pannelli fotovoltaici. Il fondo a disposizione, per gli anni 2024-2025, è di 200 milioni di euro a valere sul Fondo nazionale reddito energetico di natura rotativa e mira ad agevolare l’installazione di impianti fotovoltaici per l’autoconsumo. Il fondo potrà inoltre essere incrementato con risorse di regioni e comuni che volontariamente incrementano con ulteriori supporti economici. Inoltre possono intervenire organizzazioni no profit ed enti pubblici.

L’80% delle risorse sarà destinato alle regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sicilia, Sardegna e consentirà alle famiglie di risparmiare fino al 75% sulla spesa energetica. Le famiglie non solo potranno installare i pannelli fotovoltaici con i contributi statali, ma otterranno anche un notevole risparmio sulla loro bolletta energetica, inoltre riusciranno a migliorare la classe energetica del loro edificio con notevoli vantaggi al momento dell’entrata in vigore della direttiva Case Green.

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Chi potrà ottenere il reddito energetico?

Vediamo ora chi sono i destinatari di questa particolare agevolazione che, come già detto, permette di installare pannelli fotovoltaici per la produzione di energia diretta all’autoconsumo.

I fondi sono destinati a famiglie con un reddito Isee inferiore a 15.000 euro, nel caso in cui si tratti di famiglie numerose, l’importo del reddito sale a 30.000 euro (devono però esservi almeno 4 figli a carico). L’incentivo prevede la realizzazione di impianti con potenza nominale tra 2 e 6 kilowatt. Gli impianti dovranno essere realizzati su coperture e superfici, aree e pertinenze di cui i beneficiari siano titolari di un diritto reale (anche di godimento, quindi usufrutto e uso). I fondi per il reddito energetico saranno gestiti dal GSE, per i beneficiari si tratta di un incentivo a fondo perduto, quindi non sarà necessario restituire le somme.

Ricordiamo che generalmente un impianto fotovoltaico su tetto con capacità di 6 kW ha un costo che oscilla tra 18.000 e 25.000 euro. Questo costo per le famiglie in difficoltà può essere eccessivo da sostenere, questo va ad aumentare le difficoltà delle famiglie che si trovano già in condizione di povertà energetica che secondo i dati dell’Istat sono l’8,9% delle famiglie italiane.

Per conoscere tutti i dettagli di questo importante incentivo è necessario attendere ulteriori indicazioni del ministero dell’Ambiente.

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Bonus reddito energetico: cos’è, a chi spetta e come ottenerlo

Uno degli obiettivi del Pnrr è la transizione ecologica che vede il suo principale perno nell’efficientamento energetico e nella realizzazione di sistemi di produzione di energia elettrica che rendano le abitazioni autonome. Naturalmente gli impianti di autoproduzione, come il fotovoltaico oppure il mini-eolico hanno un costo e non tutte le famiglie sono in grado di sostenerlo, per aiutare le famiglie nasce quindi il reddito energetico, cioè un particolare contributo a fondo perduto.

Reddito energetico: cos’ è e a quanto ammonta?

Il reddito energetico è un incentivo il cui importo varia da 6.000 e 8.500 euro, l’obiettivo di questa misura è duplice, da un lato aiutare le famiglie bisognose a installare sistemi che consentano di ridurre i consumi energetici e di conseguenza le bollette, da un altro lato mira a ridurre l’inquinamento ambientale attraverso l’uso di fonti rinnovabili a zero emissioni.

Il bonus può essere sfruttato per:

  • l’installazione di impianti fotovoltaici di potenza non inferiore a 1,8 kW e in grado di produrre almeno 1.200 kwh;
  • installazione di impianti solari termici;
  • impianti microeolici;
  • installazione sistemi di accumulo.

Il 20% dell’importo può essere utilizzato per l’installazione di sistemi per la produzione di acqua calda, ma gli stessi devono comunque essere necessariamente abbinati a sistemi di produzione di energia elettrica. L’importo massimo di 8.500 euro può essere erogato nel caso in cui i beneficiari siano dei condomini.

Chi può richiedere il bonus reddito energetico?

La disciplina prevede la possibilità di ottenere questa particolare agevolazione nel caso in cui il richiedente abbia un reddito Isee inferiore a 20.000 euro.

Possono beneficiare della misura i proprietari degli immobili e gli usufruttuari.

I bandi per il reddito energetico sono di tipo regionale/comunale, sono quindi le regioni e i comuni ad istituire i fondi, i soggetti interessati devono quindi presentare istanza e si procederà alla redazione di una graduatoria. Gli ammessi al beneficio devono stipulare un contratto con GSE per lo “scambio sul posto” di energia prodotta dagli impianti. Gli utenti che realizzano impianti (fotovoltaico e mini-eolico) per l’autoproduzione di energia devono però impegnarsi a cedere alla regione i crediti maturati verso il GSE. La regione a sua volta può investire le risorse in nuovi bandi per il reddito energetico.

Attualmente le regioni che hanno curato i bandi per il reddito energetico sono Sardegna e Puglia, ma a breve vi dovrebbe essere un incremento.

Il beneficio del reddito energetico non può essere cumulato con altre agevolazioni sullo stesso sistema di efficientamento. In poche parole chi sfrutta altre agevolazioni per la realizzazione di un impianto fotovoltaico non può ottenere il reddito energetico.

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