PEC: bene al Nord, a rilento al Centro e al Sud

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La scadenza del 30 giugno per la presentazione della PEC da parte di imprese individuali e professionisti iscritti al Registro delle Imprese sta per arrivare e, per analizzare la situazione della PEC in Italia, Register.it, che fa parte del Gruppo DADA, ha effettuato un’indagine che ci permette di avere uno scenario completo su ciò che sta accadendo nel Paese.

La ricerca rende noto che il 69% delle caselle e-mail sono state attivate nelle regioni del Nord-Ovest e Nord-Est, mentre solo il 20% nel Centro e l’11% nel Sud Italia.
Il maggior numero di caselle aperte è stato registrato in Lombardia (34% circa), seguita da Veneto e Lazio (10%).
Le regioni più indietro nel processo di adozione sono invece Basilicata (0,23%) e Molise (0,13%).

In generale, il 72% di coloro che hanno attivato una casella PEC possiede anche un nome a dominio e la larga maggioranza (90%) è dotata di partita IVA.

Claudio Corbetta, Amministratore Delegato del Gruppo DADA, ha dichiarato: “In Italia sono circa 3 milioni i potenziali interessati dall’imminente scadenza normativa che renderà obbligatoria la PEC per le imprese individuali e i liberi professionisti, e il nostro obiettivo è proprio quello di accompagnare questi soggetti nel loro processo di digitalizzazione aiutandoli a cogliere le opportunità insite nell’obbligo di legge. Le nostre analisi rivelano che lo stato di adozione della PEC è ancora disomogeneo a livello territoriale e ciò indica che diverse regioni hanno bisogno di una guida e di strumenti semplici che ne facilitino il processo di transizione verso il digitale. Ecco perché abbiamo ridefinito la nostra offerta in una logica di estrema semplificazione, ma al contempo di personalizzazione, per consentire a tutti di ottenere vantaggi di business dalla scelta di una casella PEC riconoscibile e consultabile ovunque e in qualsiasi momento”.

Vera MORETTI