La formazione? I giovani la fanno all’estero

estero-giovani

In tempi di crisi, è sempre più importante, per trovare lavoro, avere specializzazioni e sapere bene le lingue straniere.

Per questo, sta diventando sempre più frequente, tra i giovani che stanno per finire gli studi, trascorrere un periodo di formazione all’estero.
Le famiglie, nonostante le oggettive difficoltà di questo periodo, sembrano disponibili a fare qualche sacrificio per permettere ai propri figli di partire, consapevoli di investire sulla loro crescita professionale.

Questa tendenza è stata confermata da una ricerca condotta da Wep – World Education Program, organizzazione che promuove gli scambi culturali nel mondo: nel 2013, i giovani che hanno deciso di intraprendere un viaggio di formazione all’estero sono aumentati in maniera sostanziale.

Addirittura, gli stage in azienda hanno subito un incremento del 104%, mentre il volontariato ecologico è cresciuto del 51% e del 116% il lavoro alla pari.
Tra le destinazioni più ambite ci sono le mete anglofone, come gli Usa e l’Inghilterra, ma non manca neppure l’interesse per l’Australia, il Canada o la Cina.

Per il 2014, è in programma un’importante partnership con le gelaterie Grom, grazie alla quale sei giovani partiranno per gli Stati Uniti e passeranno lì tutta l’estate, lavorando presso uno dei negozi del network.

Vera MORETTI