Incentivi alle pmi per la sicurezza sul lavoro

Quello della sicurezza sul lavoro è un problema spinoso e attuale, alla luce degli incidenti che accadono quotidianamente.

Per questo motivo, l’Inail ha deciso di stanziare ben 155 milioni di euro a favore delle piccole e medie imprese italiane, da utilizzare per apportare modifiche ed interventi nel luogo di lavoro in materia di salute e sicurezza.

L’annuncio era stato dato lo scorso dicembre, da Massimo De Felice, direttore dell’Istituto, e da Elsa Fornero, ministro del Lavoro.
La misura che riguarda gli incentivi alle pmi fa parte di un progetto che nel quadriennio 2010-2014 metterà in campo circa un miliardo e mezzo di euro.

L’incentivo in questione è costituito da un contributo in conto capitale nella misura del 50% dei costi del progetto. Il contributo massimo è pari a 100.000 euro, il contributo minimo erogabile è pari a 5.000 euro.
La prima fase della procedura di richiesta dal 15 gennaio 2013.

Nel periodo compreso tra il 15 gennaio e il 14 marzo 2013, le imprese potranno inserire la domanda online, nell’area Punto Cliente sul portale dell’Inail, ed avranno a disposizione una procedura informatica che consentirà loro, attraverso la semplice compilazione di campi obbligati, di verificare la possibilità di presentare la domanda di contributo.

Dopo il 18 marzo le aziende la cui domanda abbia raggiunto o superato la soglia minima di ammissibilità, pari a 120 punti, potranno accedere al sito Inail per ottenere il proprio codice identificativo, necessario al momento di inoltrare le domande online, nelle date di apertura dello sportello informatico che saranno comunicate sul sito dell’Istituto a partire dall’8 aprile 2013.

In seguito gli elenchi di tutte le domande inoltrate saranno pubblicate sul portale con l’indicazione di quelle arrivate in posizione utile per accedere effettivamente al contributo.

Vera MORETTI

Appuntamento il 19 febbraio con il Professional Day

Dopo il successo della prima edizione, sta per partire il secondo Professional Day, organizzato da Cup (Comitato unitario permanente degli ordini e collegi professionali), Pat (Professioni area tecnica) e Adepp (Associazione degli enti previdenziali privati.

La data da segnare in agenda è il 19 febbraio, quando, all’Auditorium della Conciliazione di Roma, si discuterà con i presidenti e i consiglieri nazionali delle varie professioni, per un confronto fondamentale e costruttivo tra i rappresentanti della politica e delle istituzioni, per poter proporre le misure necessarie per rilanciare l’Italia.

Non si mancherà, come è anche confermato da una nota i presentazione dell’evento, di parlare “del ruolo che i 2.300.000 iscritti agli ordini e collegi professionali italiani svolgono quotidianamente a supporto dei cittadini e della pubblica amministrazione”.

Ciò avverrà anche grazie a collegamenti via satellite con le sedi territoriali, che permetteranno la partecipazione di circa 500.000 professionisti appartenenti a tutti gli ordini e collegi professionali italiani.

Vera MORETTI

Befera: il Redditometro tutela gli onesti

Ormai sembra l’unico rimasto a difendere il redditometro. Parliamo del direttore dell’Agenzia delle Entrate, Attilio Befera, il quale è ormai il padre adottivo di questo strumento fiscale, abbandonato alla nascita dai genitori biologici e mai desiderato da chi è venuto dopo di loro.

Befera è infatti tornato a parlare dello strumento di accertamento fiscale durante l’edizione 2013 di Telefisco, annuale convegno online dedicato alle tematiche fiscali. “Il redditometro – ha detto Befera – sarà uno strumento che permetterà un doppio confronto con il contribuente“. “Gli accertamenti delle Entrate – ha continuato – sono attività unilaterali. Dopodiché si apre un dibattito con il contribuente, che può dimostrare se quanto abbiamo noi valutato non è corretto. Il contribuente può portarci documenti aggiuntivi, e in quella fase di contradditorio si può arrivare a una modifica, anche in autotutela, o alla cancellazione dell’accertamento. Con la particolarità che in questo caso l’incontro avviene due volte, una prima del procedimento e un’altra dopo l’accertamento vero e proprio“.

Dopodiché, Befera ha tranquillizzato gli imprenditori ricordando come il redditometro è finalizzato agli accertamenti sulle persone fisiche e non sulle imprese: “Con il redditometro faremo 30-35mila controlli quest’anno, dicendo addio ai controlli basati su moltiplicatori e valori catastali e concentrandoci sulle spese reali effettivamente sostenute“. Il direttore delle Entrate ha anche annunciato che la circolare applicativa sul redditometro arriverà nel giro di un paio di mesi.

Poi la stoccata, piuttosto seccata, a mass media e opinione pubblica: “La lotta all’evasione in Italia è difficile. Ogni volta che si tenta di fare un passo avanti si scatenano polemiche di tutti i tipi. L’anno scorso di questi tempi c’era la spettacolarizzazione delle operazioni sul territorio, come quelle a Cortina, e allora ci chiedevano di fare l’incrocio di banche dati. Ora l’abbiamo fatto, con il redditometro, e si sono scatenate altre proteste. Il redditometro non è altro che un incrocio di banche dati e riguarda un numero limitato di soggetti responsabili di un’evasione sfacciata“.

Torna, dunque l’aggettivo “sfacciata” riferito all’evasione nel vocabolario beferiano. E torna di nuovo, ascoltando le sue parole, la sensazione di “uomo solo al comando” nella lotta ai mariuoli. Sarà che tutti i leader politici sono impegnati in campagna elettorale e a promettere improbabili tagli di tasse, ma il contrasto all’evasione sembra essere rimasto ormai affare di pochi.

In arrivo altra proroga per la Tares

Dopo una prima proroga da gennaio ad aprile 2013, sembra che il pagamento della Tares venga slittato a luglio.

La motivazione, nonostante non ci sia ancora l’ufficialità, è legato all’appuntamento elettorale e alla possibilità per il nuovo Governo di rivedere l’impianto della Tares.

Considerando, però, che una proroga fino a luglio potrebbe causare problemi di liquidità ai Comuni, esiste anche la possibilità che il nuovo Governo decida di portare la scadenza della prima rata della tassa sui rifiuti e servizi a maggio.

In attesa di capire quando il versamento per la Tares dovrà essere effettuato, ricordiamo che questa tassa va corrisposta sulla base di una tariffa, rapportata ad anno solare e commisurata in base alla quantità e qualità medie ordinarie di rifiuti prodotti per unità di superficie.
Finché il Catasto non si pronuncerà in merito, si deve considerare la superficie calpestabile.

Il nuovo tributo è composto da due elementi: la tariffa e la maggiorazione.
Il Comune nel determinare la tariffa deve considerare:

  • la quota finalizzata alla copertura dei costi fissi del servizio di gestione dei rifiuti e in particolare dei costi degli investimenti e degli ammortamenti;
  • la quota rapportata alle quantità dei rifiuti conferiti, al servizio fornito e all’entità dei costi di gestione in modo tale che sia assicurata la copertura totale dei costi di esercizio e dei costi d’investimento.

Proprio per coprire i costi concernenti i servizi indivisibili, alla tariffa si applica una maggiorazione di tariffa pari allo 0,30 per metro quadrato che potrà aumentare, con apposita delibera consigliare, fino a € 0,40 differenziandola anche in relazione alla tipologia e all’ubicazione dell’immobile.

Per il pagamento della Tares, occorre presentare al Comune il modello F24 o apposito bollettino postale.
Il pagamento è dilazionato nell’anno in 4 rate trimestrali scadenti nei mesi di gennaio, aprile, luglio e ottobre. Il Comune può però modificare sia la scadenza sia il numero delle rate.
È consentito il pagamento in un’unica soluzione entro il mese di giugno di ciascun anno.

Per il 2013 è prevista una disciplina transitoria:

  • la prima rata è posticipata a luglio (secondo l’ultima modifica intervenuta con il D.l. 1/2013, ancora da confermare ufficialmente), salva la facoltà del Comune di posticipare ulteriormente tale termine;
  • fino alla determinazione delle tariffe, le rate sono determinate in acconto e commisurate all’importo versato nel 2012 per la TARSU/TIA/TIA2;
  • per gli immobili “occupati” dall’1.1.2013 le rate vanno determinate con riferimento alle tariffe TARSU/TIA/TIA 2 applicate dal Comune nel 2012;
  • il pagamento a conguaglio sulle rate versate in acconto “è effettuato con la rata successiva alla determinazione delle tariffe”;
  • il pagamento della maggiorazione è effettuato considerando la misura di €. 0,30 per mq alla scadenza delle prime 3 rate contestualmente al versamento della TARES o della tariffa (senza applicazione di sanzioni ed interessi). Il conguaglio a seguito dell’eventuale incremento della maggiorazione fino a € 0,40 è effettuato in sede di versamento dell’ultima rata.

Per essere in regola con la Tares occorre anche presentare una dichiarazione i cui termini e le modalità verranno stabilite dal Comune e che avrà valore anche per gli anni successivi, ad eccezione di modifiche dei dati dichiarati.
In tale dichiarazione vanno obbligatoriamente indicati i dati catastali, il numero civico e l’interno se esistente.

Vera MORETTI

Gulliver, il franchising di chi ama i libri

Gli amanti dei libri che vorrebbero aprire un’attività in proprio spesso vengono frenati dalla poca voglia di leggere degli italiani.
Affidarsi, però, ad un marchio già esistente e decidere di avviare un negozio in franchising, potrebbe rivelarsi la scelta giusta.

A questo proposito, molto successo stanno avendo le librerie Gulliver, il franchising di librerie di Mondadori.

La proposta di far parte di questo colosso dell’editoria è rivolta ai giovani, desiderosi di acquisire una professione e crearsi un’indipendenza economica con un investimento limitato, ma anche a chi già svolge questo lavoro ma vuole incrementare il proprio fatturato con una politica di marketing innovativa.
Ma le porte sono aperte anche a chi vuole semplicemente cambiare la propria vira lavorativa avvalendosi di un forte know-how e di un marchio prestigioso.

La superficie di vendita adatta a questo tipo di negozio deve essere di oltre 140 mq, collocata in posizione di forte transito pedonale, in città di almeno 40.000 abitanti, o in un centro commerciale.
L’investimento iniziale si limita al fee d’ingresso e alle attrezzature di base e dipende sempre dall’ampiezza del locale.

Per ricevere ulteriori informazioni è possibile collegarsi con il sito Librerie Mondadori.

Venezia, seduce donna e la violenta: arrestato

Esperienza da incubo per una 35enne di Portogruaro che, tra sabato e domenica, è stata violentata ripetutamente e minacciata con un taglierino alla gola da un uomo conosciuto per caso fuori dalla propria abitazione. L’uomo l’ha dapprima accompagnata a Venezia con il bus e là, in piazzale Roma, l’ha violentata sotto la minaccia della lama. Pur se sotto choc, la donna è riuscita a sottrarre il cellulare dell’aggressore e a effettuare una chiamata sul proprio, in modo che il numero dello sconosciuto restasse memorizzato.

Dopo la violenza, l’uomo, di origine rumena, ha riaccompagnato a casa la vittima, che il giorno dopo ha chiamato il centro antiviolenza e si è fatta medicare in ospedale. Poi, dopo aver allertato la polizia, ha chiamato lo sconosciuto e gli ha dato appuntamento. All’incontro, però, si è presentato con i poliziotti che hanno ammanettato l’aggressore.

Scippatori portano sullo scooter figlio di 4 anni

Storia di degrado morale e di mancato rispetto della dignità dei minori a Napoli. Una coppia di scippatori portava infatti il figlio di soli 4 anni sul proprio scooter mentre compiva razzie per la città.

I due, Massimo Pesce, 34 anni, e Paola Caldieri, di 21, sono stati arrestati dalla polizia dopo che un 70enne, cui avevano rubato uno smartphone, si era recato dalla polizia denunciando il furto e descrivendo la coppia con il minore.

Gli agenti, ai quali erano pervenute altre denunce riguardo analoghi colpi, hanno individuato e bloccato la coppia e recuperato la refurtiva. Il piccolo è stato affidato a una nonna.

Impiegato contabile part-time? Ecco il lavoro per te!

A volte trovare lavoro è difficile non tanto per le mansioni richieste, ma per le ore a disposizione per dedicarsi alla propria attività.
Ci sono casi in cui, ad esempio, si necessita di un’occupazione part-time, ma non tutti i datori di lavoro sono disposti a concederla.

In questo caso, invece, un’azienda che ha sede nel vercellese, è alla ricerca di un impiegato contabile disposto a lavorare per un totale di 20 ore settimanali.

Il settore in cui la società opera è quello produttivo e le mansioni richieste riguardano specificatamente l’ambito amministrativo contabile.
Occorre avere esperienza in bilancio, partita doppia fatturazione e Iva, e quindi saper lavorare in completa autonomia.

Per saperne di più, Monster.it.

Ascom fa “causa” all’Imu

Ascom Servizi ha deciso di far la “guerra” all’Imu, l’imposta invisa alla maggior parte degli italiani.

Secondo Ascom, si tratta di una tassa illegittima perché grava sul bilancio aziendale e come tale deve poter essere dedotta rappresentando una vera patrimoniale.

Per questo motivo, verrà intentata una sorta di ricorso “pilota” con una richiesta di rimborso di pagamento di un’Imu pari a 63.285 euro dalla società di servizi dell’Ascom Confcommercio Padova, la quale sottolinea come l’aumento della tassa dovuta per i propri immobili rispetto alla vecchia Ici sia stato del 134,19%.

La ferma opposizione nei confronti dell’aliquota deriva dalla stessa filosofia che ha causato i ricorsi contro l’Irap, che, come sottolinea Ascom, “è stata cassata anche per l’intervento dell’Unione Europea (che l’ha ritenuta illegittima) e per la quale si prevede comincino adesso ad arrivare i primi rimborsi”.

Federico Barbierato, direttore generale di Ascom, ha dichiarato: “Appare ingiustificato ed irragionevole pretendere una maggiore imposta e contestualmente inserire l’Imu tra i costi indeducibili pur concorrendo alla determinazione del risultato economico dell’esercizio”.

Vera MORETTI

Un microcredito per i soggetti colpiti dal sisma

Il sisma che il maggio scorso ha colpito l’Emilia Romagna non è affatto un lontano ricordo, specialmente per le famiglie e le imprese duramente colpite dalle scosse.

Per questo, grazie ad un accordo tra Banca popolare dell’Emilia Romagna (BPER), Banca Popolare di Ravenna (BPR) e Microcredito per l’Italia (MxIT), dal 1° gennaio 2013 i soggetti colpiti dal sisma possono accedere al microcredito e chiedere un finanziamento senza dover presentare garanzie patrimoniali o personali.

L’unica condizione richiesta è avere residenza, o sede, nel caso di aziende, nei Comuni danneggiati e siano soggetti esclusi dall’accesso al credito tradizionale.
Il finanziamento prevede un massimo di 10.000 erogati per i privati e un importo non superiore a 50.000 euro se si tratta di imprese, cooperative o imprese sociali, comprese le startup.

A sostenere l’iniziativa, per ora unica nel suo genere, c’è anche Renzo Rosso, il patron di Diesel, che ha anche costituito un apposito Fondo di garanzia per il microcredito.

A raccogliere le richieste sarà MxIT, che farà una selezione tra le domande e, di conseguenza, le banche aderenti valuteranno i casi e provvederanno all’erogazione dei finanziamenti approvati.
MxIT, attraverso una rete di operatori e volontari, coordinerà l’attività di assistenza e tutoraggio dei soggetti finanziati.

Luigi Odorici, amministratore delegato di BPER, ha dichiarato: “Favorire l’accesso al credito è la dimostrazione concreta del nostro impegno verso una sempre più convinta responsabilità sociale. Dobbiamo rafforzare il circolo virtuoso che parte dall’educazione finanziaria, prosegue con il sostegno alle famiglie in stato di ‘vulnerabilità finanziaria’ e affronta le tematiche dell’erogazione del credito facendo riferimento non solo alle garanzie prestate, ma anche alla validità dell’iniziativa imprenditoriale presentata dal richiedente”.

Per conoscere meglio le caratteristiche dei finanziamenti previsti, è possibile consultare via internet il sito Microcredito-Emilia  o chiedere informazioni presso le Filiali BPER e BPR ubicate nella zona del “cratere” dove sarà anche disponibile un depliant informativo.

Per verificare se si è in possesso dei requisiti adatti, è inoltre possibile rivolgersi all’Ufficio informativo MxIT di Mirandola, anche via e-mail all’indirizzo info@mxit.it.

Vera MORETTI