Sequestro conservativo per combattere la piaga del recupero crediti transfrontalieri

sequestro conservativo per combattere la piaga del recupero crediti transfrontalieri

sequestro conservativo per combattere la piaga del recupero crediti transfrontalieriAl fine di dare una risposta al grave problema del recupero crediti transfrontalieri  (ben 600 milioni di euro per le imprese Ue ogni anno) la Commissione Europea sta vagliando una nuova normativa. Attualmente esiste solo una legislazione nazionale, che obbliga le banche a saldare un pagamento a un creditore attingendo al conto bancario di un cliente.

La novità introdotta dalla Commissione Europea prevede l’istituzione di un’ordinanza di sequestro conservativo in caso di debiti insoluti. Viviane Reding, Commissaria UE per la Giustizia ha spiegato: “Il sequestro conservativo vuole essere solo cautelare, lasciando il denaro dov’è fino a che un’autorità giudiziaria non avrà deciso del rimborso delle somme” – e aggiunge – “ogni anno le imprese registrano perdite dovute a crediti inesigibili pari a circa il 2,6% del loro giro d’affari. È questo un punto debole del nostro mercato unico, cui dobbiamo porre rimedio rapidamente ed energicamente! Le imprese hanno bisogno di soluzioni semplici“.

Con la nuova misura si intende dare maggior fiducia e sicurezza alle imprese europee che potranno godere dei loro introiti nei tempi stabiliti dalla legge senza dover perdere tempo e forze per esigerli.