Omessi o errati versamenti al Fisco: si può rimediare fino all’1 ottobre

Data da segnare in rosso sul calendario, quella dell’1 ottobre. Si tratta infatti non solo del termine per la presentazione delle dichiarazioni UNICO 2012, ma anche della data entro la quale è possibile rimediare a eventuali omissioni o errori compiuti in passato.

Nell specifico, è possibile fino a tale data dichiarare qualsiasi reddito 2011 al Fisco, dal momento che è ancora pendente la scadenza per la presentazione delle dichiarazioni UNICO 2012: non sono previste sanzioni per la fedeltà della dichiarazione, poiché questa non è stata ancora prodotta.

Inoltre è possibile integrare a proprio favore la dichiarazione relativa al 2010 tramite l’invio di un nuovo modello e senza sanzioni: è anche possibile correggere a favore del Fisco la dichiarazione in questione completandola con i redditi mancanti o con altre informazioni, oltre a versare tramite ravvedimento il tributo, qualora questo sia dovuto.

Per gli studi di settore, arriva il controllo online

Anomalie e incongruenze dei bilanci rispetto agli Studi di settore possono essere evidenziati prima dell’invio.

Disponibile sul sito dell’Agenzia delle Entrate la procedura di controllo che consente di verificare le eventuali discordanze e anomalie tra i dati inseriti nella dichiarazione dei redditi e nei relativi allegati e le indicazioni fornite dalle specifiche tecniche di Gerico 2011 e da quelle relative ai controlli telematici.

L’Agenzia raccomanda i contribuenti interessati dagli studi di settore di verificare, prima di trasmettere Unico 2011, che i dati inseriti nel modello e negli allegati alla dichiarazione concordino con le specifiche tecniche di Gerico 2011 e con quelle relative ai controlli telematici.

Unico 2011: ecco come detrarre la nota spese

I liberi professionisti o i lavoratori autonomi sono sempre in giro fra un appuntamento e l’altro e così, nella maggior parte dei casi, si trovano sobbissati dall’onere dei costi di alberghi, ristoranti e molte altre spese di rappresentanza che, per quanto necessarie, sono una nota dolente nelle tasche, a fine mese.

La buona novella, però, è che quei costi possono essere detratti: oggi Infoiva vi spiega come collocarli nell’Unico 2011 facendo riferimento, nello specifico, ai due tipi di spese.

Sì perché, albergo e ristorante hanno una diversa deducibilità ai fini Irpef rispetto alle spese di rappresentanza, e per questo necessitano di una diversa collocazione nella dichiarazione dei redditi . In pratica,

  • spese albergo e ristorante: da posizionare nel rigo RE15;
  • spese rappresentanza: Rigo RE16.

Ma andiamo nel dettaglio.

Deduzione spese di albergo e ristorante*

Le spese di albergo e ristorante devono essere sostenute e documentate, e sono deducibili dal reddito professionale secondo due limiti:

• innanzitutto devono essere ridotte al 75% del loro ammontare;
• in secondo luogo tale risultato deve essere ≤ al 2% dei compensi percepiti nel periodo d’imposta (i compensi che rilevano per questo confronto sono quelli indicati ai righi RE6-RE4 del Mod. Unico).

Al momento della compilazione della dichiarazione dei redditi 2011 bisogna effettuare questi due passaggi e indicare al rigo RE15, colonna 2, il 75% delle spese di albergo e ristorante sostenute nel 2010.

Esempio: supponendo questi dati:

Compensi percepiti nel 2010 € 80.000
Spese per alberghi e ristoranti sostenute nel 2010 € 2.800
I passaggi sono i seguenti:
• 75% delle spese per alberghi e ristoranti 2.800 × 75% = 2.100 –> rigo RE15, colonna 2
• 2% dei compensi 2% 80.000= 1.600
• 2.100 > 1.600 quindi l’importo deducibile è 1.600–> rigo RE15, colonna 3

Se le spese di albergo e ristorante sono sostenute dal committente, per conto del professionista, e da quest’ultimo sono addebitate in fattura, allora tali spese sono interamente deducibili.

Deduzione spese di rappresentanza*

Le spese di albergo e ristorante qualificabili come spese di rappresentanza sono deducibili per il 75% del loro valore nel limite dell’1% dell’ammontare dei compensi percepiti nel periodo d’imposta.

Devono rispettare la soglia dell’1% dei compensi anche le altre tipologie di spesa definibili “di rappresentanza”, comprese ad esempio quelle sostenute per l’acquisto o l’importazione di:
• beni destinati ad essere ceduti a titolo gratuito;
• oggetti d’arte, di antiquariato o da collezione anche se strumentali all’esercizio dell’arte o professione.

Al momento della compilazione della dichiarazione dei redditi 2011, le spese di rappresentanza devono essere riportate al rigo RE16.

Esempio: supponendo questi dati:

Compensi percepiti nel 2010 € 100.000
Spese per alberghi e ristoranti sostenute nel 2010 definibili “di rappresentanza” € 1.000
Altre spese di rappresentanza € 200, da riportare al rigo RE16, colonna 2
I passaggi sono i seguenti:
• 1.000 × 75% = 750–> rigo RE 16, colonna 1
• 1% 100.000= 1.000
• 750 + 200 = 950–> 950 < 1.000 quindi l’importo di deducibile è 950, rigo RE16, colonna 3

Paola Perfetti

*Fonte