Abruzzo: economia in ginocchio

L’Abruzzo sta attraversando un periodo davvero difficile, a causa delle calamità naturali che lo stanno colpendo, a cominciare dal terremoto, fino al maltempo che non ha dato tregua.
Come se non bastasse, infatti, il danno del sisma recente, neve e alluvioni hanno danneggiato le vie di comunicazione e privato di elettricità molte zone, con conseguenze drammatiche per i magazzini di merci deperibili e per gli animali degli allevamenti.

Il gelo e le esondazioni, inoltre, hanno reso inagibili molti negozi delle principali città, bloccando ulteriormente l’economia del territorio, già messa a dura prova. E chi sperava nei saldi per un recupero, è costretto a rassegnarsi ad un’annata disastrosa. I negozianti, dunque, si uniscono al settore alimentare, del turismo e delle attività produttive in una profonda crisi per la quale ora non si vede recupero.

Massimo Vivoli, Presidente Nazionale di Confesercenti, ha dichiarato: “L’Abruzzo versa in condizioni estremamente difficili. Per questo la giunta di Confesercenti ha avviato un piano di finanziamento per garantire la disponibilità di credito a tasso zero alle PMI colpite, per una somma complessiva di 10 milioni di euro. Ma sono state avviate anche altre iniziative, come la distribuzione gratuita di pane e prodotti da forno da parte di Fiesa Assopanificatori Confesercenti Abruzzo. Dobbiamo, però, tutti impegnarci a fondo per sostenere una Regione che ha bisogno di urgenti interventi straordinari. Per questo chiediamo con forza di aprire lo stato di crisi: le imprese, in particolare le piccole, sono al collasso. Servono misure ad hoc ed indennizzi per le PMI del commercio, del turismo, dei servizi e dell’artigianato, per fermare il tracollo ed evitare l’annichilimento dell’economia regionale”.

Secondo le stime, un’impresa su tre è stata direttamente o indirettamente colpita dalle catastrofi naturali che si sono abbattute sulla regione, anche se, in questa prima fase, risulta ancora molto difficile stabilire i numeri, ma le previsioni parlano di danni subiti per oltre 50 milioni di euro solo su commercio e turismo.

Vera MORETTI

A Teramo, accordo tra Poste e Confocommercio per l’e-commerce

E’ stato sottoscritto un accordo tra Poste Italiane e Confcommercio Imprese per l’Italia della provincia di Teramo, che permetterà agli associati di usufruire di particolari condizioni agevolate sui servizi di e-commerce rivolti alle piccole e medie imprese abruzzesi.

Erano presenti per la firma il presidente di Confcommercio, Giandomenico Di Sante, il responsabile commerciale imprese di Poste Italiane, Maurizio Troise e la direttrice di filiale di Poste Italiane Angela Zappacosta.

A seguito di questa convenzione, dunque, le aziende associate a Confcommercio intenzionate ad operare nell’e-commerce, o che ci operano già, potranno avvalersi delle opportunità offerte dal commercio elettronico che, in Italia, ha fatto registrare nel 2012 vendite per un valore di 9,5 miliardi di euro e ben 12 milioni di utenti attivi.

Si presume, inoltre, che questo sia solo l’inizio e che i volumi d’affari siano destinati a raddoppiare entro il 2015, segnale che comprare e vendere online sta diventando un fenomeno sempre più di massa e sempre meno di nicchia.

L’offerta di Poste Italiane dedicata all’e-commerce si chiama Postecom ed è in grado di fornire una serie di servizi integrati per soddisfare le esigenze delle piccole e medie imprese del territorio: dalla realizzazione del sito web al web hosting, dalla realizzazione del catalogo prodotti all’integrazione degli strumenti di incasso e pagamento, fino alla logistica di magazzino e ai servizi di spedizione e assistenza dedicata.

Ecco come hanno commentato la storica intesa i presenti alla firma.

Angela Zappacosta: “Accogliamo con entusiasmo la possibilità di intraprendere un rapporto di cooperazione con Confcommercio di Teramo che consentirà alle imprese teramane di stare al passo con l’epocale trasformazione delle modalità di vendita che sta permeando le nostre abitudini e i nostri stili di vita”.

Maurizio Troise: “Il Gruppo Poste Italiane con la sua capillarità territoriale, le soluzioni integrate di logistica, spedizione e pagamento, il supporto nella gestione quotidiana dei siti e-Commerce della propria clientela si propone come partner ideale in grado di semplificare e facilitare l’accesso delle aziende al mercato online nazionale e internazionale, contribuendo in questo modo alla promozione del ‘Made in Abruzzo“.

Giandomenico Di Sante: “La presidenza e la Giunta di Confcommercio hanno valutato positivamente l’offerta di Poste Italiane che rappresenta un contributo alla crescita del volume d’affari del commercio, del turismo e delle attività complessive, soprattutto dei piccoli e medi imprenditori. Oltretutto la diffusione ed il potenziamento delle e-commerce rappresenta una evoluzione delle tecnologie e un’attenzione particolare alle nuove esigenze del mercato“.

Vera MORETTI

Teramo a sostegno delle microimprese femminili

Le microimprese femminili di Teramo e provincia possono partecipare ad un bando pubblicato dalla Camera di Commercio della città abruzzese.

A poter beneficiare dei finanziamenti previsti sono le aziende che abbiano particolari requisiti, come:

  • società cooperative e società di persone costituite in misura non inferiore al 60% da donne;
  • società di capitali partecipate in misura non inferiore ai due terzi da donne e i cui organi di amministrazione siano costituiti per almeno i due terzi da donne;
  • imprese individuali con titolare donna.

Inoltre le aziende devono essere regolarmente iscritte al Registro Imprese della Camera di Commercio di Teramo ed aventi sede legale e operativa in provincia di Teramo.
Ovviamente, devono risultare attive e in regola con il pagamento del diritto annuale, con gli obblighi contributivi e assicurativi dei dipendenti nel pieno rispetto del CCNL del comparto e non devono dunque essere in stato di liquidazione, fallimento o concordato preventivo.

Finanziabili sono le spese sostenute dal 1 gennaio al 10 dicembre 2012.

Si tratta di un contributo a fondo perduto secondo i seguenti massimali:

  • Acquisto di beni strumentali materiali e immateriali: contributo peri al 50% del costo di acquisto, IVA esclusa, di uno o più beni, fino ad un massimale contributivo pari a euro 4.000 per azienda. Sono ammissibili al contributo i programmi di investimento il cui costo minimo sia pari o superiore ad euro 1.000.
  • Rinnovo, adeguamento e ristrutturazione dei locali: contributo pari al 30% del spese sostenute, IVA esclusa, fino ad un massimale contributivo pari ad euro 3.000. Sono ammissibili al contributo i programmi di investimento il cui costo minimo sia pari o superiore ad euro 1.000.
  • Valorizzazione delle risorse umane: viene riconosciuto massimo il 50% dell’importo sostenuto.
  • Campagne di promozione e/o comunicazione: sono ammesse a finanziamento il 50% delle spese sostenute, fino ad un massimale contributivo pari ad euro 2.000. Sono ammissibili al contributo i programmi di investimento il cui costo minimo sia pari o superiore ad euro 1.000.

Se un’azienda effettua la richiesta per più di una di queste tipologie, il contributo complessivo non può superare i 4.000 euro.

Le domande possono essere presentate entro il 14 dicembre 2012, salvo esaurimento anticipato delle risorse, tramite raccomandata A/R, al seguente indirizzo:

Camera di Commercio di Teramo
Via Savini 48-50
64100 Teramo

Per ricevere maggiori informazioni, è possibile collegarsi al sito della CCIAA di Teramo.

Vera MORETTI

Operaio si ferisce un braccio in mobilificio

Un operaio di 37 anni di Bellante è rimasto vittima di un grave incidente sul lavoro.
L’uomo si trovava a Poggio Morello, in provincia di Teramo, e stava lavorando all’interno di un mobilificio.

La dinamica dell’incidente non è chiara, ma all’improvviso il malcapitato è rimasto intrappolato con un braccio in un nastro trasportatore.
Si temeva il peggio, vista l’entità del trauma da schiacciamento subita dall’arto rimasto incastrato, ma l’avventura si è risolta nel migliore dei modi.

L’uomo, infatti, dopo essere stato soccorso dall’ambulanza, è stato ricoverato all’ospedale di Teramo. La prognosi è di 30 giorni, ma non c’è rischio di amputazione.

Vera MORETTI

Non incassa i crediti, imprenditore si impicca

Si sarebbe ucciso per crediti da privati non riscossi che stavano compromettendo la sopravvivenza della sua azienda Bernardino Capriotti, 49 anni, imprenditore edile di Monteprandone (Ascoli Piceno), che si è ucciso sabato impiccandosi nel garage di una casa in costruzione a Colonnella (Teramo).

L’uomo si era allontanato in mattinata e non aveva fatto ritorno. I familiari, preoccupati perché non riuscivano a rintracciarlo al cellulare, hanno scoperto il corpo senza vita del parente nel cantiere, che dista pochi chilometri dalla sua residenza.

Le indagini sono state affidate ai Carabinieri di Colonnella; proprio durante le indagini e gli interrogatori dei familiari, i militari sono venuti a conoscenza delle difficoltà economiche dell’uomo che doveva riscuotere numerosi crediti.

Abruzzo: dati export alla mano

Il vice presidente della Regione, Alfredo Castiglione, commenta gli ultimi dati ISTAT sull’export che confermano i segnali di ripresa dell’economia abruzzese. “L’impulso espansivo dell’export della produzione regionale – scrive Castiglione – trova ulteriore conferma nei dati diramati dall’ISTAT sullo stato delle esportazioni abruzzesi nel 2011. Infatti, dai dati dell’ISTAT sulle dinamiche dell’export dell’Abruzzo relativi al 2011, giunge una ulteriore conferma di come la nostra Regione stia procedendo verso l’uscita dal tunnel della crisi, fornendo una immagine più positiva e foriera di ottimismo rispetto a quella evidenziata dall’indagine svolta dal CRESA e presentata nella giornata di ieri. L’ISTAT ha testimoniato infatti un incremento del 14,7% delle esportazioni rispetto all’anno precedente, contro la media italiana del 11,4%, con i comparti trainanti dell’automotive e dell’agroalimentare, ponendo l’Abruzzo come terza regione d’Italia per incremento dell’export.

L’indagine, che evidenzia dati provinciali al di sopra della media regionale per la provincia di Chieti, denota segnali positivi anche per la province di Pescara e Teramo con incrementi più contenuti per la provincia di L’Aquila. D’altro canto bisogna dire che le grandi imprese stanno trainando, anche grazie all’export, tali processi di sviluppo, mostrando di fatto una migliore capacità di recupero rispetto ai dati dell’export del periodo pre-crisi. Le piccole e medie imprese, invece, mostrano capacità inferiori di propensione all’export e per esse la strada da percorrere, al fine di aumentare la propria capacità di crescita produttiva e di fatturato, è rappresentata dalla necessità di introdurre innovazione nella propria organizzazione e di fare rete, sistema anche con la grande impresa.

Tali dati testimoniano di fatto che il nuovo assetto che l’attuale amministrazione regionale sta fornendo all’apparato produttivo, attraverso la rivisitazione complessiva della geografia economica-indutriale, lascia ben sperare per il prossimo futuro. La programmazione regionale in termini di competitività legata allo sviluppo infatti si è incentrata proprio su questi due grandi aspetti. Ricordo infatti che la mia attività di Assessore allo Sviluppo Economico ha puntato in maniera decisa sul sistema dei poli d’innovazione, ricerca e innovazione tecnologica, nonché sul concetto delle reti d’impresa. Ne sono testimonianza le misure programmatiche previste nel Por Fesr e nel Par Fas che prevedono consistenti finanziamenti che vanno in questa direzione. La competitività di un territorio, infatti, non la si misura più con finanziamenti ed incentivi all’acquisto di capannoni e macchinari, ma attraverso l’economia della conoscenza, l’innovazione, la ricerca, la creazione di sinergie e di complementarietà del territorio che va gestito non a compartimenti stagni ma con un elevato spirito sinergico. Non a caso i settori che più trainano le esportazioni regionali sono l’automotive e l’agroalimentare che hanno costituito poli di innovazione specifici. Ma ad essi si aggiungano altri settori maturi che hanno scelta tale forma di aggregazione per consentire alle aziende in esse presenti di crescere sotto l’egida dell’innovazione e del concetto di network.

I Consorzi Industriali hanno fatto la loro parte ed ormai sono superati dalla necessità di gestire diversamente il territorio, il quale risponde, ed i dati ISTAT ne sono prova fondata, alle politiche su esposte con un forte senso di condivisione, di coerenza e di responsabilità rispetto alla programmazione assunta. Tali driver di sviluppo potranno così creare le condizioni, nel breve-medio termine, per una decisa spinta ad un aumento della produttività, superando di fatto anche i dati negativi riguardo all’occupazione. Sembra evidente comunque che, dalla lettura di rapporti diversi sull’economia che vengono prodotti a vario titolo, si riscontri una certa difformità dei dati rispetto alla realtà. E’ mia intenzione – conclude l’assessore – istituire ad un “Osservatorio sull’economia reale” che prenda a riferimento un contesto produttivo più ampio di quello attualmente campionato, utilizzando per esempio le circa 1000 aziende abruzzesi che hanno aderito ai Poli di Innovazione ed alle reti di impresa.

Fonte: agenparl.it

Abruzzo: regione sempre più hi-tech

Tiene bene il settore hi-tech e artigianato in Abruzzo, che tra il 2010 e il 2011 è cresciuto del 2%, a fronte di un incremento nazionale dell’1,4%.
E’ stato reso noto da un’analisi di Confartigianato, basata su dati Infocamere-Movimprese.

Per quanto riguarda l’artigianato, in Abruzzo l’ambito più in fermento è quello delle manutenzioni di edifici e paesaggi, che ha registrato un +6,4%, ma in positivo sono anche le attività di riparazione, manutenzione, installazione di macchinari ed apparecchiature, +4,4%, e i servizi di ristorazione, +2,8%.

Tutt’altro che positivi, invece, i bilanci che riguardano il commercio al dettaglio, che, con uno sconfortante -13,6%, sono la maglia nera della classifica regionale.

A livello nazionale, invece, arriva un segnale incoraggiante dalle imprese artigiane dell’information technology, ovvero produzione di software, consulenze di informatica e riparazioni, manutenzioni e installazioni di macchine ed apparecchiature.

Più vicina all’innovazione tecnologica ed informatica è la provincia di Chieti, che tra il 2010 e il 2011 ha registrato una crescita del 9,1% nel settore, con 36 imprese registrate. Per quanto riguarda, invece, riparazione e manutenzione, spicca Teramo (+10%), seguita da Pescara (+5,6%) e L’Aquila (+1,4%).

Dalla rilevazione si evince, tra l’altro, che le province dell’Aquila e Pescara presentano maggior dinamismo per le attività di servizio su edifici e paesaggi; nel Teramano, in aumento del 15,4% il settore dell’assistenza sanitaria.

Daniele Giangiulli, segretario di Confartigianato Abruzzo, ha accolto con entusiasmo questi dati: “Anche in Abruzzo le imprese artigiane hanno compreso l’importanza del settore hi-tech e stanno man mano puntando sull’innovazione nelle proprie produzioni. Tra marzo 2010 e marzo 2011, il settore ha registrato un tasso di sviluppo del +4,4%. Ancora esiguo, anche se in crescita, il numero delle imprese registrate: 51 sulle quasi 32mila dell’intero settore artigiano”.

Vera Moretti

A Teramo la Camera di Commercio offre un contributo alle imprese per le spese di comunicazione.

La Camera di Commercio di Teramo ha prorogato la scadenza di un bando di finanziamento che ha l’obiettivo di sostenere le imprese della provincia impegnate in azioni di comunicazione di immagine, attraverso la realizzazione di cataloghi/depliant istituzionali e monografie aziendali.  A beneficiare delle agevolazioni le imprese di tutti i settori operanti nella provincia di Teramo che, alla data della presentazione della domanda: siano regolarmente iscritte al Registro delle Imprese della Camera di Commercio di Teramo e risultino attive; abbiano sede legale e/o operativa nella Provincia di Teramo; non abbiano pendenze con gli Enti previdenziali; siano in regola con il pagamento del diritto annuale camerale, con gli obblighi contributivi e assicurativi dei dipendenti e nel pieno rispetto del CCNL del comparto; non si trovino in stato di liquidazione o scioglimento e non essere sottoposte a procedure concorsuali; rientrino nei limiti stabiliti dal regime de minimis.

I contributi sono concessi a fronte di spese (al netto dell’IVA) sostenute per: progettazione e studio grafico; realizzazione di cataloghi/depliant; monografie aziendali. Le spese di progettazione e studio grafico sono ammesse solo qualora portino alla realizzazione di cataloghi/depliant e monografie aziendali sia in forma cartacea a stampa tipografica sia multimediale.

 La somma stanziata per l’erogazione dei contributi per l’anno 2010 ammonta a Euro 40.000,00. Il contributo è pari al 30% del costo (al netto dell’IVA) delle spese sostenute per investimenti finalizzati alla realizzazione di cataloghi, depliant e monografie aziendali, e comunque non potrà superare l’importo di € 1.500,00 per azienda. Potranno usufruire del contributo i programmi di investimento il cui costo minimo sia pari o superiore a € 1.000,00. Sono escluse dal beneficio le imprese che hanno già ottenuto analogo contributo camerale nell’anno precedente.