Avvocati a misura di cittadino

L’Avvocatura si appresta a diventare a misura di cittadino.

Tutti coloro che ne avranno bisogno, infatti, potranno contare su un servizio di orientamento e informazione a cura dei Consigli dell’Ordine forensi, a titolo gratuito.

Si tratta del primo adempimento regolamentare, tra quelli previsti dal nuovo Statuto dell’Avvocatura, al quale ha messo mano il CNF, poiché la riforma mira a potenziare la tutela dell’interesse pubblico da parte degli Ordini forensi e a promuovere la funzione sociale dell’Avvocatura.

Guido Alpa, presidente del Consiglio Nazionale Forense, ha dichiarato: “Dopo l’approvazione della riforma forense il CNF sta progettando una serie di iniziative che rendono l’apporto dell’Avvocatura indispensabile per il miglioramento del servizio giustizia. L’Avvocatura può anche garantire la risoluzione delle controversie fuori dai tribunali, con le Camere di Conciliazione e le Camere arbitrali”.

In pratica, i cittadini potranno rivolgersi agli sportelli aperti nei locali dei Consigli dell’Ordine e sottoporre ad avvocati o praticanti abilitati quesiti riguardanti le modalità di protezione dei loro diritti e i costi delle procedure e delle prestazioni professionali. Potranno anche chiedere quali azioni giudiziarie esperire, ottenere informazioni sui sistemi alternativi come la mediazione e l’arbitrato, sulle condizioni di accesso alla difesa d’ufficio e al gratuito patrocinio.

Lo sportello fornirà anche indicazioni sulla pattuizione del compenso, sul conferimento dell’incarico all’avvocato, sui doveri deontologici che ne derivano e sui nuovi adempimenti previsti dalla riforma forense, come il dovere del legale di rendere noto il livello di complessità dell’incarico e di fornire informazioni utili in merito agli oneri ipotizzabili sino alla sua conclusione, nonché la prevedibile misura del costo della prestazione professionale, con particolare riferimento alla distinzione tra oneri, spese e compenso professionale.

Per evitare qualsiasi conflitto di interesse, gli avvocati hanno il divieto di assumere incarichi di difesa/assistenza a favore di chi hanno coadiuvato presso lo Sportello per almeno due anni, così come il divieto di indicare il nominativo di colleghi per l’assunzione dell’eventuale incarico professionale.

I Consigli dell’Ordine vigileranno sulla corretta applicazione del regolamento e di quello locale, istitutivo dello Sportello.

Le spese dello Sportello non peseranno sulle casse dello Stato ma saranno a carico della categoria.

Vera MORETTI