Il turismo italiano vince “dal basso”

Se nel terzo millennio l’economia, la cultura, la politica e un sacco di altre cose trovano la loro origine più vera se nascono “dal basso” e in maniera partecipata, anche per il turismo vale la stessa cosa. Prova ne sono il successo di realtà come Airbnb e Tripadvisor, che hanno rivoluzionato il concetto di viaggio, ospitalità e turismo in tutto il mondo.

Lo hanno fatto guadagnandosi anche autorevolezza e rispetto, tanto che, nel caso di Tripadvisor i suoi Travelers’ Choice Hotel Awards, elaborati sulla base dei feedback degli utenti del sito, sono diventati una classifica nella quale ogni struttura alberghiera ambisce entrare, se esclusa, può avere ripercussioni pesanti sul proprio business. Il bello e il brutto del turismo 2.0.

C’è da dire che l’edizione 2016 della classifica di Tripadvisor è stata benevola con le strutture ricettive italiane: 125 strutture premiate e 150 riconoscimenti ricevuti, almeno 2 vincitori su 10 in ogni categoria e nazione più rappresentata nella categoria Luxury.

Un risultato ancora più importante per il turismo italiano se si considera che i Tripadvisor Travelers’ Choice Hotel Awards hanno premiato oltre 7mila strutture distribuite in 97 Paesi e 8 aree geografiche.

Entrando nel dettaglio, Campania, Trentino Alto Adige e Toscana sono le regioni italiane più premiate per l’offerta alberghiera e il turismo: Campania con 22 strutture premiate e 31 riconoscimenti, Trentino Alto Adige con 17 strutture premiate e 20 riconoscimenti, Toscana con 15 strutture premiate e 19 riconoscimenti. Inoltre, A Sorrento si trova il terzo miglior hotel a livello mondiale, il Bellevue Syrene, che segue una struttura indiana e una cambogiana. In Toscana, il B&B Casa Portagioia di Castiglion Fiorentino (AR) è il miglior bed & breakfast del mondo.

E il fatto che il turismo italiano dovrebbe far tesoro di questi riconoscimenti traspare anche dalle posizioni che le nostre strutture occupano nelle classifiche europee. Se del Bellevue Syrene e di Casa Portagioia abbiamo detto, l’hotel La Minerva di Capri (NA) è secondo della categoria Migliori Hotel di Piccole dimensioni in Europa e sesto nel mondo. Il The Gritti Palace di Venezia è terzo nella categoria Migliori Hotel di Lusso e, in Europa, è accompagnato dal Bellevue Syrene (6°) e dal Portrait Firenze (9°). E meno male che ci pensano gli utenti “dal basso” e non le istituzioni dall’alto a premiare il turismo italiano…

Incontro Fipe-TripAdvisor

Dopo lo scontro tra Fipe e TripAdvisor dell’estate 2012, le due realtà, che un tempo sembravano destinate a proseguire su poli opposti, ora hanno trovato un punto d’incontro.

L’ultimo incontro, infatti, avvenuto tra la Federazione Italiana Pubblici Esercizi e il portale che raccoglie i commenti e le recensioni dei viaggiatori su hotel, ristoranti e luoghi di svago in tutto il mondo, ha portato a galla molti punti in comune, anche se rimane spinosa la questione delle recensioni false, al centro di un vero e proprio mercato, e che rischia di arrecare danni anche gravi agli esercenti.

Il confronto ha avuto inizio a seguito delle numerose lamentele arrivate a Fipe da parte dei pubblici esercizi che avevano smascherato le recensioni false, semplicemente perché, nei commenti degli avventori, venivano descritte pietanze mai servite in quel ristorante o serate in un locale quando questo era chiuso.

Da qui, la richiesta di incontro con TripAdvisor, il quale ha riconosciuto in Fipe un interlocutore qualificato ed ideale con cui instaurare un rapporto di collaborazione e confronto costruttivi. Obiettivo di questa futura collaborazione è quello di preservare e valorizzare la ristorazione italiana, evitando che commenti falsi possano denigrarla.

La società, nell’ammettere l’esistenza di agenzie fittizie di web-reputation, ha rivendicato l’estraneità di rapporti dalle stesse e ha ribadito l’esistenza di filtri con cui individuare situazioni poco attendibili, ma si è mostrata ancora cauta sia sulla possibilità di rinunciare al ricorso all’anonimato da parte degli utenti, sia sulla possibilità di creare un sistema con cui dimostrare che il commento rilasciato sia frutto esclusivamente di un’opinione personale e del servizio effettivamente ricevuto.

Aldo Cursano, vicepresidente vicario Fipe-Confcommercio, ha dichiarato a proposito: “Pur riconoscendo gli enormi sforzi effettuati anche da parte di TripAdvisor e pur avendo intrapreso un percorso comune, non possiamo ancora dire di aver risolto tutti i problemi delle recensioni. I ristoratori debbono imparare a non subire il web, come spesso accade, ma a gestirlo meglio. TripAdvisor garantisce una vetrina globale nel mondo del web, dove la ristorazione può promuoversi e farsi conoscere a un pubblico più vasto di quello che si può raggiungere con i mezzi pubblicitari tradizionali. Anche su questo si fonda la scommessa fra TripAdvisor e Fipe. Nel combattere l’uso distorto della rete, dobbiamo porci assieme l’obiettivo di formare gli utenti e informarli sulle opportunità di creare un dialogo tra ristoratori e clienti e sulla possibilità di gestire la critica, perché, se autentica, diventa una spinta per migliorare l’offerta ed il servizio“.

Vera MORETTI