Risultati sondaggio: “Il finanziamento pubblico? Tornerà…”

“Il Governo annuncia l’abolizione del finanziamento pubblico ai partiti…” e gli italiano sembrano non crederci. Ad inizio settimana vi abbiamo proposto un sondaggio sulle dichiarazione del premier Enrico Letta che confermavano il raggiungimento dell’accordo in Consiglio dei ministri per l’abolizione del finanziamento pubblico ai partiti e oggi, come ogni domenica, cerchiamo di interpretarne le conclusioni.

«Avevo promesso ad aprile abolizione finanziamento pubblico ai partiti entro l’anno.L’ho confermato mercoledì.Ora in cdm manteniamo la promessa» in meno di 140 caratteri, come regolamentato da Twitter, nei giorni scorsi aveva dichiarato il premier. “Chissà questa volta con quale nome verrà reintrodotto…” è stata la risposta del 42% dei nostri votanti, alludendo alla reintroduzione dei “rimborsi elettorali” nel 1994, dopo che il referendum abrogativo promosso dai Radicali Italiani, sull’onda dello scandalo di Tangentopoli, dell’aprile 1993, aveva ottenuto il 90,3% dei voti espressi a favore dell’abrogazione del finanziamento pubblico ai partiti.

Comunque la riforma, che nel 2014 prevede una riduzione del finanziamento pubblico del 25%, nel 2015 del 50% e nel 2016 del 75%, andrà a regime dal 2017 ed è per questo che il 32% dei voti sono andati all’opzione “Si, ma dal 2017… Chiamali scemi!”. Le opzioni di risposta “Si si certo, ridurranno i parlamentari e modificheranno la legge elettorale. Si si…” e “Restituissero anche i soldi presi non sarebbe una cattiva idea” si sono fermati rispettivamente al 21% e al 5%.

Jacopo MARCHESANO

Indice di povertà raddoppiato in cinque anni

Che le cose non stiano andando ancora per il verso giusto si capisce dai risultati delle indagini che le maggiori associazioni, e i loro centri studi, compiono periodicamente.

Tra queste, ecco il nono numero del Misery Index, presentato da Confcommercio, che indica come, in soli cinque anni, sia raddoppiato il disagio sociale.
Per stilare l’indice sintetico del disagio, è stato sommato il tasso di disoccupazione con il tasso di inflazione estesa.

Ecco come ha commentato i risultati Mariano Bella, direttore dell’Ufficio Studi di Confcommercio: “Il sistema tiene conto della disoccupazione “estesa”, che comprende disoccupati, cassaintegrati e scoraggiati e la variazione dei prezzi dei beni e servizi acquistati in alta frequenza su base Istat“.

A pesare sul disagio sociale, e sull’indice di povertà, è oggi la disoccupazione, che interessa attualmente 4,3 milioni di soggetti, più del doppio rispetto ai 2 milioni del 2007.

Continua Bella: “A ottobre 2013 i disoccupati erano 3 milioni e 189 mila a fronte degli 1,5 milioni del 2007. I cassaintegrati, considerando le unità di lavoro a zero ore, sono passati da 71 mila a 320 mila, mentre gli scoraggiati in senso stretto, ovvero coloro che hanno comunque cercato lavoro almeno tre mesi prima della rilevazione, sono passati da 386 mila a 776 mila. Il Misery index di Confcommercio ci dice che il disagio sociale e’ raddoppiato rispetto al 2007“.

Confcommercio sottolinea che il pil procapite reale e’ diminuito dell’8,7%, mentre i poveri assoluti sono aumentati del 98,4% passando da 2,4 a 4,8 milioni.
L’indice mic e’ salito tra il 2008 e il 2012 del 72,5%, raggiungendo quota 21,2.

Vera MORETTI

La Giunta regionale ligure riapre il bando per i prestiti alle pmi

E’ stato riaperto, ed è attivo sul portale Filse, Finanziaria Ligure per lo Sviluppo Economico, per volere della Giunta regionale ligure, il bando che riguarda la concessione di prestiti rimborsabili alle piccole e medie imprese locali.

E’ stato recentemente stabilito lo stanziamento di ulteriori 550mila euro, che si aggiungono così ai 33 milioni di euro già in precedenza erogati.
Questa delibera è doverosa, per far fronte alle numerose richieste pervenute.

Il bando prevede finanziamenti a tasso agevolato (0,5%) per promuovere gli investimenti produttivi delle imprese finalizzati all’innovazione tecnologica, produttiva, gestionale, organizzativa e commerciale.

Ha dichiarato Renzo Guccinelli, assessore allo sviluppo economico della Regione Liguria: “Con queste nuove risorse e grazie alla riapertura del bando contiamo di soddisfare ulteriori richieste per colmare il più possibile le nuove domande“.

Le domande potranno essere inoltrate dal 17 febbraio fino al 17 marzo 2014.

Vera MORETTI

Evasione fiscale, nei guai l’ex Udc Rudy Maira

 

La guardia di Finanza di Caltanissetta ha posto sotto sequestro sette immobili, tra terreni e fabbricati per un valore complessivo di un milione di euro all’ex deputato Udc, Raimondo Luigi Maira. Secondo il Gip, Maira non avrebbe dichiarato oltre 4 milioni di euro di ricavi per circa quattro anni consecutivi.

Il sequestro preventivo è stato disposto dal Tribunale di Caltanissetta al termine di una indagine iniziata nello scorso febbraio durante la quale sono stati disposti accertamenti tributari nei confronti di alcuni avvocati per ricostruirne la loro effettiva capacità contributiva. Non è la prima volta che l’ex centrista finisce nel mirino della giustizia: in passato è stato indagato anche per associazione a delinquere finalizzata alla gestione degli appalti pubblici.

JM

AnyCase, il franchising delle cover per smartphone

Ecco un franchising che in questo periodo è molto quotato: si tratta del settore che si occupa di accessori per smartphone, e in particolare di cover, disponibili in tanti modelli e materiali.

Tra le realtà esistenti su territorio nazionale, c’è anche AnyCase, che offre ai suoi affiliati la possibilità di scegliere tra diversi format:

  • Temporary: investimento a partire da 14.000,00 €. Allestimento di uno spazio attrezzato per l’esposizione/vendita nelle vie pedonali di passaggio all’interno di centri commerciali.
  • Store: investimento a partire da 19.000,00 €. Negozio completo, interamente dedicato alla commercializzazione di tutto ciò che è cover per iPhone e Samsung.
  • Corner: investimento a partire da 8.500,00 €: Spazio attrezzato all’esposizione e vendita all’interno di un’attività già esistente (negozi di telefonia, PC, ecc.).

Per ricevere ulteriori informazioni, è possibile collegarsi al sito AnyCase.

Accordo rumeno per Intesa Sanpaolo

E’ in atto una trattativa tra Compania Nationala Posta Romana e il gruppo Intesa Sanpaolo che dovrebbe portare ad un accordo per la vendita di servizi bancari e finanziari negli uffici postali delle poste rumene tramite la controllata bancaria nel Paese dell’est Europa.

Questo progetto è il risultato di un processo di gara condotto da Compania Nationala Posta Romana, in linea con la nuova strategia commerciale approvata dal management della società, il cui obiettivo principale e’ diversificare la gamma dei servizi offerti.

Posta Romana, che può contare sul supporto di oltre 5.600 filiali, vanta ovviamente la più ampia copertura territoriale sul mercato dei servizi postali, comparabile alla copertura dei più importanti operatori del mercato bancario.

Ignacio Jaquotot, responsabile della divisione Banche Estere di Intesa Sanpaolo, ha dichiarato: “Siamo pronti a gestire questa nuova sfida facendo leva su una chiara strategia che poggia su solide basi, tra cui la redditività sostenibile, il know-how e le competenze commerciali”.

Alexandru Petrescu, direttore esecutivo di Compania Nationala Posta Romana, ha aggiunto: “Ci aspettiamo che Posta Romana Financial Services impatti in modo significativo sul mercato bancario nella prospettiva dello sviluppo economico e sociale della Romania”.

Vera MORETTI

E-commerce, scelta obbligata per le startup

Per avere successo, le startup non possono puntare solo sulle idee, pur innovative che siano, ma devono utilizzare gli strumenti che, più di altri, siano in grado di far compiere il salto di qualità.

Tra questi, c’è indubbiamente l’e-commerce.

Precludersi le prospettive di guadagno che la rete offre non sarebbe un buon modo per iniziare la propria attività, considerando poi, tra le altre cose, le tante agevolazioni a disposizione di chi si imbarca nell’avventura dell’imprenditoria.

Nonostante, inoltre, in Italia siamo ancora indietro per quanto riguarda il commercio elettronico, rispetto agli altri Paesi europei, per non parlare degli Stati Uniti, si stanno comunque facendo passi da gigante.

L’e-commerce, infatti, nel Belpaese ha un valore stimato attorno ai 21,1 miliardi di euro con un tasso di crescita del 12% registrato nel 2012 rispetto all’anno precedente.
Nel 2013 il mercato online è ulteriormente cresciuto e la tendenza si preannuncia positiva anche per i prossimi anni, soprattutto grazie alla continua diffusione dei dispositivi mobili come smarthphone e tablet che permettono di acquistare sul Web in qualsiasi momento e in qualsiasi luogo.

Tra i vantaggi del commercio online c’è da considerare che Internet dà la possibilità di essere raggiunti anche al di fuori dei confini nazionali, e a tutte le ore, senza per questo dover sostenere costi troppo alti.

Va ricordato, però, che le aziende che avviano un’attività di e-commerce o che comunque gestiscono un sito aziendale sono tenute a rispettare specifici obblighi di legge ma questo non deve essere un deterrente all’avvio di un’attività di questo tipo, considerato che si può avviare un business commerciale o una vetrina web con un investimento relativamente contenuto.

Vera MORETTI

Carburanti stabili, gpl ancora in ascesa

Le quotazioni internazionali dei carburanti proseguono la corsa al rialzo, che potrebbe farsi sentire in Italia durante la settimana di Natale.

Per ora, comunque, i listini non hanno subito particolari variazioni, gpl a parte, che invece, come i giorni scorsi, sta aumentando visibilmente.
Conseguenza di ciò è il raggiungimento di una punta massima di a 0,913 euro/litro.
Inoltre, ad anticipare l’andamento delle quotazioni internazionali c’è il rincaro delle no-logo, oggi in particolare sofferenza.

A fronte di questi accadimenti, le medie nazionali di benzina e diesel sono oggi a 1,791 e 1,722 euro/litro (gpl fino a 0,885).
Le punte in alcune aree sono per la verde fino a 1,840 euro/litro, il diesel a 1,746 e il gpl fino a 0,913.

La situazione a livello Paese vede il prezzo medio praticato della benzina che va oggi dall’1,771 euro/litro di Esso all’1,791 di Tamoil (no-logo a 1,653).
Per il diesel si passa dall’1,703 euro/litro di Eni e Esso all’1,722 di IP (no-logo a 1,573).
Il gpl, infine, è tra 0,862 euro/litro di Esso e 0,885 di IP (no-logo a 0,826).

Vera MORETTI

Le famiglie spendono come dieci anni fa

Dopo aver saputo che la pressione fiscale è in costante aumento, contrariamente al potere d’acquisto degli italiani, in caduta libera, ora il Censis comunica che le spese delle famiglie, nel corso del 2013, hanno subito un brusco stop, tanto da tornare indietro di ben dieci anni.

Questo è quanto è emerso dal Rapporto sulla situazione sociale del Paese, appena presentato dal Censis.
Ciò che emerge, dunque, dai dati raccolti dal centro studi, non è certo incoraggiante, poiché la contrazione dei consumi certo non aiuta a risollevarsi da una crisi che sta lasciando ferite profonde.

Nel dettaglio, le spese per prodotti alimentari sono scese del 6,7% dai primi anni 2000, quelle per abbigliamento e calzature del 15%, per arredamento e manutenzione casa dell’8%, per i trasporti del 19%.
Viceversa sono cresciute le spese per utenze domestiche e manutenzione casa (+6,3%) e quelle medico-sanitarie (+19%).

Nell’ultima parte del 2013 ben il 69% di un campione di 1.200 famiglie ha indicato una riduzione e un peggioramento della capacità di spesa nel corso dell’anno, mentre appena il 2% ha indicato un miglioramento.

Quando devono affrontare spese, di qualsiasi tenore, gli italiani cercano, nel 76% dei casi, le promozioni, mentre il 63% sceglie gli alimenti in base al prezzo più conveniente, il 62% ha aumentato gli acquisti di prodotti di marca commerciale, il 68% ha diminuito le spese per cinema e svago, il 53% ha ridotto gli spostamenti con auto e scooter per risparmiare benzina, il 45% ha rinunciato al ristorante.

Nonostante, però, tagli e rinunce, sono molti, ovvero 1,2 milioni di famiglie, che non sono riusciti a coprire le spese con i propri redditi e quindi si sono visti costretti a chiedere aiuto ad amici.
A questo proposito, sono circa 8 milioni le famiglie che hanno ricevuto dai parenti una forma di aiuto nell’ultimo anno.

A conferma di questa situazione di incertezza e preoccupazione, c’è il 52% degli intervistati che sente di avere difficoltà a preservare i propri risparmi e quasi il 50% sente di non riuscire a mantenere il proprio tenore di vita.
Il 72,8% si sentirebbe in difficoltà se dovesse affrontare spese impreviste di una certa portata, come quelle mediche (oppure riparazioni per la casa o per l’auto), il 24,3% ha difficoltà a pagare tasse e tributi e quasi il 23% a rispettare le scadenze delle bollette.

Vera MORETTI

Legge di stabilità, sparisce obbligo partita Iva per e-commerce

Nella notte la Commissione Bilancio della Camera ha rivisto l’emendamento, proposto dal deputato Pd Edoardo Fanucci ma sostenuta con forza anche dal presidente della Commissione Bilancio Francesco Boccia, che prevedeva l’obbligo di aprire una partita Iva italiana per tutti coloro che vogliono vendere pubblicità o servizi legati all’e-commerce.

Dalla nuova stesura sparisce l’obbligo di aprire partita Iva per quei soggetti che effettuano il servizio di e-commerce diretto o indiretto, mentre rimane invece la necessità di dotarsi della partita Iva per la pubblicità online e per il diritto d’autore.

Tra le novità approvate ieri, ultima giornata di lavori alla Camera prima della sosta per le festività natalizie, spicca l’istituzione del Fondo taglia-cuneo per la riduzione della pressione fiscale cui saranno destinate le risorse aggiuntive della spending review e della lotta all’evasione fiscale. I benefici saranno allargati anche a pensionati, professionisti e piccolissime imprese e non riguarderanno dunque soltanto l’iniziale platea di lavoratori e aziende.

Jacopo MARCHESANO