Artigianato Novara: esenzioni fiscali senza bollino blu

Confartigianato Imprese Novara Verbano Cusio Ossola dopo il voto del Consiglio regionale che impegna la Giunta a presentare, entro tre mesi, un provvedimento per l’eliminazione del bollino blu per le autovetture a partire dal 2012 chiede alla Regione Piemonte una deduzione forfetaria dell’Irap e l’esenzione dell’addizionale regionale Irpef per almeno cinque anni. ”Le nostre imprese si sono adeguate alla normativa sul bollino blu dal 2001, acquistando macchinari e anche assumendo personale per questo ulteriore adempimento, ora la sua eliminazione – ha spiegato Amleto Impaloni, direttore di Confartigianato Imprese Novara Verbano Cusio Ossola – avrà riflessi negativi sul comparto autoriparazione; una parziale compensazione con sgravi e deduzioni per Irpef e Irap regionali potrebbe servire a rendere meno gravosa l’abolizione dell’adempimento”.

In provincia di Novara esistono 203 officine autorizzate e 32 centri di revisione; nel Verbano Cusio Ossola 128 officine autorizzate e 13 centri di revisione. Per Mauro Barbi, delegato della Sezione Autoriparazione di Confartigianato Imprese Novara Verbano Cusio Ossola, ”le verifiche annuali del bollino blu sulle vetture immatricolate nelle nostre province valgono circa quattro milioni di euro; le nostre officine hanno investito in attrezzature, con oneri fino a cinque/sette mila euro per azienda, e – soprattutto nei centri di revisione – sono stati assunte persone per questi adempimenti che, ricordiamolo, devono tutelare la salvaguardia dell’ambiente monitorando e intervenendo sui gas di scarico dei veicoli stessi”.

Abrogare il bollino blu elimina un onere per gli automobilisti però causa cadute nagative al settore dell’autoriparazione.

Mirko Zago

 

Piemonte, Regione virtuosa: deduzione dell’Irap per chi assume a tempo indeterminato

La virtuosa Regione Piemonte ha pubblicato un bando con cui dà attuazione all’art. 1 comma 1 della legge regionale 3 agosto 2010 n. 19, disponendo così una deduzione dell’Irap sui nuovi assunti. Infatti le imprese che vorranno usufruire della deduzione dovranno incrementare, il numero dei lavoratori assunti a tempo indeterminato nelle sedi produttive localizzate nella Regione Piemonte e con domicilio fiscale in uno dei comuni del Piemonte per tutto il periodo in cui si usufruisce dell’agevolazione. Ovviamente costituiscono nuove assunzioni anche le trasformazioni a tempo indeterminato dei rapporti di apprendistato, di inserimento e a tempo determinato.

La deduzione, ai fini IRAP, è pari a 15.000 euro (30.000 euro per gli ultracinquantenni) per ogni dipendente neoassunto  ed a condizione che lo stesso rapporto d’impiego non si interrompa. In caso di interruzione del singolo rapporto di lavoro la deduzione corrispondente non potrà essere fruita a partire dall’ anno di imposta in cui è avvenuta la cessazione.

La deduzione spetta per ciascun nuovo lavoratore assunto fino al periodo d’imposta in corso al 31 dicembre 2013 e può essere utilizzata per i tre anni successivi. Se ad esempio l’incremento si verifica nell’anno 2013 la deduzione verrà utilizzata a partire dal 2014 sino al 2016.

Le segnalazioni di incremento occupazione vanno trasmesse alla Direzione Industria semestralmente e comunque prima di usufruire del beneficio (costituiscono una sorta di prenotazione). Si usufruisce dell’agevolazione come deduzione spettante in sede di versamento a saldo dell’IRAP.

Scarica il bando.

La Regione Piemonte incentiva le imprese che assumono giovani lavoratori

La Regione Piemonte ha deciso di concedere degli incentivi alle imprese del territorio per l’instaurazione di contratti di lavoro a tempo indeterminato attraverso l’assunzione o la trasformazione di contratti già in essere.

Gli incentivi potranno essere concessi per le assunzioni/trasformazioni, con contratti di tipo subordinato a tempo indeterminato, di soggetti fino a 35 anni compiuti, residenti o domiciliati in Piemonte.

I datori di lavoro privati potranno presentare domanda se, al momento della presentazione della richiesta, siano in possesso dei seguenti prerequisiti: abbiano una sede operativa localizzata in una delle province piemontesi; in caso di sedi operative in più di una provincia, si dovrà indicare la sede oggetto di intervento; siano costituiti e attivi al momento della presentazione della domanda; siano attivi in un settore economico di attività non compreso tra quelli elencati nell’allegato 1 al Bando; non si trovino in condizioni di difficoltà ai sensi della Comunicazione della Commissione europea 2004/C 244/02 recante “Orientamenti comunitari sugli aiuti dì Stato per il salvataggio e la ristrutturazione di imprese in difficoltà” e dell’art. 1, paragrafo 7 del Regolamento 800/2008; non abbiano in corso interventi di Cassa Integrazione Guadagni Straordinaria (CIGS), né di sospensioni dal lavoro in seguito a domande di Cassa Integrazione Guadagni in Deroga (CIGD) e non abbiano fatto ricorso a procedure di riduzione di personale, nei dodici mesi antecedenti alla data di presentazione della domanda di contributo o alla data di assunzione se precedente alla presentazione della domanda.

Inoltre, per quanto riguarda le assunzioni, possono accedere agli incentivi le imprese, comprese le cooperative, fino a 15 dipendenti che, alla data di presentazione della domanda, siano iscritte al Registro Imprese della Camera di Commercio e, nel caso di imprese artigiane, all’Albo Artigiani. Le cooperative devono essere iscritte all’Albo nazionale delle società cooperative; le cooperative sociali devono essere iscritte all’Albo regionale delle cooperative sociali. Invece, sulla linea B, possono presentare domanda tutti i datori di lavoro privati (imprese, cooperative, associazioni, fondazioni, soggetti esercenti le libere professioni in forma individuate, associata societaria e lavoratori autonomi con partita IVA). Il contributo sarà erogato in due fasi: 50% dopo i primi 6 mesi ed il resto dopo 12 mesi. Per approfondimenti invitiamo a visitare la pagina dedicata sul sito della Regione Piemonte.

In Piemonte si finanziano i progetti di innovazione delle piccole imprese.

La Regione Piemonte finanzia i programmi organici di investimento finalizzati ad introdurre innovazioni nel processo produttivo. Per renderlo più efficiente e per adeguarlo alla produzione di nuovi prodotti. I programmi finanziabili sono quelli relativi a:

  • acquisizione e applicazione di conoscenze e di tecnologie presenti in altri settori produttivi od in altri ambiti;
  • acquisizione e applicazione al processo produttivo di servizi tecnico-scientifici;
  • acquisizione e applicazione al processo produttivo di beni e servizi che consentano un miglioramento del processo produttivo in quanto tale o che sono essenziali per l’innovazione di prodotto.

I progetti non possono avere una durata superiore a 18 mesi dal momento della concessione dell’agevolazione.

A beneficiare dei finanziamenti potranno essere le micro e le piccole imprese con sede in Piemonte e la cui attività ricada nelle seguenti classificazioni ATECO 2007: B, C, D, E, F, H, J, M

Le spese ammissibili al finanziamento sono:

  • acquisto di macchinari, attrezzature e impianti strumentali al progetto di innovazione;
  • servizi di consulenza, compresi i servizi di consulenza gestionale, di assistenza tecnologica, servizi di trasferimento di tecnologie, di formazione, consulenza in materia di acquisizione, protezione e commercializzazione dei diritti di proprietà intellettuale e di accordi di licenza, consulenza sull’uso delle norme;
  • acquisto di brevetti, di licenze, di know-how o di conoscenze tecniche non brevettate strumentali al progetto di innovazione, nella misura massima del 10% delle spese ammissibili.

Le agevolazioni saranno concesse tramite finanziamento agevolato, fino a copertura del 100% dei costi ammissibili nelle seguenti percentuali, espresse in ESL:

  • 50% fondi regionali, a tasso zero, con un limite massimo di 300.000 euro
  • 50% con fondi bancari, alle condizioni previste da apposite convenzioni stipulate dagli istituti bancari con Finpiemonte S.p.A.

Il costo complessivo del progetto di investimento non deve essere inferiore a 50.000 euro