Dopo la campagna estiva di Eni, che aveva permesso a tutti, vacanzieri e non, di fare rifornimento di carburante a prezzi ribassati durante il fine settimana, sembrava essere arrivato all’improvviso l’autunno.
Fare il pieno, infatti, era una sofferenza per le tasche degli italiani, ma ora sembra che qualcosa si sia mosso a favore dei consumatori.
Ancora una volta è stato Eni a dare il la, con un ribasso dei prezzi di 2,5 cent euro/litro sulla benzina e 0,5 sul diesel (mentre sale di 1 cent il gpl).
Ma a imitare il market leader è arrivata Q8, scesa di 1 centesimo su benzina e diesel, seguita da TotalErg. Esso e Shell hanno praticato prezzi più bassi soprattutto con la benzina verde, ma in questo caso dipende dalle politiche locali, perciò non si tratta di sconti visibili su tutto il territorio.
Le medie nazionali, di conseguenza, registrano 1,934 euro/litro sulla benzina, 1,819 sul diesel e 0,816 sul gpl.
A livello Paese, il prezzo medio praticato della benzina in modalità “servito” va oggi dall’1,923 euro/litro di Esso all’1,934 di IP e Shell (no-logo in discesa a 1,816).
Per il diesel si passa dall’1,810 euro/litro ancora di Esso all’1,819 di Shell (no-logo a 1,715).
Il gpl e’ tra 0,798 euro/litro ancora una volta di Esso e 0,816 di TotalErg (no-logo a quota 0,794).
Si tratta di una buona notizia, poiché i dati resi noti qualche giorno fa dall’O.N.F., Osservatorio Nazionale Federconsumatori, erano a dir poco apocalittici, con variazioni dei prezzi dei carburanti, rispetto all’agosto 2011, di ben 35 centesimi (in più, ovviamente).
Un vero e proprio salasso, se si pensa che, tradotto in denaro, si parlava di 420 euro annui di spesa in più per il pieno e un conseguente aumento, particolarmente pesante, del tasso di inflazione.
Ci auguriamo di assistete ad un’inversione di tendenza.
Vera MORETTI