Diritto & Tutela, il franchising del risarcimento danni

Le agenzie che offrono servizi alla clientela, a cominciare da risarcimento danni ed infortunistica, sono sempre più presenti su territorio nazionale, e spesso fanno parte di una rete di franchising.

Un esempio è quello di Diritto & Tutela che, dopo aver aperto otto negozi in tutta Italia, ha deciso di avviare anche un network che possa diventare un vero e proprio punto di riferimento per le agenzie di infortunistica che vogliono assicurarsi una indipendenza nella gestione delle pratiche, contenendo i costi e facendo della formazione e del confronto tra professionisti il proprio punto di forza.

Non si tratta, dunque, di un franchising che si rivolge a privati ma solo ed esclusivamente ad agenzie già avviate, le quali riceveranno l’adeguata formazione e consulenza per poter offrire tutti i servizi che un’agenzia di Dirotto & Tutela deve poter garantire ai suoi utenti.

Il capitale necessario per entrare a far parte del team è di 15.000 euro, senza diritti di entrata né royalty.

Per ricevere ulteriori informazioni, è possibile collegarsi al sito Diritto & Tutela.

Da domani aumentano le accise sui carburanti

Con l’avvento del mese di marzo, arrivano brutte notizie per gli automobilisti italiani: dal sabato 1 marzo, infatti, aumenteranno le accise sui carburanti.
La Cgia ha dunque allertato coloro che, generalmente, aspettano il fine settimana per fare il pieno: da domani questa operazione costerà ancora di più.

Cosa cambierà nelle tasche delle famiglie? Facendo l’esempio di un’auto a benzina che percorre in un anno 15.000 Km, l’aumento consisterà in 13 euro, che diventano 17 per un’automobile alimentata a gasolio.

Pur trattandosi, dunque, di aumenti contenuti, la Cgia mette in guardia, ricordando che per un’auto che percorre 15.000 Km all’anno e consuma benzina, si spenderanno 257 euro in più rispetto al 2010, che diventano 388 per una macchina alimentata a diesel.
Segnale che in soli quattro anni i carburanti sono aumentati in maniera esponenziale.

Questi aumenti sono riconducibili al fatto che in questi ultimi cinque anni le accise sui carburanti sono state ritoccate ben 10 volte, mentre l’Iva è stata aumentata due volte.

Il ritocco che scatterà domani era stato previsto dal Decreto del Fare, approvato dall’ormai passato Governo Letta nel giugno dell’anno scorso.
Questo aumento delle accise, pari a 2,40 euro ogni 1.000 litri consumati, garantirà, secondo le stime, 75 milioni di euro di gettito che finanzierà alcuni interventi per il rilancio dell’economia.

Giuseppe Bortolussi, segretario della Cgia, ha dichiarato: “Oltre alle famiglie questi aumenti interesseranno le categorie che utilizzano professionalmente un mezzo di trasporto. Mi riferisco, in particolar modo, ai taxisti, agli autonoleggiatori, agli agenti di commercio e ai trasportatori. Ricordo che l’80 per cento circa delle merci italiane viaggia su gomma. E’ vero che grazie al rimborso delle accise gli autotrasportatori, ad esempio, possono recuperare gli aumenti fiscali che subiscono alla pompa; tuttavia, bisognerà vigilare affinché i prezzi dei prodotti che giungeranno sugli scaffali di negozi e supermercati non subiscano degli aumenti ingiustificati”.

Vera MORETTI

INT scrive a Renzi e Delrio

Prontamente, con la formazione del nuovo Governo, INT non ha fatto mancare gli auguri di un buon lavoro, senza però dimenticare di citare alcuni provvedimenti necessari.

Riccardo Alemanno, presidente dell’Istituto Nazionale Tributaristi, ha dunque inviato una lettera sia al neo presidente del consiglio Matteo Renzi, sia al suo sottosegretario Graziano Delrio, facendo accenno alla semplificazione e all’equità, per le quali occorrono riforme decise.

Alemanno offre la sua piena collaborazione e si rivolge direttamente al premier: “Nella veste di Presidente dell’Istituto Nazionale Tributaristi ed anche in quella di Vice Presidente vicario di Confassociazioni ho il dovere di interloquire con le Istituzioni governative e parlamentari, anche perché sono convinto che solo attraverso il confronto e la collaborazione si possano raggiungere gli obiettivi irrinunciabili e non più rinviabili per il Paese come semplificazione, riduzione della pressione fiscale e riforme. Certamente la strada del dialogo e del confronto è più impegnativa e difficile, rispetto a quella della critica e della polemica, ma essere professionisti significa anche sapere perseverare nel contribuire a migliorare il sistema Paese, anche se spesso si è presi dallo sconforto di dovere ogni volta ricominciare da capo. Mi auguro che il repentino cambio di Esecutivo costituisca la svolta concreta che ormai da troppo tempo i cittadini italiani attendono, noi siamo sempre pronti a fare la nostra parte, senza chiedere riconoscimenti, senza mettere sul piatto contropartite, ma solo ed esclusivamente nell’interesse della collettività“.

Il primo passo è stato fatto, ma dall’Istituto Nazionale Tributaristi presto partiranno lettere anche ai singoli ministri, a dimostrazione di un impegno a tutto campo da parte dell’Istituto ma anche del rinnovato entusiasmo relativo alla possibilità di agire nell’interesse e nel bene del Paese.

Vera MORETTI

Fmi promuove Renzi, adesso viene il bello

«Abbiamo ascoltato attentamente l’intervento del nuovo premier Matteo Renzi, diamo il benvenuto ad alcune delle misure che ha toccato nel suo intervento in Parlamento nei giorni scorsi», ha affermato il portavoce del Fondo Monetario Internazionale (Fmi), Gerry Rice. L’agenda di riforme annunciata dal segretario del Partito Democratico è «molto gradita», adesso tuttavia l’istituto guidato da Christine Lagarde «aspetta altri dettagli sulle sue proposte» perché molte di queste «si inseriscono nelle riforme economiche e strutturali proposte nelle discussioni con il Fondo monetario internazionale negli ultimi anni».

Sempre secondo l’organizzazione composta dai governi di 188 Paesi «l’attuazione delle riforme è la chiave per la sostenibilità e la crescita dell’Italia», dove «l’enorme tasso di disoccupazione è ovviamente un problema pressante ed urgentissimo» e le «riforme del mercato del lavoro sono la chiave di volta, soprattutto la flessibilità nei contratti».

Parole, quelle del Fmi, probabilmente influenzate positivamente dal nuovo inquilino del ministero di via XX settembre, Pier Carlo Padoan, già apprezzato capoeconomista dell’Ocse, «un uomo molto rispettato quando era membro del board esecutivo del Fondo monetario internazionale»

Jacopo MARCHESANO

I Principinj, franchising dell’abbigliamento per bambini

Tra i franchising specializzati nell’abbigliamento per bambini, c’è sicuramente I Principinj, marchio che si sta espandendo notevolmente nell’ultimo periodo.

I network che operano in questo settore sono sempre molto richiesti e, per poter dare la possibilità ai propri affiliati di entrare nel suo team, I Principinj propone due tipi di affiliazione.

Affiliazione Gold: in questo caso viene offerto:

  • Utilizzo del Marchio ” I PRINCIPINJ “
  • Merce in Conto Vendita
  • Esclusiva di Zona
  • Progettazione del punto vendita
  • Programma di Gestione Aziendale
  • Assistenza Tecnica e Tele Assistenza
  • Formazione Iniziale pre/post Apertura
  • Riassortimento Merci ogni 15/30 Giorni

E viene richiesto:

  • Superficie del P. Vendita: da 70 a 500 mq
  • Ubicazione P. Vendita: vie principali e centri commerciali
  • Bacino d’utenza: non inferiore a 20.000 Abitanti
  • Durata del contratto: 3 Anni Rinnovabili
  • Royalties: No
  • Fee D’ingresso: No

L’affiliazione Silver prevede:

  • Utilizzo del Marchio “I PRINCIPINJ”
  • Esclusiva di zona
  • Progettazione e Arredamento del P. V.
  • Programma di Gestione Aziendale
  • Formazione Iniziale pre/post Apertura
  • Riassortimento ogni 15/30 giorni

E viene richiesto:

  • Superficie del P.V.: da 70 a 500 mq
  • Ubicazione P. V. : vie principali e centri commerciali
  • Bacino d’utenza: non inferiore a 20.000 Abitanti
  • Durata del Contratto: 3 Anni Rinnovabili
  • Royalties : No
  • Fee D’ingresso : Si

Per ricevere ulteriori informazioni, è possibile collegarsi al sito I Principinj.

La profezia di Solange: “Renzi troppo esibizionista, potrebbe bruciarsi”

Dopo aver ascoltato il parere di importanti studiosi, presidenti di associazioni di categoria e politologi di fama internazionale, oggi INFOIVA  ha incontrato Solange, il sensitivo più famoso d’Italia, per un rapido commento sul nuovo governo insidiatosi negli scorsi giorni in entrambi i rami del Parlamento e soprattutto sul premier Matteo Renzi che con una spallata ha spodestato Enrico Letta da Palazzo Chigi.

«Renzi è un uomo estremamente intelligente che ha già dimostrato le proprie qualità comunicative, ma se non limerà il suo carattere forte dando un freno al suo esasperato esibizionismo, rischierà inesorabilmente di bruciarsi da solo» ha commentato il sensitivo corregionale del segretario del Partito Democratico.

«Dai successi alla Ruota della fortuna è passato velocemente, forse troppo, ad un’altra ruota non sempre così fortunata per i partecipanti: quella della politica italiana» ha concluso Solange, evidentemente indispettito da come Renzi sia salito in cattedra negli ultimi giorni attraverso le solite manovre di palazzo senza passare per la consultazione elettorale.

JM

Scade domani la consegna del CUD 2014

Prevista entro domani la consegna, da parte di datori di lavoro ed enti pensionistici, del CUD 2014 a lavoratori e pensionati per certificare i redditi percepiti nel 2013 e le ritenute operate.

I sostituti d’imposta devono consegnare la documentazione in duplice copia, cartacea o elettronica, se il destinatario comunica di avere gli strumenti per riceverlo in tale formato.

Per quanto riguarda i dipendenti, scatta l’obbligo di consegna del CUD cartaceo qualora il dipendente sia deceduto o abbia cessato il rapporto di lavoro. In quest’ultimo caso, si può chiedere il CUD entro 12 giorni dalla conclusione del contratto.
Per i pensionati, dal 2013 gli enti pensionistici non spediscono più il CUD a casa ma lo rendono disponibile in formato elettronico, per la consultazione telematica via web.
Il contribuente ha comunque facoltà di richiederlo espressamente in forma cartacea.

Il CUD riporta l‘ammontare dei redditi percepiti nel 2013, le ritenute d’acconto operate dal sostituto d’imposta, le detrazioni effettuate, i dati previdenziali e assistenziali.
Al CUD è allegata la scheda per la destinazione di 5 e 8 per mille da riconsegnare entro la scadenza del Modello UNICO Persone Fisiche.
Se il dipendente non gode di altri redditi non è obbligato a presentare altre dichiarazioni dei redditi ma può presentare il Modello 730 se ha spese da scaricare, così da beneficiare delle detrazioni fiscali previste.

Ecco le novità per il 2014:

  • Copertina: indice delle istruzioni di compilazione.
  • Punto 11 (sospensione versamenti tributari per eventi eccezionali): codice 2: alluvionati della Sardegna; codice 3: residenti a Linosa e Lampedusa; codice 4: contribuenti colpiti da altri eventi eccezionali.
  • Punto 102 (detrazioni per familiari a carico di cui all’articolo 1, comma 12 del Tuir): nuovo codice AC da utilizzare (indicandolo nelle annotazioni) se il rapporto di lavoro è inferiore all’anno solare e le detrazioni sono calcolate sul periodo di lavoro effettivo.
  • Punti da 120 a 127: ampliate le voci relative alla previdenza complementare.
  • Punto 129 (erogazioni liberali): in alcuni casi la detrazione sale al 24% (in annotazione con codice AZ); nuova detrazione 19% per versamenti al Fondo ammortamento titoli di Stato.
  • Punti da 251 a 255: (salario di produttività): è possibile applicare imposta fissa del 10% se il dipendente ha reddito fino a 40mila euro e il premio non supera 2.500 euro, ma si può scegliere anche la tassazione ordinaria se più conveniente. Nel primo caso si compilano i punti 251 e 252 (nelle annotazione codice è BX), nel secondo i punti 251 e 254 (nelle annotazioni codice AF).

Vera MORETTI

A Savona è partito il Bando Energia 2014

E’ partito ieri il bando presentato dalla Camera di Commercio di Savona, ovvero il Bando Energia 2014, che prevede una serie di agevolazioni per le imprese liguri che vogliono investire in campo energetico, e in particolare nel fotovoltaico.

A presentare il progetto è stato Gianni Carbone, membro della giunta camerale, il quale ha dichiarato: “Con questo incontro la Camera di Commercio intende fornire alle imprese del territorio un aiuto e informazioni utili per l’adesione ai bandi che richiedono procedure precise e offrire un’opportunità alle imprese che puntano sulle energie alternative”.

La differenza, tra questo e i precedenti bandi riservati alle energie rinnovabili, è che il bando 2014 è rivolto non solo a piccole e medie imprese, ma anche ai soggetti no profit.

Si tratta di un plafond di quasi 1,7 milioni di euro, da utilizzare per investimenti relativi alla produzione di energia da fonte rinnovabile fotovoltaica, anche finalizzati a migliorare la tutela ambientale, purché attuati da soggetti impegnati nella produzione di beni e/o servizi, iscritti al registro delle imprese e/o al Repertorio economico amministrativo e attive al momento della presentazione della domanda.

Il costo ammissibile è di 2.500 euro per kW di potenza installato (in un range compreso tra i 20 ed i 200 kWp). Il contributo a fondo perduto può coprire il 40% o il 50% della spesa a seconda del tipo di intervento.

Sono ammessi i finanziamenti gli impianti di attività produttive esistenti da realizzare su edifici esistenti; da realizzare a terra nelle aree di pertinenza; in caso di sostituzione di una copertura esistente contenente amianto; impianti fotovoltaici a terra collocati in aree già degradate o da riqualificare.

Aperto ieri, il bando rimarrà aperto fino al 25 marzo.

Vera MORETTI

Coda: “Più umiltà e meno promesse, così Renzi può farcela”

 

In questa nostra settimana dedicata ad analizzare il nuovo governo guidato dal segretario del Partito Democratico Matteo Renzi, abbiamo chiesto il parere di Vittorio Coda Presidente della SDA Bocconi e Professore Ordinario di Strategia e politica aziendale, protagonista in questi giorni del ciclo d’incontri Ricostruire il Paese: dipende da noi.

Ci può raccontare in breve l’esperienza del ciclo d’incontri “Ricostruire il Paese: dipende da noi”.
E’ una esperienza che nasce dal desiderio di fare qualcosa per il nostro Paese e vede coinvolte persone le più diverse – per età, ceto sociale, credenze religiose, idee politiche ecc. – accomunate da questo stesso desiderio. Il percorso proposto dal ciclo di incontri è un cammino che si snoda attraverso cinque tappe intese a renderci attivi cercando di capire come stanno effettivamente le cose, in particolare che ‘le casse’ dello stato sono vuote e perché; recuperando fiducia in noi stessi; cambiando cominciando da noi stessi, perché, come insegna il card. Martini, verità, giustizia, libertà, solidarietà, relazioni più umane, devono costruirsi anzitutto dentro di noi;  adoperandoci per fare meglio e di più ovunque (in famiglia, nel lavoro, nei rapporti con la pubblica amministrazione e così via); operando per convertire il disagio sociale in forza trainante i cambiamenti di cui il Paese ha necessità.

Quali sono gli ingredienti necessari per la ricostruzione del nostro Paese?
La ricostruzione richiede anzitutto una grande opera di verità (chiarezza sui conti pubblici, un ‘mea culpa’ collettivo, un ‘basta’ al rigore dei conti pubblici perseguito aumentando le tasse e tagliando gli investimenti per inseguire la crescita della spesa corrente, un ‘sì’ al rigore da tagli e da riqualificazione della spesa corrente da coniugare con obiettivi di sviluppo). Richiede poi una strategia del cambiamento economico-sociale volta a promuovere una unione di tutti gli uomini di buona volontà e a mobilitarli lungo tre linee di azione: processi di rinnovamento dall’alto; processi di rinnovamento dal basso (come ad esempio quello realizzato da don Loffredo nel Rione Sanità di Napoli o quello intrapreso da Assolombarda con la presidenza Rocca); attivazione di un ‘controllo sociale’ che produca una forte disapprovazione di chi è guidato da logiche politico-clientelari, rimane arroccato in posizioni di difesa dello status quo, complica la vita a imprese, imprenditori e cittadini e, all’opposto, circondi di forte approvazione che esprime comportamenti corretti, trasparenti, efficienti.

Il nuovo esecutivo guidato da Matteo Renzi riuscirà nell’impresa di ricostruire?
Può farcela se impara ogni giorno un po’ di umiltà, fa la sua parte (che è molto importante) nella grande operazione verità sopra accennata, attiva passo dopo passo, con oculatezza, pazienza e tenacia, i necessari processi di rinnovamento dall’alto (guardandosi dal fare promesse irrealistiche), sollecita e promuove iniziative di rinnovamento dal basso.

Qual è il ruolo delle piccole e medie imprese nella ricostruzione?
Le PMI sono magna pars del tessuto economico e sociale del nostro Paese. Hanno un ruolo di primissimo piano che si realizza nella misura in cui sono o si mettono nelle condizioni (prima di tutto di tranquillità d’animo, di fiducia, di voglia di intraprendere) per esplicare la loro creatività imprenditoriale a tutto campo e produrre le necessarie innovazioni, strategiche ed operative, radicali e incrementali, facendo rete fra di loro, proiettandosi sui mercati esteri, sfruttando le potenzialità tecnologiche.

Jacopo MARCHESANO

Mexicali, il franchising dei ristoranti etnici

Chi ama i ristoranti etnici e vorrebbe lavorare nel settore, potrebbe approfittare dell’opportunità di Mexicali, franchising nella ristorazione, che è alla ricerca di nuovi franchisee.

Per ora, i negozi aperti in Italia sono sette ma il marchio mira ad espandere la sua rete su territorio nazionale.

Per entrare a far parte del team, occorre un investimento importante, che prevede anche il pagamento di un canone periodico di royalty.
Il locale, di superficie non inferiore a 300 mq, deve trovarsi in zone di alto passaggio o all’interno di centri commerciali ma è possibile aprire anche un corner, dalle dimensioni ridotte, purché non in concorrenza con il locale ospitante.

Per ricevere ulteriori informazioni, è possibile collegarsi al sito Mexicali.