L’arredo Made in Italy piace ai russi

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Tra i mercati esteri maggiormente interessati al Made in Italy c’è sicuramente la Russia, dove i prodotti nostrani sono secondi soltanto alla Cina.
Le cifre sono eloquenti: secondo i dati delle Dogane Russe, l’Italia, nel periodo compreso tra gennaio e maggio 2013, ha raggiunto e superato i 140 milioni di euro, che significa aver ricoperto una fetta di mercato dell’11,84%.

A questo proposito, Cna Romagna Estero, il progetto per l’Internazionalizzazione di Cna Forlì-Cesena e Cna Ravenna, ha organizzato un incoming di operatori provenienti da Ucraina, Russia, Kazakistan e Bielorussia in Emilia-Romagna.

L’incontro, un workshop business-to-business, si tiene oggi e domani a Ravenna, con una serie di visite “sul campo” in alcune aziende che operano nella provincia di Forlì-Cesena, attive in particolare nell’ambito del Mobile/arredo ed accessori, tutti di alta gamma.

Danila Padovani, responsabile Internazionalizzazione Cna Forlì-Cesena, ha così commentato l’evento: “Per le loro case i russi acquistano i mobili prevalentemente all’estero, e il made in Italy tradizionalmente la fa da padrone in questo campo. Gli spazi di maggior valore per i nostri prodotti restano concentrati nell’arredamento di lusso, ma c’è anche uno spazio interessante per la sperimentazione e la novità nell’arredamento delle ville e delle case di campagna del ceto più abbiente”.

Ha continuato Franco Napolitano, direttore generale di Cna Forlì-Cesena: “La crisi ha cambiato i mercati e i paradigmi competitivi, per questo è sempre più strategico per le imprese l’approccio ai mercati internazionali, anche perché la domanda interna si contrae sempre più. Cna Forlì-Cesena è in prima fila per sostenerle in questo percorso, grazie agli esperti professionisti del suo sistema, oltre che alla sinergia tra le diverse Cna provinciali. Le imprese oggi devono puntare a sperimentare nuove strategie, collaborare in una logica di filiera e di cluster. Molto soddisfatti della collaborazione avviata con l’Ice-Agenzia, confidiamo che questo ambizioso progetto possa concretizzarsi in reali opportunità di business e di crescita per le imprese del settore”.

Vera MORETTI