Odontoiatra con esperienza cercasi

Un’azienda odontoiatrica che opera su territorio nazionale in franchising è alla ricerca di un odontoiatra da inserire nella sua struttura di Milano.

La richiesta riguarda odontoiatrici generici senior, che abbiano una comprovata esperienza di almeno sette anni, che sia in grado di occuparsi di conservativa, endodonzia (Ni-Ti, Thermafil/Obtura + System B, utilizzo della diga), piccola chirurgia, protesi mobile, protesi fissa su denti naturali e protesi implantare.
Inoltre, tra le mansioni richieste, il candidato dovrà essere capace di gestire i pazienti in prima visita, spiegando i piani di cura completi e motivando alla prevenzione e alla igiene dentale.

E’ ovviamente necessario essere in possesso di una laurea specialistica (4-5 anni) – Odontoiatria e Protesi Dentaria

Per saperne di più, Infojobs.it.

Il Made in Italy sfila a Pechino

E’ in corso da ieri, e terminerà domani, la 21esima edizione della CHICChina International Clothing & Accessories Fair di Pechino, la fiera che, come ogni anni, si rivolge ai produttori di abbigliamento uomo/donna/bambino, calzature ed accessori moda.
Tra i partecipanti, ben 73 aziende sono italiane e sono approdate alla CHIC nell’ambito della collettiva organizzata da ICE.
In tutto, i marchi italiani esposti sono 89 e presenteranno le collezioni autunno/inverno 2013-2014 e provengono dalla gran parte delle Regioni d’Italia.

Per essere presente con le creazioni Made in Italy per l’edizione 2013, l’Agenzia ICE aveva posto le fondamenta già nel 2002, attraverso azioni di immagine per favorire la penetrazione del mercato da parte dei produttori di fascia medio-alta, che fnalmente si sono trovati un posto in un mercato finora occupato quasi esclusivamente dai grandi marchi.

La CHIC è suddivisa in otto padiglioni di cui sei dedicati a abbigliamento uomo; casual e sportivo; pelle e pellicceria; bambino accessori e stampa di settore; donna; due padiglioni internazionali.
Le due Hall internazionali (W1-W2) accoglieranno la presenza dei padiglioni riservati a Italia, Francia, Korea, Germania, Stati Uniti d’America e Giappone.

La collettiva organizzata dall’Agenzia ICE è collocata nel padiglione Internazionale W2 su un’area di oltre 2.200 mq. L’area italiana comprende, oltre alla zona dove sono collocate le aziende, anche un’area animazione moda in cui cinque volte al giorno sfileranno a turno i capi delle aziende italiane espositrici.

Contemporaneamente alla CHIC, si sta svolgendo, sempre a Pechino, e sempre presso il China International Exhibition Centre, Milano Unica in Cina, il grande evento fieristico dedicato al settore dei tessuti INTERTEXTILE-PECHINO 2013.
La Fiera che si svolge con cadenza semestrale nelle due edizioni di Pechino (marzo) e Shanghai (ottobre) è organizzata dal 1995 dal “Sub-Council of Textile Industry CCPIT -China Council of Promotion of International Trade”, Messe Frankfurt HK e China Textile Information Centre e ha acquisito un’importanza sempre maggiore negli anni fino a diventare la più importante fiera del tessile a livello mondiale.

A questo appuntamento partecipano i produttori di materiali naturali e sintetici (cotone, seta, lino, tessuti a maglia, artificiali e spalmati), ma anche le aziende produttrici di accessori e forniture e imprese di servizi del settore.
Nel 2012 l’importazione di tessuti in Cina ha raggiunto 8.8 miliardi di USD e il nostro paese si è aggiudicato circa il 5.1% del mercato con vendite per 448 milioni di USD, in calo del 1.4% rispetto al 2011.

Vera MORETTI

Per gli italiani la Pasqua è low cost

Il turismo, in profonda crisi già dall’estate scorsa, non si risolleverà con le imminenti vacanze pasquali: complice il meteo, che continua a prevedere freddo e maltempo, e la crisi economica, gli italiani non hanno la voglia, né le possibilità, di “staccare la spina” e organizzare un viaggio.
Ma, in questo caso, contrariamente ai trend che avevano caratterizzato le scorse vacanze, compresi Natale Capodanno e ponti, quando almeno i ristoranti avevano registrato buone entrate, la Pasqua 2013 sarà all’insegna dell’austerity anche per il settore della ristorazione.

I viaggiatori italiani sono in calo del 20%, mentre i turisti stranieri rimangono stabili, con dati molto simili al 2012.
E se a gioire sono le città d’arte, con Roma, Firenze e Venezia in testa, le località minori sono molto lontane dal registrare il sold out. In alcuni casi, anzi, la percentuale di stanze vuote tocca il 50%.
Insomma, ancora una volta gli imprenditori del turismo rimarranno a bocca asciutta e, per il riscatto, dovranno aspettare, e sperare, ancora un (bel) po’.

Ma molti addetti ai lavoro si sono stancati di attendere una rirpesa che non sembra arrivare mai e, infatti, nei primi due mesi del 2013, secondo i dati dell’Osservatorio Confesercenti, sono state registrate chiusure pari a 4.700 unità, ripartite tra alloggi e ristorazione.

Le percentuali degli italiani in partenza fanno calare anche il fatturato, in flessione da un minimo del 30% a un massimo del 40%. La spesa media per il viaggio di Pasqua, quest’anno, si aggira intorno alle 300-400 euro per una vacanza di 4-5 giorni e di 200-300 euro per quella di tre giorni. Le famiglie interessate a una settimana di vacanza in mete a lungo raggio spenderanno fino a 8000 euro.
Ma dove andranno i fortunati che possono permettersi una vacanza? Tra le scelte crescono Messico e Namibia, mentre le grandi capitali sono state battute dalle offerte low cost ed alternative.
Una delle proposte che sta riscuotendo maggiore successo è il 2×1 delle Crociere: con 399 euro si parte, alla faccia della crisi e delle spese folli.

Per quanto riguarda il turismo in entrata, il calo previsto varia dal 10 al 15%, con una spaccatura dal punto di vista delle mete: tengono le città d’arte mentre molte località balneari e prettamente turistiche, abituate ad inaugurare la stagione proprio a Pasqua, si sono viste costrette a rimandare l’apertura.

Vera MORETTI

Raggiunto un accordo tra Telecom e i sindacati

E’ stato siglato un accordo tra Telecom Italia e le Organizzazioni Sindacali per aumentare la produttività interna attraverso una più efficace organizzazione del lavoro e l’internalizzazione di lavorazioni esterne.
Si tratta di un’intesa innovativa per quanto riguarda la riqualificazione del lavoro, che permette anche di rispettare le indicazioni del Piano triennale aziendale, che prevede una prosecuzione del processo di riduzione dei costi, compreso quello del lavoro.

Telecom Italia, unitamente con le Organizzazioni Sindacali, ha ritenuto opportuno pensare ad interventi strutturali che potessero compensare la riduzione dei volumi di lavoro e salvaguardare la lunga durata dei livelli occupazionali.
Gli esuberi lavorativi, inoltre, previsti per il biennio 2013-2014 saranno gestiti attraverso ammortizzatori sociali come i contratti di solidarietà, che permettono di evitare licenziamenti.

Gli esuberi, 3.000 in tutto, saranno gestiti in questo modo:

  • 2.500 saranno gestiti attraverso contratti di solidarietà distribuiti su circa 32.000 addetti,
  • 500 lavoratori lasceranno la società perché in possesso del diritto alla pensione o, su base volontaria, avendo maturato il requisito pensionistico durante il periodo di fruizione della mobilità.

Ulteriori 350 esuberi individuati in Telecom Italia Information Technology nel periodo 2013/2014 saranno gestiti attraverso gli stessi strumenti di ammortizzazione sociale.

Tra le richieste sindacali che Telecom ha accolto c’è anche quella relativa alla Divisione Caring Services: la societarizzazione di queste attività sarà avviata dall’1 aprile 2014 e, nel frattempo, si provvederà alla chiusura di 47 centri con meno di 46 addetti, i quali potranno chiedere di lavorare in telelavoro.

Telecom provvederà anche alla riorganizzazione del lavoro dei tecnici che eseguono interventi di manutenzione e riparazione guasti.
Ad ogni tecnico verrà assegnato un automezzo sociale, che egli custodirà nella propria abitazione. In questo modo, oltre ad un risparmio di tempo, grazie alla delocalizzazione degli automezzi si potranno ottimizzare le modalità operative e migliorare gli standard di sicurezza.

Il settore maggiormente in crisi è quello del Directory Assistance: sono stati individuati ammortizzatori socialmente sostenibili, che consentano anche di formare nuove competenze per i lavoratori del settore con l’obiettivo di reimpiegarli in altre attività produttive.

Per quanto riguarda, infine, il nuovo premio di risultato per il periodo 2013-2015, le erogazioni saranno legate al raggiungimento di obiettivi annuali legati ai risultati economici (Ebitda e Ricavi) e qualitativi (Customer Satisfaction) dell’azienda.

Marco Patuano, AD di Telecom, ha dichiarato: “L’intesa raggiunta dimostra la nostra disponibilità a un confronto positivo con le Organizzazioni Sindacali, volto a garantire il rispetto e la tutela dei lavoratori, che rappresentano un importante capitale per il Gruppo. In questo contesto, ritengo particolarmente importante sottolineare l’atteggiamento costruttivo e responsabile dei sindacati, che non si sono limitati a condividere una soluzione non traumatica per la gestione degli esuberi ma hanno contribuito, d’intesa con l’Azienda, a realizzare un progetto di ampio respiro per aumentare la produttività a tutela del mantenimento dei livelli occupazionali nei prossimi anni. L’accordo siglato oggi, permettendoci di rispettare gli obiettivi di efficienza previsti nel Piano triennale, ci consente di proseguire con maggiore serenità il percorso degli investimenti necessari per un’azione di rilancio di Telecom Italia”.

Vera MORETTI

Via libera ai lavoratori stagionali extra Ue

E’ stato firmato il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri per l’ingresso dei lavoratori non comunitari stagionali.
Una nota del Ministero del Lavoro ha dato il via all’invio delle richieste di nulla osta, utilizzando l’applicativo per la compilazione dei moduli di domanda.

La misura riguarda 30mila cittadini stranieri residenti all’estero che potranno venire in Italia per svolgere lavori subordinati stagionali per l’anno 2013.
Circa 5mila di questi lavoratori sono stati già in Italia come lavoratori stagionali impiegati per almeno due anni consecutivi e autorizzati tramite richiesta di nulla osta pluriennale presentato direttamente dal datore di lavoro.

I Paesi stranieri coinvolti sono: Albania, Algeria, Bosnia-Herzegovina, Croazia, Egitto, Repubblica delle Filippine, Gambia, Ghana, India, Kosovo, Repubblica ex Jugoslava di Macedonia, Marocco, Mauritius, Moldavia, Montenegro, Niger, Nigeria, Pakistan, Senegal, Serbia, Sri Lanka, Ucraina, Tunisia.

La richiesta di nulla osta può essere inviata dai datori di lavoro fino al 31 dicembre 2013.
Stesse modalità anche per la presentazione dei lavoratori stagionali già entrati in Italia nel 2012 anche se non appartenenti alle nazionalità sopra indicate.

Vera MORETTI

L’OUA giudica positivamente l’iscrizione alla cassa forense

L’OUA vede di buon occhio l’iscrizione obbligatoria, da parte dei liberi professionisti, alla cassa forense, in particolare pensando alla situazione pensionistica dei giovani avvocati.

Carlo Maria Palmiero, segretario dell’OUA, ha infatti dichiarato: “L’art.21 (1° co.) della legge professionale impone la verifica triennale sulla persistenza dei requisiti per la permanenza all’albo forense, tra i quali è escluso qualsiasi riferimento al reddito professionale e l’obbligatoria iscrizione seppur con gradualità di contributo, alla Cassa di previdenza, questa novità può essere un’occasione per la costruzione di un futuro previdenziale migliore rispetto alle condizioni imposte dall’Inps. Ma anche uno strumento di censimento della categoria, per individuare le aree di disagio economico e di sussistenza”.

Palmiero, durante la tavola rotonda di Catanzaro organizzata dall’Aiga lo scorso 22 marzo ha posto l’accento in particolare sulla questione dell’iscrizione automatica alla cassa, indipendentemente dal reddito fatturato, visto come una tutela nei confronti dei più giovani.
Per favorirli, inoltre, Palmiero ha confermato la richiesta di aliquote progressive per tutti gli scaglioni, escludendo ogni forma di contributo minimo fisso, contrastante col principio di progressività impositiva, per consentire ai giovani professionisti con redditi medio bassi di versare una contribuzione equamente determinata in relazione al reddito reale.

Concludendo, Palmiero ha anche affermato: “Tra l’altro il tanto criticato art.21 (1° co. della l.247/2012), che impone la verifica triennale sulla persistenza dei requisiti per la permanenza all’albo forense, tra i quali è escluso qualsiasi riferimento al reddito professionale e l’obbligatoria iscrizione seppur con gradualità di contributo, alla Cassa di previdenza, può essere l’occasione per la costruzione di un futuro previdenziale migliore, rispetto alle condizioni offerte dall’Inps. Ma anche di censimento della categoria e di valutazione sulla convenienza di rimanere parcheggiati in una situazione di sussistenza“.

Vera MORETTI

C’è tempo fino al 2 aprile per il modello Eas

Per la compilazione del modello Eas, gli enti associativi hanno tempo fino al 2 aprile per comunicare all’Agenzia delle Entrate eventuali modifiche rispetto alla comunicazione precedente.

Il modello per comunicare i dati e le notizie rilevanti ai fini fiscali è stato approvato con provvedimento del 2 settembre 2009. Lo stesso provvedimento ha previsto che, in caso di variazione dei dati comunicati, il modello deve essere ripresentato entro il 31 marzo dell’anno successivo a quello nel quale si è verificata la modifica.
Se invece si perdono i requisiti previsti dalla normativa tributaria, il modello va inviato entro 60 giorni dall’evento.

Non occorre presentare un nuovo modulo per modifiche riguardanti:

  • i proventi per attività di sponsorizzazione e pubblicità
  • i messaggi pubblicitari
  • l’ammontare medio delle entrate complessive
  • numero degli associati dell’ente nell’ultimo esercizio
  • ammontare di erogazioni liberali ricevute
  • ammontare di contributi pubblici ricevuti
  • numero e giorni delle manifestazioni di raccolta pubblica di fondi.

Senza la trasmissione del modello Eas gli enti associativi non possono usufruire dei benefici previsti dalle norme tributarie, che prevedono la non imponibilità di corrispettivi, quote e contributi (articolo 30, Dl 185/2008).
L’adempimento va effettuato in via telematica, diretta o mediante intermediari abilitati a Entratel, entro 60 giorni dalla data di costituzione degli enti.

La mancata presentazione di Eas non preclude l’accesso ai benefici fiscali se il contribuente, sempre che non siano iniziati accessi, ispezioni, verifiche:

  • è in possesso dei requisiti sostanziali alla data di scadenza ordinaria del termine
  • effettua la comunicazione entro il termine di presentazione della prima dichiarazione utile (30 settembre 2013)
  • versa contestualmente la sanzione di 258 euro (con modello F24, codice tributo 8114), senza possibilità di compensazione.

Vera MORETTI

Design fa rima con distretto a Brera

 

Il cuore, la mente e la mano: sono i tre elementi simbolici che racchiudono il segreto del successo del design made in Italy. Sospeso tra innovazione e tradizione, il nuovo artigianato è la leva sulla quale puntare per infondere nuova linfa vitale al settore: lo ha capito fin da subito Brera Design District, l’evento satellite del Fuorisalone 2013 che torna per la quarta edizione dal 9 al 14 aprile.

Perchè quando si parla di artigianato e tradizione, la prima parola che viene in mente è ‘distretto‘. E la Lombardia, la regione che ospita la manifestazione più importante del settore, il Salone del Mobile, e che vanta la più alta concentrazione in Italia di imprese attive (24,5% del totale nazionale) di distretti legati al settore dell’arredo e del design: quello di Monza e Brianza e naturalmente Brera.

L’attenzione per quello che è il motore trainante del settore non solo in Lombardia ma in tutta la Penisola è sintetizzato nel tema scelto per l’edizione 2013 del Brera Design District ‘Fare Artigianale e pensare Industriale‘.

”I mestieri artigianali, nella percezione comune, vengono ancora dipinti come il lascito di un passato ricco di tradizioni ma senza un futuro, senza credibili aspettative di sviluppo – ha sottolineato Marco Accornero, segretario generale dell’Unione Artigiani della Provincia di Milano. – Spesso non vengono considerati una risorsa e invece, grazie proprio al loro radicamento sul territorio e alle culture locali, possono avere un ruolo sui mercati più ampi del sistema globale e globalizzato. E infatti, nonostante la crisi, il prodotto realizzato a regola d’arte è stato in grado di conservare la propria competitività: basta pensare che nel 2012 a Milano le aziende del settore abbigliamento sono aumentate rispetto all’anno precedente del 15,4%, dell’8,3% quelle che rientrano nella più ampia categoria delle creazioni artistiche e del 6,8% quelle del design.”

Qualche dato: nel solo 2012 il tasso di crescita delle piccole e medie imprese di design in Lombardia è stato pari al + 4,4%, registrando oltre 40o nuove imprese. E se la parte del leone spetta al design tecnico (1.432 imprese, il 30,2% italiano) Milano resta la regina della moda e del design industriale (1.191, 26,9% italiano).

Insomma l’artigianato made in Italy si conferma un antidoto potente a dispetto di crisi e crolli dei consumi. Per conoscerlo da vicino Brera Design District ha organizzato un percorso guidato tra le botteghe di Brera: una selezione di realtà d’eccellenza e botteghe storiche da riscoprire, magari aiutandosi con la G-maps, l’app multipiattaforma che farà da guida tra gli eventi della kermesse. Perchè tradizione fa sempre rima con innovazione.

Alessia CASIRAGHI

I cinesi comprano casa in italia

I cinesi sono sempre più attratti dal Belpaese ma non si accontentano di comprare abbigliamento e calzature griffate Made in Italy o di soggiornare nelle nostre città per qualche giorno.
Ora vogliono diventare proprietari di immobili di pregio che si affacciano sulle più rinomate località turistiche italiane.

In questo periodo stanno spopolando online i portali dedicati al real estate internazionale, tra i quali spiccano Juwai.com, la più importante piattaforma dedicata al real estate internazionale in lingua cinese, e PropGoLuxury.com.
Ciò che accomuna questi siti sono gli immobili: tutti di alto pregio, tutti costosissimi.

A movimentare il mercato è l’imposizione fiscale sugli immobili di lusso, che sta persuadendo i ricchi proprietari a vendere. E la Cina è alla finestra, pronta a cogliere l’occasione.
A questo proposito, Oscar Pittini, presidente di Hèra International Real Estate (società di servizi immobiliari) ha confermato: “Circa 30 milioni di cinesi sono interessati a investimenti superiori ai cinque milioni di euro, perché ci sono significativi capitali in cerca di opportunità nel real estate, in Italia in particolare“.

L’inversione di tendenza della hig class cinese vede un minore interesse negli investimenti in aziende italiane e una maggiore attenzione agli immobili di pregio, che garantiscono una rendita costante e sottoposta a minori oscillazioni di valore.
Per il bene della nostra economia, si sera che non si tratti di vendite in saldo.

Vera MORETTI

La cucina etnica di Avocado Mexican Grill

La cucina etnica riscontra sempre più successo, perché dà la possibilità di avvicinarsi a culture ed abitudini diverse.
In tempi di crisi, che non permettono di viaggiare realmente, ci si consola con un pranzo diverso dal solito.
La scelta è vasta, ma tra le cucine straniere più apprezzate c’è sicuramente quella messicana, i cui ristoranti spesso fanno parte di una catena in franchising.

Un esempio su tutti è Avocado Mexican Grill, uno dei maggiori network del settore, presente in Italia con 16 punti vendita.
Per allargare il proprio business, il gruppo sta cercando persone motivate che abbiano una predisposizione verso i rapporti interpersonali da avviare a questa attività imprenditoriale.
In questo caso, non è necessario disporre di un locale molto grande, perché l’ampiezza ideale per un Avocado Mexican Grill va dagli 80 ai 120 mq.

Il brand fornisce ai nuovi franchisee:

  • valutazione tecnica del locale
  • stima generale dei lavori da eseguire per la messa in opera di arredi e attrezzature
  • arredi previsti per la formula
  • tutte le attrezzature previste per la formula per la cottura e la conservazione dei prodotti Avocado Mexican&Grill
  • consulenza e la direzione dei lavori generali per tutte le fasi di costruzione
  • comunicazione di marca, decorazioni, menu luminosi, poster decori vetrina, insegna
  • assistenza pubblicitaria e progettazioni grafiche della campagna di apertura del negozio
  • ufficio Marketing
  • da quattro a sei promozioni mirate nazionali all’anno, composte da tutta la strategia necessaria le foto e le impaginazioni grafiche di elevato standard
  • formazione iniziale

Per ricevere ulteriori informazioni è possibile collegarsi sul sito Avocado.