Quanto guadagnano scrutatori e presidenti di seggio per elezioni Parlamento 2022?

Il 25 settembre ci sarà la tornata elettorale per il rinnovo del Parlamento. I comuni hanno già provveduto alla nomina degli scrutatori, tale operazione deve infatti essere compiuta tra il 25° e il 20° giorno antecedente al giorno delle voto. Molti alla prima esperienza si chiedono: quanto guadagnano gli scrutatori? Ecco i compensi previsti per i vari membri del seggio elettorale.

Quanto guadagnano scrutatori e presidenti di seggio elettorale?

Le operazioni di voto per il giorno 25 settembre 2022 si svolgono dalle ore 7:00 alle ore 23:00 e subito dopo le operazioni di voto è previsto lo scrutinio con l’invio successivo dei dati al Ministero dell’Interno. Non si può determinare con precisione quante ore effettive di lavoro siano previste perché le operazioni di scrutinio potranno avere una durata variabile in base al numero di abitanti ed eventuali problemi e discussioni che dovessero emergere. Proprio per questo è previsto un indennizzo di tipo forfettario. Quanto guadagnano gli scrutatori e il presidente di seggio è determinato con la Legge 13 marzo 1980, n°70, articolo 11.

Questa prevede:

  • comma 1, per le varie consultazioni elettorali ( escluse quelle per il Parlamento europeo) “al presidente dell’ufficio elettorale di sezione è corrisposto, dal comune nel quale l’ufficio ha sede, un onorario fisso forfettario di euro 150, oltre al trattamento di missione, se dovuto”;
  • il comma 2 si occupa invece degli scrutatori e del segretario dell’ufficio elettorale di sezione. In questo caso l’importo riconosciuto è di 120 euro;
  • Il comma 3 stabilisce che nel caso in cui siano accorpate più consultazioni elettorali, ad esempio amministrative e politiche, gli importi del comma 1 sono maggiorati di 37 euro e gli importi del comma 2 di 25 euro. Le maggiorazioni possono essere riconosciuto fino ad un massimo di 4, ad esempio nel caso in cui dovessero esservi anche quesiti referendari, politiche amministrative, regionali…

Ecco i compensi che riceveranno presidente di seggio e scrutatori

Di conseguenza, visto che si voterà per il rinnovo della Camera dei Deputati e del Senato, quindi gli elettori riceveranno 2 schede, gli importi saranno di: 187 euro per il presidente di seggio e 145 per gli scrutatori e il segretario.

In Sicilia si svolgeranno anche le Regionali e di conseguenza gli importi saranno ulteriormente maggiorati di 37 euro per i presidenti e 25 per gli scrutatori.

Ricordiamo che il presidente di seggio deve essere iscritto in un apposito registro tenuto presso la Corte di Appello della circoscrizione a cui appartiene il Comune ed è nominato dal Presidente della Corte di Appello. Coloro che vogliono ricoprire il ruolo di scrutatore devono invece iscriversi in un apposito elenco tenuto dai comuni e la nomina spetta a tale ente locale.

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Elezioni: come sarà il nuovo Parlamento dopo l’entrata in vigore della riforma?

Dal 26 settembre avremo un nuovo Parlamento e per una volta non è solo un modo di dire, infatti entrano in vigore le nuove regole e nulla sarà più come prima.

I numeri del nuovo Parlamento

La riforma del 2020, fortemente voluta dal Movimento 5 Stelle, ha provveduto a una riduzione importante del numero di parlamentari. Il numero dei deputati passa da 630 a 400. Il numero dei senatori passa da 315 a 200, resta intatta quindi la proporzione tra il numero dei deputati e quello dei senatori che resta 2 a 1. Dobbiamo però aggiungere i senatori a vita di diritto (ex presidenti della Repubblica) e per meriti. Di sicuro questa soluzione porta a una riduzione dei costi per gli italiani anche se sarà quasi impercettibile dal punto di vista pratico.

Il risparmio calcolato dovrebbe essere di 52,9 milioni di euro l’anno per la Camera dei deputati e 28,7 milioni di euro per il Senato per un totale di 81,6 milioni di euro l’anno. Secondo il calcolo del Corriere della Sera questi soldi ammontano al 5,5% delle spese totali per la Camera e 5,4% per il Senato, come dire le spese sono altre.

Queste cifre sono però al lordo, perché ci sarà anche un minore gettito fiscale derivante da questa riduzione di redditi prodotti. Detraendo le imposte il risparmio effettivo dovrebbe essere di 37 milioni di euro l’anno per la Camera e 20 milioni di euro per il Senato. Meno di un euro a cittadino, ma seguardiamo a cose che si potrebbero fare con questi soldi, diventa più percettibile, ad esempio investirli in istruzione o sanità.

Cambiano le Commissioni, per il Senato potrebbe essere problematico

Non solo risparmio economico, con il nuovo Parlamento cambiano anche le Commissioni, infatti in Senato, visto il numero esiguo di parlamentari, le Commissioni di riducono da 14 a 10 e sono accorpate le funzioni (Esteri e Difesa, Ambiente e Lavori Pubblici, Industria e Agricoltura, Lavoro e Sanità). Non solo, infatti alcuni partiti potranno avere nelle commissioni sono 1 o 2 senatori ciò impedisce la loro specializzazione e sarà necessario un maggiore ricorso a tecnici esterni (questo si tradurrebbe in ulteriori costi). Ricordiamo che la maggior parte dei lavori parlamentari sono eseguiti proprio in Commissione.

Un’altra novità di questa tornata elettorale sarà il voto esteso ai diciottenni per il Senato, in passato votavano solo coloro che avevano compiuto già i 25 anni. La novità porterà al voto 4 milioni di italiani che sarebbero stati esclusi con le vecchie regole. L’obiettivo è rafforzare l’interesse dei giovani per la politica e avere un nuovo Parlamento con una base elettorale più ampia e quindi maggiormente rappresentativo.

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Terzo mandato per sindaci dei comuni fino a 5000 abitanti, arriva il via libera

E’ in atto una piccola rivoluzione per i comuni fino a 5.000 abitanti, infatti già dalle prossime amministrative del 12 giugno il sindaco potrà candidarsi per il terzo mandato consecutivo.

Via libera definititvo del Senato al terzo mandato per i comuni fino a 5.000 abitanti

Si tratta di una riforma da sempre auspicata dai piccoli comuni che hanno anche organizzato negli anni diverse manifestazioni volte a raggiungere questo obiettivo. Il Disegno di Legge era già stato approvato dalla Camera dei Deputati con una larga maggioranza ed è passato al Senato senza che qui fossero apportate modifiche con una maggioranza di 190 voti a favore, nessun contrario e 23 astenuti.

Il provvedimento si compone di tre articoli. Il primo dispone l’inconferibilità di incarichi amministrativi di vertici in enti privati a controllo pubblico in caso di condanna per reati contro la Pubblica Amministrazione.

Il secondo articolo si occupa invece del controllo di gestione ed esclude i comuni con meno di 5.000 abitanti all’obbligo di porlo in essere. Il controllo di gestione è una procedura di controllo volta a verificare l’attuazione degli obiettivi programmati e a controllare l’efficacia e l’efficienza delle misure adottate dalle varie amministrazioni al fine di raggiungere i predetti obiettivi.

Via libera al terzo mandato, piccola rivoluzione per i comuni tra 3.000 e 5.000 abitanti

Infine, c’è l’articolo 3 che è quello più importante. Questo prevede la possibilità per il sindaco che abbia già sostenuto due mandati consecutivi di potersi candidare per il terzo mandato consecutivo. L’incandidabilità scatta con il raggiungimento di 5.000 abitanti. In passato il limite del numero di abitanti era di 3.000 quindi per i comuni con meno di 3.000 abitanti era possibile candidarsi per il terzo mandato elettorale, mentre nei comuni che superavano tale soglia scattava l’incandidabilità. Questa non era definitiva, ma serviva solo ad interrompere la continuità.

Le nuove norme entreranno in vigore già dalla prossima tornata elettorale del 12 giugno in cui saranno impegnati 982 comuni . In Val D’aosta si voterà il 15 maggio mentre in Trentino Alto Adige il 29 maggio. Nella stessa data ci sarà anche il voto per i 5 referendum approvati, quindi le urne saranno in realtà aperte in tutta Italia.

Deve anche essere sottolineato che si sta lavorando a un disegno di legge delega per la riforma del TUEL, Testo Unico Enti Locali. Tra le proposte inserite in questa riforma c’è anche l’innalzamento della soglia del numero di abitanti per incandidabilità al terzo mandato fino a 15.000 abitanti. Questo implica che nei comuni fino a 15.000 abitanti il sindaco uscente potrà ricandidarsi per il terzo mandato consecutivo.

Qual è l’indennità di mandato del sindaco?

Molti si chiedono quanto guadagna un sindaco, scopriremo ora tutti gli importi erogati. Ricordiamo anche che la legge di bilancio 2022 ha apportato importanti novità nel calcolo dell’indennità per i sindaci. La stessa è ora parametrata a quella prevista per i presidenti delle regioni a statuto ordinario. Naturalmente è prevista una proporzione rispetto al numero di abitanti, quindi i sindaci delle città metropolitane riceveranno il 100% dell’indennità che ammonta a 13.800 euro. Per gli altri sono previste percentuali in base alla popolazione:

  • più di 100.000 abitanti: 80% dell’indennità del presidente di regione: pari a 11.040 €;
  • fino a 100.000 abitanti: 70% pari a 9.660 €;
  • oltre 540.000 abitanti: 45% pari a 6.210 €;
  • da 30.001 abitanti fino a 50.000 abitanti: 35% pari a 4.830 €;
  • da 10.001 abitanti a 30.000 abitanti: 30% pari a 4.140 €;
  • da 5.001 a 10.000 abitanti: 29% pari a 4.002 €;
  • da 3.001 a 5.000 abitanti: 22% pari a 3.036 €;
  • fino a 3.000 abitanti: 16% pari a 2.208 €.

Decreto Irpef, c’è l’ok definitivo

La Camera ha dato l’ok definitivo al disegno di legge che riguarda la conversione, con modificazioni, del decreto legge del aprile 2014, n. 66, recante Misure urgenti per la competitività e la giustizia sociale.

L’approvazione è stata data lo scorso 18 giugno, ed il Senato ha già dato il via libera.

Il decreto legge Irpef è relativo alle deleghe al Governo per il completamento della revisione della struttura del bilancio dello Stato, per il riordino della disciplina per la gestione del bilancio e il potenziamento della funzione del bilancio di cassa, nonché per l’adozione di un testo unico in materia di contabilità di Stato e di tesoreria.

Vera MORETTI

In dirittura d’arrivo la riforma del catasto

La Commissione Finanze del Senato ha detto sì, dando così il via alla riforma dell’anagrafe immobiliare italiana.

Tra le novità contenute nel disegno di Legge per la riforma del catasto, la più rilevante è quella che riguarda l’unità di misura, non più quantificata in vani ma in metri quadri. Ma anche l’importanza dei valori di mercato avrà il suo peso nella determinazione del valore catastale di un immobile.

Questo nuovo criterio di valutazione inciderà anche sulla contabilizzazione delle tasse e delle imposte che gravano tuttora sugli immobili, a cominciare dall’Imu e dalla nuova Service Tax.

L’allineamento ai valori di mercato dovrebbe portare ad una diminuzione delle imposte per i proprietari di case, anche se il valore catastale attualmente in vigore è nettamente inferiore a quello reale di mercato, quest’ultimo in media superiore di 4 volte, in base a una rilevazione del 2011.

Considerando poi la necessità di garantire all’erario un gettito invariato, è legittimo temere un aumento del valore tassabile delle case. La speranza è che le aliquote vengano aggiustate di conseguenza, con l’obiettivo di lasciare tendenzialmente invariato il carico complessivo.

Il documento vuole che le nuove categorie catastali tengano conto della “relazione con il valore di mercato, la localizzazione e le caratteristiche edilizie“ e delle differenze “di ambito territoriale anche all’interno di uno stesso comune“.
Se questo provvedimento sarà attuato, finirà il paradosso che finora ha visto case di pregio dei centri storici subire tassazioni inferiori rispetto ad appartamenti nuovi in periferia.

Tre le altre disposizioni, è previsto il coinvolgimento dei Comuni, il riferimento a valori medi di mercato definiti nei diversi ambiti territoriali e rilevanti nel triennio precedente.
Inoltre, ci sarà la possibilità per il contribuente di chiedere rettifiche rispetto ai valori definiti con le nuove procedure: la “condivisione telematica dei dati e documenti tra l’Agenzia delle entrate e gli Uffici urbanistici dei comuni in modo da creare una corretta ed unica corrispondenza tra documenti progettuali depositati, elaborati catastali e stati di fatto degli immobili”.

E’ inoltre previsto un emendamento che prevede “abbattimenti del carico fiscale” per le abitazioni e gli edifici colpiti da un terremoto o da altre calamità.

Vera MORETTI

Il Senato sblocca 25 miliardi e paga i debiti della Pa

 Con 203 sì, 35 no e 32 astenuti,  il Senato da il via libera al decreto lavoro-iva, che introduce  gli incentivi per le assunzioni di giovani under 29, intervalli più brevi per i contratti a termine, il rinvio dell’aumento dell’Iva a ottobre e lo stop alla pubblicità per le sigarette elettroniche ( sulle quali è stata imposta la tassa di consumo).

Nel pacchetto occupazione-iva di particolare rilevanza troviamo anche lo sblocco di ben 20-25 miliardi per i pagamenti dei debiti della Pa con la garanzia dello Stato. All’indomani del rapporto Confartigianato, che traccia il drammatico profilo della situazione in cui versano le aziende italiane, finalmente qualcosa pare sbloccarsi.

Il primo firmatario del decreto Giorgio Santini, del Pd, ha dichiarato: “Tutti i debiti della Pa nei confronti delle imprese potranno essere pagati entro i primi mesi del 2014 grazie all’emendamento ad hoc approvato dal Senato nell’abito del decreto lavoro. In questo modo si potrà dare ulteriore ossigeno alle aziende, compiendo un’operazione di giustizia economica per il Paese, che il Pd chiede da tempo, affinché la pubblica amministrazione saldi i suoi debiti nei confronti delle aziende”.

Di fatto si creerà ad hoc  un fondo  presso la Cdp (Cassa depositi e prestiti)che che fungerà da garante da parte dello Stato nei confronti delle banche per il pagamento di questa nuova somma, che si aggiunge ai 40 miliardi già approvati.

Il ministro del Lavoro, Enrico Giovannini, ha espresso piena soddisfazione per il lavoro svolto in Senato e si augura che anche la Camera, alla quale il decreto passa in seconda lettura, possa muoversi con la stessa celerità nel percorso di conversione.

Alle parole di Giovannini hanno fatto eco quelle  del viceministro dell’Economia, Stefano Fassina , il quale commenta positivamente la delibera:  Attiva una leva decisiva per la ripresa economica e l’occupazione“.

Francesca RIGGIO

Lettera di INT ai presidenti di Camera e Senato

A seguito dell’elezione dei Presidenti di Camera e Senato, rispettivamente Laura Boldrini e Pietro Grasso, il presidente di INT, Riccardo Alemanno, ha voluto inviare loro una lettera di felicitazioni per il nuovo incarico e di auguri per un buon lavoro.

Il presidente dell’Istituto Nazionale Tributaristi ha voluto anche indicare ai neo eletti le priorità che potrebbero garantire all’Italia una ripresa: tra queste, ovviamente c’è la necessità di avere Governo e Parlamento operativi.
Al fine di lavorare per il bene del Paese, Alemanno ha inoltre confermato la completa disponibilità, da parte di INT, di collaborare con le Istituzioni, tenendo sempre presente l’interesse generale rispetto a quello di parte.

Ecco le parole di Riccardo Alemanno: “dare al nostro Paese le Istituzioni di Governo di cui necessita e mettere in condizioni il Parlamento di operare per il bene dei cittadini italiani, perché ce n’è un gran bisogno. Da parte mia e dei tributaristi che mi pregio rappresentare, l’impegno ad operare in collaborazione con le Istituzioni, anteponendo sempre all’interesse di parte quello generale, perché in questi anni troppe volte l’interesse di pochi è stato anteposto all’interesse dei cittadini”.

Vera MORETTI

L’oracolo di Melfi

 

IERI

Monti a Melfi: un investimento di oltre un miliardo di euro per il 2013-2014 per lo stabilimento Fiat di Melfi. E’ quello annunciato ieri da Sergio Marchionne e John Elkann, alla presenza del presidente del consiglio, Mario Monti, in visita presso la fabbrica automobilistica. Il Lingotto ha deciso di aprire due nuove linee di produzione a Melfi che a partire dal 2014, realizzeranno due nuove vetture, una Jeep e una Fiat. L’ambizione è quella di trasformare Melfi in uno stabilimento all’avanguardia nel mondo, organizzato secondo i principi del World Class Manufacturing: in particolare questo comporterà la modifica dei processi produttivi per ospitare la nuova piattaforma Small Wide. Una piattaforma modulare, che può essere facilmente adattata per costruire vetture di dimensioni anche maggiori.

Decreto incandidabilità: la fine della legislatura in Parlamento appare sempre più segnata da bagarre e conflitti. L’ultimo in ordine di tempo è quello che ha visto opposti gli schieramenti in merito all’approvazione decreto legislativo sull’incandidabilità dei condannati a cariche elettive e di Governo. Il Consiglio dei ministri non ha potuto dare il via libera definitivo al decreto perchè manca ancora il parere della commissione Bilancio del Senato. Non solo: la battaglia si è estesa anche al decreto elettorale sulla raccolta firme. Da una parte il Pd è disposto a votare solo il testo originale varato dal governo, mentre il Pd ha già soprannominato l’emendamento il “salva-La Russa”. E l’Italia chi la salverà dai suoi politici (prima ancora che dai Maya)?

Schwazer e il doping alle Olimpiadi: la carriera sportiva del maratoneta alto atesino si conclude con una dura condanna. Quattro anni di squalifica quelli chiesti dal Tribunale Antidoping del Coni per Alex Schwazer, per quelle dosi di epo acquistate in Turchia, per possesso di testosterone e altre violazioni.  L’atleta era stato squalificato alle Olimpiadi di Londra perchè trovato positivo al test antidoping.

Sanremo dà finalmente i numeri: la data c’è, ed è quella definitiva: il Festival della Canzone italiana si svolgerà dal 12 al 16 febbraio 2013. Allora tutto resta uguale: Sanremo non cambia data? Da Viale Mazzini non arrivano commenti, quel che è certo è che Mamma Rai non volterà certo le spalle al dibattito politico, alla vigilia delle elezioni, dandogli spazio sulla altre reti. Del resto, come recita la sigla ‘Sanremo è Sanremo‘.

OGGI

Se il cellulare del Cavaliere non squilla: sedotto e abbandonato, senza nemmeno una telefonata o un sms. “Monti non ha ritenuto nemmeno di farmi una telefonata. Mi vedo costretto ad essere ancora io il federatore dei moderati”: Silvio Berlusconi scende in campo come leader e si dice ‘offeso’ per l’atteggiamento di indifferenza dell’attuale Premier rispetto alla sua proposta di alleanza. E non risparmia nemmeno qualche critica per la scarsa iniziativa del Governo tecnico: “si sono accucciati di fronte alle richieste della Ue, soprattutto dell’Unione Europea ‘tedesca’ e del nord Europa, che portano soltanto alla recessione. Non è solo un mio giudizio, ma anche di premi Nobel”.

Alitalia: i conti non quadrano: 630mila euro persi al giorno, 735 milioni di rosso accumulati nei 4 anni di gestione privata e una liquidità di cassa che si è assottigliata a 300 milioni. La compagnia aerea, salvata 4 anni fa grazie a 3 miliardi di soldi pubblici, sembra non riuscire ancora a decollare, anzi il rischio è di precipitare verso il basso. Ma la data più temuta è quella del 12 gennaio 2013: con la scadenza del vincolo del lock-up, gli azionisti potranno vendere le loro partecipazioni in Alitalia. Rischio ali spezzate?

Rcs e il futuro virtuale: potenziare e far esplodere il concetto di ‘power brand’ puntando su mercati come l’America Latina e le comunità ispaniche del Nord America. Una politica di internazionalizzazione che porti entro il 2015 alla stabilizzazione del fatturato di 1.600 milioni di euro.E’ questa la linea da adottare per il futuro secondo Pietro Scott Jovane, fresco ad di Rcs Mediagroup, che rende noto come il destino dell’azienda si concentri nella volontà di ‘creare contenuti digital first’, nel ‘lancio di social community’ e nella ‘differenziazione della user experience’.

Ddl Stabilità ultimo capitolo: tappa finale alla Camera dei Deputati per il ddl stabilità, che questa mattina ha ottenuto un via libera senza modifiche dalla commissione Bilancio. In queste ore il governo porrà la fiducia sul testo approvato dal Senato, mentre nel pomeriggio cominceranno le dichiarazioni di voto finale. Atteso per le 18 il verdetto finale: con l’approvazione di Montecitorio, il provvedimento diventerà a tutti gli effetti legge.

DOMANI

Se Babbo Natale ha perso la slitta: … va di corsa. Appuntamento a Vicenza, sabato 22 dicembre, con la Corsa dei Babbo Natale. Divisa di ordinanza natalizia, barba bianca e cappello rosso, e soprattutto una buona dose di fiato per improvvisarsi Santa Klaus in versione maratoneta. La 7a edizione della manifestazione partirà da Campo Marzo Esedra Moresco alle ore 10.45 per percorrere 2 kilometri fra le vie del centro storico. Ma i Babbi Natale corridori hanno in serbo un regalo: sostenere due importanti associazioni vicentine, i Villaggi Sos  e l’Associazione Bambini Cardiopatici nel Mondo.

Serie A in campo: ultima giornata di campionato prima della pausa natalizia con Inter -Genoa, domani alle 12.30 allo Stadio Meazza: i nerazzurri non possono permettersi défaillances per restare in coda alla Juve in classifica. C’è grande attesa in serata invece per il match che vedrà opposte Milan e Roma domani sera alle 20.45 all’Olimpico.

Stop ad Area C a Milano: dal 22 dicembre fino al 6 gennaio 2013 i milanesi possono tirare un sospiro di sollievo (Pm10 a parte): le telecamere di Area C saranno spente durante il periodo delle festività natalizie. E così la corsa ai regali dell’ultimo minuto potrà essere senza pensieri. Resteranno comunque in vigore per tutto il periodo le disposizioni che regolano le ZTL e le corsie preferenziali dei mezzi pubblici in tutta Milano.

 

Alessia CASIRAGHI

Monti chiude la lista ma apre l’Agenda

 

IERI

Berlusconi a tutta tv: “La prima casa è qualcosa di sacro. Non si tocca la casa, è il pilastro della sicurezza per il futuro delle famiglie perciò l’impegno che assumiamo in campagna elettorale è l’abrogazione dell’Imu e che non ci sarà mai più un’imposta sulla casa”. Non usa mezzi termini il Cavaliere Silvio Berlusconi che ieri è riapparso nella sua tv, ospite a Domenica Live di Barbara d’Urso: una lunga intervista in cui l’ex Premier illustra già chiaramente quale sarà il suo programma se verrà eletto (ma si candiderà lui o…?) . “Io posso garantire che l’Imu sarà abrogata” ribadisce Berlusconi “il nostro impegno elettorale avrà al primo punto diminuire le tasse di un punto all’anno, tagliando spese, sprechi e dando forza alle imprese affinchè con la ripresa economica si possa ottenere un aumento del Pil. E Monti cosa ne penserebbe del taglio alle tasse? Il Cavaliere a proposito della questione montiana dice di essere in attesa di una risposta dall’attuale Premier “se darà una risposta positiva che produrrà il ricongiungimento di Casini, Montezemolo, La Destra e chi sta con noi, Monti sarà il nostro candidato”. Infine una nota rosa, il Cavaliere ha trovato la sua dama: “È ufficiale, mi sono fidanzato con Francesca Pascale e finalmente ora mi sento meno solo. Ci sono 49 anni di divario d’età tra me e lei, ha 28 anni. È una ragazza bella di fuori e ancora più bella dentro, di principi morali solidissimi, mi sta molto vicino, mi vuole molto bene e io la ricambio”. Quando l’amore (e la politica) non hanno età.

Trenord dopo il software lo sciopero: dopo la settimana da incubo causa (ufficiale) software impazzito, Trenord ha regalato ai pendolari milanesi  una tranquilla domenica da incubo, con treni fantasma (nel senso che nemmeno un convoglio è apparso sui binari) dalle 3 di domenica notte fino alle 2 di lunedì mattina. La causa stavolta è stata lo sciopero indetto dall’Orsa, la sigla sindacale di Trenord. E da oggi si torna al caro vecchio programma di gestione dei turni: dal 10 dicembre a oggi ci sono state 1375 cancellazioni di treni. Questo non è un Paese civile.

Oro azzurro a Istanbul:  due medaglie d’oro ai Mondiali di nuoto in vasca corta a Istanbul: sono quelle vinte ieri da Ilaria Bianchi e Gregorio Paltrinieri. La ventiduenne bolognese si è aggiudicata l’oro nei 100 farfalla col nuovo primato italiano (56”13), davanti alla cinese Liu Zige e la britannica Jemma Lowe. Sul podio anche il 18enne Gregorio Paltrinieri primo nei 1500 metri.

OGGI

Il futuro di Monti: niente lista unica, niente calderone di partita. La decisione, tanto attesa dopo un pressing durato una settimana, del Premier Monti si è concretizzata ieri dopo l’incontro con il Presidente Napolitano in una proposta aperta, alla quale i partiti potranno decidere di aderire, se riterranno il progetto interessante, evocando il programma del premier e, magari, mettendo pure il nome di Monti nelle liste. Scelta non facile, quella di restare sulla scena politica, per il Premier Monti, forse spinto dalle esortazioni ricevute dalle diverse Cancellerie europee, dagli Stati Uniti e persino dal Vaticano. Intanto per le sue dimissioni da Premier c’è già una data: 21 dicembre. Quella della fine del mondo, appunto.

Auguri di Natale per Napolitano: è previsto per questo pomeriggio alle ore 17 l’incontro al Quirinale fra il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano e le alte cariche dello Stato per scambiarsi gli annuali auguri di Buon Natale. Ma l’attenzione è tutta concentrata. C’è molto attesa per il discorso del capo dello Stato: Napolitano ha preparato con molta attenzione il discorso che accompagnerà i passaggi finali di questa legislatura.

Al via il megaconcorsone della scuola: torneranno sui banchi di scuola quest’oggi, da scrutinati si intende, i 320mila aspiranti professori a tempo indeterminato di tutta Italia. Già predisposte le 2.520 aule dove si svolgeranno i test preselettivi interamente informatizzati voluti dal Ministro Profumo: 50 minuti per 50 quesiti,  validi per tutti i posti e le cattedre messe a bando, così suddivisi: 8 domande di capacità logiche, 18 domande di comprensione del testo, 7 domande su competenze digitali, 7 domande sulla lingua straniera. Per il superamento della preselezione è necessario conseguire un punteggio non inferiore a 35/50. Quanti i posti fissi dietro la cattedra a disposizione? 11.542. I candidati sono per l’80% donne, di età media attorno ai 38 anni, con un 35% di età inferiore ai 35 anni e 2.812 candidati che hanno superato i 55 anni.

DOMANI

Legge di Stabilità al Senato: approderà domani in mattinata – la discussione è prevista per le 10.00 – nell’aula di Palazzo Madama il disegno di legge sulla Stabilità. L’ingresso del provvedimento al Senato è slittato di un giorno, già oggi doveva essere discusso,  a causa dei lavori della commissione Bilancio.

Omaggio a Stefania Sandrelli: la Casa del Cinema di Roma ospiterà da domani e fino al 30 dicembre una personale dedicata a Stefania Sandrelli e alle pellicole che hanno disegnato la sua carriera. Da Divorzio all’italiana, il film di Pietro Germi che la lanciò appena 17enne, a Io la conoscevo bene di Pietrangeli fino ad Alfedo, Alfredo nel quale Stefania recita al fianco di Dustin Hoffmann. E ancora il capolavoro di Bertolucci Il Conformista regista con cui Stefania tornerà a lavorare sia in Novecento che in Io ballo da sola, fino alle pellicole dei giorni nostri come L’ultimo Bacio e La prima cosa bella. Per domani sera è prevista la serata inaugurale che vedrà la partecipazione di registi e attori come Lina Wertmuller, Ettore Scola, Giancarlo Giannini, Lando Buzzanca, Francesca Archibugi. All’attrice toscana verrà inoltre consegnato il Premio alla Carriera del Roma Film Fest e verrà proiettato il documentario inedito realizzato da Adriano Pintaldi, ‘L’arte di essere donna’.

Giornata internazionale per i migranti: domani si celebra la Giornata internazionale dei migranti voluta dall’ONU per la tutela dei diritti di chi si trova esule in un altro Paese. Una giornata pensata anche per offrire l’opportunità di riconoscere il contributo che milioni di immigrati danno ai Paesi sia in cui arrivano che di origine e di promuovere il rispetto dei loro diritti umani fondamentali. Numerose iniziative sono previste a Reggio Emilia fino al 23 dicembre e in tutta Italia.

 

Alessia CASIRAGHI

Il CNF attende l’approvazione della riforma forense

Il Consiglio nazionale forense, ed in particolare il suo presidente Guido Alpa, ha espresso la sua soddisfazione riguardo la decisione della conferenza dei capigruppo del Senato che ha stabilito che la riforma forense sarà in aula dal 18 al 21 dicembre.

Ovviamente, il CNF auspica che la concomitanza con l’esame alla legge di Stabilità non provochi ulteriori ritardi alla definitiva approvazione della riforma.

Guido Alpa, infatti, ha dichiarato: “La riforma è stata ampiamente discussa al Senato e poi alla Camera, dove è stata approvata a larghissima maggioranza dopo un esame attento e approfondito. Ci auguriamo dunque che l’iter parlamentare possa concludersi prima della fine dell’anno. Confidiamo che la commissione giustizia possa procedere all’esame del provvedimento in tempi ristretti. Lo stesso presidente Filippo Berselli ha dichiarato di essere pronto e questo ci conforta. Ci attendiamo che i gruppi parlamentari Pd e Pdl facciano seguito a quanto dichiarato pubblicamente e ritirino i propri emendamenti”.

Il timore maggiore è che l’approvazione definitiva non avvenga prima della fine della legislatura, cosa che l’Avvocatura “non accetterebbe”.

Vera MORETTI