Sardegna, bando per la divulgazione di contenuti editoriali

Per incentivare la diffusione di contenuti culturali messi a disposizione degli utenti in formato digitale, potenziando la ricercabilità del materiale editoriale e migliorando la tipologia dei dati veicolati, la Regione Sardegna ha finalmente riaperto i termini per la partecipazione al bando di gara inerente la realizzazione di una nuovissima piattaforma multimediale di divulgazione di contenuti editoriali: la nuova scadenza è stata fissata per il prossimo 4 novembre, sempre, ovviamente, secondo il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa e partendo da una base d’asta di 203mila euro.

Possono concorrere al nuovo bando esclusivamente i progetti incentrati sulla realizzazione di un applicativo per l’indicizzazione: è richiesta la creazione di un prototipo dei prodotti editoriali, così come la possibilità di creare un prodotto digitale, per così dire, on demand, per utilizzare la nomenclatura in voga nel campo del digitale.

Per maggiori informazioni consultare il sito della Regione

Bando per le startup innovative sarde

Per sostenere le nuove imprese ad alto contenuto di conoscenza e rafforzarne la competitività, SardegnaRicerche, ente che fa parte della Regione Sardegna, ha deciso di istituire un bando per la concessione di contributi a fondo perduto.

Possono beneficiare di questo bando le startup innovative iscritte nella sezione speciale del Registro delle imprese, che abbiano sede legale e operativa in Sardegna.

E’ammesso a contributo il completamento di un nuovo prodotto/servizio e/o processo il cui stadio di sviluppo sia già in una fase avanzata tale da rendere possibile una valutazione di merito.
Il piano di utilizzo del voucher, della durata massima di 12 mesi, dovrà chiarire le basi per l’esecuzione del lavoro in tutte le fasi progettate e i costi per l’esecuzione dello stesso.

Le spese ammissibili, sostenute successivamente alla data di concessione delle agevolazioni, possono riguardare:

  • Costi di funzionamento;
  • Costi per investimenti materiali e immateriali;
  • Costi per prestazioni di terzi;
  • Costi del personale tecnico coinvolto nello sviluppo del business plan;
  • Altri costi connessi allo sviluppo del business plan.

L’aiuto finanziario è concesso sotto forma di contributo in conto capitale pari all’85% delle spese ammesse, entro un massimale di 50.000 euro.

Le imprese interessate possono presentare la domanda di contributo a partire dal 20 gennaio e fino al 31 dicembre 2014 tramite procedura telematica.

Entro 10 giorni dalla compilazione e validazione telematica della domanda è necessario inviare la documentazione tramite posta elettronica certificata all’indirizzo protocollo@cert.sardegnaricerche.it.

Vera MORETTI

Niente tasse per gli alluvionati sardi?

In una situazione di emergenza come quella che sta vivendo la Sardegna in questi giorni, con la stima dei danni che diventa sempre più grande e i disagi sempre più frequenti, il pagamento delle tasse rischia di essere una spina nel fianco di chi ha perduto tutto e non sa dove trovare il denaro necessario per andare avanti.

Per questo, da Rete Imprese Italia Sardegna, è partita la richiesta per la sospensione degli adempimenti fiscali per coloro che sono stati colpiti dal ciclone, ovvero di tutte le imprese situate nei Comuni coinvolti da questa tragedia.

La proposta vede il consenso del Governatore della regione, Ugo Cappellacci, il quale ha rivolto la sua richiesta direttamente al premier Enrico Letta: “Risulta sicuramente di primaria e improcrastinabile necessità l’attivazione dell’iter normativo volto a sospendere i termini connessi agli adempimenti e ai versamenti dei tributi e dei contributi previdenziali e assistenziali e dei premi per l’assicurazione obbligatoria contro gli infortuni e le malattie professionali, in riferimento alle imprese disastrate”.

Il Governatore ha sottolineato al Governo anche la necessità di riscrivere il Patto di Stabilità e riorganizzare i Fondi FERS: “Mentre, con riferimento alle spese relative alla gestione e agli investimenti in materia di dissesto idrogeologico ed alle spese per la ricostruzione, è di fondamentale importanza escludere tali voci di spesa dal Patto di Stabilità. Sempre in riferimento agli interventi in materia di dissesto idrogeologico e di spese per la ricostruzione, risulta indispensabile la rivisitazione dei finanziamenti della legge Obiettivo (Legge n. 443/2001), in modo che gli stessi interventi risultino prioritari e indirizzati ai Comuni maggiormente colpiti dall’alluvione. I gravi accadimenti che hanno colpito in questi giorni la Regione Sardegna hanno, inoltre, riportato prepotentemente di attualità l’esigenza di una urgente rivisitazione normativa della legge n.64/ 2013 e conseguentemente di riapertura, in maniera fattiva, del tavolo per la riscrittura del Patto di Stabilità”.

Vera MORETTI

Riscossione crediti agevolata in Sardegna

Sono state approvate, dalla Giunta della Regione Sardegna, alcune misure straordinarie a favore delle imprese locali per quanto riguarda la riscossione dei crediti regionali.

E’ stata presentata richiesta, da parte dell’assessore alla Programmazione Alessandra Zedda, di una rateizzazione di maggiore durata sia per le persone giuridiche che per quelle fisiche, con la previsione di piani di ammortamento con rate a cadenza mensile o trimestrale e una durata complessiva che può variare in funzione dell’importo totale da versare, interessi compresi.

Questa iniziativa vuole andare in soccorso delle imprese sarde con problemi di liquidità, ma mira anche a favorire la riscossione dei crediti da parte della PA.

A questo proposito, ha dichiarato l’assessore Zedda: “In un momento di grave crisi come questo la Regione sta facendo ogni sforzo per andare incontro alle difficoltà delle imprese e attraverso questa delibera abbiamo disposto una tempistica più lunga per la riscossione dei crediti regionali. La crisi di liquidità in cui versa il nostro sistema economico, caratterizzato in prevalenza da una dimensione medio – piccola, rende difficoltoso il puntuale pagamento delle somme dovute all’Amministrazione regionale anche da parte di quelle società contrassegnate da una sana gestione. Abbiamo trovato il giusto compromesso per andare incontro alle imprese e per dare all’amministrazione regionale la possibilità di iniziare ad incassare immediatamente i pagamenti rateali sui propri crediti“.

Ad esempio, per importi non superiori a 5mila euro, la rateizzazione può espandersi fino a 2 anni, 4 anni per i crediti compresi tra i 5mila e i 15mila euro, 6 anni tra i 15mila e i 30mila, 7 anni fino a 50mila, 8 anni fino a 100mila, 10 anni fino a 300mila e 15 anni oltre questo limite.

Vera MORETTI

Unicredit alla guida del Servizio Tesoreria della Sardegna

Unicredit SpA, vincendo il bando pubblicato da Regione Sardegna, si è aggiudicata l’affidamento del Servizio di Tesoreria Regionale 2013 – 2017.
La stipula è stata ufficializzata dalle direzioni Generali della Programmazione, Bilancio, Credito e Assetto del Territorio e della Ragioneria.

Alessandra Zedda, assessore della Programmazione, ha dichiarato: “La nuova convenzione prevede condizioni particolarmente vantaggiose e, rispetto alla precedente, comprende alcuni servizi aggiuntivi, come la riscossione tramite home banking e Pos virtuale e il servizio Mav (pagamento mediante avviso)”.

La Legge Regionale prevede che Unicredit assuma il servizio di Tesoreria degli enti strumentali regionali, delle agenzie, dei soggetti pubblici a partecipazione totalitaria regionale affidatari di servizi in house, degli enti locali territoriali e, previa valutazione del merito creditizio, degli enti e delle amministrazioni del SSN, a richiesta della Regione ed alle stesse condizioni, misure e norme, in quanto compatibili.

Vera MORETTI

In Sardegna senza Iva?

La Sardegna zona franca?
Potrebbe accadere dal prossimo 30 giugno, con l’entrata in vigore di un nuovo codice doganale.

Se ciò accadesse, la Sardegna, già regione a statuto speciale, diventerebbe anche la prima, almeno in Italia, senza Iva.
Questo cambiamento, la cui richiesta è stata inviata dal Governatore regionale Ugo Cappellacci direttamente a Josè Manuel Barroso, permetterebbe un maggiore sviluppo territoriale e finanziario.

Ecco il testo della richiesta: “Entro il termine perentorio del 24 giugno 2013, si comunica che la Regione Autonoma della Sardegna con delibera del 7 febbraio 2013 ha stabilito l’attivazione di un regime doganale di zona franca esteso a tutto il territorio regionale. Si chiede pertanto la modifica del regolamento prevedendo che tra i territori extra-doganali dell’Italia sia indicato anche il territorio della Sardegna isole minori comprese“.

I vantaggi di questo passaggio sono stati illustrati da Andrea Impera, presidente regionale Associazioni del commercio e artigianato: “L’istituzione della zona franca trasformerà la Sardegna nella nuova Svizzera, e permetterà il rifiorire dei piccoli commercianti e soprattutto dell’edilizia. Abbattere l’IVA ci consentirà di avere il carburante a costi bassissimi, di pagare pochissimo l’energia elettrica e di mettere in moto nuovamente tutto l’indotto legato al settore edilizio un indotto ormai morto da anni e che ha ridotto sul lastrico intere famiglie. La zona franca ci permetterà di costruire a bassissimo costo e quindi favorirà gli investimenti“.

Vera MORETTI

Smau 2012, le interviste: Gianluca Cadeddu, Regione Sardegna

Infoiva, media partner di Smau 2012, incontra startupper e realtà istituzionali al salone milanese della teconologia. La videointervista a Gianluca Cadeddu, Direttore Centro regionale programmazione, Assessorato al Bilancio e Programmazione Regione Sardegna.

Finanziamenti per le imprese innovative in Sardegna

 

Puntare sull’innovazione per uscire dalla crisi. La Regione Sardegna offre un bando per favorire la crescita delle piccole imprese innovative già presenti sul territorio, mirato a coprire fino al 70% delle spese sostenute dall’azienda per portare avanti progetti di innovazione e ricerca.

I soggetti beneficiari sono le imprese innovative costituite da meno di 6 anni dalla partecipazione al bando, che rientrano nella categoria di piccole imprese e presentano sede legale ed operativa nel territorio della Sardegna. Le imprese, per fare domanda del finanziamento, dovranno altresì dimostrare di aver destinato almeno il 15% del totale dei costi operativi a spese di ricerca e sviluppo in almeno uno dei tre anni precedenti la concessione dell’aiuto, Nel caso si trattasse di “start-up” i costi di ricerca e sviluppo di almeno il 15% dovranno risultare nella revisione contabile del periodo fiscale corrente.

Il finanziamento messo a disposizione della Regione dovrà essere utilizzato per la realizzazione di un piano di sviluppo aziendale – investimenti e spese di gestione – finalizzato alla crescita produttiva e commerciale dell’azienda, nonché alla realizzazione di attività di R&S funzionali all’avvio delle attività produttive. Tale piano di sviluppo aziendale dovrà essere superiore a 200.000 euro: il finanziamento mira a coprire fino ad un massimo del 70% delle spese  ammissibili, e in ogni caso, non potrà superare il valore di 1 milione di euro per azienda.

Le spese ritenute ammissibili dovranno essere sostenute entro 30 mesi dalla data di concessione e non oltre la data del 30 giugno 2015.

Ma quali sono le spese ammissibili?

Per il piano di sviluppo produttivo e commerciale dell’impresa:

  • spese riguardanti impianti, macchinari e attrezzature
  • acquisizione di licenze di sfruttamento o di conoscenze tecniche brevettate o non brevettate, acquisiti o ottenuti in licenza da fonti esterne a prezzi di mercato
  • spese per personale dipendente, inclusi oneri sociali obbligatori, che dovranno riferirsi, per una quota pari ad almeno il 40%, a dipendenti o collaboratori di nuova acquisizione
  • spese per l’acquisizione di consulenze tecniche e servizi (per un valore non superiore al 30%)
  • spese di gestione e funzionamento connesse con la realizzazione del Piano di sviluppo produttivo e commerciale dell’impresa
  • locazione di immobili destinati all’esercizio di impresa
  • locazione finanziaria di macchinari e attrezzature
  • utenze connesse con l’utilizzo dei locali (energia elettrica, gas, acqua, servizi di telecomunicazione)
  • spese per la progettazione e realizzazione di materiale promozionale
  • spese per la partecipazione a fiere ed eventi nazionali ed internazionali

Per il Progetto di R&S, il cui ammontare non dovrà però superare il 30% delle spese ritenute ammissibili dal Piano di sviluppo aziendale

  • spese per personale tecnico e di ricerca
  • strumenti e attrezzature di ricerca
  • prestazioni di terzi (per un valore non superiore al 30%)

E’ possibile inviare la domanda di adesione al bando Imprese Innovative tramite il sito Sardegna Ricerche compilando l‘apposito form on-line. Tre le scadenze previste per l’invio della domanda:

I Call – a partire dalle ore 12.00 del 05/10/2012 e fino alle ore 12.00 del 30/11/2012
II Call – a partire dalle ore 12.00 del 03/12/2012 e fino alle ore 12.00 del 28/02/2013
III Call – a partire dalle ore 12.00 del 01/03/2013 e fino alle ore 12.00 del 30/04/2013

La richiesta di adesione al bando compilata on line dovrà essere poi trasmessa in formato cartaceo a Sardegna Ricerche entro 15 giorni consecutivi dalla data di trasmissione telematica all’indirizzo: Sardegna Ricerche, Loc. Piscinamanna, Ed. 2 – Polaris, 09010 Pula (CA).

Per ulteriori informazioni è possibile visionare il Bando Nuove imprese innovative.

Estate 2010, in Sardegna arrivano contributi dalla Regione.

L’Assessorato del Lavoro, formazione professionale, cooperazione e sicurezza sociale della Regione Sardegna ha stanziato dei nuovi contributi per l’allungamento della stagione turistica.

L’agevolazione è destinata alle imprese del turismo che impiegheranno lavoratori stagionali, presso unità operative o sedi situate nel territorio regionale, non solo nel periodo canonico dei tre mesi estivi (giugno, luglio e agosto) ma anche in uno o più mesi spalla (aprile, maggio, settembre, ottobre e novembre).

Quali sono le imprese che potranno presentare domanda di contributo?

  • imprese che abbiano assunto lavoratori stagionali con contratto di lavoro full time a tempo determinato a partire dal 1° aprile 2010 e per un periodo che ricomprenda continuativamente i tre mesi canonici per la stagione turistica e almeno l’intero mese spalla di settembre;
  • imprese che assumano lavoratori stagionali con contratto di lavoro full time a tempo determinato entro il 15 giugno 2010 e per il periodo sopra indicato.

 L’agevolazione consiste in un contributo in conto capitale nella seguente misura:

  • 600 euro per ogni contratto stagionale la cui durata ricomprenda, oltre i mesi di giugno, luglio e agosto, tutto il mese di settembre;
  • 700 euro, cumulabili al contributo previsto per il mese di settembre, per ogni contratto la cui durata ricomprenda tutto il mese di ottobre, oltre ai mesi canonici e al mese di settembre;
  • 800 euro, cumulabili al contributo previsto per il mese di settembre e ottobre, per ogni contratto la cui durata ricomprenda tutto il mese di novembre, oltre i mesi canonici ed i mesi spalla di settembre e ottobre.

Nel caso in cui l’impresa abbia impiegato i lavoratori interessati anche nei mesi spalla di aprile e maggio 2010, il contributo per il mese di settembre sarà elevato a:

  • 1.800 euro se l’assunzione è avvenuta nel periodo tra il 1° ed il 7 aprile 2010; 
  • 1.200 euro se l’assunzione è avvenuta nel periodo tra l’8 aprile ed il 7 maggio 2010.

È inoltre stato previsto un incentivo, pari a 600 euro per ciascun mese, alle imprese che prevedano di assumere – e assumeranno effettivamente – lavoratori stagionali anche nei mesi spalla di aprile e maggio 2011, a condizione che la durata dei relativi contratti ricomprenda continuativamente anche i mesi di giugno, luglio e agosto 2011.

L’importo del contributo è determinato nel limite massimo di 300.000 euro per ciascun beneficiario. L’importo del contributo sarà stabilito per sommatoria degli incentivi previsti per ogni assunzione full-time fino ad un massimo di n. 200 assunzioni per ogni singola Impresa.

La domanda di contributo e la documentazione richiesta potranno essere spedite, dal 15 al 30 giugno 2010, al seguente indirizzo:

  • Assessorato Regionale del Lavoro, Formazione professionale, Cooperazione e Sicurezza sociale Servizio Politiche per il Lavoro e le Pari Opportunità | Via XXVIII Febbraio, 1 – 09131 – Cagliari