L’arte Made in Italy è sempre di scena a Shangai

L’ex Padiglione Italiano dell’Expo di Shangai, donato ai cinesi con il nome rinnovato di Shangai Italian Center, continua a brillare grazie alle luci della ribalta che sul Made in Italy sembrano destinate a non spegnersi mai.

Gli ultimi e prestigiosi eventi ospitati dallo spazio espositivo saranno la mostra “La verità” dei materiali – Italia in Cina 2013-2015, la mostra “Contemporary Excellence” di Altagamma e l’esibizione in anteprima in Cina della Bibbia di Marco Polo.

Vincenzo De Luca, console italiano a Shangai, ha commentato a proposito: “Lo Shanghai Italian Center è una struttura espositiva importante per il Sistema Italia a Shanghai ed una piattaforma per gli scambi economici e culturali tra Italia e Cina. E’ stato il primo progetto di recupero dei padiglioni stranieri dell’Expo 2010 ed è l’unico Padiglione ad aver mantenuto l’identità nazionale. Da quando è stato riaperto il 18 maggio 2012, nel suo primo anno di vita, lo Shanghai Italian Center, seppur ubicato in un’area ancora in larga parte da sviluppare dopo l’Expo del 2010, ha ricevuto quasi 400.000 visitatori, 1.200 visitatori al giorno. Un dato che colloca il padiglione italiano al settimo posto tra gli spazi museali coperti italiani per affluenza di pubblico, prima della Pinacoteca di Brera“.

La mostra dei materiali, ultima in ordine di tempo, curata dalla Triennale di Milano e sostenuta da ICE e Ministero dell’Ambiente, sarà esposta per due anni, primo esperimento di lunga durata del Padiglione.

Continua De Luca: “Il tema dei materiali pietra, legno, materiali sintetici rappresenta perfettamente l’eccellenza italiana nel trasformare la materia prima in oggetti di grande valore estetico e funzionale. E’ un’esperienza sensoriale unica in quanto ripercorre il processo di trasformazione della materia in tutte le sue fasi, dal materiale grezzo, al semilavorato per arrivare al prodotto finito. Si tratta di un’esperienza non soltanto visiva, ma anche tattile, sonora e persino olfattiva. Quando la creatività ed il design sono così innovativi, si tratta di pezzi unici d’arte difficilmente replicabili da altri“.

La mostra fotografica di Altagamma, invece, sarà caratterizzata da 65 scatti d’autore affidati a 10 giovani fotografi italiani, altamente rappresentativa del meglio del lusso Made in Italy, ma di grande interesse è anche la Bibbia di Marco Polo.

De Luca, al riguardo, ha detto: “Questo manoscritto è una Bibbia latina di piccole dimensioni di produzione fiorentina giunta in Cina all’epoca della dinastia mongola degli Yuan (1279-1368) e ritrovato nell’antica provincia di Nanchino, quindi attribuito a Marco Polo. E’ frutto di un importante progetto di restauro e studio promosso dalla Fondazione per le Scienze Religiose Giovanni XXIII di Bologna, dalla Biblioteca Laurenziana e dall’Istituto dell’Enciclopedia Italiana Giovanni Treccani. E’ stato presentato per la prima volta in Cina ed è certamente il simbolo di un rapporto antico fra Cina e Italia che stiamo cercando di ricostruire“.

Vera MORETTI

Vincenzo De Luca supersindaco d’Italia

Il primo cittadino di Salerno, Vincenzo De Luca, è il sindaco più amato d’Italia. Il risultato è stato ottenuto nel sondaggio annuale realizzato da Ipr Marketing per Il Sole 24 Ore, secondo il quale il primo cittadino della città campana riscuote tra i concittadini il 72% di consensi.

Al secondo e terzo posto due sindaci siciliani, Leoluca Orlano e Marco Zambuto, alla guida di Palermo e Agrigento, che strappano entrambi il 71% dei consensi.

Più variegato il podio tra i governatori delle regioni: vince Enrico Rossi, alla guida della Toscana, con il 60% dei consensi, che precede di un punto Luca Zaia, governatore del Veneto (59%). Sul gradino più basso del podio il presidente dell’Emilia Romagna, Vasco Errani, con il 56%.

Music China stregata dall’Italia

Il Made in Italy ha trionfato nell’undicesima edizione, appena conclusasi a Shangai, di Music China, un evento di portata internazionale e appuntamento immancabile non solo per gli addetti ai lavori, ma anche per gli appassionati di musica e, in particolare, degli strumenti musicali.

Ad occuparsi delle aziende italiane, ben 31, presenti nel padiglione dedicato al Belpaese, è stata ICE, Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane, in collaborazione con ACISA, Associazione Costruttori Italiani Strumenti Acustici.

In uno spazio espositivo di 300mq, a farla da padrone era il settore della liuteria, grazie al Consorzio Liutai Antonio Stradivari di Cremona, in rappresentanza di oltre 60 liutai, e Salvi Harps, leader mondiale nella produzione di arpe.

Presente all’inaugurazione del padiglione italiano era il console generale Vincenzo De Luca, che insieme al direttore dell’Istituto Italiano di Cultura di Shanghai, Carlo Molina, ha visitato gli stand delle aziende italiane, accompagnato dal direttore dell’Ufficio ICE di Shanghai, Maurizio Forte.
Con loro, due musicisti di alto calibro come Eliano Calamaro, violino di prima fila del Teatro Carlo Felice di Genova e Mengla Huang, Premio Paganini 2002, che si sono cimentati in alcune prove dei violini esposti.

Music China rappresenta una vetrina imperdibile per il settore, perché la Cina, soprattutto nell’ultimo decennio, ha conosciuto una rapida evoluzione nell’entertainment, soprattutto per quanto riguarda l’industria degli strumenti musicali.
Partecipare, per l’Italia, era quindi d’obbligo, anche per soddisfare la domanda interna, sempre attenta a tutto ciò che rispetta la tradizione e la cultura tipicamente italiane. In particolare, la produzione di alto livello artigianale, proposto a prezzi medi-elevati, ha riscosso notevole successo.

Le statistiche premiano il nostro paese che, nella graduatoria dei Paesi fornitori della Cina, si è confermata al settimo posto, anche grazie ad un’ottima performance rilevata nel primo semestre 2012, con un +26,3%, in linea con i risultati positivi dell’anno precedente.
Considerando, più nel dettaglio, gli strumenti ad arco, l’Italia è il secondo fornitore, preceduta solo dalla Germania.

Vera MORETTI