Box e posti auto, è ora di comprare

Aumentano le tasse, crescono gli affitti e le rate dei mutui delle case, mentre calano le quotazioni di box e posti auto.

Stando ai dati forniti dal gruppo Tecnocasa, nel primo semestre del 2012 la diminuzione è stata rispettivamente del 3,8% e del 5,4% (5,9% nelle grandi città). Ma è nelle zone centrali che si registrano i prezzi più alti, vale a dire proprio dove l’offerta di box non è elevata.

Ma che cosa spinge all’acquisto del box o del posto auto? Uno tra gli elementi che vengono maggiormente presi in considerazione da parte di chi cerca un’abitazione per uso diretto è la presenza del box, soprattutto in zone molto trafficate. Ad ogni modo, una fetta minore lo sceglie come investimento da mettere a reddito (57,6% contro il 42,4%).

Secondo i dati raccolti da Tecnocasa, nella prima parte del 2012 il rendimento dei box nelle grandi città è stato del 5% annuo lordo.

Chi vuole investire in questo segmento immobiliare deve innanzitutto valutare la zona in cui il posto auto è ubicato, prediligendo le aree con scarsa possibilità di parcheggio. Sarebbe inoltre opportuno informarsi sull’esistenza di interventi edilizi di nuova costruzione che hanno in dotazione il box oppure di progetti relativi esclusivamente alla loro nascita.

Finanziamenti in calo per i mutui casa

Benché ammontino a un totale di 11.114,16 milioni di euro complessivi, i finanziamenti chiesti dalle famiglie italiane per accendere un mutuo sono calati, nell’ultimo trimestre del 2011, del 25,29%. Rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente sono stati erogati 3.761,81 mln di euro in meno.

Ce lo racconta il Bollettino Statistico pubblicato da Banca d’Italia e conferma la tendenza già rilevata nei trimestri precedenti. Causa principale rimane la crisi economica che ha caratterizzato, e lo sta ancora facendo, l’Area Euro.

E Tecnocasa aggiunge, come motivo di questa contrazione dai risvolti negativi, anche il forte rallentamento delle operazioni di sostituzione e surroga che nel quarto trimestre 2011 ha caratterizzato circa il 1,5% dei volumi, mentre un anno prima erano stimanti in circa il 10%.

Considerando tutto il 2011, l’importo totale dei finanziamenti erogati alle famiglie che hanno richiesto un mutuo è di 49.239,30 mln di euro, saldo che, rispetto al 2010, rileva un calo pari al -11,84% con 6.612 mln di euro in meno.
Questa diminuzione ha riportato l’Italia al 2004, quando i finanziamenti per l’acquisto dell’abitazione erogati furono poco meno di 49 miliardi di euro.

Vera MORETTI

Il mattone resta l’investimento più sicuro

Il 2011 non è stato un anno facile per il mercato immobiliare italiano, anche se l’abitazione rimane per gli italiani una delle forme più sicure per investire i propri risparmi. E’ quanto emerge nell’ultimo studio di Tecnocasa sul mattone italiano e sulle previsioni per l’anno in corso.

“Mai, come in questo anno, potenziali acquirenti e venditori sono stati accumunati da un generale disorientamento causato dai numerosi interventi che si sono susseguiti per stabilizzare l’economia italiana” ha commentato Fabiana Megliola, responsabile dell’ufficio studi di Tecnocasa. Nonostante la crisi finanziaria c’è stato chi ha visto l’abitazione come forma di impiego del denaro sicuro. E allora chi ha potuto ha migliorato la propria abitazione, facendo un acquisto migliorativo; tanti genitori hanno aiutato i figli con i propri risparmi per consentire loro l’acquisto della prima casa; molte famiglie con una situazione economica ormai stabilizzata hanno pensato di acquistare una seconda casa in località turistiche. Compravendite, in calo del 2,2% nel 2011 Stando ai dati diffusi dall’Agenzia del territorio gli ultimi dati sulle compravendite residenziali hanno registrato una contrazione delle transazioni del 2,2% e l’anno si è chiuso con 598.224 scambi , lontani dai picchi del 2006, ma vicini ai volumi della fine degli anni ’90. L’analisi delle compravendite realizzate dalle agenzie del gruppo Tecnocasa evidenzia che il 78% di coloro che hanno acquistato la casa in questa seconda parte del 2011 si è indirizzata verso l’abitazione principale, a seguire quella ad uso investimento (16,8%) e poi la casa vacanza (5,2%).

Previsioni per il 2012 Dove andrà ora il mercato immobiliare e quanto durerà ancora questa correzione dei valori? Al momento è prematuro dare una risposta. In base ai nuovi dati raccolti sull’andamento del mercato immobiliare dell’anno 2011 l’ufficio studi di Tecnocasa rivede ancora al ribasso le previsioni immobiliari per il 2012. “Il contesto macroeconomico incerto rende difficile effettuare delle stime ma riteniamo che i prezzi nelle grandi città nel 2012 potranno avere un’oscillazione compresa tra -2% e 0%” indicano gli esperti aggiungendo che “le dinamiche immobiliari di queste realtà potrebbero essere migliori rispetto a quelle che si registreranno nelle realtà dell’hinterland, così come quelle del Nord e del Centro Italia rispetto al Sud Italia”.

Fonte: ansa.it

L’intermediario immobiliare arriva sul web

Finita l’era del porta a porta e dei volantini lasciati nella cassetta delle poste, anche l’intermediario immobiliare adesso sbarca sul web. “Sicuramente – spiega a LABITALIA Antonio Rainò, consulente per il marketing e la comunicazione e curatore del sito Immobiliare.com – il web rappresenta una grande risorsa per il settore che, da sempre, risente del cosiddetto ‘fai da te’. Solo il 40% delle intermediazioni immobiliari, infatti, passa per le agenzie. Ma questo dato che non ci preoccupa affatto”.

“Il web – sottolinea Rainò – rappresenta una grande risorsa per l’intermediario immobiliare specializzato per target ben precisi, più che area geografica ad esempio”.

“E’ un canale in più – aggiunge – che diventa, nella maggior parte dei casi, strategico quando si vanno a trattare compravendite di immobili di un certo tipo, come le case-vacanze o di pregio. Il web diventa così una vetrina utile per raggiungere, in tempo reale, anche clienti lontani”.

“L‘intermediazione immobiliare on line – precisa Antonio Rainò – richiede anche più tipi di professionalità. Come il saper scattare e scegliere le foto più adatte di un immobile. Se di una casa in vendita si mette on line una foto con un letto disfatto oppure con un angolo buio difficilmente si avrà molte possibilità di venderla”.

Tuttavia, spirito imprenditoriale, una buona dialettica, una forte propensione al rapporto interpersonale, una ferma volontà orientata alla propria carriera e la capacità di lavorare in team rimangono le caratteristiche ‘tradizionali’ richieste a chi intende operare nel mercato dell’intermediazione immobiliare.

A confermarlo a LABITALIA è Antonio Pasca, presidente Tecnocasa Franchising spa. “Noi – ricorda – puntiamo molto, infatti, sulla nostra scuola di formazione nazionale che eroga corsi a vari livelli, dal neo-inserito in agenzia fino al professionista già affermato. Per quanto riguarda le figure che, una volta inserite, rimangono all’interno del gruppo, dopo il primo anno di attività si stima una percentuale di circa il 65%”.

“L’agente immobiliare, al di là dei cicli di mercato, deve comunque sempre proporsi – ricorda Pasca – come un professionista in grado di mediare tra le parti con l’adeguata preparazione che si richiede a chi deve portare a compimento un’operazione delicata come l’acquisto o la vendita di un’abitazione per il mediatore immobiliare o il reperimento di un finanziamento per il mediatore creditizio”.

“Esistono dei fattori-chiave – aggiunge – che sono la condizione necessaria perché un’impresa possa rimanere sul mercato nel tempo: l’onestà, la preparazione e la trasparenza devono essere le qualità principali degli operatori”.

Fonte: adnkronos.com

Roma, si contrae il mercato immobiliare

In leggera contrazione il mercato immobiliare a Roma. Questo è quanto rileva l’Ufficio Studi Tecnocasa in un’indagine che ha preso in esame diverse zone della Capitale.

Nello specifico, nelle zone centrali la contrazione dei valori immobiliari è stata lieve, nell’ordine dello 0,4%; si mantengono stabili i valori nell’area del Centro storico, del Pantheon, del Ghetto Ebraico, di via del Corso, di via del Babuino e di piazza del Popolo.

Le richieste di abitazioni provengono in genere da professionisti, investitori, genitori di studenti, stranieri – con una tendenza che non sorprende e che vede prevalentemente farsi avanti russi e arabi, solo in parte minore americani ed inglesi – oppure da chi acquista per avviare bed and breakfast, anche se questi ultimi risultano in leggero calo vista l’alta presenza di questo tipo di attività.

Le soluzioni più ambite sono quelle già ristrutturate, posizionate ai piani alti, dotate di vista panoramica, terrazzi e ascensore. Il primo semestre dell’anno evidenzia, inoltre, un aumento di immobili in affitto sul mercato, anche se i canoni sono sostanzialmente stabili.

Clicca qui per scaricare lo studio di Tecnocasa.

Estate, tempo di mare e… di case al mare

Scendono i prezzi delle case al mare nelle località turistiche italiane: nel secondo semestre 2010, i valori sono calati in media dello 0,5%, secondo quanto emerge da una ricerca effettuata da Tecnocasa, che ha monitorato il mercato delle case-vacanza lungo tutta la Penisola.

Secondo le rilevazioni, il mercato risulta sostanzialmente stabile e vede nelle località del Centro una contrazione dell’1,1%, seguite da quelle del Nord e del Sud con una diminuzione dello 0,2%. Le regioni in cui si segnala, invece, un aumento dei prezzi sono la Calabria (+2,8%), la Sicilia (+4,6%) e la Puglia (+ 0,5%). Prezzi stabili in Liguria, in Friuli Venezia Giulia, Abruzzo e Basilicata. I cali più forti si notano in Emilia Romagna (-1,2%), Toscana (-5,7%), Campania (-3,4%), Molise (-1,6%), Marche (-1%), Sardegna (-0,8%) e Lazio (-0,5%).

A cercare una seconda casa di vacanza sono soprattutto acquirenti di età compresa tra 45 e 64 anni; quasi sempre ad acquistare la seconda casa sono famiglie che hanno raggiunto una stabilità economica oppure pensionati che investono i risparmi per asquistare una casa di villeggiatura per sé o per i figli. Quali le tipologie più gettonate? Bilocali o piccoli trilocali (50-70), con giardino, terrazzo o balcone-veranda). Importante la presenza della vista mare, la vicinanza alla spiaggia e il posto auto o il garage.

Trilocale o bilocale? In città e a Milano 3 è meglio, mentre altrove…

 

Per chi abita nelle grandi la scelta del trilocale è la soluzione abitativa preferita.

Uno studio condotto dall’agenzia immobiliare Tecnocasa ha evidenziato che, solo nel mese di maggio, chi, nelle grandi città, abbia acquistato un immobile, nel 35,3% dei casi abbia optato proprio per un appartamento di tre locali.

E il “bi”? Arriva al secondo posto,  selezionato probabilmente da single e coppie senza figli, con il 30,6% delle preferenze.

Solo il 21,7% è invece riuscito  a permettersi un quattro locali, mentre il 7,8% dei casi ha avuto l’esigenza o la possibilità di acquistare un cinque locali in una grande città.

Quali sono gli indirizzi delle case più gettonati? Sempre secondo questa ricerca, a concentrare i desideri di famiglie e nuovi nuclei ci pensano i capoluoghi di regione che sono stati scelti dal 49,2% dei nuovi proprietari. Ma con un’eccezione.

Le grandi città di Milano, Roma e Napoli hanno infatti visto il bilocale a dominare il mercato della compravendita:

  • a Milano per il 50% dei nuovi compratori;
  • a Roma il 40,8%
  • a Napoli, superando le percentuali del trilocale  ovvero rispettivamente del 33,7%, del 35,5% e del 30,9%.

A Torino, invece, hanno scelto un bilocale nel mese di maggio  34,2% dei nuovi proprietari, mentre il 33,3% ha optato per il “tri”.

Infine, sempre secondo Tecnocasa, le città dei monolocali è Napoli, che ha registrato un 11% delle preferenze; Verona è invece la patria dei quattro locali, con il 33% delle richieste; mentre le case di grandi dimensioni convengono – si fa per dire – a Firenze, dove il 15% si è potuta permette ben cinque locali e per di più in riva all’Arno.

P.P.

Nel 2011 investiremo nel mattone? Cerchiamo di capire come si comporterà il mercato immobiliare

Come sarà il 2011 per i nostri amici e lettori Agenti Immobiliari? Proviamo a proporvi il punto di vista e le previsioni di un’azienda certamente tra i leader del settore: Tecnocasa.

Secondo l’azienda di Rozzano, il 2011 sarà all’insegna della stabilità dei prezzi e della prudenza, con una minore propensione all’indebitamento da parte delle famiglie italiane. Secondo la ricerca condotta dal gruppo immobiliare, le compravendite nel 2011 si potrebbero attestare intorno alle 630 mila unità. Sul fronte prezzi, non pare possano esserci delle improvvise inversioni di tendenza e i prezzi dovrebbero mantenersi piuttosto stabili. Guardando nel dettaglio, le grandi città potrebbero avere delle performance migliori rispetto ai comuni dell’hinterland e ai capoluoghi di provincia, grazie a una domanda che già da diversi semestri è aumentata. In particolare, Tecnocasa stima un incremento dei prezzi compreso tra lo 0% e il 2% nelle grandi città a fronte di una variazione nulla nell’hinterland e negli altri capoluoghi di provincia. Detto questo c’è anche da dire che molto dell’andamento del mercato immobiliare dipenderà dalla congiuntura macroeconomia e dall’andamento del mercato del lavoro. Infatti qualora dovesse aumentare il tasso di disoccupazione (noi non crediamo che ciò avvenga) ci potrebbe essere maggiore incertezza nelle decisioni di acquisto, soprattutto per coloro che dovranno ricorrere al finanziamento per acquistare l’abitazione.

In conclusione, cari amici Agenti Immobiliari, il 2011 dovrebbe essere un anno in cui le famiglie saranno particolarmente prudenti e forse poco propense all’indebitamento, ma sicuramente ci sarà un andamento più positivo rispetto all’anno che si è appena concluso.