Paolo Romani incontra la Confcommercio: per andare avanti occorre senso di responsabilità da parte di tutti

Il Ministro dello Sviluppo Economico, Paolo Romani, è intervenuto al Consiglio Generale di Confcommercio che si è tenuto giovedì pomeriggio presso la sede nazionale di Piazza Belli a Roma. Il ministro parlando della situazione politica, ha detto di augurarsi “senso di responsabilità da parte di tutti”. “Noi stiamo lavorando come se nulla fosse, vedremo nel prosieguo parlamentare se saràcosì. Da parte nostra – ha proseguito Romani – non vi è disponibilità a soluzioni diverse o alternative che siano in totale difformità a quella che è stata la volontà politica espressa”. Il ministro ha poi parlato del Ddl concorrenza: ” ci stiamo lavorando alacremente, spero sia pronto in un mesetto”. Il disegno di legge, che tra l’altro dovrebbe intervenire anche sulla riforma dei carburanti, terrà conto di alcune delle indicazioni avanzate dalla Autorità Antitrust: “Stiamo analizzando le proposte dell’Antitrust, in parte le recepiremo e in parte no. C’e discussione, la materia è complessa”. Il presidente Sangalli (leggi intervento integrale allegato N.d.R.) , nel corso del suo intervento ha analizzato l’attuale scenario economico. “Ci stiamo confrontando – ha detto Sangalli – su scala globale, con un processo di ritorno alla crescita ancora lento, incerto, fragile, e soprattutto con una crescita che stenta a riassorbire disoccupazione ed a costruire nuova occupazione. Così è su scala globale e ancora di più lo è per il nostro Paese dove gravano, sul  processo di uscita dalla recessione, tutti i problemi, noti e di lungo corso, che siamo soliti richiamare sotto i titoli sintetici della crescita lenta, della produttività stagnante, della competitività difficile. Si ripropongono cosi gli ormai tradizionali differenziali tra la crescita prevedibile per il nostro Paese e la media della crescita dell’eurozona”. “Sta dunque a noi – ha aggiunto il presidente di Confcommercio – condividere una piattaforma di regole compitamente collaborative che sul versante delle relazioni sindacali e dell’architettura contrattuale, sospingano processi concreti di rafforzamento della produttività nei luoghi di lavoro”. “Occorre poi chiedere alla politica – ha osservato Sangalli – di fare la propria parte fino in fondo mettendo al centro dell’impegno politico e dell’azione di governo un’agenda di lavoro economico e sociale concreta, fondata sul fatto che la stabilità finanziaria è assolutamente necessaria, ma da sola non è sufficiente”.

fonte: Confcommercio