La cassazione esclude il principio di competenza sui redditi da lavoro autonomo

la Corte di Cassazione, sezione tributaria, con la sentenza n. 8626 del 15 aprile 2011 ha stabilito che “I redditi da lavoro autonomo, anche se assoggettati a ritenuta d’acconto, vanno dichiarati secondo il principio di cassa e non di competenza“. Nel particolare  la corte di cassazione ha rigettato il ricorso di un professionista che, per il 1993, applicando il criterio di competenza e non quello di cassa, non aveva dichiarato i redditi effettivamente percepiti.

Secondo la pronuncia, la tesi del ricorrente non trova un fondamento normativo, in quanto la norma prevede che i compensi devono essere tassati in relazione all’anno in cui sono stati percepiti, e il principio del divieto di doppia imposizione fiscale – introdotto dall’articolo 67 del Dpr 600/73 – non può essere richiamato a sostegno della tesi del ricorrente.

Secondo quanto stabilito dalla legge infatti “il reddito derivante dall’esercizio di arti e professioni è costituito dalla differenza tra l’ammontare dei compensi in denaro o in natura percepiti nel periodo d’imposta, anche sotto forma di partecipazione agli utili, e quello delle spese sostenute nel periodo stesso nell’esercizio dell’arte o della professione, salvo quanto stabilito nei successivi commi. I compensi sono computati al netto dei contributi previdenziali e assistenziali stabiliti dalla legge a carico del soggetto che li corrisponde“.

M. Z.

Intesa Unioncamere-Onaf per promuovere le eccellenze agroalimentari del Made in Italy

Unioncamere e Onaf rappresentati dai rispettivi presidenti, Ferruccio Dardanello e Pier Carlo Adami, hanno stipulato pochi giorni fa a Roma una intesa per la valorizzare la tradizione casearia nazionale, favorendone la qualificazione, la certificazione e la promozione sia in Italia che all’estero, anche in funzione di una maggiore incisività dei progetti di promozione delle eccellenze agroalimentari italiane nel mondo.

Dardanello di Unioncamere ha commentato: “L’attenzione alla qualità, la difesa dell’originalità, la promozione delle eccellenze dei nostri straordinari territori sono gli strumenti attraverso cui le Camere di commercio sostengono da sempre le imprese italiane e i loro prodotti agroalimentari sul mercato globale. Con l’accordo di oggi il sistema camerale si impegna, insieme all’Onaf, a individuare azioni comuni per valorizzare ancora di più i nostri formaggi nell’offerta gastronomica sulle tavole italiane e nel mondo. Con una particolare attenzione alla loro integrazione nel progetto del marchio Ospitalità Italiana che Unioncamere ha lanciato lo scorso anno per certificare i ristoranti italiani ‘doc’ nei cinque continenti. Un contributo concreto alla diffusione dei veri sapori della nostra enogastronomia e alla loro tutela, anche in chiave di lotta alla contraffazione“.

Pier Carlo Adami di Onaf ha ribadito: “L’intesa Unioncamere-Onaf ha il sapore di un ritorno alle origini, proprio presso una Camera di Commercio, quella di Cuneo, nacque infatti la nostra Associazione. Insieme abbiamo mosso i primi passi ed ora, dopo vent’anni, si potranno trovare insieme attività ed interventi che siano di sostegno e valorizzazione della eccellenza casearia. Mettere a disposizione del Sistema Camerale le nostre capacità e conoscenze, unite ad una passione concreta e professionale, per sviluppare l’accoglienza del comparto gastronomico caseario in Italia, come al di là dei confini, sarà un impegno ed un giustificato orgoglio“.

Unioncamere si impegnerà a promuovere presso le Camere di commercio le attività dell’ONAF e delle sue articolazioni territoriali al fine di favorire la nascita di collaborazioni operative sia a livello territoriale che nazionale. Da parte sua, l’Onaf metterà a disposizione le proprie iniziative e le proprie professionalità per la realizzazione di attività promozionali, convegnistiche o di studio che le parti decideranno di intraprendere.

Mantova: notai e ordini professionali stringono accordo per la sicurezza delle compravendite immobiliari

A Mantova il 14 aprile è stato stipulato un protocollo d’intesa tra il Consiglio Notarile, il Collegio dei Geometri, l’Ordine degli Ingegneri e l’Ordine degli Architetti di Mantova per la tutela dei cittadini nelle compravendite immobiliari. L’accordo prevede che i notai, prima della firma dell’atto di compravendita, propongano la perizia tecnica sull’immobile per evitare sorprese sul fronte urbanistico e catastale ai propri clienti.

Le perizie saranno effettuate da un professionista indicato dagli Ordini che hanno sottoscritto il protocollo così da garantire che non ci siano irregolarità sul piano delle concessioni urbanistiche e che sia presente la conformità catastale e prevedere eventuali aggiustamenti in tempo.

Secondo le modifiche apportate recentemente al quadro legislativo (art. 19 comma 14 del D.L. 31 maggio 2010 n. 78) prevedono “maggiori  possibilità che gli atti vengano annullati o la necessità di apportare sanatorie e rettifiche: gli atti pubblici e le scritture private autenticate tra vivi aventi ad oggetto il trasferimento, la costituzione o lo scioglimento di comunione di diritti reali su fabbricati già esistenti devono contenere, per le unità immobiliari urbane, a pena di nullità, oltre all’identificazione catastale, il riferimento alle planimetrie depositate in catasto e la dichiarazione, resa in atti dagli intestatari, della conformità allo stato di fatto dei dati catastali e delle planimetrie“.

Mirko Zago

Evento: Tourism Real Estate Expo a Venezia dal 4 al 6 maggio

La seconda edizione di TrE – Tourism real Estate organizzata da Expo Venice, in programma dal 4 al 6 maggio 2011 all’Arsenale di Venezia sarà l’occasione per discutere sui trend di mercato e sull’appealing che l’Italia ha in ambito internazionale per quanto riguarda il settore turistico. Settore che soffre ancora parzialmente della crisi ma che sta dimostrando di avere le possibilità per raggiungere una chiave di svolta.

Il pubblico eterogeneo sarà composta prevalentemente da architetti, investitor, istituzioni, hotel group, sviluppatori, progettisti e agenzie immobiliari che potranno partecipare ai 30 convegni e workshop previsti, con più di 100 relatori, per dar vita ad un confronto serrato tra gli operatori di due settori – turismo e real estate – che rappresentano due voci imprescindibili per lo sviluppo sostenibile del Sistema Italia. Tra questi segnaliamo in particolare:

  • Il giorno 5 maggio alle ore 15.30 all’Arsenale di Venezia, nella Sala Bronze il primo evento “I trend del mercato immobiliare turistico e delle case vacanze in Europa” vedrà la presenza di una delegazione cinese del Luxury Property Showcase che moderati dal direttore responsabile de “L’agente immobiliare” Vincenzo Campo si confronteranno con il Vicepresidente Fiaip con delega all’estero e Vicepresidente della Cei Raffaele Dedemo, e con Benoit Coste, Presidente dell’ Unis. All’incontro parteciperà anche il notaio Pierpaolo Doria del Consiglio Notarile di Venezia, e Maurizio Cannone, direttore responsabile di Monitor Immobiliare.
  • Il giorno 6 maggio alle ore 10.30 all’Arsenale di Venezia, nella stessa Sala Bronze, Fiaip presenterà i dati sull’andamento del mercato immobiliare turistico in Italia. L’incontro vedrà fra gli altri la partecipazione del Vicepresidente Fiaip con delega al turismo Patrizia Diemoz, di Mario Condò de Satriano, Presidente del Centro Studi Fiaip, di Luca Dondi, responsabile Area Real Estate di Nomisma, e di Guglielmo Pellicioli, direttore responsabile di Daily Re – Quotidiano immobiliare

Il turismo contribuisce in Italia per il 9,7% alla formazione del prodotto interno lordo, per un ammontare complessivo di oltre 147 miliardi di Euro, e un’occupazione complessiva di oltre due milioni di unità, nell’ordine quindi del 10% del totale. Numeri importanti, che potrebbero crescere in maniera esponenziale e dare nuovo ossigeno anche al real estate se si considerano le potenzialità del nostro Paese, dove lo sviluppo dell’industria turistica non può prescindere dalle caratteristiche del fattore immobiliare”.

All’evento sarà presente anche la Fiaip (Federazione Italiana Agenti Immobiliari Professionali). “Riteniamo che Tre- Tourism real Estate rappresenti un momento importante di promozione, e visibilità per la Federazione“, dichiara Patrizia Diemoz, Vicepresidente Nazionale Fiaip con delega al turismo . “Essere presenti come espositori, ed aver coinvolto anche nostre strutture territoriali, come la Toscana, è una conferma di come Fiaip e il settore turistico voglia crescere e dialogare con più interlocutori, condividendo sempre l’interesse degli associati che da sempre fanno grande l’associazione.”  Maggiori informazioni sul sito dell’evento.

M.Z.

Perugia: intesa tra l’Agenzia delle Entrate e Commercialisti e Esperti contabili

A Perugia pochi giorni fa è stato firmato un protocollo d’intesa tra tra l’Agenzia delle Entrate e gli Ordini dei Dottori Commercialisti e degli Esperti contabili di Perugia e di Terni con l’obiettivo di rafforzare la collaborazione istituzionale tra gli uffici dell’Agenzia delle Entrate operanti in Umbria e i professionisti.

Tra le novità introdotte grazie all’accordo si trovano:

  • Sportelli dedicati ai commercialisti presso gli uffici di Perugia e Terni (i più grandi della regione) dove sarà possibile effettuare operazioni come la consegna di documenti, l’abilitazione ai servizi telematici, la registrazione di atti, la presentazione di denunce di successione;
  • Assistenza specialistica su temi inerenti casistiche complesse, come ad esempio informazioni su agevolazioni fiscali e novità normative;
  • Sulla corrispondenza inviata dalle Direzioni Provinciali verranno indicati tutti i riferimenti per comunicare agevolmente con il funzionario (nome e cognome, piano, stanza, n. tel., indirizzo e-mail); dall’altro lato gli Ordini si impegnano a promuovere tra i propri iscritti i nuovi servizi on line dell’Agenzia al fine di favorirne l’utilizzo e ridurre l’afflusso al front-office;
  • Commercialisti e Agenzia delle Entrate si impegnano a favorire l’utilizzo del canale telematico CIVIS, dedicato agli intermediari abilitati ad Entratel, che consente la trattazione via web delle comunicazioni di irregolarità, inviate ai contribuenti e da questi affidate alla gestione dell’intermediario, e degli avvisi telematici, relativi al modello Unico Persone Fisiche e al modello 770.

Mirko Zago

Contributi Inps: +3% nel primo trimestre

Stando ai dati comunicati dall’Inps nei primi tre mesi del 2011 l’istituto ha incassato contributi per 33,8 miliardi di euro, segnando un aumento del 3% rispetto al primo trimestre dell’anno scorso. I versamenti generati dal lavoro hanno visto una crescita del +3,5% arrivando a 32,6 miliardi, un miliardo e 100 milioni in più rispetto al 2010. In forte crescita quelli da lavoro dipendente e parasubordinato, che hanno superato la soglia del 4%.

Il presidente dell’Inps, Antonio Mastrapasqua commenta: “A guardare i numeri sembra evidente che il lavoro è ripartito, con l’attività produttiva che è tornata a generare anche contribuzione. I segnali si erano manifestati nel secondo semestre del 2010, quando si era interrotto l’andamento riflessivo degli incassi dalla produzione“.

Sembra dunque si stia registrando effettivamente una crescita importante dell’impiego. L’aumento delle riscossioni correnti da contributi cresce dell’1,3% rispetto al preventivo 2011. “Oltre al segnale di ripresa produttiva, l’aumento delle riscossioni è anche effetto di quell’incremento di controlli che l’istituto ha messo in campo negli ultimi due anni e che hanno prodotto nel 2010 un recupero da crediti di oltre 6,4 miliardi di euro e che fanno sperare che quest’anno si possa arrivare a quota 7 miliardi“, conclude Mastrapasqua.

d.S.

Per l’Istat le vendite al dettaglio sono rimaste invariate

Secondo i dati diffusi dall’Istat le vendite al dettaglio rispetto allo stesso mese dell’anno scorso sono rimaste praticamente invariate. Il dato destagionalizzato ha registrato un incremento dello 0,1% rispetto a gennaio.

Nel complesso  le vendite di prodotti alimentari sono aumentate dello 0,3% in termini tendenziali e dello 0,2% in termini congiunturali; mentre quelle di prodotti non alimentari sono diminuite dello 0,1% su base annua e sono rimaste invariate su base mensile. L’aumento maggiore lo han fatto registrare i prodotti farmaceutici con il +1,4% mentre il record in negativo spetta ai supporti magnetici e strumenti musicali (-7%).

Anche gli elettrodomestici specie radio, tv e registratori registrano una caduta del -1,9% e lostesso vale per i giochi, sport e campeggio (-1,5%). Ulteriori aumenti, invece, si registrano per i prodotti di foto-ottica e pellicole (+1%),utensileria per la casa e ferramenta (+0,7%) e calzature, articoli in cuoio e da viaggio (+0,6%). In una nota di Confesercenti si legge: “La fiducia non si compra ma è il frutto di una serie di fatti, di interventi utili a rilanciare la crescita economica ed il lavoro. Di questo vorremmo che si occupasse con priorità il Parlamento ed il Governo“.

Mirko Zago

Carburanti: prezzi alti ma sembrano essersi stabilizzati

Nel periodo pasquale il prezzo dei carburanti sembra essersi attestato su livelli discreti senza eccessivi aumenti. “Per i prossimi giorni, anche se il mercato dimostra una chiara tendenza all’aumento, sarebbe opportuno evitare la ricorrente polemica sugli aumenti nei periodi di festività, mantenendo i prezzi fermi” – questo è stato il commento del presidente della Figisc Luca Squeri poco prima della pausa pasquale e sembra che effettivamente il suo monito sia stato ascoltato.

Squeri ha ribadito che “nella settimana trascorsa la quotazione del greggio Brent spot è aumentata in misura minima (+0,67 euro/barile, +0,005 euro/litro), con sostanziale stabilità del cambio euro/dollaro, mentre il mercato internazionale ha registrato un incremento del prezzo internazionale dei prodotti ‘finiti’ Platt’s solo per la benzina in misura pari a +0,008 euro/litro, mentre il gasolio è rimasto inalterato“.

Se il prezzo al barile è attestato a 124 € al barile e tendenzialmente si sono registrati leggerissimi cali del costo dei prodotti finiti, il prezzo alla pompa è rimasto pressochè inalterato.

Mirko Zago

Gli Avvocati criticano il disegno di legge 2612 sull’arretrato civile

Il Cnf ha espresso dissenso sul nuovo disegno di legge 2612 “Interventi in materia di efficienza del sistema giudiziario”: “Il principio della ragionevole durata è sì uno dei principi del giusto processo ma non consente di ignorare le questioni relative alla qualità della giustizia. L’intervento annunciato induce a dubitare che quest’ultima possa essere mantenuta per le controversie civili alle quali dovrebbero applicarsi le nuove disposizioni“.

Il Cnf giudica irragionevole la previsione di una motivazione breve nella misura in cui “se, come è stato osservato, la motivazione “breve” è sufficiente per far conoscere l’iter logico-argomentativo seguito dal giudice, la motivazione “estesa” appare del tutto superflua, a meno di non voler relegare la prima al ruolo di una mera apparenza di motivazione“. Viene criticata anche la differenziazione tra “motivazione breve” e “motivazione estesa” che obbliga il giudice a una doppia consultazione con un aggravio di lavoro.

Ulteriori critiche sono sollevate dal Cnf relativamente alla norma che prevede l’aumento della metà del contributo unificato per i giudizi di impugnazione e che la parte che chiede per prima la motivazione estesa paghi contestualmente il contributo unificato dovuto per il successivo grado di giudizio (art. 7 Modifiche in materia di spese di giustizia). Dal tenore della norma e dalla relazione tecnica risulta dunque che chi chieda la motivazione estesa e poi impugni è tenuto a pagare due volte il contributo unificato dovuto per l’impugnazione (una volta per ottenere la motivazione estesa ed un’altra volta all’atto dell’impugnazione). Il tutto al fine di finanziare l’indennità ai giudici ausiliari. L’intervento del Consiglio Nazionale Forense si è concluso ricordando l’esigenza di un adeguamento del numero “delle toghe” che attualmente è insoddisfacente per gestire l’ampia mole di processi.

Mirko Zago

Vacanze di Pasqua: ecco il bilancio (non buono) di Federalberghi

Quest’anno il settore alberghiero sembra aver sofferto molto durante il periodo pasquale. Federalberghi lamenta un calo del 19% rispetto allo stesso periodo del 2010. Le stime dicono che gli italiani che si sono mossi dai loro luoghi di residenza prevedendo almeno un pernottamento sono stati 10 milioni ovvero il 17,6%, era il 22% nel 2010. Tra questi, oltre il 90% è rimasto in Italia (rispetto all’85% del 2010), mentre l’8% ha preferito l’estero (rispetto al 14% del 2010). Il 37,6% degli intervistati ha preferito il mare, seguito dalla montagna al 29%. Segnali di debolezza per le città d’arte anche capitali europee così come le terme che registrano quote percentuali di perdita importanti. Il 41,5%, pari ad oltre 20 milioni (rispetto ai 18 milioni del 2010), ha dichiarato di non potersi permettere una vacanza per “mancanza di soldi”.

E’ l’albergo la struttura ricettiva preferita con il 33% delle preferenze (34% nel 2010), seguito dalla casa di parenti o amici con il 21,6% (rispetto al 21%) e dalla casa di proprietà col 18,8% (rispetto al 20,5%). Un leggero calo, infine, si registrerà per gli agriturismo con il 5,6% rispetto al 5,9% del 2010.

La spesa media pro-capite includendo trasporti, cibo, alloggio e divertimenti è attestata a circa 309 euro, simile a quanto registrato nel 2010, generando un giro d’affari di 3,27 miliardi (rispetto ai 4,05 miliardi del 2010) per un decremento del 19%. La spartizione della spesa nel dettaglio è la seguente: chi resterà in Italia spenderà in media 287 euro (rispetto ai 272 del 2010), mentre chi andrà oltreconfine spenderà una media di 637 euro a persona (rispetto ai 502 del 2010). La durata media della vacanza, infine, si attesterà sulle 3,5 notti rispetto alle 3,8 notti del 2010.

Per quanto riguardo il pranzo pasquale il 49% del campione ha consumato in casa propria, il 7,8%  in casa di amici, mentre l’1,2% nel ristorante abituale. Per Fipe e Federalberghi, maggiori sigle del settore non si tratta certo di una vittoria in quanti i segnali di una reale ripresa sembrano essere bene lontani. Il nuovo appuntamento per tirare un bilancio della situazione saranno le prossime vacanze estive, vero banco di prova dell’intero sistema ricettivo italiano.

Mirko Zago