INT modifica il mandato professionale dei tributaristi

Le conseguenze della Legge del 14/01/2013, che regolarizzava le professioni non organizzate in ordini o collegi, tra le quali c’è anche quella dei tributaristi, stanno per diventare concrete, poiché la normativa entrerà in vigore dal prossimo 10 febbraio.

E’ previsto che da quel giorno ogni soggetto che svolge una delle professioni implicate debba segnalare la propria attività in qualsiasi documento e rapporto scritto con il cliente, facendo espressamente riferimento agli estremi previsti dalla legge.

Per non farsi trovare impreparato all’avvento di tale data, l’Istituto Nazionale Tributaristi ha provveduto a modificare ed integrare il mandato professionale tipo allegato al tariffario di riferimento, inserendo sia nell’intestazione del mandato che nella dichiarazione di accettazione del mandante i riferimenti alla Legge n.4/2013.

Inoltre, dal 10 febbraio gli estremi della Legge verranno inseriti su tutta la documentazione del tributarista quali fatture, carta intestata, comunicazioni, ma anche sulle targhe degli studi, sui biglietti da visita ed in eventuali comunicati pubblicitari, che ovviamente dovranno rispettare le indicazioni del Codice deontologico.

Riccardo Alemanno, presidente dell’INT, ha specificato: “In questo modo non ci potranno essere confusioni o errate identificazioni con altri professionisti del settore economico contabile così. Da questo punto di vista la Legge, pur non modificando le possibilità operative del tributarista che restano legate al libero esercizio con esclusione delle attività riservate per legge fatte salve le abilitazioni personali di ciascun singolo, ha fatto estrema chiarezza sulla assoluta liceità dell’attività professionale dei tributaristi, pertanto si dovrà stare molto attenti a dare dell’abusivo a chi esercita attività libere oggi riconosciute anche da una Legge dello Stato, abbiamo sempre mal sopportato esternazioni offensive sull’attività dei nostri iscritti, oggi nel caso di abbinamento del termine abusivo ad un tributarista iscritto all’INT daremo seguito a richieste di rettifica sino ad adottare azioni legali nei confronti di chi dovesse apostrofare così un professionista riconosciuto ai sensi di Legge per percorso, formazione, obblighi deontologici e di aggiornamento. Evidentemente però se il tributarista effettivamente compisse atti o si arrogasse titoli non pertinenti e che non gli competessero, saremo grati a chi ci segnalasse tali situazioni per adottare noi per primi, una volta accertati i comportamenti scorretti, i relativi provvedimenti disciplinari”.

Vera MORETTI

Caserta punta sull’internazionalizzazione delle imprese

La Campania è la regione dell’Italia del Sud maggiormente interessata ad intessere rapporti economici e di scambio con i mercati esteri.

Un’iniziativa della Camera di Commercio di Caserta sembra confermare questa tendenza. E’ stato infatti appena pubblicato un bando per l’erogazione di contributi finalizzati alla copertura parziale delle spese sostenute per l’acquisto di servizi per l’internazionalizzazione ed, in particolare:

  • servizi di supporto all’internazionalizzazione;
  • partecipazione a missioni economiche all’estero in forma coordinata;
  • partecipazione a fiere di rilevanza internazionale e nazionale in Italia ed all’estero.

L’accesso al contributi è riservato a imprese e consorzi:

  • che hanno sede legale e/o unità locale in provincia di Caserta, iscritte al Registro delle Imprese tenuto dalla CCIAA di Caserta, attivi ed in regola con il versamento del diritto annuale;
  • che svolgono attività di produzione di beni/servizi e/o di trasformazione, assemblaggio, ideazione, creazione, manipolazione, presentazione, ecc., che valga, in qualche modo, a differenziare l’attività dalla mera intermediazione commerciale e/o distribuzione;
  • che non sono sottoposte a procedura concorsuale, non si trovano in stato di fallimento, di liquidazione, anche volontaria, di amministrazione controllata, di concordato preventivo o in qualsiasi altra situazione equivalente secondo la normativa vigente;
  • che sono in regola con gli obblighi relativi al pagamento dei contributi previdenziali ed assistenziali in favore di eventuali dipendenti;
  • che non hanno ricevuto per la stessa iniziativa altri contributi di fonte pubblica a copertura delle spese oggetto del contributo.

Gli incentivi hanno l’obiettivo di coprire parte delle spese sostenute per l’acquisto, presso terzi, di servizi in materia di internazionalizzazione ed, in particolare:

  • Misura A – Servizi di consulenza e supporto all’internazionalizzazione: ricerche di mercato, consulenze per l’estero e altre attività volte a facilitare l’identificazione di partners esteri e lo sviluppo ed il consolidamento di relazioni economiche e commerciali, ad esempio ricerca di fornitori, partners, agenti e distributori esteri; analisi di settore, ricerche di mercato e altri studi direttamente riconducibili alle attività aziendali in corso o in preparazione e relativo consolidamento di rapporti; supporto legale, fiscale e contrattuale per l’estero e assistenza tecnica alle imprese su tematiche legate all’internazionalizzazione.
  • Misura B – Partecipazione a missioni economiche all’estero: attivazione di rapporti economici e commerciali tra imprese stabilendo contatti diretti attraverso l’organizzazione di incontri d’affari e b2b in Paesi esteri. Sono ammissibili le spese che riguardano ricerca partners, fornitori, agenti o distributori esteri ai fini della definizione di incontri d’affari; assistenza agli incontri all’estero da parte di personale qualificato, interpretariato e traduzione; affitto sale per incontri, transfer locali, spedizione campionario e altre spese direttamente legate alla missione.
  • Misura C – Partecipazione autonoma a fiere di rilevanza nazionale ed internazionale in Italia ed all’estero. Sono ammissibili noleggio area espositiva e servizi fieristici di supporto alla presenza in fiera; allestimento spazio espositivo; spedizione dei prodotti da esporre; servizio di interpretariato e hostess; servizi promozionali; ricerca partners, fornitori, agenti o distributori esteri ai fini della definizione di un’agenda di appuntamenti in fiera.

Le spese ammissibili possono essere al massimo di 3.000 euro per quanto riguarda la Misura A, 5.000 euro per la Misura B e da 3.500 a 5.000 per la Misura C, a seconda della localizzazione dell’evento.
In tutti i casi, vengono erogati contributi a fondo perduti fino ad una copertura del 50% delle spese totali.
Ogni impresa potrà beneficiare di più di un contributo all’anno, per un contributo totale che non può superare i 15.000 euro.

La domanda di accesso ai contributi possono essere inviate tramite e-mail alla casella di posta daniela.bellomo@ce.camcom.it oppure a mano o con raccomandata al seguente indirizzo:
Camera di Commercio di Caserta
Ufficio Promozione
Via Roma 75
81100 Caserta

Le domande vanno presentate secondo il seguente calendario:

  • dal 1 gennaio al 30 marzo 2013 per gli eventi che si svolgono o per le attività che si realizzano nel periodo 1 gennaio/30 aprile 2013;
  • dal 1 aprile al 31 luglio 2013 per gli eventi che si svolgono o per le attività che si realizzano nel periodo 1 maggio/31 agosto 2013;
  • dal 1 agosto al 30 novembre 2013 per gli eventi che si svolgono o per le attività che si realizzano nel periodo 1 settembre/31 dicembre 2013.

Vera MORETTI

I tre temi caldi del Cni per il nuovo Parlamento

Il Consiglio nazionale forense, nell’ambito di un talk evento avvenuto presso il Tempio di Adriano di Roma, ha redatto la propria agenda con le proposte da presentare a quello che sarà il futuro parlamento e a chi, in particolare, formerà il prossimo esecutivo.

Titolo dell’assise è “Al governo che verrà. Sicurezza, ambiente, open data: gli ingegneri per il futuro dell’Italia” e le tematiche trattate sono essenzialmente tre, considerate “sinonimi di altrettanti programmi generali che possono risollevare l’Italia dalle secche della recessione ed essere quel volano utile per far ripartire la crescita economica”.

Primo tema “caldo” è quello della sicurezza, ovvero il “riassetto del territorio flagellato dal dissesto idrogeologico, sicurezza per la non più rinviabile ristrutturazione antisismica del nostro patrimonio abitativo, privato e pubblico”.
Si fa anche riferimento all’adozione di una politica ambientale che si basi sull’efficienza energetica, che vede nelle energie rinnovabili “la risorsa di qualità per la modernizzazione del Paese”.

Altrettanto importante è considerata “una politica dei rifiuti virtuosa, incentrata su scelte moderne e all’avanguardia, anche come strumento fondamentale per sottrarre, soprattutto al Sud, ma non solo, il business alle mafie”.

Un passo fondamentale rimane, per gli ingegneri, l’accesso sempre più esteso alla tecnologia e agli open data da parte della pubblica amministrazione.
Senza questo, è considerato impossibile progredire, a livello nazionale ma anche mondiale.

Vera MORETTI

Un protocollo per certificare l’innovazione delle imprese

Le imprese, d’ora in poi, potranno essere valutate secondo una certificazione che ne testerà la capacità innovativa.

Questdimeno modello, assolutamente muovo a livello mondiale, si chiama RTA, ovvero Rendimento Tecnologico Aziendale, e viene rilasciato dall’Associazione Italiana per la Cultura del Trasferimento Tecnologico.

Questo sistema mira a monitorare il percorso dell’impresa fino allo stato attuale, ma anche a fornire previsioni sul futuro sulla base degli investimenti innovativi.

Stefano De Falco, presidente dell’Aictt e responsabile dell’Ufficio trasferimento tecnologico di Ateneo dell’Università di Napoli Federico II, lo ha illustrato così: “Il core della certificazione si basa sostanzialmente nel misurare, in maniera dinamica, la sostenibilità dell’innovazione, fattore strategico per il consolidamento, lo sviluppo e la crescita intelligente delle aziende e delle risorse umane”.

Il rendimento innovativo delle imprese viene valutato sulla base di tre criteri: economia della conoscenza, ingegneria della conoscenza e finanza della conoscenza.
L’operato delle imprese verrà dunque analizzato sotto questi tre punti di vista dal protocollo RTA, che di conseguenza farà un check-up completo individuando le eventuali lacune.

Vera MORETTI

I dubbi dell’Odcec sul Redditometro

I dubbi che riguardano il nuovo Redditometro, che entrerà in vigore da marzo 2013, quando cominceranno i primi accertamenti, sono ancora molti e, al fine di districare questa complicata matassa, è stato predisposto un confronto tra l’Agenzia delle Entrate e l’Ordine dei Commercialisti di Roma.

Mario Civetta, presidente dell’Odcec di Roma, spera, in questo modo, di “assicurarsi che il Redditometro conduca a risultati aderenti alla realtà e rispettosi delle peculiarità delle singole fattispecie, onde consentire una piena difesa del contribuente in ossequio ai principi costituzionali che presidiano la parità delle parti in giudizio”.

La principale perplessità riguarda il metodo statistico su cui si basa il Redditometro, che rischia dunque di valutare un reddito diverso da quello reale sfociando negli stessi errori generati dai meccanismi non particolarmente virtuosi degli studi di settore.
Il Redditometro calcola infatti la capacità di spesa del contribuente basandosi su dati disponibili in anagrafe tributaria, medie Istat per le diverse tipologie familiari, analisi e studi socio economici.
Per le voci su cui sono disponibili entrambi i primi due elementi, si attribuisce al contribuente il valore più elevato.

Il rischio che la presunzione di capacità di spesa si allontani dalla realtà si può contenere limitando il ricorso a meccanismi statistici, a vantaggio di un’analisi dei dati certi di spesa: il Fisco potrebbe procedere partendo dai contribuenti le cui spese effettivamente riscontrabili si discostino eccessivamente dal reddito dichiarato.

Per questo, il vecchio Redditometro era preferibile, perché la norma precedente faceva scattare l’accertamento sintetico in caso di scostamento fra reddito complessivo risultante dalla determinazione analitica inferiore a quello attribuibile al contribuente in base a “elementi e a circostanze di fatto certi“.

Il nuovo Redditometro amplia i confini dell’accertamento sintetico ma bisogna capire con quali risultati questo cambio di impostazione si rifletterà nella pratica dei controlli.

Vera MORETTI

Verona, vuole gettare la moglie dal balcone: arrestato

Grave episodio di violenza domestica a Verona. Protagonista un uomo originario dello Sri Lanka, arrestato dai carabinieri della città per aver minacciato con un coltello e aver cercato di gettare dal balcone di casa la moglie, alla presenza delle tre figlie minorenni.

L’uomo, un 38enne che nel 2010 aveva perso il lavoro, non accettava di vivere grazie ai guadagni della moglie e all’aiuto dei servizi sociali e voleva ritornare al suo Paese d’origine. La moglie era però contraria e per questo il marito la picchiava con calci e pugni. Ieri il tragico epilogo appena sfiorato, sventato dall’intervento dei militari accorsi su segnalazione dei vicini.

Giugliano, rapina barbiere e fugge: preso dalla polizia

Rapina un barbiere ma non la fa franca. Un 37enne di Giugliano è stato infatti arrestato nelle scorse ore nella città dagli agenti del locale commissariato di polizia con l’accusa di rapina aggravata ai danni di un esercizio commerciale in via Brodoloni. L’uomo, entrato nel negozio del barbiere con una pistola in pugno, ha cercato di fuggire dopo aver preso i soldi dell’incasso ma ha trovato fuori una schiera di persone pronte a fargliela pagare.

Gli agenti sono arrivati appena in tempo per salvarlo dalla furia della gente, che ha inseguito l’uomo per malmenarlo e recuperare la refurtiva. In quest’ultima operazione ci sono riusciti i poliziotti, che hanno poi portato l’uomo nel carcere di Poggioreale dopo avergli sequestrato una scacciacani utilizzata per la rapina.

Accordo tra UniCredit e Federlegno per Made Expo 2013

Un accordo stipulato tra UniCredit e Federlegnoarredo permetterà a tutte le imprese partecipanti alla prossima edizione di Made Expo, che si terrà dal 2 al 5 ottobre a Milano, di beneficiare di un finanziamento, al fine di permettere visibilità alla filiera delle costruzioni, settore in crisi ma sempre rappresentante dell’eccellenza italiana.

Questo accordo è molto importante, perché dà l’opportunità alle aziende espositrici di presentare i propri servizi nell’ambito di un evento prestigioso, al quale partecipare è fondamentale.

In particolare, il finanziamento previsto è innovativo ed unico nel suo genere: si tratta infatti di una linea di credito rotativa che permette di erogare, anche in momenti differenti, singoli finanziamenti utili per fronteggiare spese e investimenti legati alla gestione produttiva dell’azienda.
Ad essere finanziato non sarà solo la partecipazione alla fiera delle imprese, ma anche il loro ciclo produttivo.

L’importo finanziato, che parte da un minino di 10.000 euro, infatti può essere utilizzato sia per sostenere le spese correlate alla partecipazione a Made Expo, sia per finanziare il ciclo produttivo delle aziende espositrici come l’acquisto di scorte, l’anticipo di ordini, fatture e contratti.
Una volta aperta, la linea di credito dura da 3 a 12 mesi anche per singoli utilizzi, rappresentando uno strumento valido per le imprese nell’attuale scenario economico.

Per gli espositori che si iscriveranno entro il 22 febbraio 2013 c’è la possibilità di richiedere un finanziamento a tasso zero sui costi di partecipazione o alternativamente uno sconto sulla quota di
partecipazione per l’area espositiva, oppure la possibilità di accedere a titolo gratuito ad incontri B2B con buyers internazionali selezionati.

Le aziende che decidono di partecipare a Made Expo possono avvalersi di uno strumento importante che agevola la loro presenza in una vetrina commerciale di respiro internazionale.
Un sostegno che sarà significativo per le realtà che decideranno di puntare sullo sviluppo di strategie commerciali valide che possano agevolare la ricerca di nuovi mercati e la creazione di nuove reti di relazioni.

Vera MORETTI

Gabetti: brand storico delle agenzie immobiliari

Per chi vuole aprire un franchising senza correre troppi rischi, è consigliabile appoggiarsi ad un network che abbia una storia comprovata e esperienza nel settore da lungo tempo.

Esempio lampante è sicuramente Gabetti, il franchising di agenzie immobiliari presente sul territorio da oltre 60 anni.

Il fatto, poi, di essere presente sul mercato da un periodo tanto lungo non ha impedito a questo marchio di avventurarsi in un nuovo progetto nel 2007, ovvero il Tree Group, franchising immobiliare e creditizio che conta 1.600 agenzie in tutta Italia.

Il team che affianca i nuovi franchisee è collaudato e esperto ed offre consulenza gratuita per i più disparati problemi, assistenza fiscale e legale comprese.

Per coloro che fossero interessati ad intraprendere questa attività, è possibile collegarsi al sito Gabetti.

Programmatori con esperienza in ambito assicurativo, tocca a voi!

A volte non è sufficiente essere ferrati ed aggiornati riguardo la propria professione, ma occorre avere anche maturato esperienza in particolari settori lavorativi.

E’ il caso di una società di Roma che è alla ricerca di programmatori Oracle PL/SQL che abbiano però esperienze pregresse in ambito assicurativo Ramo Sinistri Auto.

Non si tratta, in questo caso, di un requisito preferenziale ma, piuttosto, indispensabile, se si vuole presentare la propria candidatura presso l’azienda.

Per saperne di più, Monster.it.