Veicoli commerciali: la crescita continua, ma ancora per poco

di Vera MORETTI

L’ACEA, Associazione europea dei costruttori di autoveicoli ha diramato i dati riguardanti le vendite di mezzi commerciali, industriali e autobus nel mese di novembre nel mercato continentale (area UE27).

Il bilancio può essere definito positivo, dal momento che sono state immatricolate 161.670 unità con un aumento dell’8,4%. Questo risultato lo si deve soprattutto a Germania, che ha registrato un personale +18.9%, Regno Unito, +18% e Francia, +5,9%.

Il totale delle unità vendute tra gennaio e novembre è di 1.769.994 unità, pari ad una crescita del 10,5% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. ACEA sottolinea che nell’Unione dei 27, dalla quale sono esclusi Malta e Cipro, i cui dati non sono disponibili, a contribuire a questa crescita sono stati soprattutto Paesi come la Francia, +9,9%, e la Gran Bretagna (+19,4%).

Nonostante ciò, comunque, bisogna ricordare che tali dati non risentono ancora dell’ondata di crisi che ha colpito anche questa fetta di mercato, ma già qualcosa si presagisce, considerando che, se la crescita nel mese di novembre era del 9%, quest’anno, nello stesso periodo, è del 10,8%, con un +1,8% che fa intendere quale potrebbe essere la tendenza per i prossimi mesi.

Più evidente è la crescita in altre zone d’Europa, con Lettonia e Lituania in testa, che registrano rispettivamente +169,6% e +105,2%. A seguire Estonia, +82,8%.
Sono andate male, invece, Grecia, – 44,8%, Portogallo, – 25,3%, Bulgaria, -8,2%, Spagna, -5,9% e Italia, -0,7%.

Considerando nel dettaglio i vari comparti, i modelli commerciali fino a 3,5 tonnellate è calato, in Italia, del 2,1%, in controtendenza con le stime europee, che parlano di un +8%.
Anche il mercato dei mezzi per merci con portata superiore a 3,5 tonnellate in Europa è ancora positivo, ma sta comunque rallentando. Nel mese scorso la crescita è stata infatti del 10,5%, mentre da gennaio a novembre l’incremento è stato del 29,7%. Per l’Italia invece novembre è in calo dello 0,4% e il consuntivo a fine novembre mostra ancora un incremento del 6,2%.
Diversa è la situazione per quanto riguarda gli autobus, che ha registrato una crescita del 29,5%, con un calo a livello europeo dello 0,9%.

Volkswagen al Motor Show di Bologna

Il modello di punta della Volkswagen Veicoli Commerciali al Motor Show di Bologna 2011 (padiglione 16, stand Volkswagen) è ancora una volta l’Amarok, il pick-up di classe superiore che sta ottenendo ottimi riscontri, che viene proposto in un allestimento ancora più ricco di contenuti.

Dopo la presentazione al Salone di Francoforte, debutta in Italia la versione più potente dell’Amarok: il 2.0 TDI biturbo 180 CV con cambio automatico a 8 rapporti. Grazie a questa nuova trasmissione e alla versione più prestazionale del quattro cilindri 2 litri con due turbocompressori, l’Amarok identifica con maggiore incisività un perfetto compagno di lavoro con le doti di un’inarrestabile fuoristrada e il grande comfort di una berlina ben rifinita. Dal punto di vista tecnico, nel cambio automatico a 8 rapporti è possibile realizzare una più efficace spaziatura e questa fa sì che il motore abbia un rendimento migliore a tutti i regimi di rotazione, oltre a risultare tanto più agile. Inoltre il primo rapporto è progettato come marcia di partenza ridotta per l’impiego fuoristrada e per il traino, così il nuovo Amarok con cambio automatico e trazione integrale permanente risulta particolarmente adatto all’impiego fuoristrada senza che si renda necessaria l’adozione di un riduttore. La presenza del sistema start/stop contribuisce a rendere l’Amarok 180 CV automatico particolarmente parco nei consumi, basti pensare che per percorrere 100 km nel ciclo combinato utilizza soltanto 7,6 litri di gasolio, con emissioni di CO2 pari a 199 g/km. Particolarmente degne di nota sono anche le prestazioni. I 180 CV e la coppia di 420 Nm spingono il pick-up tedesco da 0 a 100 km/h in 8,5 secondi e fino alla velocità massima di 179 km/h. L’Amarok 180 CV con cambio automatico a 8 rapporti e carrozzeria doppia cabina sarà introdotto in Italia nel corso dell’ultimo quadrimestre 2012. Oltre a questa interessante primizia, al Motor Show 2011 la Volkswagen Veicoli Commerciali propone emozionanti attività di test drive nell’area esterna 47/2. Protagonisti sono l’Amarok 2.0 TDI 163 CV con trazione integrale inseribile che si destreggerà lungo un impegnativo tracciato off road, e un Caddy 4Motion che farà altrettanto su uno specifico percorso che metterà in luce le doti della trazione integrale con sistema Haldex. Nell’area 47/2 saranno anche esposti un Caddy Highline DSG 4Motion e un Multivan BlueMotion.

Fonte: Agenparl.it

Il mercato dei veicoli commerciali tiene nonostante la crisi

Le vendite dei veicoli commerciali non stanno attraversando un momento favorevole, dal momento che il mese di ottobre ha registrato un calo del 3,8% rispetto allo stesso mese del 2010. Si tratta di 13.319 veicoli con portata fino a 3,5 tonnellate venduti sul territorio italiano. Facendo poi un calcolo considerando i dieci mesi dell’anno da gennaio ad ottobre, il calo si riduce all’1,7%, con un totale di 146.742 veicoli.

Nonostante le vendite in leggera discesa, comunque, il mercato dei veicoli commerciali tiene decisamente meglio rispetto a quello delle autovetture, anche se la crisi di fa sentire anche in questo settore. Si stima, secondo quanto affermato dal Centro Studi Promotor GL events, che il calo dell’intero anno si aggirerà intorno al 2,5%.

L’Acea ha diffuso poi i dati delle immatricolazioni dei veicoli medi e pesanti per trasporto merci (oltre 3,5 tonnellate di portata) e di autobus. In questo caso, l’andamento del mercato italiano è abbastanza positivo dal momento che è stato registrato un incremento di vendite dell’0,7% in ottobre e del 6,8% nei primi dieci mesi dell’anno.

Il settore che riguarda gli autobus in particolare si rivela positivo oltre le aspettative, con un aumento del 17,6% in ottobre e del 30,5% nei primi dieci mesi del 2011. Questa controtendenza dipende dal fatto che le vendite sono legate a commesse pubbliche programmate in genere da molto tempo e, se crisi c’è stata, si vedrà tra un po’ di tempo.

Vera Moretti

eT!, un alieno tra i veicoli commerciali

Il reparto Volkswagen Group Research insieme alla Deutsche Post, uno dei maggiori acquirenti di veicoli commerciali leggeri, e alla Accademia di Arti Figurative di Braunschweig, hanno costituito un gruppo di lavoro per le tematiche legate al trasporto. Queste attività di ricerca hanno portato alla definizione di un veicolo completamente nuovo per il settore logistico e di distribuzione: l’eT!.

Un giorno l’eT! potrebbe di fatto rivoluzionare il mondo dei veicoli commerciali leggeri: di nuova concezione, con trazione ecologica, studiato fin nei minimi particolari e, all’occorrenza, può viaggiare in modo semi-automatizzato. La portata che questo progetto di ricerca potrebbe avere a livello di ecocompatibilità dei trasporti è sottolineata dal supporto dato al progetto eT! dal Ministero Federale tedesco per l’ambiente, la tutela della natura e la sicurezza dei reattori.

L’eT! è un veicolo commerciale con sistema di trazione alternativa, che segna l’avvento della mobilità elettrica nel segmento dei veicoli commerciali. Grazie a motori elettrici montati nei mozzi ruota, non solo non produce emissioni, ma permette di avere massima libertà di movimento e favorisce un ottimo sfruttamento degli interni e, quando fa “rifornimento” con corrente rigenerativa, è in grado di funzionare in modo ecologico al 100%.

In determinate occasioni, al fine di rendere il mondo del lavoro degli operatori postali più semplice e sicuro, nonché per ottimizzare la logistica e i tempi delle consegne, l’eT! può essere azionato in modo semi-automatizzato. Il veicolo “segue” l’operatore postale di casa in casa (Follow me) o, su richiesta, si dirige verso di lui (Come to me). Il guidatore può anche manovrarlo mediante un joystick, denominato Drive Stick, sul lato passeggero, postazione veloce da raggiungere e dotata di uno sgabello. Sempre sul lato rivolto verso il marciapiede e quindi verso la zona di lavoro dell’operatore postale, è presente una porta scorrevole elettrica, a doppio stadio di attivazione, che consente un accesso estremamente rapido sia al veicolo, sia al materiale da consegnare.

Varianti di questi veicoli commerciali leggeri potrebbero essere realizzate per tutti i modelli attualmente in commercio, e anche queste possibili nuove soluzioni sono parte del lavoro di ricerca.

Furgoni e van, ecco la polizza ad hoc

Una polizza assicurativa pensata per artigiani e privati che utilizzano veicoli commerciali e autocarri fino a 35 quintali per la loro attività di small business. In caso di incidente sarà possibile dedurre la franchigia dell’assicurazione

L’assicurazione online Genertel ha pensato a una polizza assicurativa dedicata alla copertura dei danni per artigiani e privati che utilizzano veicoli commerciali e autocarri fino a 35 quintali per la loro attività di small business.

La polizza “Furgoni & Van” è l’ideale per chi utilizza questi veicoli nello svolgimento dell’attività commerciale, perché in caso d’incidente con colpa, il costo della franchigia è deducibile. Genertel Furgoni & Van garantisce sempre i seguenti servizi:
 
– Attività carico e scarico: protegge il cliente in caso di danni causati a terzi durante le operazioni di carico e scarico del veicolo, senza costi aggiuntivi;
– Servizio Stop&Go: prevede la possibilità di sospendere la copertura assicurativa durante i mesi di inutilizzo del mezzo (minimo 1 mese, massimo 12);
– Assistenza Sinistri All Inclusive: consente di gestire un eventuale sinistro garantendo sempre l’Assistenza live; il Soccorso Stradale con carro attrezzi 24 ore su 24 e auto sostitutiva e la possibilità di effettuare la denuncia online direttamente dal sito o su mobile con l’applicazione per smartphone;
– Servizio Guida Subito: garantisce la copertura immediata via mail per circolare subito e SMS di conferma dell’acquisto;
– Servizio Memo: il servizio via email, sms, posta e telefono ricorda al cliente le scadenze delle polizze.

Volkswagen Crafter: punto di riferimento tra i veicoli commerciali

Tra i veicoli commerciali presentati nel 2011 spicca sicuramente il nuovo Volkswagen  Crafter,  che rispetto ai suoi predecessori è stato completamente rinnovato e reso migliore da quasi tutti i punti di vista, sia per quanto riguarda gli interni che i consumi  (le emissioni di CO2 sono ridotte fino al 33 per cento!)

Il nuovo Crafter ha un design essenziale com’è del resto caratteristica della serie, ma nello stesso tempo è cambiato e migliorato sotto molti aspetti: la parte frontale del veicolo è quella classica del commerciale Volkswagen, mentre una calandra si estende sui lati unendo cosi i gruppi ottici.

Per quanto riguarda la capacità di carico, è stata aumentata del 10% rispetto ai modelli precedenti.

Inoltre vi è stata una maggiore attenzione verso l’ambiente, attraverso l’uso di motori TDI 2.0 (che non sono chiamati così perché “internettizzati”) ad iniezione diretta common rail con cambio a 6 rapporti, tutti euro 5 e creati in modo da avere tre diverse potenze: 109, 136 e 163 cv.

E’ importante sottolineare anche come gli oneri per l’utilizzo del veicolo sono scesi del 25% grazie ai costi di esercizio molto più bassi.

I clienti della Volkswagen che intendono acquistare un Crafter, possono avere non solo una garanzia di due anni (quella prevista dalla legge sui nuovi veicoli) ma anche un’estensione della garanzia per un anno ancora, senza pagare nulla di più al momento dell’acquisto.

Inoltre va sottolineato che è montata sul veicolo un sistema di controllo di tutte le funzione elettroniche del Crafter molto semplice ma allo stesso tempo completo, che permetterà all’autista di gestire al meglio e senza distrarsi dalla guida le varie funzionalità di serie sul veicolo.

Il nuovo Crafter, insomma, è sicuramente uno dei nuovi modelli di veicoli commerciali maggiormente apprezzato dagli addetti ai lavori e grazie a questo veicolo la Volkswagen torna  a proporsi prepotentemente come punto di riferimento nel segmento.

Fabio Mussoni

Nissan NV 400, veicolo commerciale leggero e grintoso

Le ambizioni di Nissan, alla presentazione di Nissan NV 400, il nuovo veicolo commerciale leggero, si sono rivelate molto alte, considerando che la casa giapponese ha intenzione di raddoppiare la quota mercato in Europa entro i prossimi tre anni.

Questo nuovo veicolo si presenta grintoso ed originale, dal design moderno e fluido, realizzato in collaborazione con Renault. Per questo, il nuovo modello targato Nissan è assolutamente unico rispetto ai suoi diretti concorrenti, grazie anche ai modelli proposti, in grado di accontentare esigenze differenti tra loro.

NV400 infatti offre una gamma versatile e pratica e una massa complessiva che spazia dalle 2,8 alle 4,5 tonnellate. I clienti possono scegliere il veicolo con la trazione anteriore oppure posteriore, quest’ultima con ruote singole o gemellate. NV400 è disponibile in 3 passi, 4 lunghezze, 3 altezze e un volume di carico che va da 8 m3 a 17 m3. Il motore è offerto in tre varianti di potenza, con cambio manuale a 6 velocità o robotizzato.

Anche la scelta della carrozzeria è ampia e sempre coperta da garanzia Nissan di 3 anni/100.000 km, e con numerose varianti di furgoni, van, veicoli per trasporto persone, veicoli allestibili e veicoli già allestiti, assemblati direttamente in fabbrica.

Il propulsore è un turbodiesel 4 cilindri 16 valvole a iniezione diretta, recentemente sviluppato da Renault, in grado di assicurare la potenza di 100, 125 e 150 Cv, con valori di coppia pari a 285, 310 e 350 Nm.

Da non sottovalutare, inoltre, che le versioni Euro 5 beneficiano di costi di gestione più bassi grazie ad una migliore economia nei consumi e agli intervalli di manutenzione, più lunghi rispetto alla concorrenza, di due anni o 40.000 km.

Per quanto riguarda la sicurezza, sono stati installati doppi airbag frontali e laterali opzionali ed è disponibile di serie l’ESP (optional nei modelli a trazione anteriore), mentre l’ABS è di serie su tutta la gamma.

Le dotazioni arrivano direttamente dal mondo delle auto e comprendono Nissan Intelligent Key, climatizzatore automatico, luci e tergicristalli automatici, sensori di parcheggio, luci diurne, cruise control con limitatore di velocità, computer di bordo, Bluetooth, porta USB e jack per ascoltare la musica del proprio iPod.

E non manca il navigatore sviluppato con TomTom, con la possibilità di abbonarsi all’aggiornamento in tempo reale sulle condizioni di traffico, il servizio meteo, autovelox fissi e mobili, previsioni meteorologiche, l’accesso alle funzioni di ricerca di Google e un vasto database che fornisce informazioni aggiornate su milioni di aziende e servizi.

Vera Moretti

Immatricolazioni in crescita per i veicoli commerciali: +15,7%

Un aumento delle immatricolazioni pari al 12,3% in più rispetto al 2010. E’ positivi il bilancio registrato dall‘Acea, l’associazione delle principali case automobilistiche europee, sui dati delle vendite e immatricolazioni di veicoli commerciali e industriale nel 2011. Per il mese di luglio 2011, Acea ha rilevato in Europa un aumento delle immatricolazioni pari al 3,2%, che ha raggiunto nel mese di agosto il picco record del 15,7%, fino a 123.032 unita’. Il consuntivo dei primi otto mesi dell’anno chiude con 1.310.148 veicoli immatricolati e con una crescita rispetto al 2010 del 12,3%. Questo andamento riguarda sia i veicoli commerciali fino a 35 quintali di portata (+8,6% negli otto mesi) che i veicoli industriali oltre i 35 quintali (+38,3%). Resta stanziale invece il mercato degli autobus che registra un -1,9% per il 2011.

Al primo posto tra i mercati più dinamici troviamo la Germania con una crescita complessiva pari al 23,3%. Medaglia d’argento al Regno Unito, con +21,1%, seguita dalla Francia (+6,4%) e dall’Italia (+0,7%). Fanalino di coda la Spagna in contrazione del 6,3%. ”Il mercato italiano non e’ particolarmente dinamico – commenta il Centro Studi Promotor GL Events – anche se il quadro complessivo e’ certamente migliore rispetto all’andamento delle immatricolazioni di autovetture. In Italia si sono registrati infatti a fine agosto un calo dello 0,9% per i veicoli commerciali, una crescita dell’8,4% per i veicoli industriali e un incremento del 35,8% degli autobus le cui immatricolazioni erano state particolarmente penalizzate negli ultimi anni”.

Alessia Casiraghi

Volkswagen Amarok, con cambio automatico: agile e parco

Presentato al Salone dell’Auto di Francoforte, il Volkswagen Amarok con cambio automatico unisce agilità nella guida fuoristrada con confort e bassi consumi.

L’anno nuovo porterà infatti in dote all’Amarok un innovativo cambio automatico a 8 rapporti che unisce un maggiore comfort di marcia alle buone caratteristiche di impiego in fuoristrada e a consumi che si rivelano più bassi della versione equipaggiata con cambio manuale: soli 7,6 l/100 km nel ciclo combinato con emissioni di CO2 di 199 g/km fanno dell’Amarok uno dei pick-up più brillanti nel suo segmento.

Il cambio automatico a 8 rapporti montato sull’Amarok celebra così il proprio debutto assoluto nel segmento dei pick-up. Grazie al numero dei rapporti è possibile realizzare una più efficace spaziatura tra il primo e l’ottavo rapporto, rispetto a un cambio automatico di precedente generazione. Gli effetti sono molto positivi: l’aumento della spaziatura fa sì che il motore TDI abbia un rendimento migliore a tutti i regimi di rotazione oltre a risultare tanto più parco nei consumi quanto più agile. Ciò ha reso possibile utilizzare l’ottava marcia come rapporto di overdrive dalla coppia ridotta (-20%), favorendo l’abbattimento dei consumi. Il primo rapporto è progettato come marcia di partenza ridotta per l’impiego fuoristrada e per il traino. In questo modo il nuovo Amarok con cambio automatico e trazione integrale permanente risulta adatto all’impiego fuoristrada senza che si renda necessaria l’adozione di un riduttore.

Per un corretto funzionamento del sistema start/stop è necessario che il cambio disponga sempre di una sufficiente pressione del lubrificante; ciò assicura che la trasmissione di forza tra i componenti del cambio avvenga senza slittamenti. Il sistema è completato da una pompa di alimentazione elettrica che mantiene stabile la pressione del lubrificante all’interno del sistema idraulico durante la fase di sosta.

Questa dotazione a elevato contenuto tecnologico, in abbinamento alle soluzioni BlueMotion Technology, che comprendono sistema di recupero dell’energia e pneumatici a bassa resistenza al rotolamento, influenza sensibilmente i consumi. A differenza dei modelli concorrenti i consumi dell’Amarok con cambio automatico sono più bassi rispetto alla variante da 120 CV con cambio manuale. Il primo pick-up Volkswagen con cambio automatico consuma soltanto 7,6 litri per percorrere 100 km, che corrispondono a emissioni CO2 di 199 g/km, risultando quindi il più parco nella sua categoria.

Il nuovo cambio automatico è abbinato alla trazione integrale permanente e a una nuova motorizzazione: un 2.0 TDI biturbo 180 CV. Esso dispone di una coppia massima di 420 Nm e fornisce buone prestazioni su strada e un’esperienza di guida molto confortevole, persino in presenza di rimorchi o di carichi elevati. La velocità massima di 179 km/h viene raggiunta in settima marcia e per riprendere da 80 a 120 km/h l’Amarok impiega solo 8,5 secondi.

L’Amarok con doppia cabina equipaggiato di questo innovativo sistema di trasmissione, in grado di garantire elevati valori di potenza nonché una riduzione dei consumi e un comfort elevato, sarà disponibile da gennaio in tutte e tre le varianti di allestimento.

Italiani sempre più al volante

Italiani sempre più al volante, almeno per quanto riguarda il tempo. Secondo dati Isfort (Istituto superiore di formazione e ricerca per i trasporti) elaborati dall’Osservatorio sulla mobilità sostenibile dell’Airp (l’associazione dei ricostruttori di pneumatici), negli ultimi 10 anni si è superata un’ora alla guida, passando dai 58 minuti al giorno del 2001 ai 62,5 del 2010.

Salita anche la distanza media percorsa quotidianamente, che è ora di 33,9 chilometri, 7,4 chilometri in più rispetto ai 26,5 nel 2001. La crescita della distanza e del tempo alla guida è costante fino al 2008 (con il picco di 65,9 minuti e 38 chilometri) poi, nel 2009, vi è una brusca diminuzione (62,3 minuti e 34,6 chilometri), in coincidenza con il manifestarsi della crisi. Nel 2010 torna ad aumentare il tempo, ma resta l’esigenza di risparmiare, che si manifesta in una distanza media percorsa ancora in calo, di 0,7 chilometri in un anno. In percentuale, rispetto al 2001, si passa in auto il 7,2% di minuti in più e c’è un incremento chilometricodel 21,8%.