In Toscana, finanziamenti per le fonti rinnovabili

Al fine di favorire gli investimenti delle imprese nelle fonti rinnovabili, la Giunta della Regione Toscana ha attivato un nuovo fondo di garanzia che prevede lo stanziamento di 30 milioni di euro.
Tale decisione deriva dalla necessità di adeguarsi agli standard europei, secondo i quali occorre arrivare, entro il 2020, ad avere il 16,5% di energia prodotta da fonti rinnovabili, percentuale che ora, in Toscana, è del 9,5%.

Ogni richiedente, che potrà essere pmi, ente locale, ma anche azienda sanitaria o associazione assistenziale, potrà beneficiare al massimo di un contributo pari a 500mila euro, da utilizzare
per la realizzazione di nuovi impianti di energia pulita, finalizzati anche alla riduzione dei consumi.

Tali impianti non potranno essere realizzati su terreni agricoli e dovranno basarsi sulla riduzione delle emissioni di gas serra o sulla rimozione di elementi in cemento-amianto dalle coperture degli immobili.
Le garanzie potranno essere cedute sui finanziamenti di durata non inferiore a 5 anni e non superiore ai 25 anni.

Vera MORETTI

Firenze: in arrivo finanziamenti per le imprese artigiane

Le imprese artigiane fiorentine potranno godere di nuovi finanziamenti. In particolare saranno le imprese artigiane dell’artigianato artistico localizzate a Firenze in Oltrarno a poter sfruttare di questa importante opportunità per effettuare investimenti, o per avviare l’attività in fase di costituzione.

La domanda potrà essere presentata entro la fine di maggio e sarà anche possibile usufruire di assistenza e consulenza rivolgendosi rivolgendosi agli uffici di Confartigianato Imprese di Firenze. Sarà possibile accedere ai contributi lper questi settori: brevetti, opere murarie, macchinari, attrezzature, arredi, impianti nuovi di fabbrica, realizzazione siti web con ecommerce, software per esigenze produttive e gestionali, investimenti volti alla riduzione dell’impatto ambientale, allo smaltimento dei rifiuti, alla riduzione dei consumi energetici/idrici e alla salvaguardia della sicurezza sui luoghi di lavoro.

d.S.

In Toscana riparte Busy Ness Women – MadreFiglia

Le città toscane si preparano all’edizione 2013 di Busy Ness Women – MadreFiglia, il percorso formativo gratuito organizzato da Regione Toscana e Unioncamere Toscana che promuove l’imprenditoria femminile in Toscana.

Le edizioni previste per quest’anno sono bene cinque, ospitate da Firenze, Grosseto, Pisa, Arezzo e Carrara.
In ogni area geografica è prevista la partecipazione di 36 candidate, 24 Mentee e 12 Mentor.

Il progetto, che si basa sulla tecnica del mentoring, è aperto a tutte le donne imprenditrici della Regione Toscana e consiste in una tecnica di accompagnamento in base alla quale un soggetto esperto si occupa dell’accrescimento e sviluppo professionale di un esordiente, con il quale stabilisce una relazione interpersonale al fine di trasferirgli le proprie competenze ed esperienze acquisite.

Le Mentor potranno essere donne con esperienza di impresa, in ruoli di responsabilità, da almeno tre anni, mentre le Mentee saranno neo-imprenditrici o aspiranti tali interessate a valutare e sviluppare una propria idea di impresa.

Il percorso formativo è strutturato in due fasi, distinte ma strettamente collegate:

  • formazione specifica, su temi come la redazione del Business Plan, l’analisi di bilancio, il controllo di gestione;
  • percorso didattico che Mentor e Mentee affronteranno insieme e sarà volto, da un lato, a promuovere e supportare la creazione di relazioni e legami tra le partecipanti per lo sviluppo di relazioni utili al potenziamento delle attività imprenditoriali stesse, dall’altro, ad accrescere il know tecnico su materie di comune interesse.

Le iscrizioni al bando sono aperte fino al 19 aprile 2013.

Vera MORETTI

Incentivi alle imprese toscane che assumono dopo i tirocini

Un’importante iniziativa, che arriva dalla Giunta della Regione Toscana, ha approvato la concessione di contributi alle imprese che assumono giovani al termine del tirocinio formativo, stipulando contratti a tempo determinato per un periodo non inferiore a due anni.

Gli incentivi che riceveranno le imprese sono validi per le assunzioni effettuate a partire dal 14 febbraio 2013, e prevedono l’erogazione di contributi pari a 4mila euro per i tirocinanti under 30 e pari 5mila euro per l’assunzione di soggetti svantaggiati.

Questa proposta rientra nel progetto Giovanisì e rappresenta, senza dubbio, un concreto aiuto sia alle imprese che aderiscono all’attivazione di tirocini formativi, sia ai giovani in cerca di lavoro.

L’iniziativa è stata ideata da Gianfranco Simoncini, assessore alle attività produttive, lavoro e formazione, il quale ha affermato: “È un passaggio importante, richiesto dal Consiglio Regionale in sede di approvazione del PIGI (Piano generale integrato istruzione lavoro e formazione) che va ad aggiungersi a quanto la legge ha previsto fin dall’inizio per le assunzioni a tempo indeterminato, per cui sono previsti contributi di 8 mila che arrivano a 10 mila in caso di soggetto svantaggiato o disabile. Va ricordato poi il recente avvio, sempre previsto dalla legge, delle disposizioni per praticantati e tirocini curricolari. Partiti da meno di un mese, questi tirocini hanno già registrato circa 200 richieste di attivazione. È un modo per ribadire la finalità formativa del tirocinio, che può così diventare una delle principali modalità di accesso al lavoro per i giovani dai 18 ai 30 anni”.

Vera MORETTI

Imprenditori stranieri: capacità, volontà ma anche formazione

Se in Italia il numero delle imprese guidate da stranieri veleggia serenamente verso il mezzo milione, come reso noto da Unioncamere, il merito è senza dubbio degli imprenditori stessi ma anche delle molte iniziative che, sull’intero territorio italiano, tendono a valorizzarne le capacità.

Una di queste è il progetto “INTERLAB – Laboratorio di mestieri e di impresa“, organizzato dalla Provincia di Firenze, che intende favorire l’occupabilità dei cittadini stranieri, in particolare donne, attraverso azioni di accompagnamento alla creazione di attività di lavoro autonomo o imprenditoriale, promuovendo inoltre la nascita e lo sviluppo di attività economiche sostenibili in campo artigianale, avviate da imprenditori o lavoratori autonomi stranieri, anche in rete con altre imprese italiane.

Un progetto in due fasi, la prima delle quali si è conclusa e ha puntato a elevare la cultura di impresa dei cittadini stranieri. In particolare, è stata realizzata una ricerca-azione delle opportunità imprenditoriali offerte dal territorio, attraverso l’acquisizione di informazioni socio-economiche di base e uno studio documentale realizzato con l’Ufficio Statistica della Camera di Commercio di Firenze.

È ora in corso di attuazione la seconda fase di progetto, relativa all’inserimento lavorativo dei migranti attraverso l’autoimprenditorialità. Sono stati infatti selezionati 25 cittadini stranieri che hanno preso parte al percorso di orientamento e formazione laboratoriale di 56 ore volto alla messa a punto del progetto imprenditoriale. Sono invece 10 i migranti che sono stati selezionati per le attività di orientamento professionale della durata di 6 mesi, per un totale complessivo di 480 ore, in settori quali pelletteria, sartoria, vetreria.

A coronamento del progetto è stato, realizzato il sito www.progettointerlab.org, che raccoglie i materiali promozionali realizzati, insieme a una video-intervista nella quale gli aspiranti imprenditori e lavoratori autonomi raccontano la loro idea di impresa, in attesa di iniziare la formazione in bottega o di mettere a punto il loro business plan. Una importante azione di supporto alla imprenditorialità straniera in una regione come la Toscana, da sempre attenta al valore della formazione e della imprenditorialità.

Aiuti alle zone toscane alluvionate

Le recenti alluvioni che hanno colpito la Toscana hanno anche danneggiato molte imprese, che ora stanno facendo i conti dei danni subiti.
Ma non saranno sole, a tirare le somme, perché la Regione Toscana sta adottando misure a sostegno delle aziende maggiormente colpite, per evitare che il lavoro si fermi.

Gli aiuti sono rivolti principalmente alle aziende agricole e vengono erogati sottoforma di misure agevolative relative alla concessione di garanzie, all’accesso al credito bancario e all’alleggerimento degli oneri finanziari.

Ciò significa che sono previsti il massimo contenimento degli oneri di concessione delle garanzie a carico delle pmi, la priorità di istruttoria della domanda di garanzia, la riduzione di almeno 0,50 punti degli spread massimi secondo quanto stabilito nei Protocolli di Intesa Regione-Banche, la concessione da parte delle banche di un periodo di preammortamento fino a 18 mesi, l’accelerazione dei tempi di istruttoria da parte di Fidi Toscana e delle banche per la concessione degli incentivi.

Le imprese alluvionate riceveranno contributi rimborsabili secondo le “direttive per la concessione del beneficio della rimodulazione del piano di rientro o del differimento di rate alle imprese industriali ed artigiane beneficiarie di aiuti rimborsabili”, nonché contributi in conto interessi la cui regolamentazione sarà stabilita in tempi brevi.

Vera MORETTI

In Toscana al via le richieste della cassa integrazione in deroga

Dal 17 dicembre sarà possibile inviare alla Regione Toscana le domande relative alla cassa integrazione in deroga, che regola l’erogazione degli ammortizzatori sociali per tutto il 2013.

Ciò è possibile grazie ad un’intesa raggiunta con le parti sociali e prevede che a beneficiarne siano i lavoratori di aziende per le quali non sono previsti, o sono esauriti, gli ammortizzatori sociali decisi dalla normativa a regime.
Il periodo in questione non può essere inferiore a 15 giorni e non superiore ai 3 mesi, mentre per gli apprendisti che subiscono il licenziamento e per i lavoratori in mobilità o disoccupati che hanno esaurito il trattamento ordinario, e maturano il diritto al trattamento pensionistico nei 12 mesi successivi è prevista la mobilità in deroga.

Gianfranco Simoncini, assessore alle attività produttive, lavoro e formazione ha illustrato alcuni dettagli dell’intesa: “Le autorizzazioni a cassa e mobilità in deroga saranno effettuate in base alle risorse disponibili, cioè tenendo conto di quelle effettivamente erogate. Inps è chiamato a certificare la spesa e a comunicarla con tempestività per evitare errori o sprechi. Abbiamo poi specificato che le aziende sono tenute a fare domanda di cassa integrazione in deroga non prima di 15 giorni dall’inizio del periodo, mentre ciascuna richiesta, salvo casi particolari, non potrà essere inferiore a 15 giorni e superiore ai tre mesi, che però potranno essere rinnovati fino ad un massimo di 12. L’azienda dovrà fornire precise motivazioni per cui, non potendo usufruire di cassa ordinaria o straordinaria, deve ricorrere alla Cassa in deroga. Tutto questo richiederà controlli più stringenti, per verificare i requisiti e sanzionare gli abusi, facendo sì che da parte delle aziende si faccia un uso responsabile di questi strumenti”.

Vera MORETTI

Una App per trovare il distributore più economico

E’ stato siglato un protocollo d’intesa tra il presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, e le associazioni di categoria dei distributori Faib Confesercenti, Figisc Confcommercio e Figica Cisl, che comprendono le 1800 pompe di benzina presenti sul territorio regionale.

Risultato di questa intesa, che è il primo del suo genere in Italia, è una App che permetta di trovare il distributore più conveniente della zona, e che nello stesso tempo porti i gestori ad aggregarsi e a riscattare gli impianti per potersi svincolare dalle grandi compagnie e acquistare i carburanti sul mercato.

E’ questa la proposta che vuole contrastare il rincaro dei carburanti, anche se non è la prima mossa fatta in questo senso.
Dal primo ottobre, infatti viene eliminata l’accisa regionale di 5 centesimi al litro, ma ora si cerca di aiutare anche i gestori.

Enrico Rossi, a questo proposito, ha dichiarato: “Oggi la gran parte dei distributori sono in mano alle compagnie e i gestori devono comprare i carburanti da loro in esclusiva e a un prezzo predeterminato. Favorire il riscatto permetterebbe ai gestori di comprare sul mercato i carburanti e così poter calmierare i prezzi dei carburanti che sono una sorta di patrimoniale all’incontrario che penalizza i redditi più bassi. Alle compagnie abbiamo chiesto poi un ulteriore sconto e diciamo che non abbiamo trovato porte chiuse“.

Vera MORETTI

Finanziamenti per le pmi giovanili toscane

Le imprese giovanili che operano nel turismo potranno partecipare ad un bando pubblicato dalla Regione Toscana.

Questa iniziativa, rivolta in primo piano alle pmi giovanili che operano nel settore e che hanno sede produttiva in Toscana, è stata pensata con l’obiettivo di promuovere gli investimenti nella ricerca industriale e sviluppo sperimentale.

Per beneficiare del contributo, occorre sviluppare progetti innovativi rivolti in particolare al turismo sostenibile e competitivo, focalizzati in alcuni ambiti specifici quali:
miglioramento della qualità della vita dei residenti e dei lavoratori del turismo, impatto dei trasporti, destagionalizzazione, conservazione attiva del patrimonio culturale, riduzione ed ottimizzazione delle risorse naturali con particolare riferimento all’acqua e del consumo di energia, riduzione dei rifiuti e migliore gestione del ciclo dei rifiuti.

Gli incentivi saranno erogati sottoforma di prestiti non rimborsabili fino a un tetto massimo di 150 mila euro, con una quota di finanziamento regionale che può variare dal 50% all’80%.

Per la presentazione delle domande c’è tempo fino al 30 settembre e per avere ulteriori informazioni basta collegarsi al sito Rete Toscana.

Vera MORETTI

Aiuti alle PMI giovanili toscane

Sono in arrivo, per le PMI giovanili toscane, contributi erogati dalla Regione al fine di incentivare gli investimenti in materia di ricerca industriale e sviluppo sperimentale, in particolare se orientati a sviluppare reti tra destinazioni turistiche (poli produttivi), a creare alleanze strategiche di filiera e cluster di imprese, a sperimentare nuove metodologie di collaborazione tra PMI e tra queste e il mondo della ricerca pubblico o privato.

A beneficiarne, le PMI con sede operativa in Toscana, indipendentemente dalla sede legale dell’impresa.

Si tratta di un’aggregazione che interesserà coloro che operano nelle seguenti tipologie produttive:

  • Imprese che esercitano attività turistico – ricettive;
  • Imprese che esercitano attività relative a strutture complementari al turismo;.
  • Imprese che esercitano professioni turistiche;
  • Imprese appartenenti ad altre tipologie produttive, purché le attività di ricerca e sviluppo tecnologico oggetto dei progetto trovino applicazione nel settore del turismo.

Gli incentivi previsti finanzieranno progetti di ricerca applicata, sviluppo sperimentale ed innovazione, riferiti alla tematica del turismo sostenibile e competitivo.
In particolare, i progetti dovranno essere diretti alla identificazione di nuovi prodotti turistici sia nella forma di organizzazione e utilizzazione delle risorse endogene delle destinazioni (compresa la creazione di club di prodotto o cluster di imprese) sia nella forma di acquisizione da parte del turista.

Le tematiche devono pertanto essere incentrate sul turismo, e in particolare di tipo balneare; enogastronomico; culturale (con particolare riferimento alla Via Francigena e agli Etruschi); scolastico e delle famiglie; naturalistico e sportivo; della montagna; termale e del benessere; congressuale.

I progetti devono riguardare questi ambiti:

  • Impatto dei trasporti;
  • Qualità della vita dei residenti;
  • Qualità della vita dei lavoratori del turismo;
  • Destagionalizzazione;
  • Conservazione attiva del patrimonio culturale;
  • Conservazione attiva del patrimonio ambientale;
  • Conservazione attiva delle identità distintive delle destinazioni turistiche;
  • Riduzione ed ottimizzazione delle risorse naturali con particolare riferimento all’acqua;
  • Riduzione ed ottimizzazione del consumo di energia;
  • Riduzione dei rifiuti e migliore gestione del ciclo dei rifiuti.

Ad essere finanziate sono le spese che riguardano Strumenti e attrezzature; Servizi, quali consulenza; ricerca e verifiche di competitività; Acquisizione di brevetti; Spese di tutela dei diritti di proprietà intellettuale; Spese per la diffusione e il trasferimento dei risultati del progetto di ricerca; Spese generali; Altri costi di esercizio.

Gli aiuti sono concessi interamente nella forma di aiuto non rimborsabile fino ad un massimo di a 150.000,00 €.
La quota regionale di cofinanziamento varia dal 50% all’80%, a seconda delle diverse tipologie di beneficiari e della tipologia di ricerca.

Le domande devono essere redatte online accedendo al sistema informatico al sito Internet Sviluppo.toscana.it/bandogiovaniturismocommercio e inoltrate per via telematica, a partire dal 1° settembre e fino al 30 settembre 2012.

Vera MORETTI