Regime forfettario, addio semplificazioni. Cosa cambia dal 2024

Addio alle semplificazione per i contribuenti che hanno scelto il regime forfettario, a partire dal prossimo anno di imposta sarà necessario rilevare i costi di gestione. Ecco cosa cambia dal 2024.

Semplificazioni del regime forfettario

Il regime forfettario è caratterizzato dalla semplificazione degli obblighi tributari/fiscali. La semplificazione principale riguarda l’indicazione dei costi, infatti il reddito si calcola avendo come punto di riferimento l’ammontare di ricavi e compensi a cui si applica un coefficiente di redditività individuato per codici Ateco. Il coefficiente di redditività è stato calcolato avendo come riferimento la media dei costi sostenuti dalle imprese del settore.

Non applicandosi la deduzione dei costi con il metodo analitico, ma forfettario, chi è in regime semplificato forfettario fino ad ora non ha avuto obbligo di registrazione e di tenuta delle scritture contabili.

Leggi anche: Coefficienti di redditività nel regime forfetario: quali sono?

Regime forfettario e concordato preventivo biennale, nuovi obblighi

Le nuove regole prendono il via dalle norme dettate per il concordato preventivo biennale, questo infatti prevede che Fisco e contribuente si accordino sulle tasse da pagare per due anni, prendendo come punto di riferimento le dichiarazioni presentate negli anni passati.

Il concordato preventivo biennale si articola in diverse fasi, la prima prevede che l’Amministrazione finanziaria metta a disposizione del contribuente una piattaforma attraverso la quale il contribuente deve fornire informazioni utili all’elaborazione di una proposta di tassazione da parte del Fisco. Molto probabilmente il questionario proposto è simile per imprese e professionisti in regime ordinario e forfetario e di conseguenza anche questi ultimi devono fornire informazioni inerenti i costi sostenuti. Ovviamente di queste spese deve esservi una traccia controllabile da parte dell’Agenzia.

Avendo presente queste basilari informazioni sul concordato preventivo biennale, emerge che con molta probabilità chi vuole aderire dovrà tenere traccia dei costi sostenuti.

Forfettario, si perdono gran parte delle semplificazioni fiscali

Questa non è l’unica semplificazione che si perde, infatti dal 1° gennaio 2024 ci sarà l’obbligo generalizzato di fatturazione elettronica anche per i forfettari. A ciò si aggiunge che già è stato introdotto l’obbligo di compilazione del Quadro RS nella dichiarazione dei redditi 2023.

Infine, si ricorda che a partire dal mese di aprile 2024 (negli anni successivi, marzo) l’Amministrazione Finanziaria dovrà mettere a disposizione del contribuente la piattaforma per fornire i dati. I contribuenti dovranno quindi provvedere a inviarli e successivamente sarà formulata una proposta di concordato, ma se il contribuente non aderisce o decade, saranno effettuati controlli.

Leggi anche: Concordato preventivo biennale, chi rifiuta l’accordo è soggetto a controlli

Decreto flussi: semplificazioni per assunzioni lavoratori stranieri

Con la nota 3820 del 23 giugno 2022 l’Ispettorato Nazionale del Lavoro (INL) ha proceduto a dare attuazione alle semplificazioni delle assunzioni previste nel decreto flussi.

Decreto flussi: semplificazioni per il rilascio del nulla osta

L’Italia sta affrontando uno dei periodi più difficili per quanto riguarda l’economia, le difficoltà sono generate non solo dall’inflazione galoppante che sta creando molte difficoltà alle famiglie, ma anche dalla difficoltà per molte aziende di reperire manodopera, soprattutto quella poco qualificata. Sono numerosi gli imprenditori che denunciano le difficoltà.

La normativa italiana prevede che periodicamente con decreto del presidente del Consiglio dei Ministri si provveda a determinare le quote di stranieri che possono fare ingresso in Italia per motivi di lavoro. Le quote dei flussi sono determinate in base ai fabbisogni e divise in tre quote: lavoratori stagionali, lavoratori subordinati non stagionali e lavoratori autonomi.

I datori di lavoro che hanno bisogno di lavoratori possono quindi presentare domanda per poter assumere gli stranieri in base al loro fabbisogno.

Tra le novità previste per il 2022 vi è l’aumento del numero degli ingressi previsti, in modo da riuscire a far fronte alla domanda proveniente dalle imprese e la semplificazione delle procedure.

Semplificazione assunzione stranieri: non serve asseverazione Ispettorato Territoriale del lavoro per ottenere il nulla osta

Il decreto legge 73 del 21 giugno 2022 ha previsto agli articoli 42, 43 e 44 percorsi di semplificazione per l’ingresso in Italia di personale extracomunitario per motivi di lavoro.

L’articolo 44 in particolare prevede che siano professionisti di cui all’art. 1 della L. n. 12/1979 (consulenti del lavoro) e delle organizzazioni datoriali comparativamente più rappresentative a livello nazionale a valutare la congruità del numero delle richieste presentate, ciò in applicazione dell’articolo 30 bis del decreto del Presidente della Repubblica 394 del 1999. Trova quindi disapplicazione la necessità di asseverazione da parte dell’Ispettorato del lavoro. Il Nulla Osta sarà quindi rilasciato dalle Prefetture in base alle asseverazioni fornite dai soggetti prima menzionati. Resta naturalmente la possibilità per gli ispettorati del lavoro, in collaborazione con l’Agenzia delle Entrate, di svolgere controlli a campione sugli ingressi.

Semplificazione assunzione stranieri nel decreto flussi 2022: criteri per l’asseverazione

Il comma 2 dello stesso articolo 44 stabilisce che i consulenti del lavoro e le organizzazioni dei datori di lavoro debbano certificare tale congruità utilizzando come punto di riferimento:

  • la capacità patrimoniale dell’azienda richiedente;
  • equilibrio economico finanziario;
  • fatturato;
  • numero di dipendenti;
  • tipologia di attività svolta dall’impresa.

Per le richieste relative al 2021, quindi prima dell’entrata in vigore delle nuove norme, non trova applicazione l’articolo 44 in quanto le verifiche sono già state effettuate dalle varie sedi dell’Ispettorato Territoriale del lavoro.

Limiti all’applicazione delle semplificazioni del decreto flussi 2022

In base all’articolo 43 non possono applicarsi le semplificazioni in favore degli stranieri nei confronti dei quali siano stati adottati:

  • provvedimenti di espulsione;
  • segnalati ai fini della non ammissione nel territorio dello stato;
  • siano stati condannati, anche con sentenza non definitiva per uno dei reati previsti dall’articolo 380 del codice di procedura penale oppure per reati contro la libertà personale ovvero per i reati inerenti agli stupefacenti, il favoreggiamento dell’immigrazione clandestina verso l’Italia e dell’emigrazione clandestina dall’Italia verso altri Stati o per reati diretti al reclutamento di persone da destinare alla prostituzione o allo sfruttamento della prostituzione o di minori da impiegare in attività illecite.
  • Considerati una minaccia per l’ordine pubblico
Leggi anche: Decreto flussi 2022: ultime novità per le aziende che assumono immigrati

 

Iva agevolata al 4% con semplificazioni per chi ha una patente “speciale

Con decreto del Ministero dell’Economia e delle Finanze entrato in vigore il 29 gennaio 2022 si è provveduto a un’importante semplificazione delle procedure previste per ottenere l’applicazione dell’Iva agevolata al 4% per i disabili.

Chi può ottenere l’IVA agevolata al 4% per l’acquisto di veicoli?

La normativa italiana (legge n. 97/1986 e del n. 31, Tabella A, Parte II, Allegata al Dpr n. 633/1972) prevede che i disabili possano ottenere una serie di agevolazioni fiscali, tra quelle più importanti e più richieste c’è l’Iva agevolata al 4% per l’acquisto di autoveicoli. Questo diritto viene riconosciuto a :

  • non vedenti e sordi;
  • soggetti con disabilità psichica o mentale titolari di indennità di accompagnamento;
  • pluriamputati o soggetti con grave limitazione della capacità di deambulazione;
  • soggetti con ridotte o impedite capacità motorie (articolo 3 legge n. 104/1992, con ridotte o impedite capacità motorie permanenti ) per i quali non sono richieste modifiche o adattamenti al veicolo. L’agevolazione può essere riconosciuta anche a familiari a cui il soggetto sia fiscalmente a carico.

Per conoscere nei dettagli la disciplina, leggi l’articolo: Acquisto auto con Iva agevolata: non basta il riconoscimento della 104

Documenti necessari per ottenere l’Iva agevolata al 4% per l’acquisto di veicoli

In generale coloro che vogliono avvalersi di questa agevolazione devono mostrare al concessionario:

  • la documentazione rilasciata dalle Commissioni mediche attestante handicap e invalidità e la patente di guida speciale dalla quale può risultare anche l’indicazione degli adeguamenti ( anche di serie) che devono essere presenti sul veicolo.

Con l’approvazione del decreto del Ministero dell’Economia e delle finanze del 13 gennaio 2022, entrato in vigore definitivamente il 29 gennaio 2022, vi sono però delle semplificazioni alla procedura attraverso una modifica del decreto ministeriale 16 maggio 1986 articolo 1.

Chi può avvalersi delle semplificazioni in materia di Iva agevolata al 4%?

La nuova norma agevola l’accesso alle agevolazioni fiscali e in particolare all’Iva agevolata al 4% per l’acquisto di veicoli nel caso in cui il soggetto sia titolare di una patente di guida speciale e con la previsione di adattamenti alla guida.

Prima della riforma anche costoro dovevano presentare il certificato della Commissione medica, ora invece per ottenere il beneficio devono consegnare alla concessionaria la copia della patente di guida da cui si evincono gli adattamenti da apportare al veicolo e un atto notorio, o dichiarazione di responsabilità, in cui si afferma che negli ultimi 4 anni non si è usufruito delle agevolazioni previste per l’acquisto di auto con Iva agevolata.

L’Agenzia delle Entrate , su interpello di una concessionaria, ha ribadito la validità di questa norma nella risposta 313/2022 del 30 maggio 2022.

Restano valide le disposizioni e quindi la necessità di mostrare il certificato della commissione medica attestante lo stato di invalidità in tutti gli altri casi, cioè quando non è stata rilasciata una patente speciali in cui sono prescritti gli adattamenti da apportare al veicolo.

Incontro D’Alia-Stella per le semplificazioni

Si sono incontrati a Palazzo Vidoni il Ministro per la Pubblica Amministrazione e la Semplificazione, Gianpiero D’Alia, e il presidente di Confprofessioni, Gaetano Stella, per definire un tavolo di lavoro sulla semplificazione amministrativa che vedrà protagonisti i liberi professionisti.

Il numero uno di Confprofessioni ha mostrato soddisfazione alla fine del confronto, dichiarando che “il ministro D’Alia ha mostrato una profonda attenzione alle proposte che scaturiscono dal mondo dei liberi professionisti che ogni giorno si confrontano con la Pubblica Amministrazione, cittadini e imprese. Ha accolto con grande interesse le nostre proposte per implementare una strategia di semplificazione normativa e amministrativa”.

In occasione di questo confronto, Gaetano Stella ha illustrato a Gianpiero D’Alia, le otto priorità individuate attraverso l’esperienza quotidiana di migliaia di professionisti rappresentati dalla Confederazione.
In pratica, sono otto azioni strategiche che dovrebbero servire per colmare lo spread amministrativo italiano, con la convinzione, da parte di Confprofessioni, che i liberi professionisti potrebbero avere un ruolo determinante.

Ecco gli punti otto punti presentati al ministro D’Alia:

  • Semplificazione normativa. La semplificazione normativa non va perseguita soltanto attraverso tecniche abrogative della legislazione vigente e di delegificazione, ma occorre accompagnare i processi di abrogazione legislativa e di delegificazione con una vasta e sistematica opera di raccolta di testi unici normativi per aree, in modo da offrire all’operatore un quadro normativo di agile consultazione.
  • Semplificazioni amministrative per il mondo delle imprese. Confprofessioni propone l’agevolazione e il sussidio alle attività di impresa attraverso il ruolo dei professionisti, con la costituzione di Agenzie per l’impresa costituite da professionisti specializzati di diverse aree professionali, accreditati dalla pubblica amministrazione sulla base della verifica di requisiti e di controlli periodici, cui affidare tutta l’attività di supporto, informazione e promozione dell’imprenditoria a livello territoriale.
  • Snellimento degli oneri mediante la funzione sussidiaria dei professionisti delle aree legali ed economiche: Confprofessioni segnala l’opportunità di valorizzare le certificazioni tributarie effettuate dai commercialisti, secondo indirizzi già presenti in alcuni recenti provvedimenti legislativi.
  • Snellimento degli oneri e semplificazioni normative nell’area del lavoro: Confprofessioni sottolinea la necessità di valorizzare, proprio in un’ottica di semplificazione, il ruolo delle Parti sociali nella gestione di importanti funzioni come l’incontro tra domanda/offerta di lavoro e sostegno al reddito.
  • Snellimento degli oneri mediante la funzione sussidiaria dei professionisti delle aree tecniche: Confprofessioni ritiene che gli ingegneri e gli architetti, in particolare, dovrebbero essere maggiormente valorizzati nella valenza pubblicistica del loro potere certificatorio ed autorizzatorio: assegnando a tali professionisti la competenza in materia di permessi edilizi e Dia/Scia si snellirebbe fortemente il lavoro burocratico per gli uffici comunali, consentendo di effettuare controlli più efficaci ex post.
  • Snellimento degli oneri mediante la funzione sussidiaria dei professionisti delle aree sanitarie: Confprofessioni ritiene che lo sviluppo del principio della sussidiarietà orizzontale in ambito socio-sanitario costituisca un elemento fondamentale per fronteggiare le necessità di assistenza specie per pazienti fragili (anziani e affetti da malattie croniche debilitanti).
  • Semplificazioni e Agenda digitale: appare necessario insistere nella direzione della costituzione di banche dati informatiche “Open Access”. Allo scopo, la pubblica amministrazione potrebbe avvalersi del supporto di Società interprofessionali costituite nella forma di S.t.p. Allo scopo, sarebbe essenziale veicolare in questa direzione i Fondi Strutturali stanziati nell’ambito del Programma europeo per il periodo 2014-2020.
  • Osservatorio sulle semplificazioni: Confprofessioni propone al Governo di perseguire questi ed altri obiettivi di semplificazione a partire da un monitoraggio condiviso con la società civile e gli operatori professionali. La strategia di semplificazione richiede una messa in discussione delle criticità normative e burocratiche che non possono essere apprezzate soltanto dalla prospettiva interna della Pubblica amministrazione, ma richiedono, al contrario, una prospettiva esterna.

Vera MORETTI

Decreto Patroni Griffi: ecco tutte le novità

La sua sorte verrà discussa venerdì prossimo al Consiglio dei Ministri. Il decreto Patroni Griffi punta, a detta del suo patron, a superare e cancellare lungaggini e vincoli amministrativi.

“Abbiamo usato un metodo particolare con cui misurare gli oneri per i cittadini e per le imprese in maniera tale da poter fare una semplificazione mirata sulle cose che più servono” ha tenuto a precisare il Ministro della Funzione pubblica. Le misure anti-burocrazia riguarderanno, oltre alle famiglie italiane, numerosi altri settori della vita dei cittadini italiani: dal lavoro all’ambiente, dalla scuola all’università, fino alla gestione degli appalti e alle questioni legate all’agricoltura.

1) Punto primo: le novità per le famiglie.

Documenti

– Possibilità di richiedere il cambio di residenza anche online

– Le nuove carte d’identità scadranno sempre nel “giorno e mese di nascita”

– Il bollino blu per le auto non avrà più valenza annuale, ma andrà rinnovato ad ogni revisione della vettura

– Rilascio e rinnovo patente: niente più visita, basta il certificato del proprio medico

Assistenza

– spesa per l’assistenza affidata e monitorata unicamente dall’Inps, tramite il ‘casellario dell’assistenza’ (riunisce tutti i dati del richiedente in possesso dalle amministrazioni comunali)

– Per chi gode di regimi agevolati: incrocio tra i redditi dichiarati ai fini fiscali e la dichiarazione sostitutiva unica (Dsu), il modulo da consegnare all’Inps per il calcolo dell’Isee che garantisce prestazioni sociali agevolate. In caso di discordanze dei dati non giustificabili dal cittadino, l’Inps farà scattare una sanzione.

Scuola e Università

– le iscrizioni all’università, dall’anno accademico 2012-2013, saranno possibili solo online (unico portale bilingue per tutti gli atenei italiani)

– addio al vecchio libretto rosso degli esami: d’ora in poi le verbalizzazioni delle valutazioni saranno tutte virtuali e informatizzate

– potenziata l’autonomia scolastica, attraverso due organismi: organico dell’autonomia e organico della rete

2)Punto secondo. Aziende e realtà imprenditoriali.

– semplificazioni per numerose procedure prima macchinose e gravose per le aziende

– semplificazioni in vista per i contratti di lavoro stagionali

– semplificazioni per partecipare alle gare d’appalto grazie alla nuova “Banca dati nazionale dei Contratti pubblici”

– introduzione delle autocertificazioni in materia ambientale

– controlli sulle imprese più snelli

– le autorizzazioni di polizia avranno durata triennale

3) Punto terzo. Gli oneri per la Pubblica Amministrazione.

– la pubblica Amministrazione dovrà sempre pareggiare gli oneri amministrativi: pari a zero il saldo tra oneri aggiunti e oneri eliminati

valutazione annuale complessiva di ciascun comparto della Pubblica Amministrazione

sanzioni disciplinari e pecuniarie per chi non rispetta i tempi di conclusione delle pratiche. A tal scopo ogni pratica amministrativa finale dovrà certrificare se i tempi siano stati rispettati o meno.