Taglio Superbonus retroattivo: si salvano in pochi

Nel decreto Aiuti Quater sono previste numerose novità per coloro che vogliono accedere al beneficio del Superbonus. Meglio dimenticare la possibilità di ricevere il 110% di quanto speso, infatti il decreto provvede al taglio del Superbonus. Ecco le novità.

Taglio del Superbonus per condomini

Già lungamente annunciato, c’è stato il taglio del Superbonus 110% che ora diventa Superbonus 90%. Una percentuale di credito di imposta comunque rilevante e interessante se non fosse per il fatto che, chi vuole rientrare in breve termine delle spese sostenute, deve provvedere alla cessione del credito, infatti la maggior parte dei contribuenti, rispetto al credito di imposta che potrebbero maturare con lavori trainanti e trainati, sono incapienti. La cessione del credito fa comunque perdere parte dell’importo e se con il 110% si riuscivano a ottenere dalle banche quote tra il 84% e il 94%, scommettiamo che con il Superbonus 90% la percentuale sarà ancora ridotta.

A ciò deve aggiungersi che in seguito alla pronuncia della Corte di Cassazione che ha portato al diniego di dissequestro delle somme già “acquistate” dagli istituti di credito, Poste Italiane e Banca Intesa hanno bloccato le cessioni a causa degli elevati rischi connessi a tale pratica. Si può immaginare quindi una certa difficoltà anche in futuro a collocare sul mercato i crediti maturati.

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Taglio del Superbonus retroattivo per le somme spese nel 2023 anche per lavori iniziati nel 2022

La brutta notizia però non è solo che il meccanismo del decalage e quindi il taglio del bonus sia anticipato al 2023, ma anche un’altra. Infatti inizialmente il Presidente del Consiglio Giorgia Meloni aveva dichiarato che le pratiche già avviate avrebbero comunque avuto copertura, invece oggi le cose cambiano, infatti per i lavori per i quali non viene presentata la Cilas (comunicazione inizio lavori asseverata) entro il 25 novembre 2022, sarà comunque applicato il credito di imposta al 90% e non al 110%. Con il taglio del Superbonus retroattivo dal 1° gennaio 2023 tutte le spese sostenute saranno riconosciute al 90%.

In merito alla cessione dei crediti, il ministro Giorgetti ha dichiarato “la cessione è una possibilità, non un diritto. Bisogna fare chiarezza su questo. E’ passata nell’immaginario collettivo l’idea che il credito d’imposta sia moneta, ma così non è“. Il Governo si sta quindi adoperando per trovare una soluzione per i crediti esistenti, ma per il futuro sarà bene essere responsabili e trovare un soggetto a cui cedere i crediti prima di iniziare i lavori. Le parole testuali sono ” chi deve fare un investimento deve valutare prima se l’impresa costruttrice o la banca sia disponibile a riconoscere il credito, altrimenti condomini e famiglie e devono calcolare il progetto d’investimento in modo diverso

Proroga Superbonus 110% solo per villette unifamiliari: condizioni

Una buona notizia vi è solo per i proprietari delle abitazioni unifamiliari, infatti potranno usufruire del Superbonus fino al 31 dicembre 2023 se titolari di un reddito inferiore a 15.000 euro annui. Possiamo anche immaginare che con un reddito così basso potrebbero avere difficoltà con la copertura dei costi che resterebbero a carico. Deve però essere ricordato che la soglia dei 15.000 euro viene calcolata applicando il quoziente familiare.

Un’altra novità c’è per coloro che hanno iniziato i lavori con il Superbonus 110% per le villette unifamiliari e abbiano rispettato il SAL 30% al 30 settembre 2022, costoro potranno avere più tempo per completare i lavori, cioè fino al 31 marzo 2023 e soprattutto potranno avere il 110%. Questa piccola agevolazione è stato calcolato che potrebbe costare 2,5 miliardi di euro. Il risparmio che invece si ottiene con il taglio superbonus retroattivo dovrebbe essere di circa 4,5 miliardi di euro.

Ricordiamo infine, che nel 2024 il superbonus passerà al 70% e nel 2025 al 65%.

Proroga Superbonus unifamiliari: presentati gli emendamenti. Accordo su responsabilità solidale

Ottime notizie potrebbero arrivare presto per coloro che hanno ottenuto il Superbonus 110% ma non riescono a completare il 30% dei lavori entro il 30 settembre e rischiano così di perdere parte dei contributi. Infatti il mancato rispetto di questo termine prevede la perdita del beneficio con riconoscimento solo delle somme effettivamente spese fino a tale data. Ecco cosa sta succedendo per il superbonus unifamiliari.

Presentati gli emendamenti per la proroga del termine del 30 settembre per superbonus unifamiliari

Sono stati presentati al decreto Aiuti Bis gli emendamenti per la proroga del superbonus per unifamiliari fino al 31 dicembre e senza condizioni, cioè senza necessità di completare il 30% lavori entro il 30 settembre 2022, ma rispettando esclusivamente il termine finale. L’emendamento mira ad aiutare coloro che hanno i lavori bloccati.

Il 30 settembre 2022 è attualmente il termine temporale da rispettare per le unifamiliari al fine di potersi avvalere del Superbonus 110%. Entro tale termine è necessario dimostrare di avere effettuato almeno il 30% dei lavori, compresi quelli non ricadenti nelle agevolazioni Superbonus.

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Superbonus per proprietari unifamiliari: cosa cambia con l’approvazione degli emendamenti?

Gli emendamenti per la proroga del superbonus unifamiliari sono due e sono stati presentati uno dalla Lega e uno da Italia Viva, se approvati consentirebbero a coloro che hanno avuto accesso ai benefici del superbonus di poter continuare a fruire dell’agevolazione senza dover rispettare il limite dello Stato di Avanzamento dei Lavori entro il 30 settembre 2022.

Ricordiamo che il decreto Aiuti Bis deve essere convertito entro l’inizio del mese di ottobre e le principali discussioni sono proprio sul Superbonus e soprattutto sull’eventuale reperimento delle risorse necessarie per il suo ulteriore finanziamento e sulla facilitazione delle operazioni di cessione del credito.

Tra le misure che si auspicano c’è la responsabilità solidale tra beneficiario e cessionario del credito solo nel caso in cui sia provata la truffa. Proprio su tale emendamento è appena arrivato l’accordo che prevede la responsabilità solidale tra beneficiario e cessionario solo in caso di dolo o colpa grave. Questo accordo potrebbe sbloccare numerosi crediti incagliati.

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Aggiornamento emendamenti superbonus unifamiliari

Purtroppo tra le misure approvate dal Senato nel pomeriggio del 13 settembre 2022, non c’è la proroga del temine del 30 settembre per il SAL 30% per le villette unifamiliari. Ne deriva che restano in vigore le precedenti norme, anche se è probabile un inserimento all’interno del decreto Aiuti Ter