Quali sfide per le imprese e i professionisti nel mondo dell’hi-tech

di Davide PASSONI

Altro breve giro di tavolo sulle sfide che le nuove tecnologie impongono alle imprese e ai professionisti. 

Marco Fabio Parisi, Responsabile dei Progetto di Sviluppo It per le Pmi di Telecom Italia

La PEC non è solo un obbligo di legge ma un efficace strumento di lavoro. Quali i suoi vantaggi?
Per una piccola impresa o un professionista, calcolare i benefici che derivano dall’utilizzo della PEC è molto semplice. Basta contare quante raccomandate A/R è stato necessario inviare in un anno, moltiplicare per le ore necessarie a preparare la documentazione, stamparla, firmarla, inviarla dall’ufficio postale, archiviare il tutto e aggiungere i costi di spedizione. È evidente però, che tra i vantaggi non si possono ancora considerare quelli relativi alla “firma” e all’”archiviazione”. La PEC da sola non è in grado di garantire tutto questo. Mancano infatti la Firma Digitale e l’Archiviazione Sostitutiva, due ingredienti fondamentali secondo Telecom Italia per completare e ottenere la semplificazione dei processi amministrativi dell’impresa. Le soluzioni informatiche esistono, così come la tecnologia che rende tutto “a norma di legge” sicuro e garantito. Noi riteniamo che sia necessaria una norma attuativa semplice, per cui tutta la documentazione d’impresa possa essere prodotta, scambiata, firmata e archiviata in modo digitale e soprattutto che un documento digitale abbia valore legale a sostituzione di quello cartaceo. Solo così il beneficio per l’impresa sarà totale e sostanziale.

Fabiano Lazzarini, General Manager IAB Italia

Quali sono gli strumenti di advertising più efficaci per promuovere online la propria piccola impresa?
Oggi è essenziale presidiare internet. Gli strumenti disponibili per la promozione della propria realtà imprenditoriale in Rete sono molteplici e alcuni di essi possono essere utilizzati con estrema semplicità anche da utenti non esperti. Molto dipende dall’obiettivo della singola azienda, ma alcuni step possono essere considerati generalmente validi. Il primo passo per una piccola impresa è sicuramente quello di creare un buon sito web, professionale e ben strutturato in modo da essere immediatamente intellegibile dal proprio target. Il secondo passo è quello di rendersi facilmente rintracciabili in rete, indicizzando il proprio portale attraverso la scelta di parole chiave adeguate, che consentano di essere ai primi posti nei risultati sui motori di ricerca, laddove un potenziale cliente faccia una query online, alla ricerca di un prodotto o servizio che rientra nella propria offerta. A quel punto bisogna decidere, sulla base dei propri obiettivi di business e del budget che si intende investire, se e come implementare un piano di comunicazione online, ad esempio attraverso una pianificazione di advertising, ad esempio con dei banner, oppure con campagne di email o search marketing, o ancora una strategia di integrazione con i social network.

Aziende e Ict, non si vince in ordine sparso

Dopo aver visto ieri i risultati per certi versi inattesi dello studio Long Wave di Assintel sul mondo dell’impresa digitale, ecco quali sono, nello specifico, le proposte di Assintel Digitale.

Intanto, l’associazione nazionale delle imprese Ict di Confindustria chiede una chiara presa di posizione in ambito politico, per far sì che vengano avviate strategie utili e competenti di sostegno all’economia digitale. La prima di queste deve essere un riordino dei bandi di gara pubblici, troppo spesso sbilanciati verso la grande impresa e valutati da commissioni dalla dubbia competenza tecnica; un Ente super partes, quindi, che supporti le start up digitali, spesso “camei tecnologici” senza strategie che diano loro prospettive sviluppo, e infine strutture territoriali che aiutino le imprese a gestire la complessità burocratica dei bandi, a cui spesso non accedono perché non possono distogliere risorse preziose dal loro lavoro quotidiano.

All’interno di quest’azione politica, Assintel sollecitano sgravi fiscali per la formazione delle skill digitali e, soprattutto, chiede che si preveda che nei bandi di finanziamento sia rimborsata anche la formazione.

Un accento forte viene posto infine sul networking, campo nel quale il ruolo dell’associazione è decisivo: è necessario, secondo Assintel, creare un sistema di dialogo domanda-offerta intercategoriale, che permetta una diffusione di cultura digitale utile per la crescita dei molti settori ancora “analogici” che rischiano di perdere il treno della competitività. In poche parole: se almeno nel campo dell’economia digitale evitiamo di andare in ordine sparso, la situazione delle aziende italiane migliorerà non poco…

L’onda lunga delle imprese digitale italiane

Sarà presentato a luglio nella sua interezza e nei suoi dettagli, ma i primi numeri e le prime tendenze che filtrano dal progetto Long Wave di Assintel, uno studio sul mondo dell’impresa digitale italiana realizzato in collaborazione con lo Studio Giaccardi e associati, mostrano una dinamicità più che incoraggiante.

Le imprese digitali italiane sono tante, preparatissime e all’avanguardia: 230mila imprese innovative che cavalcano l’onda della modernità e permettono al nostro Paese di restare connesso con l’evoluzione globale.

Sono nuove aziende “native digitali” e imprese attive da tempo ma nuove nello spirito e nell’approccio alla tecnologia, che operano su diversi settori come il software, la consulenza informatica e aziendale, i servizi web, il marketing e la comunicazione, il database management, l’ingegneria, la R&S, il design, le produzioni multimediali e il digital entertainment. Sono piccole imprese,  che hanno in media 4 addetti, ma a livello societario già evolute: il 40% sono società di capitali.

Soprattutto, sono imprese in crescita (+1,6% nel 2012) e che assumono (+1,3%), nonostante la crisi: sono 900mila gli “addetti” regolari e una galassia di collaboratori atipici e partite Iva altamente specializzati. Lombardia e Lazio sono le Regioni a più alta concentrazione (24% in Lombardia e 11% in Lazio), in fondo alla classifica il Molise e la Basilicata.

Durante un Focus Group tenutosi a fine maggio nell’ambito di Long Wave, gli imprenditori presenti hanno dimostrato idee chiare su quali sono le criticità in Italia: burocrazia, lavoro, formazione, credito d’imposta, nuovi format finanziari, banda larga, cultura digitale.

Nello specifico, gli imprenditori hanno lamentato eccessiva complessità burocratica e incompetenza digitale della Pubblica amministrazione, troppa pressione fiscale sul lavoro e troppo poca flessibilità, mancanza di un ruolo di sostegno da parte delle banche, carenza di infrastrutture di banda adeguate alla nuova economia del web, difficile trasferimento della cultura digitale, formazione inadeguata nei percorsi scolastici e spesso mal finanziata nei bandi di finanziamento e nelle start up.

Nello specifico, che cosa propone Assintel Digitale? Lo vedremo domani.

Imprese e tecnologia: web, social network e hi-tech contro la crisi

di Davide PASSONI

Questa settimana su Infoiva torniamo volentieri su un argomento che abbiamo trattato nell’ottobre scorso quando il nostro quotidiano è stato media partner di Smau a Milano: le imprese e il digitale come mezzo per uscire (o almeno provarci…) dalla crisi.

Nell’appuntamento di ottobre avevamo raccolto video e testimonianze di imprenditori che, nel digitale, avevano trovato una via di business, così come le storie di associazioni d’impresa che dell’utilizzo e dell’approccio alle nuove tecnologie hanno fatto un momento insostituibile per ottimizzare costi e performance.

A ottobre ci eravamo accostati all’argomento in maniera un po’ “sottintesa”: Infoiva è partner di Smau, quindi Infoiva si occupa del rapporto tra imprese e tecnologia. Adesso entriamo più nel dettaglio, cerchiamo di dare le cose un po’ meno per scontate e vediamo di capire perché, oggi, per una piccola impresa o per un professionista, affidarsi alla tecnologia o ai new media non sia più un optional o un fatto di “moda” ma sia ormai una delle strade principali per ritrovare competitività e provare a uscire dalle secche della crisi.

Sempre che il fisco rapace e gli scenari internazionali più che critici non ci si mettano a rovinare tutto…

A giugno la quarta edizione del Festival del Lavoro

Tra il 20 e il 22 giugno si svolgerà a Fiuggi la quarta edizione del Festival del Lavoro, fortemente voluta dai Consulenti del Lavoro e dalla loro Fondazione Studi, che si pone, anche quest’anno, l’obiettivo di promuovere e tutelare la cultura del lavoro attraverso tutti i mezzi di comunicazione possibili.

Nell’ambito della manifestazione si svolgerà anche la seconda edizione del premio: Storie di lavoro: concorso video fotografico sul mondo del lavoro.
Il concorso, al quale possono partecipare tutti, è suddiviso in due sezioni:

  • CORTI DI LAVORO: concorso video sulle idee di lavoro che vogliono superare la crisi
  • ISTANTANEE DI LAVORO: le nuove vie del mondo del lavoro

Gli elaborati dovranno pervenire entro il 31 maggio 2013 e dovranno riguardare le seguenti tematiche:

  • Idee innovative che creano nuovo lavoro
  • I nuovi ed i vecchi lavori, immagini a confronto per rilanciare il “made in Italy”
  • La tecnologia e la rete al servizio del lavoro
  • Il disagio della crisi alimenta l’ingegno.

Anche per quest’anno si prevede una grossa partecipazione, considerando che, nelle tre passate edizioni, sono stati registrati oltre 10.000 spettatori e 300 relatori provenienti dal mondo politico ma anche industriale, professionale ed accademico.

Per la quarta edizione il Festival si focalizzerà sulla tematica del lavoro al centro dello sviluppo del Paese, per rendere i politici consapevoli della situazione attuale, con imprese e famiglie che necessitano di una ripresa economica repentina e un conseguente riavvio dello sviluppo e della produttività.
I consulenti del lavoro, infatti, hanno più volte affermato la necessità di ripartire da nuovi presupposti per generare nuova occupazione, tenendo conto di fattori importanti come la riduzione del costo del lavoro, la semplificazione della burocrazia, l’adozione di un welfare moderno e di misure di accompagnamento per l’ingresso dei giovani nel mondo del lavoro.

E proprio i giovani avranno uno spazio centrale durante la manifestazione, poiché sono stati chiamati a portare le loro testimonianze, sia che si tratti di chi “ce l’ha fatta” sia che, invece, i protagonisti siano coloro che ancora sono in attesa che si avveri il loro sogno.
Tutti insieme si mostreranno uniti nel richiedere una riforma del lavoro che punti a soddisfare i loro talenti e riservi loro spazi sempre più ampi.

Il Festival del Lavoro sarà anche un’opportunità di crescita e confronto fra colleghi, che potranno ampliare la rete professionale, conoscere e approfondire servizi e programmi utili alla gestione e all’espansione della loro attività, e l’occasione per presentare al grande pubblico gli autori di libri e saggi sul mondo del lavoro, che verranno esposti nella rinomata Libreria del Festival, dai quali prendere spunto per nuovi programmi di sviluppo del Paese.

La manifestazione quest’anno è diventata anche social. Oltre a seguire, infatti, tutte le notizie sul Festival su Facebook e Twitter, si potranno condividere le proprie immagini di lavoro su Instagram, inserendo #Festivaldellavoro2013. Le foto più belle saranno pubblicate sul sito ufficiale della kermesse e sulle sue pagine social.

Vera MORETTI

Al via oggi la BIT

Parte oggi, e durerà fino a domenica 17 febbraio, l’edizione 2013 della BIT, la Borsa Internazionale del Turismo ospitata presso la Fiera di Milano.

L’evento, molto atteso, è aperto non solo ad addetti ai lavori e buyer, ma anche a turisti ed appassionati di viaggi, questi ultimi ammessi nelle sole giornate di sabato 16 e domenica 17.
Coloro che non vogliono perdersi nessun particolare, possono seguire la manifestazione con una App su Facebook.

Come sempre, i padiglioni da visitare sono due: uno dedicato all’Italia, divisa per regioni, e l’altro all’estero più esotico, con Asia, e in particolare Cina come special guest.
In tutto, sono ben 2mila gli espositori, provenienti da 120 paesi, che hanno a disposizione 86mila metri quadri.
Si stima che i visitatori saranno 90mila, mentre 60mila gli operatori professionali chiamati a conoscere le novità sulle prossime stagioni, i numeri del turismo in Italia, la sostenibilità, le mete e, ovviamente, i trend per l‘estate 2013.

Tra gli appuntamento da non mancare ci sono Bit Buyitaly, workshop leader del prodotto turistico italiano, presente dal 14 al 16 febbraio con giornate a tema dedicate a leisure, enogastronomia, lusso e business travel, e BitBuyclub, dedicato agli operatori dell’associazionismo, previsto per oggi.

Per quanto riguarda il padiglione italiano, Milano ha un posto rilevante per promuovere l’Expo 2015, che ospiterà 21 milioni di persone, e a seguire le quattro macro aree tematiche dedicate all’offerta enogastronomica, culturale, naturalistica, sportiva della Penisola.

Dal mondo, invece, spicca la Cina, paese chiave sia perché meta ormai di molti turisti italiani, sia perché, dal paese del Sol Levante, arrivano ogni anno turisti attratti dalla moda Made in Italy tanto da spendere, mediamente, 900 euro a testa.
Focus anche sul Bangladesh in Asia, la Namibia in Africa, ma anche la costa ovest dell’Irlanda (Cliffs of Moher e Slieve Leagues), oppure le cascate dell’Iguazúe e i canyon rossi nel Parco Nazionale di Talampaya in Argentina, la cultura del Medioriente.

Vera MORETTI

Coi social network, Monti si beve gli avversari

di Davide PASSONI

Continua l’analisi dell’osservatorio politico settimanale di Infoiva, guardato con l’occhio della rete. Abbiamo visto ieri come le persone che usano il web per informarsi, trovare notizie e approfondimenti tramite il più celebre motore di ricerca abbiano premiato con il loro interesse Oscar Giannino e il suo movimento.

Oggi vediamo insieme quali sono i trend di ricerca relativi al presidente del Consiglio uscente, Mario Monti. Il Professore si è tolto il loden, ha indossato i guantoni e ha cominciato a menare cazzotti ai suoi avversari come un politico navigato. Soprattutto, però, è sbarcato in pompa magna sui social media, specialmente su Twitter, e questo ha attizzato non poco la curiosità degli internauti. Le query più rilevanti vanno infatti in questa direzione, anche se non manca chi si interessa al programma politico di Monti, alla sua “agenda”, e chi vuole saperne di più su una sua vera o presunta affiliazione alla massoneria. Curioso notare come agli internauti del Nordovest interessi praticamente nulla del Professore e del suo programma. Ecco i dati rilevati nella settimana 7-14 gennaio:

Ricerche più frequenti
mario monti twitter
monti twitter
mario monti facebook
agenda monti
mario monti agenda
silvio berlusconi
monti mario massoneria
programma mario monti
mario monti massone

Parole più ricercate nel periodo
agenda monti
mario monti agenda
mario monti twitter
monti twitter
programma mario monti
mario monti facebook
silvio berlusconi
monti mario massoneria
governo

Città da cui proviene il maggior numero di ricerche
Cagliari
Verona
Milano
Bologna
Genova
Roma
Padova
Brescia
Torino
Firenze

Ricerche per aree Nielsen
Nielsen 1 (Piemonte, Val d’Aosta, Liguria, Lombardia): 0%
Nielsen 2 (Trentino-Alto Adige, Veneto, Friuli-Venezia Giulia, Emilia-Romagna): 60%
Nielsen 3 (Toscana, Umbria, Marche, Lazio, Sardegna): 20%
Nielsen 4 (Abruzzo, Molise, Puglia, Campania, Basilicata, Calabria, Sicilia): 20%

Sarà crollato nei consensi, il Professore, ma il suo approdo sui social media si è rivelato, almeno dal punto di vista degli internauti, un buon appiglio per poter tornare a parlare al Paese ed essere ascoltato.

La crisi delle imprese giovanili

L’impresa giovanile non se la passa bene e la sua crisi è cominciata in tempi non sospetti: dal 2006, infatti, è stato registrato un calo che, nel 2011, ha toccato il 16% a livello nazionale, ma che raggiunge il 23% nel NordEst.

Questi dati sono stati resi noti da una ricerca condotta dal dipartimento management dell’università veneziana Ca’ Foscari, promossa da Regione Veneto e Centro produttività Veneto.
Lo studio ha analizzato i bilanci di 7.720 giovani imprese con sede legale in regione.

Gli indici di redditività parlano chiaro: il rendimento medio del capitale investito dalla proprietà parte da un valore medio molto basso (-19,41%) nel 2008, assume un valore appena positivo (circa il 3%) nel 2009 per poi tornare a scendere (-9,23%) nel 2010.
Settori con criticità maggiori sono agricoltura, manifattura e costruzioni.

I giovani imprenditori intervistati sono, per il 65%, diplomati, e per il 22% hanno una laurea di primo o secondo livello. Il 5% ha un’educazione di tipo terziario ed è in possesso, dunque, di master o Phd.
Per il 79% degli interpellati, l’approdo al timone di un’impresa propria è avvenuto dopo un’esperienza professionale in una diversa realtà. Le imprese sono state fondate grazie all’apporto e al supporto di reti di conoscenze e familiari: nel 29% dei casi sono stati cruciali l’apporto e la collaborazione di ex-colleghi, ma nel 44% dei casi i cofondatori delle startup intervistate sono i familiari o i parenti.

In Veneto, in particolare, ci sono oltre 47mila imprese giovani, su un totale di 700mila in tutta Italia e rappresentano il 6,7% del totale: si tratta prevalentemente di unità artigiane (il 39% contro il 30% nazionale), con una significativa presenza di imprese al femminile (24,9% contro il 17% nazionale).
Verona è la provincia con il maggior numero di realtà giovani (22%), seguita da Padova, Treviso e Vicenza.

I settori più “battuti” sono quelli delle costruzioni, con oltre 11mila imprese (24,2% del totale) e, tra queste, la maggior parte è di tipo artigiano (86,4%).
Le attività di commercio all’ingrosso e al dettaglio rappresentano il secondo settore più rappresentato, mentre al terzo posto c‘è il turismo, con quasi 4mila attività presenti, pari all’8,5% delle giovani imprese venete.
L’artigianato artistico si trova al quarto posto con 3.927 imprese (8,4% del totale).

Isi Coppola, assessore allo Sviluppo Economico, ha dichiarato a proposito: “Questa ricerca ci ha permesso di verificare che un imprenditore su due non conosce le iniziative messe a disposizione dalla Regione per il sostegno alle aziende. Per questo abbiamo deciso di puntare anche sull’uso di strumenti e mezzi come YouTube, Facebook e Twitter, molto utilizzati dai giovani, per comunicare le opportunità dei nuovi bandi regionali a favore dell’imprenditoria femminile e giovanile a cui si potrà concorrere a partire dal 4 febbraio prossimo. Sono previsti 5 milioni a fondo perduto per investimenti delle nuove Pmi a prevalente partecipazione giovanile e altri 5 per Pmi a prevalente partecipazione femminile. È la prima volta che una pubblica amministrazione sceglie i social network per far conoscere queste opportunità“.

Per il rettore di Ca’ Foscari Carlo Carraro, “l’università è luogo di studio, ricerca e innovazione, ma deve migliorare il rapporto con il territorio e con il mondo del lavoro. I dati evidenziano che esistono ampi margini per dare ai nostri ragazzi gli strumenti per trasformare le loro idee in impresa e per farlo con le migliori competenze possibili, senza che imbocchino strade privi delle conoscenze necessarie per fissare e raggiungere l’obiettivo fissato“.

Vera MORETTI

Sciopero dei benzinai: Italia a secco

 

IERI

No ai tagli alle Province: il decreto sul taglio alle Province italiane non diventerà leggeTroppi gli emendamenti e subemendamenti presentati al provvedimento, perchè il decreto potesse approdare al Senato. La commissione Affari costituzionali lo ha deciso ieri in serata, mentre laconico è stato il commento del ministro Patroni Griffi:  “il governo ha fatto quello che poteva”. L’unica soluzione a questo punto resta la definizione di una norma che coordini le disposizioni sulle province previste dal decreto Salva Italia e dalla spending review.

Alfano vs Dell’Utri: il segretario e il senatore bisticciano e se le mandano a dire tra quotidiani e talk show. A aizzare il can che dorme ci pensa per primo Marcello Dell’Utri, che sulle pagine di Repubblica definisce Alfano “persona brava e capace, ma non ha la maturità per aspirare al premierato”, rincarando poi la dose addossando al segretario le colpe di un mancato rinnovamento “poveretto, non ha potuto cambiare niente, se siamo ridotti in questo stato è perché il partito è imploso, non si è rinnovato”. La reazione del segretario del Pdl si è fatta a questo punto d’obbligo: Alfano ha definito Dell’Utri ai microfoni di Porta a Porta “un povero disgraziato per quello che gli sta succedendo” ammonendo poi anche il Cavaliere: “credo che Berlusconi debba porsi seriamente il problema della composizione delle liste”. Ma Dell’Utri non ci sta e schernisce così il segretario ” un povero disgraziato l’ho detto io prima di lui e lui mi risponde con le stesse parole… Ho detto meno di quello che penso… Non mi va di replicare” salvo poi concludere ” I guai del Pdl, purtroppo vengono tutti dalla sua incapacità, dalla sua insipienza. Non ha le palle, non c’entra niente con noi”. Poveri disgraziati si nasce, non lo si diventa.

Social War # Twitter vs Instagram: dopo essere convolato a nozze con Facebook (contratto matrimoniale da 715 milioni di dollari), Instagram viene cacciato da Twitter. O meglio, la piattaforma cinguettante ha deciso di fare da sè, lanciando i propri filtri fotografici. Otto sono già a disposizione: dal classico bianco e nero a ritocchi con nomi come ‘vintage’, ‘vignette’, ‘warm’, ‘happy’, ‘cinematic’.

Bloomberg punta al Financial Times: il sindaco di New York mette le mani sul londinese Financial Times. L’obiettivo: strappare il primato di giornale economico americano al Wall Street Journal dello squalo Murdoch. Bloomberg è pronto a mettere sul tavolo oltre 1,2 miliardi di dollari, sfidando chi sostiene che la carta stampata è destinata all’estinzione. Nel 2009 il sindaco aveva acquistato il settimanale Business Week, ma la tentazione del quotidiano era già presente: indeciso fra Financial Times e New York Times,  Bloomberg ha optato per il secondo. La sua agenzia, la Bloomberg View, possiede già contenuti e piattaforme, ed è molto forte sul web. Grazie all’acquisto del Financial Times, il sindaco della Grande Mela potrebbe dar vita al più grande quotidiano economico degli Stati Uniti.

OGGI

Italia a secco: dalle 19 di questa sera sino alle 7 della mattina del 14 dicembre i distributori di benzina di tutta Italia metteranno i lucchetti alle pompe per lo sciopero indetto dalle organizzazioni di categoria Faib Confesercenti, Fegica Cisl e Figisc/Anisa Confcommercio. I gestori denunciano “l’impotenza delle Istituzioni di fronte a comportamenti gravissimi di lobby potenti che scaricano ingiustamente su lavoratori, cittadini e l’intera collettività costi incalcolabili”. Sulla rete autostradale lo sciopero avrà inizio alle ore 22.00 dell’11 dicembre per concludersi alle ore 22.00 del 13 dicembre. E i rifornimenti potrebbero essere a rischio anche tra il 17 e 22 dicembre prossimi “per protestare contro il rifiuto delle compagnie stesse a rinnovare i contratti collettivi scaduti da anni”. Non solo: tra Natale e Capodanno, pagare il pieno attraverso le carte di credito ed il pago bancomat sarà impossibile, in segno di protesta contro il rifiuto delle banche ad applicare la gratuità dell’utilizzo della moneta elettronica, per i rifornimenti fino a 100 euro.

Se lo spread non esiste: “lo spread è un imbroglio e un’invenzione con cui si è cercato di abbattere una maggioranza votata dagli italiani e che governava il paese. Prima non ne avevamo mai sentito parlare, se ne parla solo da un anno, e cosa ce ne importa?” con queste parole Silvio Berlusconi interviene nell’acceso dibattito sull’impennata registrata ieri dal differenziale tra il Btp e il Bund tedesco a 10 anni. E se Monti sdrammatizza, ospite ad una trasmissione mattutina su Rai1, raccontando che perfino il suo nipotino all’asilo viene chiamato con il nomignolo di ‘spread’, il Cavaliere non ne ha per nessuno, e passa all’attacco dell’esecutivo Monti reo di aver “seguito la politica germano-centrica che l’Europa ha cercato di imporre a noi e altri Stati”. Il Governo  tecnico ha portato secondo l’ex ex Premier “a una crisi molto peggiore della situazione in cui ci trovavamo quando eravamo noi al governo. Con questo governo il Pil è diminuito di oltre il 2%”.

Dl Sviluppo in Senato: il decreto legge sullo Sviluppo sta per essere approvato. Oggi  il ministro per i Rapporti con il Parlamento, Piero Giarda, ha espresso la volontà dell’esecutivo di porre la fiducia sul provvedimento. Se la fiducia ci sarà, domani verrà convocata una capigruppo per stabilire la tabella di marcia sulla votazione e capire se ci sono margini per la deroga alle 24 ore. Oggi si terrà inoltre la discussione generale della proposta di legge per il principio del pareggio di bilancio in Costituzione, ma per l’approvazione servirà la maggioranza assoluta. Secondo il presidente della Camera dei Deputati, Gianfranco Fini, si tratta di una legge “necessaria per onorare l’impegno per il risanamento dei conti pubblici assunto anche in ambito dell’Unione europea”.

DOMANI

Juventus Cagliari: scenderanno in campo domani sera alle 21 a Torino le due big Juventus e Napoli per aggiudicarsi gli ottavi di finale della Coppa Italia 2013. I bianconeri sono reduci in campionato dalla vittoria contro il Palermo, mentre il Cagliari ha perso in casa contro il Chievo. Sugli allievi di Conte pesa però il triplice impegno calcistico, e dovranno cercare di recuperare le forze.

Hip Hop Awards: appuntamento domani sera all’Alcatraz di Milano con la prima edizione degli Hip Hop Awards, targata Mtv: sul palco i Club Dogo, Ensi, Emis Killa e Marracash a contendersi il titolo di miglior artista dell’anno e miglior album del 2012. A esibirsi saranno anche J-Ax, che ha dato vita al genere in tempi non sospetti e Max Pezzali, che proprio quest’estate ha ripubblicato il suo album di successo del ’90, Hanno ucciso l’uomo ragno, in versione rap.

Asteroide a un passo dalla Terra: si chiama 4179 Toutatis l’asteroide che domani passerà entro 7 milioni di chilometri dal nostro Pianeta. Non si tratta del primo passaggio del corpo celeste nella nostra atmosfera, però c’è già chi è pronto a scommettere che la data del passaggio (12-12-12) non sarà per nulla casuale. Tutta colpa dei Maya?

 

Alessia CASIRAGHI

L’eterno ritorno

 

IERI

Post Montim: a  due giorni dalle dimissioni rassegnate dal Presidente del Consiglio Mario Monti si paventa già una data per le prossime elezioni politiche anticipate: dovrebbero svolgersi il 24 febbraio 2013. E se il Cavaliere, che ha ormai annunciato la sua ridiscesa in campo a destra e sinistra, considera le dimissioni di Monti “doverose”, si dice pronto però dall’altra parte ad accogliere a braccia aperte il candidato perdente delle Primarie del Pd, Matteo Renzi. E l’alleanza con la Lega? Il Cavaliere è pronto a promettere il feudo lombardo se Maroni dirà sì all’alleanza con il Pdl. E’ il futuro che avanza. L’eterno ritorno o l’eterno riposo?

Addio a Riccardo Schicchi: è morto ieri nel tardo pomeriggio a Roma, all’ospedale Fatebenefratelli, Riccardo Schicchi, noto soprattutto come imprenditore del porno italiano. Ex marito dell’attrice Eva Henger, da cui aveva avuto due figli, Schicchi era nato in Sicilia, ad Augusta, il 12 marzo 1952. La causa del decesso è dovuta ad alcune complicanze legate al diabete, di cui l’uomo soffriva da alcuni anni, e a causa del quale aveva perso la vista. Nel 1985 Schicchi firma il primo film hardcore italiano in pellicola, “Telefono Rosso”, con protagonista Cicciolina, al secolo Ilona Staller. Ma il suo sodalizio più celebre è quello con l’attrice Moana Pozzi, scomparsa nel 1994 a Lione.

Trionfo Inter: ha battuto il Napoli 2 a 1 superandolo in classifica e piazzandosi al secondo posto come l’anti Juve. L’Inter di Stramaccioni corre veloce: nel 16mo posticipo di Serie A i nerazzurri conquistano il secondo posto della classifica, a -4 punti dai campioni d’Italia. Al primo posto infatti c’è la Juventus ritornata a Conte con 38 punti, seguita dall’ Inter (34), stacca di un solo punto il Napoli (33) al terzo posto, e poi ancora Fiorentina, Lazio e Roma tutte a 29 punti e la rimonta dei rossoneri con il Milan a 24 punti.

Il ritorno di Conte: “mi siete mancati”. Ha esordito così ieri Antonio Conte, al suo ritorno nella panchina della Juve dopo i 4 mesi di squalifica: “Mi è mancato l’odore dell’erba. Questi quattro mesi sono stati un dolore. Ma è stata un’esperienza formativa”.

OGGI

Premio Nobel all’Unione Europea: Herman Van Rompuy,  José Manuel Barros e Martin Schultz ritireranno quest’oggi a Oslo il premio Nobel per la Pace all’Unione Europea. Il riconoscimento è stato attribuito alla Ue per il ruolo attivo avuto nella trasformazione “di un continente in guerra in un continente in pace”. “L’Unione europea attraversa un periodo difficile – ha commentato Van Rompuy – ma usciremo da questo periodo di incertezza e di recessione più forti di prima”. Alla cerimonia sarà presente anche Mario Monti, a due giorni dalla rassegnazione delle sue dimissioni da Presidente del Consiglio, assieme a François Hollande e Angela Merkel. A Oslo è attesa anche Elena Nicoletta Garbujo, la studentessa di 16 anni che ha incantato con il suo tweet la Commissione dell’unione Europea che aveva indetto il concorso “Cosa significa per te la pace in Europa?”. Elena, che vive a Novate Milanese e frequenta il liceo scientifico, aveva risposto con un acrostico in 140 caratteri: Pace: Ponte Avente Comuni Estremità.

Febbre da spread: è salito oltre i 350 punti, toccando un record storico, il differenziale tra il Btp e il Bund tedesco a 10 anni. Conseguenza delle dimissioni del Premieri Monti e dell’annunciata ridiscesa in campo di Berlusconi. L’Europa ci osserva. E intanto c’è già chi ironizza sulle prossime elezioni politiche, non risparmiando nè destra né sinistra…

Bacio amaro per Muccino: la vita non è facile ad Hollywood, nemmeno quando per la tua pellicola hai scritturato un cast di star. “Quello che so sull’amore”, il film made in Usa di Gabriele Muccino, ha raccolto magri incassi al botteghino americano (solo 6 milioni di dollari) e meglio non gli è andata sulle pagine dei giornali, stroncato dal “Los Angeles Times” (non c’è ragione di vederlo, a meno che non vogliate fare sesso con Gerard Butler) “. Nel cast del film, il terzo a stelle e strisce per Muccino, dopo “La ricerca della felicità” e “Sette anime”, hanno sfilato Gerard Butler e Cathrine Zeta-Jones, Uma Thurman, Dennis Quaid e Jessica Biel. Tutta colpa della macchina infernale di Hollywood aveva già sentenziato il regista romano, troppa ingerenza della produzione sullo sviluppo della sceneggiatura e sul finale del film. Ecco fatto, il nuovo titolo del suo prossimo film: Quello che so su Hollywood.

DOMANI

Egitto contro Morsi: islamici egiziani e opposizione di sinistra e liberale hanno proclamato una manifestazione per domani per le strade de Il Cairo in vista del referendum del prossimo 15 dicembre sul progetto della Costituzione. L’Egitto è a ferro e fuoco ormai da 2 settimane, dopo la decisione del Presidente Mohamed Morsi di ampliare i propri poteri: ieri sera, una coalizione di 13 partiti islamici, tra cui i Fratelli Musulmani, ha lanciato un appello per invitare il popolo egiziano a manifestare sotto lo slogan “sì alla legittimità, si al consenso nazionale” – “Non riconosciamo il progetto per la riforma della costituzione perché non rappresenta il popolo egiziano”.

Sciopero benzinai: sembra confermato lo sciopero dei benzinai indetto per questa settimana. Pompe di benzina chiuse dalle 19 di domani sera, 11 dicembre, e fino alle 7 del 14 dicembre, mentre per quanto riguarda le autostrade, la chiusura delle stazioni di servizio è prevista dalle 22 dell’11 alle 22 del 13. I benzinai scioperano contro il calo dei consumi da parte degli italiani e per fermare gli accordi delle multinazionali e per protestare contro il conto salato delle accise che gravano sui costi della benzina.

Fiom in sciopero a Genova: 4 ore di sciopero dalle ore 9.30 alle 12.30 davanti al palazzo di Confindustria a Genova. E’ la manifestazione indetta per domani dalla Fiom (Federazione Impiegati Operai Metallurgici) che si svolgerà in mattina a Genova.

 

Alessia CASIRAGHI