A Verona, è di scena l’Automotive Forum

Si conclude oggi a Veronafiere l’Automotive Forum, la tappa autunnale di Automotive Dealer Day che ha voluto mettere il punto sullo scenario e sulle strategie da applicare per dare nuova spinta al settore delle auto.

Sono state prese in considerazione tutte le tappe, dal post vendita al fisco, fino all’utilizzo degli strumenti digitali e la comunicazione, Internet compreso.

All’appuntamento sono stati chiamati oltre 350 operatori del settore, tra i quali hanno trovato posto non solo concessionari e case auto, ma anche operatori di filiera, web agency ed agenzie di marketing e comunicazione.
L’evento è stato organizzato da Quintegia, società italiana leader nella ricerca e nella formazione per la distribuzione automobilistica.

Tra i focus in primo piano durante queste tre giornate, spiccano incontri su digital business e best practice, ma anche marketing, post-vendita e evoluzione dei contratti tra concessionari e case auto, in conseguenza dell’entrata in vigore del nuovo regolamento.

Evento nell’evento è stata la prima edizione del Premio per la Comunicazione Post Vendita, organizzato da Quintegia con il sostegno di Continental e Würth, riservato ai dealer e alle case auto che si sono distinti nella realizzazione della campagna di comunicazione per il post vendita.

I vincitori saranno proclamati oggi nel corso di Automotive Forum.

Vera MORETTI

Il marmo italiano è il più apprezzato

Tra i prodotti Made in Italy che stanno andando forte all’estero c’è anche il marmo, per il quale l’Italia ha una grande tradizione.

Anche il 2013, infatti, sta confermando la striscia positiva dell’export dei graniti lavorati al 100% italiani, con percentuali in considerevole aumento verso tutti i principali mercati: tra quelli ormai fedeli alla qualità italiana ci sono Stati Uniti (+44,5%), Canada (+3%), Russia (+16%) e Medio Oriente (+8%), mentre sono in crescita Messico (+50%), Nord Africa (+42,7%) e India (+45%). L‘Europa, al contrario, perde qualche posizione (-4,9%).

I dati sono stati elaborati dall’Osservatorio Marmomacc, la più importante manifestazione internazionale dedicata alla pietra naturale, al design e alle tecnologie di lavorazione, in programma alla Fiera di Verona dal 25 al 28 settembre 2013 per la sua 48a edizione.

Il bilancio del primo triennio 2013 parla di 386,8 milioni di euro e una crescita complessiva del 9,2% sullo stesso periodo del 2012.
Ben 307,4 milioni di euro arrivano dai prodotti lavorati, che hanno incrementato le vendite del 9,7%, ma segno positivo è relativo anche alle esportazioni di blocchi grezzi che raggiungono i 79,4 milioni di euro (+7,2%).

Lo sviluppo internazionale si conferma, perciò, fondamentale per il settore lapideo italiano che trova in Marmomacc il principale hub di interscambio.

Così Giovanni Mantovani, direttore generale di Veronafiere, ha presentato l’evento: “Per l’edizione di Marmomacc 2013, oltre a Stati Uniti, Canada e Regno Unito, sempre importanti per la richiesta di prodotto, i paesi target sui quali punteremo sono Russia, Cina, Sud-est asiatico e Centro America. Per quanto riguarda macchinari e tecnologie, invece, ci concentreremo su Russia, Nord Africa, Iran, Iraq e Brasile“.

Obiettivo di questa edizione della Fiera è trovare buyer qualificati che possano operare come importatori e distributori di macchinari e prodotti, ma anche di imprese edili e di trasformazione, che durante l’esposizione possano seguire gli incontri B2B previsti.

Nell’attesa che Marmomacc abbia inizio, hanno già dato conferma della loro partecipazione le delegazioni estere organizzate da Angola, Australia, Belgio, Camerun, Canada, Cina, Congo, Francia, Germania, Giappone, Gran Bretagna, India, Iran, Iraq, Paesi del Mediterraneo, Paesi dei Balcani, Paesi del Golfo, Portogallo, Romania, Russia, Spagna, Stati Uniti, Sud Africa, Sud Est Asiatico, Sud-Centro America, Svezia e Svizzera.

Vera MORETTI

L’edilizia low carbon è di casa a Verona

Efficienza energetica e architettura sostenibile saranno di casa a Verona in occasione di Greenbuilding, la mostra-convegno internazionale sull’edilizia low carbon che sarà ospitata dagli spazi di Veronafiere dal 9 all’11 maggio.
L’evento, giunto alla sua sesta edizione, è caratterizzato da un sempre più ampio riconoscimento da parte degli operatori nazionali e internazionale, tanto da affermarsi a livello italiano come vetrina per eccellenza per promuovere tecnologie e prodotti per un’edilizia low carbon.

Greenbuilding è anche corsi di formazione, seminari ed eventi; i convegni, in particolare, sono un momento di attualità tecnico-scientifica e un link tra policy, mercato e operatori. In questo contesto non mancheranno appuntamenti con le grandi firme e i maggiori esperti della progettazione di edifici e quartieri ecosostenibili.

Anche quest’anno si tiene l’evento Solarch, building solar design & technologies, che si colloca a cavallo tra Greenbuilding e Solarexpo. Qui viene dato risalto alle tecnologie più innovative e ai migliori progetti internazionali di design solare e di integrazione architettonica di fotovoltaico e di solare termico. Greenbuilding sarà poi
affiancato dalla tredicesima edizione di Solarexpo – mostra convegno internazionale su energie rinnovabili e generazione distribuita.

Francesca SCARABELLI

Contro la crisi…beviamo vino!

di Vera MORETTI

Verona capitale del vino, almeno fino al 28 marzo, quando Vinitaly chiuderà i battenti.
Da domenica scorsa, infatti, è in corso la fiera dedicata al vino, dove, a farla da padrone, sono le bottiglie italiane.

Il bilancio del settore, secondo i dati presentati da Dino Scanavino, vicepresidente della Cia-Confederazione italiana agricoltori, è del tutto positivo, perché “in una fase in cui la disoccupazione e’ a livelli altissimi nel Paese, proprio il pianeta vino crea posti di lavoro e nuove imprese, soprattutto tra i giovani e le donne, ovvero le categorie da sempre più deboli e svantaggiate“.

I numeri, a questo proposito, parlano chiaro: in Italia ci sono 250mila aziende vitivinicole, per la maggior parte Pmi, che danno lavoro a più di 200mila addetti, 50mila di questi sono giovani. Se si allarga il campo all’indotto, le aziende arrivano ad essere 400mila unità, con, in totale, 1,1 milioni.
Inoltre, tra le donne a capo di imprese agricole, 538mila in totale, il 30% conduce aziende vitivinicole. In questa percentuale, il 70% lavora nelle cantine, l’11% si occupa di ristorazione, un 9% è sommelier e un altro 9% è addetta alla comunicazione.

Il vino, dunque, è diventato protagonista dell’economia italiana, tanto da essere, ormai, una delle voci primarie nel prodotto interno lordo, ancora più del settore automobilistico, che, lo sappiamo, ha pesantemente risentito della crisi e dell’innalzamento dell’Iva.

E il successo di questo settore si vede anche dai numeri di Vinitaly, che vanta il 30% dei visitatori provenienti dall’estero, da ben 110 Paesi, con un forte aumento di interesse da parte del Brasile, che registra +50% in tre edizioni, e della Cina, con un aumento addirittura del 250%.
Grazie a questi exploit sul mercato estero, il prodotto vino ha generato nel 2011 un fatturato diretto di dieci miliardi di euro con un export pari a 4,4 miliardi nel 2011, registrando un 12 per cento in più rispetto all’anno precedente, dei quali 1,3 provenienti dal Veneto.

Sarà per questo che la fiera, già da domenica, ha registrato un record di accessi? O per la partecipazione di personalità di rango, come, quest’anno, Mario Catania, ministro delle politiche agricole, e Luca Zaia, presidente della Regione Veneto?

Il ministro ha anche dichiarato: “Alla fine di un quinquennio oscuro il settore è più forte di prima perché ha saputo trovare la formula giusta per affrontare la situazione e cogliere i frutti di quelli che possono essere considerati gli elementi vincenti della produzione enologica nazionale: una varietà e un’identità territoriale unici al mondo, una presenza in tutti i segmenti di mercato con un ottimo rapporto qualità prezzo e una capacità di esportare diffusa a tutto il sistema, con grandi e piccole aziende capaci di confrontarsi con i competitor internazionali con grandi numeri o nelle nicchie di mercato“.

Primo obiettivo di Vinitaly rimane sempre quello di offrire alle aziende opportunità di crescita in Italia ma anche all’estero, anche se, ogni anno, propone novità importanti. Questa edizione, ad esempio, ha visto il debutto di Vivit, la rassegna dedicata ai vini biologici e biodinamici, e l’anteprima di Opera Wine, realizzata in collaborazione con Wine Spactator.