Superbonus 80%, nei contributi a fondo perduto turismo anche wifi e mobili: domande dai prossimi giorni

Novità in arrivo per il superbonus 80%, la misura a vantaggio degli alberghi e delle attività turistiche e dei contributi a fondo perduto previsti dal decreto del Piano nazionale per la ripresa e la resilienza (Pnrr). Il decreto legge 152 del 2021, infatti, è stato meglio specificato dall’elenco delle spese ammissibili dal ministero del Turismo. Il dicastero guidato da Massimo Garavaglia ha stilato, infatti, la lista di quanto rientri nei contributi a fondo perduto.

Spese rientranti nel superbonus 80% e contributi a fondo perduto del turismo: anche wifi, mobili e terme

Tra le spese finanziabili dal superbonus e dai contributi, anche quelle per il wifi, i mobili e le terme. Rimane invariata la percentuale delle spese che deve essere vincolata all’efficienza energetica: il 50%. Intanto è quasi pronta la piattaforma del ministero del Turismo per la presentazione delle domande del superbonus e dei contributi a fondo perduto: si prevede che la domanda potrà essere presentata già dai prossimi giorni.

Contributi a fondo perduto turismo e superbonus 80%: ecco le spese ammissibili aggiornate

Secondo i chiarimenti del ministero del Turismo, dunque, anche i mobili, il wifi e le piscine termali faranno parte del paniere delle spese ammissibili ai fini del superbonus 80% e dei contributi a fondo perduto. I finanziamenti andranno a vantaggio degli alberghi e delle strutture turistiche secondo quanto prevede il decreto del Pnrr numero 152 del 2021. L’elenco delle spese dovrà, in ogni modo, tener presente dei vincoli, in primis delle risorse stanziate. Primo tra tutti, quello relativo al 50% di risorse che verranno messe a disposizione per l’efficienza e la riqualificazione energetica. La metà dei 500 milioni di euro stanziati fino al 2024 dovrà andare a vantaggio dell’impatto ambientale.

Superbonus 80% e contributi a fondo perduto: gli obiettivi della riduzione delle emissioni

Infatti, tra i vincoli dei contributi a fondo perduto a favore delle imprese operanti nel turismo vi sono una serie di obiettivi ai quali gli interventi devono tendere. In primis, i lavori devono permettere la riduzione della dispersione termica, la schermatura solare e la produzione di acqua calda. Inoltre, nella direzione degli obiettivi della riduzione delle emissione e del cambiamento climatico devono essere programmati anche i lavori relativi agli impianti di climatizzazione invernale e della building automation.

Quali altre spese sono finanziabili con il superbonus 80% e i contributi a fondo perduto del turismo?

Ulteriori obiettivi dei contributi a fondo perduto del turismo e del superbonus 80% riguardano:

  • la riqualificazione antisismica (miglioramento del comportamento antisismico dell’immobile o spese per beni destinati a strutture esistenti);
  • l’abbattimento delle barriere architettoniche;
  • i lavori di manutenzione straordinaria, di restauro, di risanamento conservativo e di ristrutturazione edilizia;
  • la realizzazione e la ristrutturazione delle piscine termali, degli spogliatoi e dei servizi igienici;
  • gli investimenti in digitalizzazione (spese per wifi, dispositivi per i pagamenti elettronici, sistemi di gestione e relative licenze, router e modem);
  • l’acquisto dei mobili, dei complementi di arredo e l’illuminotecnica;
  • spese per le prestazioni dei professionisti per relazioni, attestati tecnici, asseverazioni nella misura massima del 10% dei costi ammissibili.

Contributi a fondo perduto turismo e superbonus 80%, da quando si può presentare la domanda?

Si hanno novità in merito alla presentazione delle domande del superbonus 80% per il turismo e dei contributi a fondo perduto. Il ministero del Turismo, infatti, sta mettendo a punto la piattaforma che deve essere pronta entro il giorno 21 febbraio 2022. Particolare attenzione deve essere tenuta in considerazione sui tempi. Infatti, dall’apertura della piattaforma, le imprese potenzialmente beneficiarie dei contributi avranno 30 giorni di tempo per presentare tutta la pratica. Difatti, tra permessi, visti e documenti vari, sono addirittura 29 le richieste alle quali adempiere per inviare la richiesta.

Importi degli interventi ammessi al superbonus 80% e ai contributi a fondo perduto

Tra gli interventi finanziabili dal superbonus 80% del turismo, anche il credito di imposta relativo agli interventi realizzati tra il 7 novembre 2021 e la fine di gennaio 2024. Si può ottenere il credito di imposta anche per gli interventi avviati a partire dal febbraio del 2020. Tuttavia, è necessario che le relative spese siano state sostenute a partire dal 7 novembre 2021. L’importo degli interventi varia da un minimo di 40 mila euro a un massimo di 100 mila euro.

Turismo, gli aiuti in arrivo per il settore: superbonus 80% e fondo perduto

Sono in arrivo varie misure per il settore del turismo: si va dal superbonus 80% al fondo perduto dai 40 mila ai 100 mila euro. E le strutture beneficiarie non sono solo gli alberghi, ma verranno incentivati anche i villaggi turistici, i campeggi e le strutture termali per interventi di ristrutturazione, efficientamento energetico e di adeguamento alla digitalizzazione delle strutture stesse.

Chi potrà beneficiare degli aiuti a fondo perduto e del superbonus 80% del turismo?

Ampio è il novero delle strutture del turismo che potranno beneficiare dei nuovi contributi a fondo perduto e del superbonus 80%. Rientrano nei finanziamenti gli alberghi, gli agriturismi, i villaggi, i parchi a tema, i campeggi e le strutture termali.

Per quali interventi si può ottenere il superbonus 80% e i contributi a fondo perduto nel turismo?

Gli interventi che danno luogo alla possibilità di ottenere il superbonus 80% e i contributi a fondo perduto per le strutture turistiche sono vari. Nel dettaglio:

  • l’efficientamento energetico;
  • la messa in sicurezza antisismica, inclusi gli interventi di ristrutturazione annessi;
  • le rimozioni delle barriere architettoniche;
  • la costruzione di piscine termali e le attrezzature inerenti;
  • gli oneri sostenere per digitalizzare le strutture.

Un’importante novità dei contributi che, a breve, potranno essere alla portata degli operatori del settore turistico è che gli aiuti riguarderanno non solo i nuovi interventi e le nuove costruzioni, ma anche gli interventi che risultano già in corso nel momento in cui è entrato in vigore il decreto del Piano nazionale di ripresa e di resilienza (Pnrr). Resteranno esclusi nel 2021 dai bonus solo quegli interventi iniziati e già conclusi all’entrata in vigore del decreto.

Incentivi sul turismo: superbonus 80% e contributi a fondo perduto da usare entro il 2024

Gli incentivi sul turismo scatteranno entro la fine del 2021 e potranno essere utilizzati per interventi da effettuare entro il 2024. Nello specifico, gli operatori del turismo potranno optare per il superbonus 80% e i contributi a fondo perduto. Nel caso del superbonus, si tratta di un credito di imposta che matura fino all’80%. L’importo calcolato può essere utilizzato in compensazione e per quote costante nei 3 periodi di imposta susseguenti a quelli in cui sia stato realizzato l’intervento. I contributi a fondo perduto, invece, possono arrivare all’importo di 100 mila euro per ciascun intervento.

Superbonus 80% turismo, come funziona?

Il superbonus 80%, che dà diritto al credito di imposta, può essere richieste dalle strutture rientranti nel settore del turismo per interventi relativi alla progettazione di lavori, per aumentare l’efficienza energetica, per lavori di impianto delle piscine termali, per le attrezzature e apparecchiature, per interventi antisismici o barriere architettoniche e sui costi per la digitalizzazione.

Fondo perduto al turismo, quanto si può ottenere?

Per il fondo perduto al settore del turismo si parte da 40 mila euro. L’importo può essere aumentato di altri 30 mila euro per interventi inerenti l’innovazione delle strutture per spese tecnologiche e per la digitalizzazione. La quota minima per ottenere il contributo aggiuntivo deve essere pari al 15% delle spese di innovazione tecnologica e digitalizzazione sul totale dell’intervento. Ulteriori 20 mila euro possono essere concessi in presenza di imprenditoria femminile e di giovani. Infine altri 10 mila euro possono incrementare l’importo del fondo perduto per interventi in strutture del turismo delle seguenti regioni: Sicilia, Sardegna, Puglia, Molise, Campania, Calabria, Basilicata e Abruzzo.

Fondo perduto turismo, quali sono i limiti?

Il fondo perduto per il turismo può avere come importo massimo (40 mila euro minimi, 30 mila per spese tecnologiche e digitali, 20 mila per donne e giovani, 10 mila per le regioni del Sud) fino a 100 mila euro. È previsto il limite del 50% della cifra accordata come fondo perduto sul totale del costo complessivo dell’intervento. Per le imprese che ne faranno richiesta, il contributo a fondo perduto verrà accreditato in un’unica soluzione. Si può ottenere, su domanda, un anticipo fino al 30% di quanto spettante.

Come si può presentare domanda per il superbonus 80% e per il fondo perduto al turismo?

Per la presentazione delle domande del superbonus 80% e del fondo perduto, nonché sulle modalità operative per presentare l’istanza stessa, è necessario attendere le disposizioni del ministero del Turismo. Le modalità, infatti, verranno comunicate con un avviso entro 30 giorni dall’entrata in vigore del decreto sul Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr). L’istanza dovrà essere trasmessa in via telematica.

Superbonus 80% e fondo perduto al turismo, da quan do si può presentare domanda?

Via libera al pacchetto di aiuti al settore del turismo. Nella giornata del 27 ottobre è stato approvato il decreto sul Piano nazionale di ripresa e resistenza (Pnrr) che prevede il superbonus 80% e aiuti a fondo perduto per il settore del turismo con lo stanziamento di 2,4 miliardi di euro. Per le domande verrà rispettato l’ordine cronologico dell’invio al ministero.

Chi può presentare domanda per il superbonus 80% e gli aiuti a fondo perduto del turismo?

Con l’approvazione del decreto sul Pnrr, il settore turistico beneficerà di risorse per lanciare il superbonus 80% e aiuti a fondo perduto alle imprese del settore. Delle risorse stanziate, 1,7 miliardi di euro andranno alle strutture ricettive, agli alberghi, agli stabilimenti balneari, ai parchi tematici, ai porti turistici, alle fiere e ai congressi e agli agriturismi. Le opere da realizzare riguardano in particolare l’efficientamento energetico e la riqualificazione.

Superbonus 80% turismo, quali sono le opere che danno diritto al credito di imposta?

Il superbonus 80% è ottenibile sotto forma di credito di imposta. Le spese da sostenere per ottenere il contributo riguardano, oltre all’efficientamento energetico, la riqualificazione e la ristrutturazione edilizia, anche:

  • la realizzazione di strutture attinenti l’attività, come le piscine termali e le relative attrezzature;
  • lavori per eliminare le barriere architettoniche;
  • spese di digitalizzazione;
  • costi sostenuti per la manutenzione straordinaria;
  • opere di conservazione;
  • messa in sicurezza anti-sismica.

Contributi a fondo perduto per il turismo, in cosa consistono?

Non c’è solo il superbonus 80% per gli operatori del turismo. Sono previsti, infatti, anche aiuti a fondo perduto dell’importo che può arrivare a 40 mila euro. Gli aiuti possono essere aumentati di ulteriori 30 mila euro se sono previsti interventi di digitalizzazione e di innovazione energetica e tecnologica per almeno il 15% dell’importo dell’intervento. Ulteriori 20 mila euro possono essere concessi (oltre ai 40 mila euro) alle imprese femminili e ai giovani fino a 35 anni di età. Per le imprese con sede nelle regioni del Sud Italia, l’incremento del fondo perduto è di 10 mila euro.

Superbonus 80% e aiuti a fondo perduto, da quando si potranno presentare le domande?

Le due misure, il superbonus 80% e gli aiuti a fondo perduto per il turismo, sono cumulabili. Ma non bisogna andare oltre i costi sostenuti. Il solo fondo perduto non può superare l’importo di 100 mila euro. E il superbonus 80% non può essere cumulato con altri aiuti dell’edilizia. L’assegnazione delle risorse avviene attraverso un metodo che garantisce l’ordine cronologico di arrivo delle domande. Occorrerà attendere l’avviso del ministero del Turismo entro 30 giorni dall’entrata in vigore del decreto approvato nella giornata di ieri.

Come utilizzare il credito di imposta degli aiuti al turismo?

Il credito di imposta derivante dagli aiuti contenuti nel pacchetto del decreto Pnrr al turismo può essere utilizzato sia in compensazione che essere ceduto. Nel caso della cessione del credito di imposta, l’operazione può avvenire anche solo in parte. Tra i terzi verso i quali cedere il credito, figurano anche le banche e gli intermediari finanziari.

Aiuti al turismo, risorse al Fondo per le piccole e medie imprese del settore

Tra le risorse stanziate dal governo con il pacchetto del turismo, figurano aiuti anche alle Pmi con il rafforzamento del relativo fondo. Infatti, 358 milioni di euro sono stati assegnati al Fondo di garanzia per le piccole e medie imprese sia per rafforzare la competitività delle aziende già attive che per lanciare l’attività delle nascenti imprese. Obiettivi del Fondo sono la sostenibilità ambientale e l’innovazione tecnologica.

Contributi a fondo perduto nel turismo, in arrivo pacchetto di misure per 1,7 miliardi

Contributi a fondo perduto, superbonus, fondo di garanzia per le piccole e medie imprese. È in arrivo un pacchetto di misure per gli operatori del turismo per 1,7 miliardi di euro dal Pnrr. Le misure dovrebbero entrare in vigore già prima del 31 dicembre 2021. Per fare in fretta, nei prossimi giorni il governo dovrebbe varare il decreto Pnrr destinato agli operatori di alberghi, stabilimenti balneari, imprese femminili e aziende gestite da giovani. L’obiettivo è la riqualificazione di circa 3500 strutture nei prossimi quattro anni.

Dai contributi a fondo perduto al credito di imposta, quali sono le misure attese per il turismo

Nel pacchetto di misure attese per il turismo dovrebbero rientrare:

  • il superbonus fino all’80% per la riqualificazione di alberghi, strutture ricettive e stabilimenti balneari;
  • un fondo di garanzia delle piccole e medie imprese, comprese misure per l’imprenditoria femminile e per i giovani fino a 35 anni;
  • un fondo di rotazione a garanzia degli investimenti nel settore;
  • contributi alle attività del Sud Italia;
  • una tax credit consistente nel credito di imposta per agenzie di viaggi e tour operator.

Misure per il turismo: il superbonus 80%

Una delle misure più attese è il superbonus 80% per le imprese del settore. Dovrebbero rientrare tra i beneficiari gli alberghi, le terme e gli stabilimenti balneari, gli agriturismi, i porti turistici, i congressi e le fiere, i parchi a tema. Il superbonus 80% dovrebbe essere applicato al rinnovamento delle strutture dal punto di vista dell’efficienza energetica e della riqualificazione per le barriere architettoniche e lavori antisismici.

Chi può accedere al superbonus 80% turismo?

I lavori ammessi al superbonus 80% dovranno essere effettuati e conclusi entro la fine del 2024. Tuttavia, il superbonus potrebbe finanziare anche interventi già svolti e terminati prima dell’entrata in vigore del decreto Pnrr, purché l’inizio dei lavori sia avvenuto a partire da febbraio 2020.

Come si può utilizzare il superbonus 80% con il credito di imposta?

Il superbonus 80% per i lavori effettuati su strutture turistiche potrà essere usato come credito di imposta destinato a coprire contributi e tasse. Il limite temporale di utilizzo dovrebbe essere l’anno di imposta 2025. Il credito di imposta potrà essere anche ceduto a soggetti terzi.

Fondo perduto per le imprese turistiche

I contributi a fondo perduto per le imprese del turismo dovrebbe arrivare a un importo limite di 40 mila euro. A questi dovrebbero aggiungersi ulteriori 30 mila euro se le spese per la digitalizzazione e per l’innovazione tecnologica dovessero ammontare ad almeno il 15% dell’intero intervento previsto per la struttura. Ulteriori incrementi sono previsti per le imprese gestite da giovani under 35 o da donne (20 mila euro aggiuntivi di fondo perduto). Per le imprese operati nelle regioni del Sud Italia l’incremento si attesterebbe a 10 mila euro. L’importo massimo spettante per ciascuna impresa è pari a 100 mila euro. Il contributo verrà erogato solo al completamento degli interventi, con un anticipo massimo del 30% di quanto previsto.

Turismo, atteso il fondo di garanzia per le piccole e medie imprese

Il fondo di garanzia per le piccole e medie imprese del turismo dovrebbe supportare oltre 24 mila investimenti. Il totale delle garanzie dovrebbe attestarsi intorno ai 2,7 miliardi di euro con un accantonamento presunto di 358 milioni di euro. Le categorie riservate sono, anche per questo strumento, le imprese operanti nel Sud Italia e quelle gestite da donne o da giovani.

Fondo di rotazione: garanzia del 35% delle spese ammissibili per digitalizzazione e riqualificazione

Un ulteriore strumento di garanzia per gli investimenti fatti nel settore del turismo sarà il fondo di rotazione. È prevista la garanzia delle spese ammissibili del 35%. Per il fondo verranno stanziati 40 milioni di euro nel prossimo anno e 50 milioni negli anni susseguenti. Gli interventi ammessi sono soprattutto quelli di digitalizzazione e di riqualificazione energetica.

Aiuti al turismo, la tax credit ai tour operator

Per i tour operator e le agenzie di viaggi è prevista la tax credit. Si tratta di un credito di imposta a copertura delle spese per la digitalizzazione dei servizi. Si può arrivare al 50% del credito di imposta sulle spese sostenute e ammissibili, fino al tetto massimo di 25 mila euro. Tra i lavori ammessi al credito di imposta risultano l’acquisto di siti web e la gestione delle prenotazioni di pernottamenti attraverso la digitalizzazione dei servizi stessi. Il fondo godrà di uno stanziamento di 98 milioni di euro da assegnare agli anni dal 2022 al 2025.