Pirovano: “La Brianza manifatturiera è il motore propulsivo del settore”

Con un passato nell’azienda di famiglia, attiva nel settore della progettazione e della costruzione di stampi di articoli tecnici termoplastici per il settore dell’automotive, Mina Pirovano ha fondato nel 2009 la MinaDesign, con l’obiettivo di rispondere ai nuovi bisogni di una società in evoluzione applicando il design al segmento degli accessori per il food e per la beverage industry. Responsabile del coordinamento delle Camere di Commercio dell’intera Lombardia, nonché Presidente del Comitato Imprenditoria femminile della Camera di commercio di Monza e Brianza, abbiamo incontrato Mina Pirovano in piano Salone del Mobile…

Dott.ssa Pirovano, con 160 imprese del territorio presenti la Brianza è una delle grandi protagonista del Salone del Mobile in corso in questi giorni.
Assolutamente si. La Brianza manifatturiera è il motore propulsivo del settore in chiave nazionale. Ma il Salone non è solo la più grande vetrina internazionale sul settore dell’arredamento, è anche un’occasione per molti altri settori che possono beneficiare di questa settimana unica del calendario meneghino.Durante il giorno nei padiglioni di Rho Fiera e la sera agli appuntamenti del FuoriSalone, non c’è da perdere nemmeno un attimo per dare visibilità alla straordinaria manifattura italiana. Per fortuna l’apprezzamento internazionale non è mai venuto meno.

Le piccole e medie imprese costituiscono il 97% del tessuto produttivo, spesso non basta l’appeal internazionale se i consumi interni stentano a riprendersi…
La ripresa del mercato interno è di fondamentale importanza per il nostro Paese, io sono fiduciosa che i consumi all’interno delle nostre frontiere possano piano piano ripartire. Non sarà un percorso semplice, ci vorranno provvedimenti politici seri e mirati. L’EXPO del prossimo anno sarà un banco di prova importante per il nostro Paese, le strutture ricettive (che, inevitabilmente, dovranno anche essere arredate…) dovranno essere pronte ad accogliere almeno una decina di turisti da tutto il mondo, anche da qui può partire la ripresa economica.

Il futuro è rosa anche nel settore del legno arredo?
Il futuro è rosa trasversalmente in tutti i settori. Se si vuole far ripartire l’economia dobbiamo entrare nell’ottica del cambiamento… E il cambiamento è donna.

Jacopo MARCHESANO

Bocchietto: “La creatività da sola non basta…”

Come negli scorsi anni, Adi (Associazione per il disegno industriale) è presente al Salone del Mobile di Milano e al Salone Satellite con due postazioni e vari servizi destinati ai soci e ai visitatori. In occasione del ritorno nel capoluogo lombardo della premiazione della XXIII edizione del Premio Compasso d’oro, oggi abbiamo incontrato la presidentessa dell’associazione che dal 1956 riunisce progettisti, imprese, ricercatori, insegnanti, critici, giornalisti intorno ai temi del design, Luisa Bocchietto.

Dott.ssa Bocchietto, ieri è stata inaugurata la cinquantatreesima edizione del Salone del Mobile e quest’anno a Milano sarà consegnato il Compasso d’Oro ADI, il più antico e autorevole premio mondiale di design…
Finalmente il Compasso d’Oro torna nella capitale del design dopo una decina d’anni e non possiamo che esserne molto soddisfatti nel 60esimo anniversario della creazione. Oltre alla consegna del premio nato da un’idea di Gio Ponti, saremo presenti anche con una mostra degli oggetti selezionati dal 2011 al 2013 che si contenderanno il titolo già assegnato a designer del calibro di Ettore Sottsass e Achille Castiglioni. Insomma, una settimana a pieni giri…

Dal 1998 si rinnova anche l’appuntamento con SaloneSatellite, dedicato ai designer più promettenti. Quale sarà il futuro dei nostri migliori giovani nel campo del design?
Non roseo purtroppo. Sarà di fondamentale importanza riuscire a collaborare non più con le aziende tradizioni del mondo del design, ma con aziende di settori collaterali che hanno decisamente più bisogno dell’apporto di giovani creativi. Se così non fosse, lavorare all’estero sarebbe una delle poche alternative.

Come in molti altri settori, se confrontassimo i dati di vendita degli ultimi anni troveremmo un cospicuo aumento dell’export a fronte di un mercato interno decisamente in crisi. Appeal internazionale e crisi economica interna sono le uniche chiavi di lettura?
È evidente come nel nostro settore, ma non solo, le aziende che si rivolgono al mercato estero riescono a monetizzare maggiormente rispetto a quelle che si rivolgono esclusivamente ai consumi interni. L’Italia, per tutti i motivi che conosciamo, è un paese fermo, c’è da augurarsi che nuove politiche riescano a semplificare una burocrazia che opprime sempre di più un Paese in grave difficoltà. È emblematica l’ambivalenza della situazione che si è creata: grande apprezzamento dall’estero ed enorme difficoltà interna. Il sistema Paese dovrebbe aiutare maggiormente le piccole e medie imprese che non riescono a investire sui mercati esteri, senza pensare che la nostra creatività, seppur illimitata, riesca a risolvere da sola la situazione…

Jacopo MARCHESANO

Salone del Mobile 2014, tutti i numeri

Il giorno tanto atteso è finalmente arrivato: parte oggi a Milano la cinquantatreesima edizione del Salone del Mobile alla Fiera di Rho. «Nonostante la crisi — sostiene il presidente Claudio Luti — la nostra filiera resta la più ricca e forte: sarà un evento globale, tutti devono per forza venire da noi». A giudicare dalle cifre, l’invito del patron è stato accolto a braccia aperte: più di 1.400 espositori, disposti su una superficie complessiva di 152.300 metri quadrati, proporranno le novità in fatto di complemento d’arredo (camere da letto, sale da pranzo, tinelli e soggiorni); altri 128 sveleranno le cucine del futuro, in 174 si concentreranno invece su sauna, cabine doccia e altri accessori per il bagno. Senza contare i numeri del Salone Satellite, del Progetto Accoglienza e dell’ormai classico Fuori Salone.

Per quanto riguarda le vendite, il settore arredamento e design non può che puntare maggiormente sulle esportazioni. Cresciuto del 2,5% rispetto all’anno precedente, l’export deve sempre più bilanciare la crisi dei consumi interni arrivati negli ultimi mesi a perdere più del 7%. Conseguentemente, in media il 60% del fatturato delle maggiori aziende nostrane dipende dalle esportazioni, una quota ancora più consistente rispetto agli anni precedenti.

«Il Salone del Mobile è riconosciuto come mostra del prodotto più innovativo e di maggior qualità: nelle vetrine più belle del mondo ci sono solo prodotti italiani. Anche stavolta — ha affermato Roberto Snaidero, al vertice di Federlegno-Arredo — i saloni daranno un segnale positivo per l’economia di tutto il Paese».

Jacopo MARCHESANO