Sicilia: approvato codice etico per le imprese

di Vera MORETTI

E’ stato approvato il codice etico a cui dovranno attenersi artigiani e piccole e medie imprese di Confartigianato Sicilia, che prevede, in primo luogo, una applicazione rigorosa dei contratti di lavoro e, di conseguenza, rapporti corretti con la pubblica amministrazione e la politica.
Il via libera è stato dato dalla giunta regionale della confederazione e presentato alla Camera di Commercio di Palermo.

Alla firma era presente anche Valeria Grasso, l’imprenditrice “coraggio” che ha denunciato i suoi estorsori, a dimostrazione che il codice vuole essere uno stimolo per osservare la legalità.

Le imprese, però, che si impegneranno ad osservare l’eticità del codice, dovranno sentire l’appoggio delle istituzioni, come ha sottolineato anche Giorgio Guerrini, presidente di Confartigianato: “Noi vorremmo che anche nelle rappresentanze politiche e istituzionali ci fosse un’adesione concreta e fattiva a questo codice per sviluppare l’economia in un ambiente sano“.

L’iniziativa “virtuosa” presto raggiungerà altre regioni d’Italia.

Arriva il decreto semplifica-Italia

di Vera MORETTI

Approvato dal Consiglio dei Ministri il decreto “semplifica-Italia”, realizzato per semplificare la vita dei cittadini nei loro rapporti con la Pubblica Amministrazione, per rimanere in linea con la Commissione Europea.
Si potrà risparmiare, oltre che tempo, anche denaro.

Vi ricordate le lunghe attese per ottenere un documento, o le risposte “sibilline” che non chiarivano quasi mai i dubbi di chi, spaesato in un mare di cavilli burocratici, non sapeva a chi rivolgersi? Tutto ciò dovrebbe appartenere ad un’epoca passata e, se davvero burocrazia e attese estenuanti dovessero finire, saremmo tutti lieti di dimenticarcene.

Tra gli esempi delle procedure che subiranno una drastica semplificazione, ci sono il cambio di residenza, che avverrà per via telematica e sarà attivo da subito, ma anche l’iscrizione alle liste elettorali, i certificati anagrafici e il rinnovo dei documenti di identità, nonché la partecipazione ai conti pubblici avverranno online. Anche il cambiamento di stato civile e i certificati di nascita e morte saranno semplificati, così come sarà molto più facile ricordarsi della scadenza del proprio documento di identità, che avverrà nel giorno del compleanno.

Anche gli stranieri verranno agevolati con la modalità telematica, ad esempio con le comunicazioni tra Comuni e Questure relative ai cartellini delle carte d’identità e alle iscrizioni, cancellazioni e variazioni anagrafiche degli stranieri, tutte online. Questo consentirà un risparmio quantificabile in almeno 10 milioni di euro all’anno (tenendo conto solo delle spese di spedizione).

I disabili saranno alleggeriti di molte pratiche burocratiche, poiché potranno usare il verbale di accertamento di invalidità anche per i contrassegni per parcheggiare nel centro storico o per ottenere l’esenzione dal bollo e dall’imposta di trascrizione al Pra, oltre al regime agevolato di Iva per l‘acquisto dell‘auto.
A proposito di automobili, i guidatori ultraottantenni potranno rinnovare più agevolmente la patente, con scadenza biennale.

Verrà poi introdotta l’agenda digitale, presente già in molti Paesi, e si articolerà in quattro punti:

  • Lo sviluppo della banda larga e ultra-larga. Ancora oggi, quasi 8,5 milioni di italiani si trovano in condizione di “divario digitale” e più di 6000 centri abitati soffrono un «deficit infrastrutturale» che rende più complessa la vita dei cittadini.
  • Utilizzo dell’open data, ossia la diffusione in rete dei dati in possesso delle amministrazioni, nell’ottica della totale trasparenza.
  • Le amministrazioni pubbliche useranno «la nuvola» digitale ( cloud), cioè la dematerializzazione e condivisione dei dati tra le pubbliche amministrazioni.
  • Incentivi alle smart communities , cioè gli spazi virtuali in cui i cittadini possono scambiare opinioni, discutere dei problemi e stimolare soluzioni condivise.

A rendere più facile la vita dei giovani sarà l’istituzione di un portale unico delle università consultabile in italiano e in inglese per poter reperire ogni dato utile per la scelta degli studenti.
Inoltre, dall’anno accademico 2013-2014, la verbalizzazione e la registrazione degli esiti degli esami, compreso quello di laurea, avverranno per via informatica, ma anche l’attribuzione di borse di studio avverrà per vie più fluide.

Anche la vita delle imprese sarà semplificata, grazie ad una riduzione radicale di controlli e verifiche per costituire un’impresa.
Chi è già imprenditore, comunque, potrà acquisire tutte le informazioni utili per il loro lavoro accedendo alle nuove banche dati consultabili attraverso i siti degli sportelli unici comunali. Con “semplifica Italia” tutti i documenti contenenti i requisiti di carattere generale, tecnico-organizzativi ed economico-finanziario delle aziende vengono acquisiti, e gestiti, dalla banca dati nazionale dei contratti pubblici. In questo modo, si risparmia due volte. Le amministrazioni avranno la possibilità di consultare il fascicolo elettronico di ciascuna impresa ed effettuare i controlli necessari, con un risparmio stimato di circa 1,3 miliardi l’anno.

Ci sarà anche una sola autorizzazione ambientale per le Pmi (piccole e medie imprese) che oggi sono tenute a una serie di adempimenti di competenza di diverse amministrazioni e che generano costi molto elevati. Le piccole e medie imprese risparmieranno anche sui costi della gestione amministrativa, annualmente 140 milioni di euro.
È previsto inoltre, che il Dipartimento della Funzione pubblica predisponga una relazione complessiva, contenente il bilancio annuale degli oneri amministrativi introdotti ed eliminati, con evidenziato il risultato riferito a ciascuna amministrazione, visto che attualmente gli oneri amministrativi totali sulle imprese sono stimati in oltre 23 miliardi di euro all’anno con ben 81 diverse complesse procedure.

Per quanto riguarda, invece, la privacy, è stato eliminato l’obbligo di predisporre ed aggiornare il documento programmatico sulla sicurezza, non previsto tra le misure di sicurezza richieste dalle direttive europee, così come è stata eliminata la duplicazione nelle certificazioni di conformità.
Cambia la vita anche per gli autotrasportatori, che potranno circolare anche nei giorni pre e post festivi, e delle aziende di panificazione: per loro niente più obbligo di chiusura domenicale e festiva.

Anche le procedure amministrative saranno radicalmente semplificate, tramite decreti del governo. Per accelerare i tempi di conclusione dei procedimenti, sono stati introdotti due strumenti:

  • I ritardi incideranno direttamente sulla valutazione professionale dei manager pubblici (oltre che sulla responsabilità disciplinare e contabile dei funzionari).
  • Chiunque, a fronte di un ritardo ingiustificato, potrà rivolgersi a un dirigente-commissario (preventivamente individuato dal vertice dell’amministrazione, in accordo con il vertice politico, ministro o sottosegretari) che dovrà concludere la pratica nel minor tempo possibile.

Comunicato del notariato in riferimento alle nuova società semplificate

di Vera MORETTI

Come già reso ampiamente noto in comunicati precedenti, la categoria dei notai si è sempre sostenuta concorde con il Governo in merito alla riforma sulle professioni.

Le tematiche riguardo le quali dal notariato facevano capire che si necessitava di un’urgenza erano quelli, “scottanti” dei giovani e il praticantato, oltre alle assicurazioni e alla necessità di un organo disciplinare di giudizio esterno.

Per questo, la categoria ha voluto esprimersi circa le conseguenze che potrebbe avere la nuova società semplificata con capitale minimo a un euro, poiché fuori dalla ordinaria procedura di controllo notarile di legittimità.
Questo perché, invece, i controlli notarili previsti finora in materia di identità, rappresentanza, oggetto e organizzazione sociale erano in grado di assicurare “un ausilio all’applicazione delle normative in materia di antiriciclaggio, evasione fiscale e regolarità, nella finalità di contrasto alle frodi patrimoniali e di identità“.

Nel comunicato reso noto dal notariato emerge, inoltre, che “il controllo e l’affidabilità dei pubblici registri immobiliari e societari, oltre a costituire un valore pubblico per la sicurezza giuridica, costituiscono una fondamentale fonte di informazioni e regole per il corretto e democratico svolgimento dei rapporti sociali ed economici“.

Ciò non significa che l’ordine dei notai, con queste esternazioni, prenda la distanza dal Governo, del quale rimane a piena disposizione, ma mira a “creare una normativa specifica che tenga conto delle esigenze nazionali ed internazionali di sicurezza giuridica ed eviti qualunque ricaduta negativa di ordine socio economico per il Paese“.

Lombardia capitale. Dei parrucchieri

I milanesi non hanno un diavolo per capello, ma hanno grande cura per il loro capelli (e non solo). Sono circa 23mila, infatti, le sedi d’impresa attive nel settore dei servizi estetici in Lombardia al terzo trimestre 2011, in crescita dell’1,5% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.

Secondo un’elaborazione della Camera di commercio di Milano su dati del registro imprese aggiornati al terzo trimestre 2011 e 2010, i settori che registrano una crescita maggiore rispetto al 2010 sono le imprese specializzate in manicure e pedicure (+8,1%) e gli istituti di bellezza (da 5.230 a 5.476, +4,7). Nella cura della persona e nell’estetica, l’impresa lombarda primeggia e pesa circa un sesto del totale nazionale (16,7%). Tra le province, Milano è prima in Lombardia (29,2% del totale regionale), seguita da Brescia (13,8%) e Bergamo (11,8%). Con 48 nuove attività, Monza e Brianza si attesta come la provincia maggiormente cresciuta nel settore (+2,9%), seguita da Lodi (+2,3%).

La spesa annua dei milanesi per i servizi estetici ammonta a 197 milioni di euro. La spesa per servizi estetici nel 2010 è stata di 284 euro annui a famiglia, cifra che sale però a 1.612 considerando solo gli effettivi acquirenti.

Una tendenza che la Camera di commercio di Milano ha colto, aprendo lo sportello dell’Ufficio Artigianato dedicato a parrucchieri ed estetisti tra cui gli aspiranti imprenditori. Lo sportello è attivo nelle giornate di lunedì e mercoledì dalle 9 alle 13 nella sede della Camera di commercio in Via Meravigli 11/a. È inoltre possibile prenotare un appuntamento inviando una mail all’indirizzo artigianato@mi.camcom.it

In Italia, invece, sono quasi 137mila le sedi d’impresa attive nel settore dei servizi estetici al terzo trimestre 2011, in crescita dell’1,1% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. I settori estetici che registrano una crescita maggiore rispetto al 2010 sono le imprese specializzate in manicure e pedicure (+7,8%) e gli istituti di bellezza (+4,4). Un settore quello della cura della persona ed estetica in cui la Lombardia primeggia, pesando circa un sesto del totale nazionale (16,7%). Tra le province, Roma è prima con 8.871 sedi d’impresa attive nel settore (6,5% del totale nazionale), seguita da Milano (6.684, 4,9%) e Torino ( 5.755, 4,2%). Crotone è la provincia maggiormente cresciuta nel settore dei servizi estetici (+5,9%), seguita da Matera (+3,6%) e Trieste (3,4%).

Davide SCHIOPPA

 

E’ morto Oscar Luigi Scalfaro

E’ morto la notte scorsa a Roma l’ex Presidente della Repubblica (ricoprì la carica dal 1992 al 1999) Oscar Luigi Scalfaro, nato a Novara il 9 settembre 1918.

Impossibile non ricordare la sua vita di uomo politico, che cominciò nel 1946, quando è stato eletto all’Assemblea Costituente e da lì, con un susseguirsi di incarichi da sottosegretario e ministro, ha percorso un cammino che gli è valso la stima di molti dei suoi colleghi e la nomina, appunto, di presidente nel 1992 con i voti espressi da Dc, Psdi, Psi, Pri, Pds, Verdi, Radicali e Rete.

La sua carriera politica è iniziata nelle file del partito della Dc, alla quale è rimasto sempre fedele, pur avendo ricoperto la carica di Ministro degli Interni in entrambi i governi del socialista Bettino Craxi.

Arrivato dopo il “picconatore” Francesco Cossiga, Scalfaro, come ha voluto sottolineare Giorgio Napolitano, “è stato un protagonista della vita politica democratica nei decenni dell’Italia repubblicana, esempio di coerenza ideale e di integrità morale”.
L’attuale Presidente si è poi rivolto alla figlia Marianna, che ha assistito il padre sia durante la sua lunga carriera politica, sia durante gli ultimi anni di vita.

I funerali sono stati celebrati oggi pomeriggio, alle ore 14.00 nella chiesa di Santa Maria in Trastevere in Roma, dopo che, dalle 10.30 alle 13.30, è stato possibile, nella chiesa di sant‘Egidio, rendere omaggio alla salma.

d.S.

Auto d’epoca: nessun obbligo di iscrizione all’Asi

Appassionati di motori d’antan, dalle moto d’epoca alle favolose vetture da Mille Miglia possono stare al sicuro. Per fruire dell’esenzione dal pagamento delle tasse automobilistiche non sarà più necessaria alcuna iscrizione all’Asi, l’Automobilclub storico italiano o alla Federazione motociclistica italiana.

E’ quanto previsto dalla Risoluzione 112/E dell’Agenzia delle Entrate: per usufruire dell’esenzione dal pagamento degli oneri statali per i veicoli ultraventennali, che hanno un particolare interesse storico e collezionistico, non sarà più obbligatorio iscrivere la propria autovettura ad alcun club.

I veicoli che possono usufruire dell’esenzione dal pagamento delle tasse automobilistiche sono quelli specificatamente individuati dall’Asi e dalla Fmi con apposite determinazioni. Per ottenere l’esenzione cioè, sarà sufficiente che il proprietario della vettura, sia essa moto o auto d’epoca, ne documenti il “particolare interesse storico e collezionistico” con un’attestazione rilasciata dagli stessi enti, ovvero Asi o Federazione motociclistica italiana.

Comunicazione corporate e startup in Italia: facciamo chiarezza

di Emiliano RAGONI

Sulle pagine di Infoiva abbiamo parlato di venture capitalist, esplicitando alcuni dei problemi a cui vanno incontro i giovani che cercano finanziamenti per avviare i loro progetti. Ed è proprio in questo periodo di contingenza economica dove le invenzioni in ambito di social-media possono essere attuate con maggior successo dalle aziende.

Le aziende, in virtù dell’attuale ruolo dei social-media, dovrebbero però avere un approccio più aggressivo sul mercato utilizzando i social media stessi come strumento di promozione e condivisione. Cosa significa questo? Significa de-gerarchizzazione della struttura aziendale. Una rivoluzione dai connotati copernicani che lascerà il segno per diversi anni. La rottura con il passato porterà con se notevoli cambiamenti, come il lento ma graduale passaggio dai computer ai tablet equipaggiati con applicazioni per specifiche attività aziendali.

Questo futuro scenario potrebbe portare anche alla necessità di un miglioramento delle infrastrutture italiane della rete. Un allargamento della banda è però forse la paura più grande degli editori. Di fatto un allargamento della banda porterebbe video su device on demand, eliminando l’utilizzo di uno strumento come la TV che da tanto tempo è nelle case degli italiani. Gli interessi economici in gioco ci sono e sono anche di notevole spessore.

Nell’attuale scenario in continua evoluzione, dove però sono presenti delle zavorre, Nicola Mattina, fondatore di Elastic società di consulenza che si occupa di progetti che hanno a che fare con il digitale, afferma che tutti coloro che volessero aprire una startup non devono pensare ai finanziamenti. Al primo posto c’è quindi la bontà del progetto; bisogna non pensare che servano per forza dei soldi per iniziare. Internet è indubbiamente uno strumento dalle potenzialità grandissime, il quale però da solo non è sufficiente. Startup su internet possono partire molto velocemente e con investimenti modesti, ma non ci si deve far appannare la vista da facili guadagni. Spesso la prima idea, o le prime idee, sono quasi sempre sbagliate; progettare un’idea, trovare gli spunti di possibili miglioramenti, migliorarla e successivamente approvarla, è un iter utile da seguire.

Ma come è possibile sviluppare e far crescere la propria idea? Secondo Nicola Mattina il confronto è uno strumento propedeutico. E’ necessario parlare della propria idea, confrontarsi con esperti del settore, farla crescere, migliorarla, ma soprattutto non avere il timore che raccontare la propria idea significhi farsela rubare. Altro strumento molto utile è sicuramente la partecipazione alle competizioni; farsi conoscere dai business angel (investitori informali nel capitale di rischio di imprese) e dai venture capital per far partire il proprio progetto. Progettare e avviare una startup è un processo molto faticoso, ma questo non significa che ci si debba far scoraggiare dalla prima difficoltà che si incontra. E’ necessario non farsi distogliere nemmeno un momento dall’importanza dell’idea che è alla base del progetto.

Il 2012 sarà tutto in rosa

Il 2012 si veste di rosa. Saranno le imprese guidate da donne a fare la differenze quest’anno, almeno secondo quanto rivela Confcommercio. I dati parlano chiaro: secondo l’Osservatorio sull’imprenditoria femminile di Unioncamere le imprese “in rosa” in Italia hanno dimostrato nel 2011 il loro potenziale di sviluppo con un aumento dello 0,7% rispetto all’anno precedente, contro lo 0,2% di crescita delle imprese maschili.

Così Confcommercio ha deciso di incoraggiare la presenza e la partecipazione delle imprenditrici alla vita produttiva della penisola con una serie di iniziative per il 2012.

Punto primo: formazione. Il progetto è un percorso, finanziato dalla Provincia di Savona con il contributo del Fondo Sociale Europeo, e organizzato da Asfoter, Associazione per la formazione nel terziario di Confcommercio Savona con incontri seminariali sul tema “Come realizzare un’analisi economica della propria impresa”. Il ciclo di seminari prenderà il via il prossimo 30 gennaio.

“Occorre dare fiducia alle donne che lavorano in proprio, poiché l’imprenditoria in rosa rappresenta una risorsa importante nell’economia locale – sottolinea Annamaria Torterolo, direttore di Confcommercio Savona. – Tuttavia, il “saper fare” da solo, soprattutto nei momenti di crisi, non basta : occorre mettere in campo gli strumenti necessari per tradurre queste competenze in progetti sostenibili anche nel lungo periodo”.

In Italia, le imprenditrici associate a Confcommercio sono circa 2000 e rappresentano il 40% degli Associati, con un tasso di crescita nel 2011 di quasi il 5%. Secondo i dati forniti dall’Unioncamere – Infocamere nel giugno 2011 le imprese femminili in Italia sono aumentate dello 0,7% rispetto al giugno del 2010, contro lo 0,2% delle imprese maschili e su una media di crescita del 3%.

Donne preparate, competenti e coraggiose, pronte a giocarsi la sfida con i loro colleghi uomini. L’indagine di Unioncamere – Infocamere parla di 41.255 imprese femminili attive in Liguria al 30 giugno 2011. A Savona in particolare, su un totale di 28.711 imprese attive nel giugno 2011 l’incidenza delle imprese femminili è del 27,4% (7.865 imprese) contro il 23,7% di Genova, con 17.071 imprese femminili su un totale di 71.891 imprese.

Web: la riforma UE per la protezione della privacy

Account fake, caselle di posta elettronica violate, conti correnti online a rischio. La Commissione europea propone riforma globale della normativa Ue del 1995 in materia di protezione dei dati che circolano nel web.

L’intento è di rafforzare i diritti della privacy online e stimolare così la crescita dell’economia digitale europea. L’impegno centrale della riforma è la creazione di un corpus unico di norme di protezione dei dati, che abbia validità su tutto il territorio dell’Unione Europea. Un gigantesco passo avanti, se così fosse, dato che al momento le leggi in materia di protezione della privacy sul web sono molto frammentate e parcellizzate tra i diversi Paesi.

L’ingresso di una nuova legge unica consentirà poi alle imprese un risparmio di circa 2,3 miliardi di euro l’anno secondo le stime dell’Unione Europea.

“La protezione dei dati personali è un diritto fondamentale di tutti gli europei – precisa Viviane Reding, commissaria europea alla Giustizia – eppure non sempre i cittadini sentono di avere il pieno controllo dei propri dati Le nostre proposte creeranno fiducia nei servizi online, visto che saremo tutti più informati sui nostri diritti e avremo un maggiore controllo di tali informazioni”.

Un quadro giuridico saldo, chiaro e soprattutto semplificato, è questa la proposta dell’Unione Europea, volto a stimolare la crescita, l’innovazione e la creazione di posti di lavoro nel campo del web.

Due le proposte legislative contenute nel pacchetto di riforma:

  • un regolamento che istituisce un quadro generale dell’Unione per la protezione dei dati
  • una direttiva sulla protezione delle persone fisiche con riguardo al trattamento dei dati a fini di prevenzione, indagine, accertamento o perseguimento dei reati e nell’ambito delle connesse attività giudiziarie.

L’introduzione dell’obbligo di rendicontazione per chi tratta i dati sul web permetterà poi di eliminare l’attuale obbligo di notificare tutti i trattamenti alle autorità di protezione dei dati, che grava sulle imprese con un costo di circa 130 milioni di euro l’anno.

All’ordine del giorno anche l’istituzione un‘unica autorità nazionale di protezione dei dati nel Paese dell’Unione in cui l’aziende possiede la propria sede principale. La riforma prevede poi l’obbligo del consenso per trattare i dati, che andrà richiesto esplicitamente alle autorità competenti: il consenso non potrà essere cioè presunto. Sarà inoltre più facile accedere ai propri dati personali e sarà agevolato anche il trasferimento dei dati da un fornitore di servizi a un altro (diritto alla portabilità dei dati), con un conseguente miglioramento della concorrenza tra i servizi.

Un ultimo punto riguarda infine il diritto all’oblio: ogni cittadino potrà cancellare i propri dati in qualsiasi momento se non sussistono motivi legittimi per mantenerli.

Per chi viola il diritto sancito dell’Unione Europea saranno poi previste sanzioni pecuniarie con somme fino a 1.000.000 di euro o pari al 2% del fatturato mondiale annuo dell’azienda.

Oua: scioperano gli avvocati

Per Maurizio de Tilla, presidente dell’Oua, la rappresentanza politica degli avvocati italiani, che ha indetto lo sciopero del 23 e 24 febbraio e lanciato le 14 iniziative di protesta contro le liberalizzazioni selvagge e la rottamazione della giustizia civile, è di grande importanza anche l’apertura di un confronto con i Partiti sulle iniziative lanciate dall’avvocatura.

«Ieri nell’incontro con una delegazione del Terzo Polo, presenti gli onorevoli Giulia Bongiorno e Roberto Rao, abbiamo chiesto un impegno serio a tutela dei diritti dei cittadini e per la riforma della giustizia e della professione forense. Tanti i punti toccati, dal fallimento della mediaconciliazione obbligatoria alla delega sulla revisione delle circoscrizioni giudiziarie, dagli interventi vessatori per i cittadini al processo civile, ora parzialmente modificati dalla Commissione Giustizia del Senato ai reiterati provvedimenti pseudo liberalizzatori contro l’avvocatura, come la delegificazione dell’ordinamento forense e il tirocinio. Un giudizio che ovviamente non riguarda solo questo Governo, ma anche i precedenti. Su tre questioni c’è stata una particolare attenzione: l’abolizione delle tariffe che danneggia tanto i cittadini quanto i giovani avvocati, entrambi vittime di un abbassamento della qualità e di una corsa alla concorrenza sleale che darà benefici solo ai grandi clienti e che produrrà fenomeni di pubblicità ingannevoli, nonché di truffe. No al taglio scriteriato degli uffici dei giudici di pace che produrrá il caos nei grandi tribunali aumentando a dismisura il carico giudiziario. Infine no alla possibilitá che soci di capitale possano essere azionisti degli studi legali, con tutte le implicazioni derivanti dagli evidenti conflitti di interesse che si verranno a creare».

«Il calendario di incontri – aggiunge de Tilla – prosegue la prossima settimana con l’Italia dei Valori (il 2 febbraio), con il Pdl e con il Partito Democratico. Rispetto a quest’ultima forza politica non possiamo che salutare positivamente la recente presa di posizione degli onorevoli Cavallaro e Iannuzzi contro, appunto, la perdita di autonomia del professionista e i conseguenti conflitti di interesse connaturata con l’introduzione dei soci di capitale negli studi legali, più volte denunciata dall’Oua, che in più occasioni ha anche sottolineato il rischio di inquinamento delle organizzazioni mafiose».

«Domani, infine – conclude- manifestazioni in tutta Italia nelle cerimonie di inaugurazione nelle Corti di Appello».

Fonte: agenparl.it