Due Diligence, utile strumento per analizzare il valore e le condizioni di un’azienda

Da oggi Infoiva ospita sulle proprie pagine i contributi dell’Avv. Matteo Santini, responsabile dello Studio Legale Santini in Roma. L’Avv. Santini darà il suo prezioso contribuito aiutando i nostri lettori a muoversi nei campi del diritto societario, marchi, brevetti, diritto di autore, due diligence.

Il procedimento finalizzato ad analizzare il valore e le condizioni di un’azienda prende il nome di due diligence. Essa, indica un complesso di operazioni e attività che vengono espletate per ottenere una valutazione e un bilanciamento dei costi/benefici connessi a una transazione finanziaria/commerciale, avente a oggetto acquisizioni, cessione, fusioni o investimenti.

Attraverso questo complesso processo, che consiste in un’analisi dettagliata di tutte le informazioni relative all’impresa, con particolare riferimento alla struttura societaria ed organizzativa, all’attività svolta, al mercato d’interesse, alle strategie commerciali, alle procedure gestionali ed amministrative, ai dati economici, contabili, legali, commerciali, fiscali e finanziari e creditizi, è altresì possibile una valutazione dettagliata, di tutti i rischi connessi ad un eventuale fallimento dell’operazione.

La due diligence può avere ad oggetto la totalità dell’azienda ovvero un ramo di essa. La realizzazione dell’operazione per cui la due diligence viene effettuata, è subordinata all’adempimento di molteplici attività che garantiscono le parti in merito alla fattibilità e ai rischi dell’operazione de qua.

L’analisi, pertanto, deve innanzitutto concentrarsi sul reperimento delle informazioni che riguardano la tipologia della società oggetto del procedimento (società target), sulle principali attività da essa svolte, sulla composizione degli organi sociali e di quelli di controllo, sull’adempimento degli obblighi di pubblicità presso il registro delle imprese, sui beni mobili ed immobili di proprietà, sugli atti di provenienza di ciascun cespite, sulla presenza o meno di eventuali pesi, sul contenzioso attivo e passivo e sui contratti (in essere o risolti). In riferimento all’analisi dei contratti, è quanto mai necessario approfondire lo studio di quelli il cui valore sia particolarmente rilevante o la cui durata sia notevole.

Lo studio di questi elementi prende il nome di due diligence legale, la quale ha ad oggetto la verifica della legittimità dei singoli negozi e tende all’acquisizione di informazioni sulle obbligazioni assunte da e nei confronti della società oggetto di studio e sul loro adempimento.

Particolare attenzione deve essere dedicata ai rapporti di lavoro, presenti e pregressi e, a tal fine, è doveroso stilare un elenco nominativo dei prestatori di lavoro che deve contenere sì, i dati anagrafici, ma anche, e soprattutto, l’anzianità di servizio, il trattamento economico complessivo, il TFR maturato, la partecipazione a piani pensionistici, eventuali patti di non concorrenza ed eventuali coperture assicurative.

Particolare riguardo deve essere attribuito ai contratti individuali di quei dipendenti i quali occupano posizioni apicali all’interno della compagine aziendale ovvero di coloro che godono di una remunerazione rilevante, con uno sguardo attento anche al contenzioso giuslavoristico, non solo per ciò che concerne il singolo giudizio, ma anche e, soprattutto, in riferimento alla possibilità che la medesima azione possa essere esercitata in futuro da altri dipendenti.

Per i prestatori di lavoro, è altresì opportuno verificare che tutti gli adempimenti previsti dalla legge in tema di protezione dei dati personali, con particolare riguardo alla individuazione delle figure preposte al trattamento, all’informativa agli interessati e all’esistenza del Documento Programmatico sulla Sicurezza, siano stati rispettati.

Una completa due diligence non potrà prescindere dall’esame dei rapporti che la società target intrattiene con le banche e gli altri istituti di credito e finanziari, così come meritano di essere esaminati gli aspetti relativi alla proprietà intellettuale ed industriale ed alle eventuali licenze correlate. Per quanto riguarda i marchi e brevetti le analisi debbono essere indirizzate a verificare se il marchio utilizzato/depositato dalla società target sia stato o meno oggetto di riconoscimento da parte dei competenti Uffici (nazionali ed internazionali) e se vi siano pretese o opposizioni da parte di terzi, i quali rivendicano diritti di esclusiva o di uso.

E’ di primaria importanza che una due diligence sia caratterizzata da assoluta riservatezza anche nel caso in cui la stessa sia condotta da risorse esterne, quali studi legali e commerciali.
L’assistenza da parte di professionisti esterni specializzati nelle singole aree di interesse è una prassi comune in quanto, garantisce la competenza di tutto il processo d’indagine e studio.
Sotto il profilo della procedura, le attività di una due diligence possono suddividersi in tre fasi principali: nel corso della prima, si predispone una lista che pianifica l’oggetto di studio (c.d. “check list”); nel corso della seconda, viene analizzata la documentazione e raccolte le necessarie informazioni (all’interno della c.d. “data room”), e nel corso della terza, viene predisposto il cd. due diligence report in cui sono riportate tutte le informazioni e le considerazioni emerse dall’analisi della documentazione visionata.

Detto rapporto, risultato della lunga procedura di due diligence, è fondamentale in quanto costituisce il fondamento della valutazione circa la convenienza dell’operazione per cui la stessa è effettuata.

Avv. Matteo SANTINI | m.santini[at]infoiva.it | www.studiolegalesantini.com | Roma

È titolare dello Studio Legale Santini (sede di Roma). Il suo Studio è attualmente membro del Network LEGAL 500. || È iscritto come Curatore Fallimentare presso il Tribunale di Roma; Presidente Nazionale del Centro Studi e Ricerche sul Diritto della Famiglia e dei Minori; Membro dell’AGIT (associazione avvocati Giusconsumeristi); Consigliere Nazionale AGIT (associazione avvocati Giusconsumeristi); Responsabile per la Regione Lazio dell’Associazione Avvocati Cristiani; Membro dell’I.B.A. (International Bar Association); Membro della Commissione Osservatorio Giustizia dell’Ordine degli Avvocati di Roma; Segretario dell’Associazione degli Avvocati Romani; Conciliatore Societario abilitato ai sensi del Decreto Legislativo n. 5/2003; Direttore del “Notiziario Scientifico di Diritto di Famiglia”; Membro del Comitato Scientifico dell’ A.N.A.C. || Autore del Manuale sul trasferimento dell’Azienda edito dalla Giuffré (2006); Co-autore del Manuale sul Private Equity (2009 Edizione Le Fonti). || Docente di diritto e procedura penale al Corso in Scienze Psicologiche e Analisi delle Condotte Criminali (Federazione Polizia di Stato 2005). || Collabora in qualità di autore di pubblicazioni scientifiche con le seguenti riviste giuridiche: Diritto & Giustizia (Giuffré Editore); Corriere La Tribuna (Edizioni RCS); Notiziario Giuridico Telematico; Giustizia Oggi; Associazione Romana Studi Giuridici; Il Sole 24 Ore; Studium Fori; Filo Diritto; Erga Omnes; Iussit; Leggi Web; Diritto.net; Ius on Demand; Overlex; Altalex; Ergaomnes; Civile.it; Diritto in Rete; Diritto sul Web; Iusseek.

L’Agenzia delle Entrate si rifà il look. Online.

Da ieri è online il nuovissimo sito dell’Agenzia delle Entrate. Più bianco, più dinamico, più organizzato. Il nuovo sito dell’Agenzia sembrerebbe più user-friendly, facile da navigare, con percorsi dedicati e tante spiegazioni utili per gli utenti. Secondo quanto annunciato dall’Agenzia delle Entrate in una nota, si tratta di ‘una versione rinnovata sempre più improntata all’operatività e al dialogo con i contribuenti, che risponde all’intento più generale di facilitare la vita ai cittadini e aiutarli ad orientarsi nel labirinto degli adempimenti fiscali, anche grazie a uno scadenzario sempre aggiornato e a una ‘hit’ dei modelli più scaricati già in prima pagina.

Da oggi quindi basterà cliccare su un profilo (dipendente o pensionato, società, imprenditore o professionista) per accedere a tutte le informazioni utili e i servizi dedicati alla categoria di appartenenza: da quale dichiarazione compilare a come fruire delle agevolazioni ed effettuare i versamenti, con tanto di check list degli errori da evitare. Inoltre, un profilo tutto nuovo è dedicato al mondo del “no profit”.

Si potrà anche scegliere la dichiarazione su misura: la nuova versione del sito, infatti, offre a lavoratori, pensionati e collaboratori a progetto una vera e propria guida alla scelta del modello più adatto di dichiarazione, con tanto di test.

Si possono così scaricare in un solo click i modelli più diffusi (Unico, il 730 o la dichiarazione di successione) e in ‘vetrina’ arrivano anche i servizi online dell’Agenzia, da Civis, il servizio di assistenza telematica, a Locazioni Web, che consente di registrare direttamente da casa il contratto d’affitto.

Maestri Orafi Vicenza da Hong Kong alla conquista del mondo

Dopo le imprese del comparto orafo di Arezzo, anche Vicenza fa la sua parte e dimostra al mondo il primato del made in italy anche nel settore dell’alta gioielleria.

Il gruppo maestri orafi di Vicenza del Consorzio Artigianexport di Confartigianato Vicenza, infatti, é stato a sua volta ospitato alla “Jewellery and Gem Fair” di Hong Kong, all’interno dell’Italian Pavillion.

L’iniziativa si inserisce nel contesto di un più ampio progetto di promozione che ha visto la presenza del gruppo di imprese vicentine anche alla Fiera orafa di Las Vegas e che conta sul supporto finanziario della Regione Veneto e della Camera di commercio di Vicenza.

Ma torniamo alla Fiera di Hong Kong: la manifestazione ha confermato ancora una volta il suo ruolo di primario evento mondiale della gioielleria, superando i record registrati nel 2009: sono stati ben 44.274 gli operatori professionali che hanno visitato l’esposizione, segnando un incremento del 13% rispetto allo scorso anno.

La “Jewellery and Gem Fair” di Hong Kong é stata pertanto un interessante punto di vista privilegiato dal quale é stato possibile osservare tanto le tendenze in atto nel settore della moda quanto lo stato di salute delle piccole e medie imprese, le quali sono alla continua ricerca di sbocchi commerciali alternativi.

A partire da questa considerazione, gli addetti ai lavori hanno delineato questo profilo del business dell’alta gioielleria:

  • rimangono aperti e validi i mercati più maturi e ‘tradizionali’;
  • per la gioielleria si aprono delle piazze emergenti dall’elevato potenziale, che ben si candidano a ruolo guida del prossimo futuro;
  • una delle conferme di questa edizione é senz’altro il ruolo che Cina ed India stanno avendo nel guidare la domanda di gioielleria a livello mondiale.

“Da questo punto di vista, progetti di aggregazione e promozione internazionale possono risultare strumenti fondamentali per esserci dove le opportunita sono più concrete”: Mauro Costa, presidente di Artigianexport, ha quindi evidenziato il valore aggiunto che tali iniziative possono portare alle imprese: “A partire dallo scorso anno, abbiamo avviato un processo di allargamento della base consortile. La logica quella di creare gruppi di filiera in grado di predisporre progetti promozionali settoriali, così da essere pronti a cogliere le opportunità di finanziamento a livello regionale o nazionale non appena queste si presentano. Auspico che l’esperienza che stiamo conducendo con i Maestri Orafi Vicenza, quindi, possa presto essere replicata anche da parte di aziende appartenenti ad altre categorie”.

Paola Perfetti

Ad ottobre la fiducia dei consumatori italiani aumenta

Secondo una ricerca effettuata dall’Isae (che è un ente pubblico di ricerca), la fiducia dei consumatori sale e consolida il recupero registrato lo scorso mese, mantenendosi in prossimità dei livelli raggiunti lo scorso aprile. Ad ottobre sembrerebbe migliorato l’indice relativo alla situazione economica generale e si consolidano le aspettative a breve termine dei consumatori. Il quadro personale e i giudizi sulla situazione corrente, per contro, tornano a segnare una flessione. Riguardo ai prezzi, si stabilizzano i giudizi circa la dinamica degli ultimi dodici mesi ed emerge una modesta accelerazione nelle attese per il breve termine. Per il mercato dei beni durevoli i giudizi sulla convenienza all’acquisto e intenzioni di spesa a breve termine sono ancora improntate alla cautela: secondo le consuete domande trimestrali relative ad acquisti particolarmente significativi, calano ancora infatti le intenzioni di spesa per l’auto e l’abitazione e si stabilizzano quelle sulla manutenzione. Migliorano moderatamente infine le valutazioni sulla situazione del Paese e sul mercato del lavoro.

d.S.

Una missione utile del Business Coach: aiutare le imprese a superare la crisi

Ottava puntata del viaggio di Infoiva, il Quotidiano online delle Partite Iva, nel mondo del Business Coaching, professione che da qualche tempo si sta diffondendo con successo anche in Italia. In collaborazione con il Dott. Giulio Ardenghi, uno dei pochi e qualificati Business Coach italiani.

Le imprese che hanno difficoltà sono le aziende che innovano poco e che hanno perso l’abitudine di inventare cose nuove e di proporle in fiere e mercati internazionali. Sono le aziende che puntano sul prezzo e non sulla qualità e sull’inventiva, sullo sconto e non sull’innovazione. Sui settori stanchi e non sulle nuove aree di mercato sia geografiche che di settore come il green business o eco-business che dir si voglia. Che non conoscono il web 2.0 e non si sforzano nemmeno di tentare di capire cosa sia.

Queste mutazioni obbligano anche il business coach a un continuo aggiornamento in modo da essere sempre aggiornatissimo sulle nuove frontiere del business. Chi non si aggiorna è perduto. Chi non conosce a memoria “L’onda anomala”, breve Bibbia del web 2.0, è tagliato fuori. Così come chi non ha idea dei mercati esteri, perché non ci ha mai lavorato, o è poco sensibile agli aspetti di servizio al cliente e di produzione e logistica o del sistema fornitori.

Un mio maestro di management diceva: “Il bisognino fa correre la vecchietta”; oppure un professore di Harvard: “Quando il ghiaccio si fa sottile, bisogna pattinare più velocemente”.

C’è maggiore richiesta di servizi di qualità. C’è maggiore richiesta di vere esperienze comprovate. C’è maggiore richiesta di professionisti che vogliono essere misurati (R.O.I. del business coaching), c’è maggiore richiesta di chi sa ascoltare, porre domande intelligenti e dare risposte pertinenti.

La selezione che si osserva nelle aziende avviene, e ben venga, anche nel settore del coaching.

Dott. Giulio ARDENGHI

http://www.businesscoachingefficace.com/

Siciliotti scrive a Befera: rinviate la comunicazione delle operazioni con i Paesi della Black list

Come vi abbiamo già ricordato ieri, il prossimo 2 novembre scadranno i termini relativi alla comunicazione telematica delle operazioni con i Paesi della Black list. In merito a questa imminente scadenza, proprio ieri è intervenuto il Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili, che attraverso una lettera dello stesso presidente, Claudio Siciliotti, ha chiesto al Direttore dell’Agenzia delle Entrate, Attilio Befera, un rinvio di tale scadenza.

 “Con l’approssimarsi della prima scadenza relativa alla comunicazione telematica delle operazioni con i cosiddetti “Paesi black list” – scrive Siciliotti – riteniamo opportuno che l’Agenzia delle Entrate valuti una proroga del termine, al fine di evitare che una così importante novità cominci la propria “avventura” in un contesto di molti dubbi operativi e di assai forte disaffezione da parte degli operatori”. 

 Nella lettera Siciliotti ricorda soprattutto che “il Consiglio nazionale dei commercialisti si sia speso e si spenda nella sensibilizzazione della pubblica opinione rispetto a pratiche fiscali scorrette, a cominciare da quelle che presuppongono un utilizzo distorto della localizzazione di soggetti giuridici in Paesi che fanno dell’opacità finanziaria il fondamento della propria appetibilità, a tutto danno dei Paesi trasparenti”. I commercialisti, prosegue Siciliotti, “ritengono un sacrificio accettabile, per i contribuenti ed in primis per noi che li assistiamo, l’obbligo di comunicazione telematica delle operazioni con i c.d. “Paesi black list”, introdotto dal DL 40/2010”.

 Siciliotti sottolinea però anche come le linee interpretative finora fornite sulla materia dall’Agenzia delle Entrate “pur affrontando in modo adeguato molti punti della disciplina, non hanno dissipato tutti i dubbi che, quotidianamente, vengono segnalati dalla stampa specializzata e sono in larga parte condivisi dal nostro ufficio studi”. “Penso – scrive ancora Siciliotti – a mero titolo esemplificativo, alla nozione di “operatore economico”, ai rapporti tra stabili organizzazioni e casa madre, alle note di variazione IVA che insistono su periodi di riferimento diversi da quelli delle fatture che vanno a rettificare”.

 Inoltre, anche per quanto concerne i punti adeguatamente chiariti dall’Agenzia, non si può non rilevare, secondo Siciliotti, come la Circolare sia stata diramata soltanto il 21 ottobre scorso. Troppo a ridosso della scadenza, per i commercialisti, se si considera l’elevata complessità della materia in questione.

A questo punto rimaniamo in attesa di una (rapida) risposta da parte dell’Agenzia delle Entrate.

Il mondo delle professioni sta cambiando. I giovani devono diventare protagonisti del cambiamento

Il Ministro della Gioventù, On. Giorgia Meloni, ringraziando il CoLAP per l’invito alla manifestazione COMPETE.RE svoltasi lo scorso venerdì a Roma,  è intervenuta sul tema delle libere professioni, riconoscendo “l’emergere delle nuove professioni sta lentamente cambiando l’assetto della società […] ed i giovani dovrebbero essere i principali protagonisti di queste nuove realtà”.

Felice delle dichiarazioni del Ministro, Giuseppe Lupoi, Preseidente CoLAP: “l’attenzione dimostrata dal Ministro Meloni alle attività del CoLAP e al mondo delle professioni associative ci dimostra, per la prima volta in questa legislatura, una sensibilità del nostro Governo ad un confronto su questi temi, confermando l’esigenza da noi sempre sostenuto di un processo di ammodernamento del sistema professionale italiano. Ci auguriamo che questo interesse unitamente al consenso politico ottenuto in occasione della manifestazione possa portare presto ad una regolamentazione delle associazioni professionali, per il bene del nostro Paese”.

Strepitosa crescita per l’export delle piccole-medie imprese parmensi

Con una crescita del 23,6% rispetto allo scorso anno le PMI di Parma e provincia doppiano il risultato di crescita regionale (+11,7%) e quello nazionale (+12,4%) per quanto riguarda le esportazioni. Interessante anche il confronto con i risultati del Nord-Est della Penisola, che nei primi sei mesi del 2010 ha registrato una crescita delle esportazioni pari all’11,2%. E proprio a Parma in questi giorni (oggi, 27 ottobre sarà l’ultimo giorno) si sta tenendo la XIX Convention Mondiale delle Camere di Commercio Italiane all’Estero realizzata dalla Camera di Commercio di Parma, in collaborazione con Assocamerestero e Unioncamere, per incentivare ed accompagnare il processo di internazionalizzazione delle imprese del territorio.

Le aziende parmensi che hanno preso parte ai tavoli di lavoro sono state circa 120, il 39% delle quali appartenenti al settore dell’agro-alimentare. Ma non solo, infatti c’è stata una nutrita rappresentanza imprenditoriale anche per i comparti dell’impiantistica alimentare, della meccanica e dalla cosmesi.

Nelle giornate dedicate agli incontri one-to-one, presso la sede della Camera di Commercio, fra i Paesi più richiesti dalle aziende per gli incontri, ci sono quelli di Regno Unito, Russia ed India. Affollati anche i desk di Vienna, Johannesburg, Zurigo e Sharjah, dove le imprese locali hanno avuto modo di incontrare individualmente, secondo agende personalizzate, i rappresentanti e gli esperti delle Camere di Commercio Italiane all’Estero.

Laura LESEVRE

L’Aquila ritorna a volare: pronta la nuova sede per l’Unione Provinciale Commercianti

Questa mattina (27 ottobre 2010) alle ore 11.30, a L’Aquila verrà inaugurata la nuova sede dell’Unione Provinciale Commercianti de L’Aquila, in via G.Caldora presso il Terminal Bus “Lorenzo Natali”.

 All’inaugurazione sarà presente il presidente nazionale di Confcommercio Imprese per l’Italia, Carlo Sangalli. La cerimonia – a cui parteciperanno tra gli altri anche il vicepresidente nazionale delegato alla Task Force per il terremoto, Renato Borghi, e il presidente provinciale di Confcommercio Imprese per l’Italia L’Aquila, Roberto Donatelli – sarà anche l’occasione per fare il punto, non solo delle iniziative messe in atto fino ad oggi, ma soprattutto per delineare le azioni da intraprendere per rimettere in moto il tessuto produttivo del territorio.

Dopo la cerimonia inaugurale si svolgerà  un momento d’incontro con la base associativa e con rappresentanti delle Associazioni commercianti di diverse Regioni che nell’immediata fase del post sisma hanno messo in campo iniziative di solidarietà  per i colleghi aquilani.

In Sicilia è tempo di assumere: ecco un contributo per le imprese che lo fanno

In Sicilia, Regione e Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, vogliono riuscire a coinvolgere direttamente il sistema dei datori di lavoro (imprese e soggetti ad esse assimilabili), attivando una serie di misure e di incentivi finalizzati all’assunzione di lavoratori. L’iniziativa che promuoveranno le due istituzioni per riuscire nel loro intento si chiama “Azione Di Sistema Welfare To Work Per Le Politiche Di Re-Impiego” e prevede un contributo per le imprese siciliane in regola con: l’applicazione del CCNL, il versamento degli obblighi contributivi ed assicurativi (DURC), la normativa in materia di sicurezza del lavoro,  le norme che disciplinano il diritto al lavoro dei disabili, tutte le normative in materia di lavoro.

Oltre al contributo economico, l’iniziativa prevede, inoltre, a cura dei Centri per l’Impiego (CPI), una serie di servizi alle imprese consistenti in: ricerca, preselezione e selezione del personale; consulenza normativa; consulenza sul sistema di convenienze.

Per l’assunzione è prevista l’erogazione di un contributo straordinario dell’importo massimo di € 5.000,00 per ogni assunzione a tempo indeterminato o alla trasformazione di contratto da tempo determinato inferiore a 12 mesi, a tempo indeterminato anche di contratti di apprendistato, di lavoratori in cassa integrazione o in mobilità in legislazione in deroga, purché si tratti di azienda diversa da quella di provenienza dei soggetti medesimi. Il contributo in questione sarà erogato nel suo importo massimo (€ 5.000,00 lorde) per ciascuna assunzione a tempo indeterminato pari o superiore a 30 ore settimanali: in caso di contratto, sempre a tempo indeterminato, ma con orario inferiore alle 30 ore settimanali, il predetto importo massimo sarà proporzionalmente ridotto (le ore, comunque, non devono essere inferiori a 20).

Le imprese interessate dovranno presentare domanda di adesione, mediante raccomandata o consegna a mano, esclusivamente al Centro per l’Impiego della Provincia presso cui l’azienda deve avviare il lavoratore.

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