Approvato il disegno di legge per ripopolare le comunità montane e le zone di montagna

Presentato in Senato nel 2019 e adesso finalmente approvato, il disegno di legge che mira a dare una mano a quelle aree dello Stivale particolarmente svantaggiate ed a rischio spopolamento. Un disegno di legge che il Consiglio dei Ministri ha approvato il 27 marzo scorso. Parliamo del DDL S 1161 che reca “Agevolazioni fiscali per lo sviluppo delle zone montane marginali nonché interventi in favore del trasporto pubblico nelle medesime aree”. Un provvedimento che prevede numerose agevolazioni per imprese e aziende.

Cosa prevede il disegno di legge

Il provvedimento nasce su iniziativa del Gruppo Parlamentare di Forza Italia – Berlusconi Presidente – UDC. Ma alla fine tra i firmatari anche un esponente del Movimento 5 Stelle ed uno del Gruppo per le Autonomie. In totale 20 senatori con prima firmataria la forzista Elena Testor.

Secondo la relazione,  il disegno di legge mira al sostegno e al rilancio del territorio montano italiano. Parliamo di zone montane, a rischio spopolamento e desertificazione, di cui purtroppo l’Italia è piena. La linea di intervento riguarda agevolazioni tanto come insediamenti di nuove attività, che di rilancio dei servizi fondamentali per le comunità come possono essere i trasporti pubblici. Servizi questi ultimi di cui le località di questo genere sono da sempre carenti.

Nel DDL si parla di creazione di zone a fiscalità di vantaggio, affinché si possa arrivare ad attrarre nuovi investimenti attraverso riduzioni fiscali. Per incentivare il ripopolamento delle zone montane si offrono incentivi. In primo luogo devono riguardare aziende già insediate o da insediare, ma con l’obbligo di avere tra i dipendenti non meno dell’85% di personale che abita proprio in queste zone di svantaggio.

Il caro affitti, la crisi economica, la mancanza di servizi, sono tutti aspetti fondamentali della stessa cattiva sorte di queste zone di montagna. Infatti sono tante le attività che negli ultimi tempi sono state chiuse per via di questi eventi. Da tempo si mette in luce la marginalità di queste zone, quasi dimenticate dalla politica. Ecco che in questo tragico scenario economico e locale, si insedia il DDL.

Le azioni che dovrebbero mettere in atto Stato, Regioni e Comuni

Attrarre nuovi investimenti in zone come queste non può che passare tramite gli incentivi. E le azioni da mettere in atto secondo il DDL devono essere sinergiche, cioè devono vedere interessati lo Stato, le Regioni e i Comuni, oltre naturalmente alle Comunità Montane.

Secondo i proponenti si dovrebbe partire misure di  contrasto al fenomeno di degrado del tessuto economico e sociale delle zone montane marginali. Prima di tutto con lo sviluppo occupazionale e poi con il ripopolamento, che sono due cose che secondo il DDL vanno di pari passo. Istituire quindi zone a fiscalità di vantaggio o zone franche montane. Le Regioni dovranno individuare quali zone possono essere considerate come destinatarie della fiscalità di vantaggio. PIL, altimetria, popolazione residente, questi i parametri da utilizzare. Si deve partire da una riduzione dei tributi, delle tasse e delle imposte per le imprese e le attività della zona.

L’elenco dei suggerimenti per lo sgravio

Il suggerimento è di rendere zone franche  quelle località che hanno meno di 3.000 abitanti e che sono classificate come montane. Poi, ci vogliono deroghe alla normativa urbanistica per l’avvio di esercizi commerciali, misure di decontribuzione per l’assunzione di lavoratori con più di 35 anni di età. Tutto questo naturalmente in favore di imprese che hanno la sede principale o una sede operativa in un comune montano e nel caso in cui il lavoratore assunto abbia la residenza in un comune montano. Nel dettaglio quindi il DDL mira a:

  • promuovere i nuovi insediamenti nei comuni delle zone montane marginali;
  • promuovere i prodotti alimentari tipici delle zone montane marginali;
  • Ridare smalto ai comuni con popolazione inferiore a 3.000 abitanti privi o scarsamente dotati di esercizi commerciali.

 

Gli interventi invece dovrebbero vertere su:

  • ridurre al 50 per cento le imposte sui redditi e i contributi dovuti dalle imprese per le zone montane ad alta
  • marginalità;
  • ridurre al 30 per cento delle imposte sui redditi e dei contributi dovuti dalle imprese per le zone montane a media marginalità;
  • ridurre al 10 per cento delle imposte sui redditi e dei contributi dovuti dalle imprese per le zone montane a bassa marginalità;
  • prevedere l’esenzione dalle imposte sui redditi per i primi cinque periodi d’imposta e poi al 60% per sesto e settimo anno, al 40% per ottavo e nono anno;
  • prevedere esonero dal versamento dei contributi sulle retribuzioni da lavoro dipendente, nella stessa misura dell’esenzione dalle imposte sui redditi.

Stretta sui tirocini nella legge bilancio 2022: stop abusi

Dalla legge di bilancio 2022 arriva la stretta sui tirocini, la stessa è volta a evitare abusi di questo strumento da parte delle aziende. Ecco cosa prevede la nuova disciplina.

Ratio dei tirocini, o stage, e abusi

Supportare i giovani nella formazione e nell’inserimento nel mondo del lavoro è molto importante, ma non mancano delle evidenze che fanno pensare che i tirocini extra curricolari, cioè indipendenti dalla formazione scolastica, siano abusati al fine di ottenere privilegi fiscali e versare stipendi ridotti a fronte di vere prestazioni lavorative. E’ stato evidenziato che nel solo secondo trimestre del 2021 sono stati stipulati 90.000 contratti di tirocinio, 62.000 in più rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Da ciò è derivata una stretta sui tirocini extracurriculari inserita all’interno della legge di bilancio per il 2022.

Stretta sui tirocini: cosa prevede?

Deve essere in primo luogo sottolineato che l’emendamento contiene solo le linee guida generali dei nuovi tirocini, mentre entro 6 mesi la Conferenza Stato-Regioni dovrà provvedere a dettare le norme specifiche. Naturalmente in questa sede dovremo soffermarci solo sulle regole generali dettate dalla legge di bilancio per la stretta sui tirocini extracurriculari. La legge di bilancio 2022 inoltre provvede a dare sostegno al contratto di apprendistato di primo livello.

La normativa in vigore

La normativa in vigore prevede la possibilità per le aziende di attivare tirocini extracurriculari, o stage lavorativi, retribuiti, questi rappresentano per i giovani che vogliono inserirsi nel mondo del lavoro una buona esperienza, mentre per le aziende vi sono dei vantaggi economici, infatti in primo luogo la retribuzione non è quella generalmente prevista dai CCNL per l’inquadramento, o meglio per le mansioni, svolte dallo stagista. In secondo luogo per gli stagisti non sono previste ferie, indennità di maternità, permessi, trattamento di fine rapporto, indennità di malattia. Nonostante questo, i tirocinanti o stagisti comunque sono produttivi.

Principi generali contenuti nella legge di bilancio 2022 per la stretta sui tirocini

Proprio a causa di questi “favori” previsti per le aziende che decidono di attivare gli stage, molto probabilmente si è verificato un abuso e da qui la necessità di disciplinare la stretta sui tirocini. La legge di bilancio prevede:

  • i tirocinanti dovranno essere scelti tra soggetti con difficoltà di inclusione sociale;
  • il compenso, il cui valore minimo dovrà essere fissato dalla Conferenza, deve essere congruo;
  • deve essere definita la durata massima del periodo di tirocinio;
  • occorre definire nella legge di dettaglio il numero di tirocinanti che si possono avere in organico in riferimento alle dimensioni aziendali;
  • nel momento in cui inizia il periodo di tirocinio deve essere redatto un bilancio delle competenze del tirocinante, al termine deve invece essere redatto un bilancio delle competenze acquisite. Al tirocinante deve essere rilasciata una certificazione delle competenze acquisite;
  • Una norma che appare essere una vera stretta sui tirocini è quella che prevede il divieto per le aziende di attivare nuovi contratti di stage se non dopo aver rispettato una quota minima di assunzioni dei precedenti tirocinanti;
  • infine le aziende devono determinare in anticipo, in modo specifico, le attività richieste allo stagista.

L’emendamento presente nella legge di bilancio 2022 precisa anche le sanzioni previste in caso di violazione delle norme ora viste. In base alla gravità dell’illecito commesso sarà possibile comminare una sanzione amministrativa minimo di 1.000 euro e massimo di 6.000 euro.

Sgravi per contratti di apprendistato di primo livello

La legge di bilancio 2022 prevede anche misure in favore delle aziende che attivano contratti di apprendistato di primo livello. Si tratta di attività di apprendistato rivolte all’ottenimento della qualifica professionale, un diploma professionale, un diploma di scuola secondaria superiore o certificato di specializzazione tecnica superiore.

Le stesse prevedono uno sgravio contributivo al 100% per le aziende che attivano il contratto di apprendistato a condizione che non abbiano più di 9 dipendenti. Lo sgravio contributivo sarà attivo per tre anni, mentre per i periodi contributivi successivi l’aliquota sarà al 10%. Per poter gestire lo sgravio contributivo per l’apprendistato sono stati stanziati fondi specifici:

  • 1,2 milioni di euro per il 2022;
  • 2,9 milioni di euro per il 2023;
  • 4 milioni di euro per il 2024;
  • 2,1 milioni di euro per il 2025.

Pil italiano: in discesa del 2,4%

 

IERI

Scontri in piazza: cariche della polizia a Roma e Torino e un bilancio che sa di guerriglia civile. L‘Eurostrike, la giornata paneuropea di protesta contro la politica di austerità in Europa che ha raccolto le manifestazioni di mezza Europa, fa oggi i conti con arresti e feriti: a Torino un poliziotto è stato ferito alla testa dopo che il suo casco è stato colpito con una mazza da baseball, mentre è nella capitale che si è registrato il numero più alto di arresti, 8 manifestanti tra cui anche una donna. E mentre a Roma il numero di agenti feriti è salito a 18, ha fatto discutere e indignare mezza Europa le immagini diffuse dalla Spagna di un tredicenne colpito alla testa a colpi di manganello durante le proteste anti austerity a Tarragona. Già denunciati gli agenti.

Ddl Stabilità:  approvata ieri dalla commissione Bilancio della Camera la legge di stabilità e di bilancio, che oggi passeranno al vaglio dell’aula di Montecitorio. Tante le novità: alle popolazioni colpite dall’alluvione andranno 250 milioni, che saranno prelevati dal Fondo di 1,2 miliardi che sarebbe in origine servito per defiscalizzare i contratti di produttività; sul fronte fiscale si innalza il tetto delle detrazioni fiscali per i figli sotto i 3 anni sino a 1.220 euro, mentre salgono di ulteriori 400 euro le detrazioni per figli disabili. Invariate le aliquote Irpef, mentre da luglio 2013 si innalzerà l’aliquota Iva dal 21 al 22%, senza intaccare però quella ridotta, che resta al 10%. Infine è previsto un taglio al cuneo fiscale dal 2014 del valore di circa 1,4 miliardi di euro.

Mediaset fuori dall’asta digitale: cattive notizie per il Biscione dall’Authority per le garanzie nelle Comunicazioni, quella insomma, che deciderà le sorti dei multiplex di frequenze digitali ancora disponibili. La vicenda intricatissima del beauty contest potrebbe infatti concludersi con un colpo di scena: il consiglio del garante, presieduto da Marcello Cardani, ha adottato ieri la delibera che disciplina la gara di assegnazione delle frequenze del DTT, dividendo in due blocchi i canali liberati e che dovranno essere assegnati. Il primo blocco, quello per cui potranno gareggiare Rai e Mediaset perchè dispongono di di 5 multiplex, viaggerà solo sui 700 Mhz e sarà assegnato con licenze quinquennali, poi la banda passerà alle telecom per i servizi broadband mobili. E il nodo della questione dovrebbe risiedere proprio in questo: Mediaset infatti dovrà rinunciare alla conversione in frequenze televisive del Dvb-h, il canale ottenuto per la Tv via cellulare. Chi andrà all’asta allora stavolta?

Israele attacca Hamas: ucciso il capo di Hamas, Ahmed Al-Jaabari, ieri durante gli scontri sulla Striscia di Gaza. E’ invece di 9 vittime il bilancio del contrattacco:  dopo la risposta di Hamas ai razzi israeliani, ieri in serata il premier di Tel Aviv Benyamin Netanyahu ha annunciato in diretta nazionale che  “l’esercito è pronto a estendere l’operazione, se necessario”.

Italia Francia: sconfitta per i ‘baby’ azzurri di Prandelli ieri sera a Parma, che si è chiusa con il 2 a 1 per la Francia. Il goal azzurro arriva al 35mo grazie a El Shaarawy, mentre Balotelli non segna ma gioca un ottimo match; ottima anche la performance di Verratti, il vice-Pirlo appena 20enne. E’ dal 1962 che gli azzurri non riescono a battere in casa i cugini di Francia.

OGGI

Gaza e Hamas: è già salito a 12 persone il bilancio delle vittime della guerra a colpi di razzi che si sta consumando nella Striscia di Gaza tra Israele e Hamas, dopo l’ uccisione ieri del capo militare di Hamas Ahmed Jaabari e della sua guardia del corpo. Fra le vittime un neonato di 11 mesi, una ragazzina e una giovane donna incinta e due donne attorno ai 30 anni, entrambe uccise nel palazzo colpito a Kyriat Malachi. Il Presidente americano Barack Obama, dopo la telefonata al presidente egiziano Mohamed Morsi, ha “condannato” il lancio di razzi da Gaza su Israele, ribadendo il diritto di Israele all’auto-difesa e l’appoggio al premier israeliano Netanyhau l’appoggio degli Stati Uniti al diritto di autodifesa di Israele.

Violenza e Twitter: la guerra, quella che si combatte nei punti caldi del mondo (vedi Gaza) ma anche quella civile che ha scosso ieri mezza Europa con le proteste di Eurostrike, oggi si combatte anche via Twitter. Se da un lato l’esercito israeliano (IDF) ha utilizzato il social network per twittare un monito ai propri avversari (#Noi raccomandiamo agli operativi di Hamas, di livello basso o alto, di non mostrare la loro faccia sopra la Terra nei giorni a venire), suscitando il contrattacco mediatico delle Brigate di Al Qassam (#Le nostre mani benedette raggiungeranno i vostri leaders e soldati ovunque si trovino avete aperto da soli le porte dell’Inferno), dall’altro lato le scene di guerriglia che hanno trovato teatro ieri in molte piazze d’Italia sono rimbalzate alla velocità di tweet e retweet su tutto il web. Polizia contro manifestanti, manifestanti contro forze dell’ordine, i cortei anti austerità hanno invaso anche e prima di tutto il web, trovando una eco sbiadita e chiaramente più diluita nei principali quotidiani. Cronaca di una morte annunciata per la stampa?

Pil al – 2,4%: il prodotto interno lordo italiano scende in picchiata. A rivelarlo è l’Istat, che ha reso noto come nel terzo trimestre del 2012 il Pil sia diminuito dello 0,2% rispetto al trimestre precedente e del 2,4% nei confronti del terzo trimestre del 2011. Il rischio intravisto dall’Istat è che la ricchezza dell’Italia possa scendere entro fine 2012 almeno del 2%.

Legge di stabilità: dopo l’approvazione della Commissione di Bilancio arrivata prima dell’alba, la Legge su stabilità e bilancio La votazione approda quest’oggi alle 15.00 a Montecitorio. Qui le novità contenute nell’emendamento.

Election Day: per Angelino Alfano le politiche devono essere anticipate a febbraio, in concomitanza con le già annunciate regionali “Anticipiamo le elezioni politiche a febbraio o spostiamo le regionali ad aprile. Non è che ci vuole il direttore del Fondo monetario per trovare questo risparmio”. Le replica di Bersani arriva questa mattina all’Assemblea nazionale della Cna “La data delle elezioni regionali, legge alla mano, è dovuta, obbligata. Quanto all’ipotesi di anticipare le elezioni politiche bisogna rispettare le prerogative del presidente della Repubblica e poi chi ha questa intenzione dovrebbe preoccuparsi di avere una nuova legge elettorale e non di fare polemiche”. Il porcellum continua a tormentare lo stomaco e soprattutto la testa della politica italiana.

Bookcity Milano: prende il via quest’oggi la 3 giorni dedicata ai libri sotto la Madonnina: 300 eventi per 3 giorni, dall’incontro con Luis Sepùlveda alla lettura con Jeffrey Deaver, dalla chiacchierata con David Grossman alla premiazione di Riccardo Muti. L’inaugurazione è prevista per questa sera alle 20.30 al Castello Sforzesco di Milano con Umberto Eco.

DOMANI

Consiglio dei Ministri: convocato per domani alle 10 a Palazzo Chigi il Consiglio dei Ministri per discutere del Decreto Legislativo riguardante la violazione delle disposizioni derivanti dal Regolamento (CE). In aula sdi discuterà anche delle attività del Ministero in materia di lavori, servizi e forniture militari e del disegno legge quadro sulla valorizzazione delle aree agricole e contenimento del consumo del suolo. Ma l’evento più atteso potrebbe essere il confronto, che oggi viaggia a mezzo stampa, fra Bersani e Alfano sul temuto Election Day.

Giovani e lavoro: a Firenze appuntamento con il dibattito organizzato da Confindustria sul tema “Il lavoro? Impegnati a costruirlo” a partire dalle 9.00 presso il Parco della Musica. Ospiti oltre a Giorgio Squinzi, presidente di Confindustria e Antonella Mansi, anche Simone Bettini, presidente Confindustria Firenze e Jacopo Morelli, vice presidente di Confindustria e presidente Giovani imprenditori di Confindustria.

#Salvaciclisti: manifestazioni di solidarietà e sensibilizzazione da domani a domenica in tutta Italia organizzate da Fiab e dal movimento #salvaiciclisti: 25 piazze d’Italia ospiteranno i cavalieri delle 2 ruote per discutere sulla sicurezza delle bici in città, dopo la morte di Altea Strini, la giovane scout del lodigiano che domenica scorsa è stata investita e uccisa da un Suv che viaggiava ad altissima velocità.

L’autre livre: apre domani a Parigi il ‘Salon de l’autre livre’, la rassegna per amanti di carta e penna che raccoglie 150 editori indipendenti francesi e stranieri, che promuovono la “bibliodiversità”. Nato nel 2003, il salone ha lo scopo di far conoscere la produzione e le peculiarità editoriali degli editori indipendenti, il sottobosco di un’editoria fervente e creativa ma che non sempre trova spazio tra le grandi ‘maison’ editrici.

 

Alessia CASIRAGHI

Sgravi mobilità da uniformare

Una richiesta di chiarimenti è stata inviata dal Consiglio Nazionale al Ministero del Lavoro e all’Inps. In particolare, si richiede l’interpretazione dell’interpello 10/11 con il quale viene concessa ai datori di lavoro la possibilità di usufruire degli sgravi per la mobilità anche per i lavoratori licenziati dagli studi professionali.

Alla luce delle difformi interpretazioni delle sedi Inps sul territorio, è necessario che venga fornito un quadro regolatorio univoco.

Efficienza energetica, proroga in vista per il bonus 55%

Proroga in vista, fino al 2020, per il bonus 55% per gli interventi di risparmio energetico sugli edifici. L’ipotesi di prolungamento degli incentivi sono contenute nel Documento di economia e finanza (Def) e fanno parte della strategia messa in atto per raggiungere gli obiettivi Ue di aumento del 20% dell’efficienza energetica entro il 2020. Il bonus 55% appare utile allo scopo visto che, secondo dati Enea, nel 2010 gli investimenti in riqualificazione hanno superato i 4,6 miliardi di euro, generando un risparmio di energia primaria pari a 2mila GWh.

Il Governo punta a potenziare il bonus rispondendo anche alle sollecitazioni giunte nei giorni scorsi dalla commissione Ambiente della Camera, che nel suo parere al Def aveva chiesto la stabilizzazione degli sgravi fiscali per l’efficienza degli edifici, oltre a raccomandare l’estensione delle agevolazioni agli interventi di messa in sicurezza contro il rischio sismico. Ma nelle intenzioni dell’Esecutivo non ci sarebbe solamente la proroga degli sgravi: le “modifiche” al bonus di cui parla il Def, infatti, potrebbero significare anche una riduzione dell’aliquota applicata fino a oggi.

Il recente rapporto Enea rivela che, nel 2010, sono state registrate 405.600 pratiche, per un valore di investimenti di oltre 4,6 miliardi. Gli interventi hanno riguardato in primis la sostituzione di infissi, di impianti di climatizzazione invernale e l’installazione di pannelli solari per acqua calda. Il risparmio complessivo in “energia primaria superiore” ha superato i 2mila GWh/anno, per un valore di CO2 non emessa in atmosfera pari a 430 kt/anno.

Non solo: la messa in efficienza degli edifici offre possibilità di crescita anche al settore costruzioni: l’ultimo rapporto Anie-Federcostruzioni sull’innovazione nell’edilizia rivela infatti che gli investimenti annuali in tecnologie per l’efficienza rappresentano il 5% del fatturato totale, per un valore che sfiora i 20 miliardi di euro.

Francesca SCARABELLI