Confcom: “Negozianti ammortizzeranno l’aumento Iva”

Da inizio settimana l’Imposta sul valore aggiunto è drammaticamente passata dal 21% al 22%, complice anche la crisi di governo di questi ultimi giorni che ha inesorabilmente bloccato i lavori parlamentari regolari.

Il direttore di Confcommercio Mantova Nicola Dal Dosso in merito ha dichiarato: «Come in occasione del precedente incremento dell’Iva avvenuto un anno fa con il decreto Salva Italia, anche questa volta la rete distributiva farà da ammortizzatore assorbendo l’aumento. Infatti la maggioranza dei piccoli e medi imprenditori ha dichiarato di non voler e poter adeguare i prezzi di vendita all’avvenuto aumento dell’Iva accollandosi così la differenza».

«La responsabilità politica – continua con tono polemico il direttore di Confcommercio Mantova – è sempre più rarefatta, i fatti di questi giorni ne danno ampia conferma e il Paese è alla deriva. Con il paradosso che fino a venerdì si parlava di voler diminuire l’imposizione fiscale attraverso il maggior gettito Iva: a quanto pare l’Iva non è più considerata un’imposta. E’ giunta l’ora di un colpo di reni per salvare il salvabile. Un requisito importante c’è ed è rappresentato dalla forza di volontà delle nostre genti e delle nostre imprese».

Jacopo MARCHESANO

Risultati positivi per la lotta all’evasione: +10% di entrate

Pochi giorni fa annunciavamo che il nuovo redditometro, strumento privilegiato per la lotta all’evasione, diventava operativo a tutti gli effetti. Oggi il Ministero dell’Economia e delle Finanza annuncia che , nei primi sei mesi dell’anno, si è verificato un miglioramento in materia di evasione fiscale. Con ciò intendiamo dire che, le entrate tributarie sono aumentate del 9,9% salendo a quota 3,65 milardi di euro.

La dura e aspra lotta agli evasori, dunque, sembra stia portando i frutti sperati. Il ministero inoltre sottolinea come la dinamica delle entrate tributarie sia in continuo miglioramento, anche se si è verificata una flessione pari al 6,5% delle entrate derivanti dall’imposta sul consumo di tabacco. Un fatto che certamente è legato alla diffusione sempre più crescente dei fumatori di sigarette elettroniche. Lo Stato ha comunque pensato di rimediare anche a questo calo, imponendo la tassa di consumo anche sulle e-cigar.

Se il quadro delle entrare dunque è in miglioramento, cala invece del 5,7%  il gettito Iva che  riflette la riduzione del gettito derivante dalla componente relativa agli scambi interni (-2,3%) e del prelievo sulle importazioni (-22,3%).

Intanto una buona notizia anche per le imprese: l’Agenzia delle Entrate ha fatto sapere che a breve, si parla di settimane, verrà erogato il rimborso di crediti Iva a  3mila aziende italiane. Il rimborso ammonta a  500 milioni di euro.

Francesca RIGGIO