Caro governo, pensa alle imprese e ai professionisti…

 

Che cosa chiedono le associazioni di categoria al nuovo esecutivo? Dopo l’Ordine Nazionali dei Tributaristi, abbiamo rivolto le stesse quattro-topiche domande anche alla Presidente dei Consulenti del Lavoro, Marina Calderone.

Il quadro è chiaro: l’esclusività del sistema ordinistico italiano è il nostro fiore all’occhiello ma anche un gran tallone d’Achille.

Quali sono, a suo parere, le tre priorità che dovrà affrontare il nuovo governo per rilanciare domanda e consumi?
Riduzione del costo del lavoro, semplificazione amministrativa, abbattimento dei costi pubblici: sono le priorità su cui è indispensabile intervenire immediatamente per dare ossigeno al mercato.

Quali, invece, le politiche che dovrà mettere in campo per dare sostegno a imprese e professionisti, strozzati dalla crisi?
E’ indispensabile mettere al centro delle riforme di sistema le Pmi, vero motore del Paese. Senza rilanciare questo segmento non ci sarà futuro. Non bisogna mai dimenticare che il lavoro dipendente viene creato dal lavoro autonomo e che quindi, senza sviluppo di imprese e professioni, non ci sarà sollievo per la disoccupazione. In particolare, sarà necessario creare una rete di incentivi che possano permettere di uscire dalla crisi.

Per parte vostra, quali saranno le prime istanze che porterete al nuovo esecutivo?
Chiederemo di intervenire sui settori che, colpevolmente, non sono stati oggetto di riforme strutturali. Interventi sui servizi dell’energia e su quelli bancari (con particolare riferimento ai mutui) sono indispensabili; possono innescare un meccanismo virtuoso di sviluppo sprigionando energie che restano al momento circoscritte in un ambito ristretto.

Qual è l’errore più grave commesso dai precedenti governi che non volete venga più commesso dall’esecutivo che verrà?
Non c’è dubbio che gli interventi mirati a destabilizzare il sistema ordinistico siano stati gravi errori. Siamo in presenza di un valore aggiunto del nostro Paese che offre buona occupazione sia ai giovani professionisti che ai tantissimi dipendenti degli studi professionali. I professionisti ordinistici sono interlocutori stabili della Pubblica Amministrazione per la quale operano in sussidiarietà, svolgendo funzioni che ne sostengono l’azione e sopperendo in tantissimi casi alle lacune del sistema pubblico con grande vantaggio per i cittadini.

Paola PERFETTI 

I contributi all’Inpgi si potranno versare tramite web con l’F24 Ep

Come stabilito nel provvedimento del 5 luglio, gli enti pubblici potranno utilizzare il modello “F24 Ep” anche per versare i contributi previdenziali e assistenziali dovuti all’Istituto nazionale di previdenza dei giornalisti italiani (Inpgi). La nuova procedura è stata attivata dal 9 luglio.

Si amplia quindi la gamma di utilizzo del modello “F24 Enti pubblici”, nato per facilitare e velocizzare i versamenti dell’Irap, delle ritenute Irpef e delle addizionali comunali e regionali, da parte delle amministrazioni vincolate alla tesoreria unica dello Stato.

Prima dell’Inpgi, infatti, dopo aver ricevuto l’ok di tutte le amministrazioni coinvolte, il sistema è stato adottato per erogare i contributi previdenziali e assistenziali e i premi assicurativa dovuti a Inps, Inpdap e Inail. Al provvedimento odierno, seguirà la risoluzione che istituisce i relativi codici tributo.

Sul sito internet dell’Agenzia delle Entrate è disponibile la versione aggiornata del software di compilazione e controllo del modello.

Marina Calderone dice no alle autoriforme

di Vera MORETTI

Sul tema delle riforme degli ordini professionali, Marina Calderone, presidente del Comitato unitario delle professioni e del Consiglio nazionale dell’ordine dei consulenti del lavoro, si è mostrata ottimista, facendo riferimento agli stessi ordini professionali, dimostratisi sempre disponibili a “discutere di riforma nel rispetto di un settore vitale per l’economia italiana“.
La concertazione, dunque, viene indicata come la linea più giusta da seguire e da applicare, oltre alla riforma del lavoro, anche a quella delle professioni.

A tale proposito, poi, Marina Calderone ha ribadito l’urgenza di questi provvedimenti, e la determinazione nel coinvolgimento delle rappresentanze delle professioni “applicando i principi riformatori già approvati dal precedente governo e confermati da quello in carica“ .

Inoltre, Calderone ha anche voluto “bocciare” le eventuali intenzioni di “autoriforma” da parte delle categorie dei professionisti, senza lasciare diritto di replica: “Altro che autoriforma di cui si continua a leggere a sproposito. Gli ordini la loro parte l’hanno già fatta, depositando da tempo al ministero della Giustizia le riflessioni operative sulla riforma dei singoli ordinamenti. Ma sappiamo che il ministro Severino è molto attenta al tema“.