Generali cede le quote di Telecom Italia

Il sodalizio tra Generali e Telecom Italia si è sciolto: la società di assicurazioni, infatti, ha ceduto la sua quota del 4,3% che deteneva sul capitale della compagnia telefonica ammiraglia, percentuale che ha un valore ci circa 690 milioni di euro.
Benché tale operazione sia avvenuta ormai qualche settimana fa, la notizia è stata ufficializzata solo in questi giorni.

La decisione della compagnia del Leone è una conseguenza dello scioglimento di Telco, il veicolo finanziario costituito nel 2007 per rilevare il controllo della compagnia telefonica.
Dopo questa operazione Generali, Intesa SanPaolo, Mediobanca e Telefonica si sono viste assegnare direttamente quote della compagnia telefonica, avendo così la facoltà di disfarsene.

Ma questa uscita di Generali dal mondo delle telecomunicazioni segue la politica di Mario Greco, group ceo della società triestina, il quale ha infatti dichiarato: “Già nel 2013 ho detto che non avevamo partecipazioni strategiche e che avremmo disposto nelle maniere più opportune di tutte le vecchie partecipazioni strategiche e questo rimane vero. Siamo una società di assicurazioni e facciamo assicurazioni“.

A queste parole ha fatto eco anche il cfo Alberto Minali, che ha anche smentito voci relative a una vendita a termine della partecipazione: “Abbiamo fatto una protezione sul valore della quota di Telecom Italia, per cui ci siamo protetti da eventuali discese del valore. Non è una vendita“.

Vera MORETTI

Agente di vendita, vogliono te!

Un’azienda che opera nel settore delle telecomunicazioni ed è partner di British Telecom è alla ricerca di nuovi agenti e rappresentanti con alle spalle esperienza nella vendita.
La società, infatti, è in grande espansione e ha necessità di allargare il suo organico, soprattutto nella zona di Roma e, più in generale, in tutto il Lazio.

Ai nuovi candidati si offre.

  • Formazione specifica e Certificazione Aziendale;
  • Affiancamento e Supporto commerciale;
  • Provvigioni ai più alti livelli del mercato;
  • Bonus al raggiungimento obiettivi;
  • Bonus sul fatturato dei sotto-agenti gestiti;
  • Vasto portafoglio di offerta competitivo, innovativo e personalizzabile;
  • Lavoro in zona di residenza del candidato;
  • Appuntamenti prefissati dal nostro call center;
  • Servizio Clienti interno, dedicato alla gestione post vendita;
  • Ufficio commerciale
  • Mandato Agente di commercio o Procacciatore di affari;
  • Possibilità di crescita professionale in un Azienda giovane in grande espansione;

Per saperne di più, Infojobs.it.

Consulente di telefonia, ecco un’occasione per te!

Il settore delle telecomunicazioni conferma il suo periodo di “fermento”.

Ancora una volta, infatti, la ricerca di lavoro riguarda professionisti con esperienza nell’ambito della telefonia e, in questo caso, la zona di interesse è la Sardegna.

La richiesta riguarda in particolare consulenti di telefonia che si dovranno occupare di recuperare i clienti persi.
I candidati sono tre, uno per la provincia di Cagliari, uno per la provincia di Nuoro e uno per Oristano.

Il candidato dovrà garantire 4 appuntamenti giornalieri presso clienti intenzionati a ritornare in azienda e si dovrà recare da loro per formalizzare la migrazione del servizio.

Per saperne di più, Monster.it.

Sales agent cercasi!

Gli agenti di vendita sono sempre molto richiesti, specialmente nei settori più vivaci, nonostante la crisi.

Uno di questi è sicuramente quello delle telecomunicazioni, poiché un’azienda che opera in questo ambito è alla ricerca di un sales agent per l’area Business, che contribuisca alla crescita del portafoglio clienti attraverso la promozione dei servizi dedicati per strutture alberghiere, bar, pub, ristoranti e pubblici esercizi in genere.

Ovviamente, aver maturato esperienza, in particolare nel settore HO.RE.CA, costituisce titolo preferenziale, insieme a spiccata capacità organizzativa e problem solving.

Per conoscere ulteriori dettagli, Monster.it.

Le imprese del Nord Est reclamano la banda larga

Per le imprese è sempre più impossibile prescindere dalle infrastrutture immateriali, ovvero da telecomunicazioni, informatica, trasmissione e ricezione dati in tempo reale.

Di questo sono perfettamente consapevoli le imprese del Nord Est, dove due aziende su tre considerano le infrastrutture immateriali importanti quanto quelle materiali (67,6%), mentre un quinto dei rispondenti le ritiene ancora più importanti (19,8%).
Solo un decimo degli imprenditori (11,9%) considera le infrastrutture materiali nettamente più importanti di quelle immateriali.

Questi dati sono stati resi noti da un’indagine condotta dalla Fondazione Nord Est con il contributo di FriulAdria Crédit Agricole, su un panel di testimoni privilegiati scelti tra gli imprenditori di Veneto, Friuli Venezia Giulia e Trentino Alto Adige.

In Veneto, in particolare, è stato rilevato il “picco” di chi considera ancora più importanti le infrastrutture immateriali (21,9%) e in Trentino Alto Adige per chi invece ritiene più centrali quelle materiali (18,2%).
Le imprese del Nord Est che valutano da sufficiente a ottima la disponibilità di infrastrutture immateriali nella propria regione sono il 60,9% ma, benché si tratti di una cifra ragguardevole, è ancora troppo limitata, soprattutto se riguardante un territorio ricco di attività produttive fortemente internazionalizzate come quello nordestino.

I giudizi diventano ancor meno positivi quando viene richiesta un’opinione sulla qualità dei servizi forniti dalle infrastrutture. A livello aggregato una quota appena sopra il 50% (54,7%) li considera adeguati alle proprie necessità, mentre, guardando alle singole regioni, si notano differenze piuttosto forti.

Complessivamente le valutazioni insufficienti si fermano al 55,9%, ma salgono notevolmente tra le aziende del Veneto (64,4%) e, parimenti, del Friuli Venezia Giulia (64,7%). Più favorevoli sono le opinioni nelle due Province autonome trentine, dove quattro imprese su cinque esprimono apprezzamento.

Tra le imprese del Nord Est rientranti nel campione della presente indagine, solo il 61,7% afferma di avere accesso alla banda larga. Essa consente una maggiore velocità di connessione, fondamentale quando si tratta di servizi come telelavoro, teleconferenza, videochiamata, l’avvio di un’attività a distanza. Le aziende non servite dalla banda larga possono quindi subire una perdita di produttività.

Ma cosa impedisce la sua diffusione? Sicuramente i costi elevati di investimento, che nelle zone scarsamente abitate non troverebbero adeguati ritorni economici.
A questo proposito, però, i dati pubblicati dall’Istat rivelerebbero una certa discrepanza, perché, al 2010, a essere dotate di connessioni a banda larga erano l’82,7% delle imprese del Veneto, l’84,9% di quelle del Friuli Venezia Giulia, l’84,5% in provincia di Trento, l’86,2% in provincia di Bolzano.

La banda larga è utilizzata in particolare per i sistemi di videoconferenza, di cui sono dotate il 55% delle aziende del Nord Est, i sistemi “cloud” per l’archiviazione dei dati, adottati solo dal 36,6%, e le strutture di vendita online tramite e-commerce, utilizzate appena dal 30,3% delle imprese rispondenti.

Vera MORETTI

Sales Agent, questa è l’occasione per voi!

Le imprese, per essere sempre più competitive, cercano di essere al passo con l’innovazione, anche quando si tratta di telecomunicazioni.
Per questo, chi si occupa del settore, deve essere sempre in grado di fornire ai clienti le migliori proposte e la consulenza di personale qualificato.

A questo proposito, un’azienda di Roma sta cercando, per il potenziamento della propria struttura di vendita, agenti per aree geografiche provinciali predeterminate.
I sales agent selezionati dovranno occuparsi dell’area business e contribuire all’ampliamento del portafoglio clienti, attraverso la promozione dei servizi dedicati per strutture alberghiere, bar, pub, ristoranti e pubblici esercizi.

Per questo motivo, i candidati ideali devono essere dotati di buone doti relazionali e di comunicazione, ma anche e soprattutto di problem solving.

Per conoscere maggiori dettagli, è possibile collegarsi su Monster.it.

Agente esperto nelle telecomunicazioni, cercano te!

Il settore delle telecomunicazioni è uno di quelli che offre maggiori novità, grazie ad una forte predisposizione per l’innovazione, ma anche a causa della concorrenza, sempre più serrata.
Per questo, promuovere i propri prodotti e i propri servizi è indispensabile, ma fondamentale è potersi avvalere di personale qualificato, che sappia accattivare l’attenzione dei clienti.

E’ proprio questa la caratteristica che un’azienda che opera nelle telecomunicazioni nella zona di Bologna sta cercando per ricoprire la posizione di agente.
Ovviamente, anche l’esperienza è indispensabile, e in questo caso riguarda il canale Small Business, poiché i servizi da offrire verranno presentati a clientela del settore.

Per sapere nel dettaglio cosa offre questa società, è possibile collegarsi a Monster.it.

Avanade fa crescere il BYOD

Se è vero, come ha annunciato il report Morgan Stanley Market Trends, che alla fine del 2012 oltre la metà dei dispositivi di rete sarà in grado di navigare in modalità wireless e la maggior parte di essi verrà utilizzata sui luoghi di lavoro, Avanade, società che si occupa di soluzioni tecnologiche e servizi informatici, potrà dare un notevole supporto alle aziende.

Avanade ha anche effettuato una ricerca a settembre 2012 che ha coinvolto 599 dirigenti C-level e decision maker IT in 19 Paesi: da questa indagine è emerso che il BYOD (Bring Your Own Device), è in continua crescita.
A conferma di ciò, vi è il 61% delle aziende, che in Italia raggiungono il 63%, che conferma l’utilizzo, da parte dei dipendenti, dei propri dispositivi privati sul luogo di lavoro.

Più nel dettaglio, in Italia il 93% degli intervistati dichiara che almeno un dipendente fa uso di un dispositivo personale per scopi lavorativi e oltre la metà degli intervistati (54%), dichiara che la maggioranza dei dipendenti utilizza gli smartphone per consultare email, documenti online e calendario. In Italia la percentuale di chi si avvale di questi strumenti per le attività di base è del 47%.

I tablet, inoltre, nonostante la loro giovane età, sono già considerati strumenti cruciali in un mondo multi-device. Di fatto, un terzo delle aziende (33% a livello globale, 37% in Italia) riporta che la maggior parte dei dipendenti utilizza i tablet per operazioni di base, mentre un altro 33% sottolinea come i dipendenti li impieghino per attività aziendali avanzate come CRM, project management, creazione contenuti e analisi dati. In quest’ultimo caso l’Italia registra una percentuale più alta, pari al 47%.

Ugo Castellani, Mobility & Outsourcing Director di Avanade Italy, ha dichiarato: “La ricerca mostra quanto l’utilizzo dei tablet sia diventato fondamentale sul luogo di lavoro: in meno di tre anni questi prodotti sono diventati indispensabili. Le aziende hanno imparato a riconoscere i vantaggi apportati al loro business e derivanti dall’utilizzo dei tablet: ecco perché è importante disporre di soluzioni IT ad hoc per consentire ai propri sistemi di massimizzare le opportunità tecnologiche e di business. Con il rilascio di Microsoft Windows 8 e di Windows Phone 8, sarà disponibile una nuova gamma di soluzioni di mobility per le aziende e per i dipendenti volte a migliorare significativamente le performance aziendali”.

La collaborazione tra Avanade e Microsoft ha portato alla creazione di una applicazione per Windows 8 chiamata “Nomad Connection”, ideata per Telefònica, azienda di telecomunicazioni che fornisce soluzioni di comunicazione, informazione e intrattenimento a oltre 300 milioni di clienti in Europa e America Latina.
Si tratta di un’applicazione che ha il merito di migliorare il livello del servizio erogato ai clienti, permettendo l’acquisto di servizi Internet on demand come i servizi di roaming e la possibilità di connettersi automaticamente alla rete desiderata.

A questo proposito, Castellani specifica: “Per sfruttare al massimo i vantaggi apportati dalla mobility sia a impiegati che clienti, le aziende stanno ridisegnando la propria struttura di business. La ricerca Avanade rivela che le aziende stanno modificando i processi di business come le vendite e il marketing, nonché rivedendo alcune posizioni aziendali, come lo staff HR, al fine di sfruttare al massimo l’utilizzo dei device mobili e le nuove tecnologie consumer. Si evidenziano pertanto i primi segni di un cambiamento in atto all’interno delle imprese e di come questo abbia un impatto su fatturati, profitti e servizio clienti”.

Vera MORETTI

Azienda cerca store manager nella telefonia

Il settore delle telecomunicazioni, che spesso opera basandosi sui call center, è in continuo fermento e, per questo, necessita di continui cambiamenti per stare al passo con i tempi ed offrire agli eventuali utenti i servizi migliori.
Coloro che occupano ruoli di rilievo in questo ambito, dunque, devono essere sempre aggiornati e proporre soluzioni accattivanti e convenienti.

A questo proposito, nella zona di Cantù si ricerca un profilo che possa lavorare come Store Manager per un’azienda leader nel settore.
Le mansioni che gli sono richieste sono, oltre alla vendita di telefonia mobile relativa al gestore 3, anche la gestione di un Open Space all’interno di un centro commerciale.

Per svolgere al meglio il lavoro, il candidato ideale deve dimostrare spirito di iniziativa, ma anche dimostrare di avere una certa esperienza nelle vendite.

Per conoscere ulteriori dettagli, è possibile collegarsi a Monster.it.