Istruzioni per chi deve pagare l’Imu

Sempre più vicina la scadenza per il pagamento dell’acconto Imu, riservato ai proprietari di immobili diversi dall’abitazione principale, e dunque applicato a seconde case, beni strumentali e case di lusso censite nelle categorie catastali A1, A8 e A9.

Per calcolare l’importo dell‘imposta, anche quest’anno è possibile affidarsi ai tool presenti online, come quello messo a disposizione dal sito AmministrazioniComunali.it, dove viene semplicemente richiesto di inserire i dati relativi al proprio immobile per calcolare l’imposta dovuta.

Resta per i Comuni la facoltà di assimilare l’unità immobiliare all’abitazione principale mediante propria delibera in caso di unità immobiliare:

  • posseduta a titolo di proprietà o usufrutto da anziani o disabili residenti in istituti di ricovero o sanitari, se non locata;
  • posseduta a titolo di proprietà o usufrutto da cittadini italiani non residenti in Italia purché non locata;
  • concessa in comodato a “parenti in linea retta, entro il primo grado” purché utilizzata come “abitazione principale” per la sola quota di rendita risultante in catasto non eccedente 500 euro, oppure se il comodatario appartiene ad un nucleo familiare con un ISEE non superiore a 15.000 euro annui, in questi casi l’agevolazione è comunque applicabile ad un solo immobile.

Oltre alle prime case, da quest’anno sono esclusi dall’applicazione dell’Imu:

  • le unità immobiliari appartenenti alle cooperative edilizie a proprietà indivisa,che sono adibite ad abitazione principale e relative pertinenze dei soci assegnatari;
  • i fabbricati di civile abitazione destinati ad alloggi sociali;
  • un unico immobile posseduto, e non concesso in locazione, dal personale in servizio permanente appartenente alle Forze armate e alle Forze di polizia, dal personale del Corpo nazionale dei Vigili del Fuoco e dal personale appartenente alla carriera prefettizia;
  • la casa coniugale assegnata al coniuge, a seguito di provvedimento di separazione legale, annullamento, scioglimento o cessazione degli effetti civili del matrimonio;
  • i fabbricati rurali ad uso strumentale per i quali è stata prevista la parziale deducibilità dell’IMU dal reddito di impresa e di lavoro autonomo.

Nessuna deduzione fiscale è invece prevista per dichiarazione IRAP, a prescindere dalla tipologia e dalla natura dell’immobile.

Vera MORETTI

Alemanno scrive a Renzi

Dopo il risultato delle elezioni, Riccardo Alemanno non permette a Matteo Renzi di adagiarsi sugli allori e, al contrario, lo sollecita relativamente alla Tasi.

Dopo aver scritto al Ministro dell’Economia Padoan ed al Sottosegretario Zanetti e aver affrontato la questione anche con il Vice Ministro Morando, che ne condivide le preoccupazioni, il Presidente dell’INT ha deciso di scrivere direttamente al Presidente del Consiglio.

Gli argomenti sui quali Alemanno ha insistito sono la proroga generalizzata ma anche la sostituzione dell’acconto Tasi, da versare con F24 in autoliquidazione, con l’invio da parte dei comuni di un bollettino contenente il 50% di quanto incassato lo scorso anno per i servizi indivisibili e come ultima richiesta la non sanzionabilità dei versamenti non corrispondenti al dovuto se sanati entro il 16 ottobre.

Il presidente dell’Istituto Nazionale Tributaristi chiede un intervento da parte del premier perché la proroga parziale non ha risolto i problemi, ma li ha solo ribaltati sulla platea dei cittadini dei comuni che hanno deliberato sulla TASI entro il 23 maggio.

In conclusione, Riccardo Alemanno ha concluso la sua missiva chiedendo un incontro a Matteo Renzi: “Concludo ringraziando dell’attenzione che porrà a questa brutta vicenda della legislazione italiana e, compatibilmente ai Suoi impegni, Le chiedo un incontro per potere direttamente a Lei evidenziare il malessere di chi quotidianamente deve affrontare conto terzi i problemi causati da una burocrazia folle perché, Signor Presidente, fare bene il mestiere di tributarista è un po’ come fare bene politica, ci si mette la faccia e Lei mi insegna che , se ci si mette la faccia, bisogna anche lottare per cambiare le cose che non vanno. Mi scuso per questa conclusione, sicuramente non consona per una lettera al Presidente del Consiglio dei Ministri, ma sono certo che Lei ne comprenderà le ragioni“.

Vera MORETTI

Posta & Transfer, il franchising delle poste

Ora che il monopolio di Poste Italiane è finito, si cominciano a vedere uffici postali di diverso nome e logo, spesso in franchising.
Uno appena nato è quello di Posta & Transfer, una startup del 2013 che ora vuole avviare un attività di franchising ed è alla ricerca di nuovi affiliati.

Aprire un ufficio appartenente al team risulta piuttosto semplice, basta avere un locale di 25-30 mq, non necessariamente in un centro abitato, e l’investimento iniziale è di 100.000 euro, senza la richiesta di fee d’ingresso o royalties.

Per il pagamento, sono previste facilitazioni e rateizzazioni, mentre per chi si appresta a diventare franchisee è compresa una formazione iniziale e assistenza amministrativa durante tutte le fasi.

Per ricevere ulteriori informazioni, è possibile collegarsi al sito Posta & Transfer.

Ance Sicilia a Bruxelles

Le imprese siciliane potranno concorrere, nei prossimi sette anni, direttamente con Bruxelles, scavalcando la programmazione regionale, e conquistare così la quota consistente di 25 miliardi di euro, pari ad una Finanziaria regionale, che fa parte della dotazione di circa 80 miliardi offerta dall’Ue nell’ambito dei programmi a gestione diretta Horizon 2020 e Life Plus.

Si tratta di finanziamenti rivolti ad imprese singole, ma anche consorzi e reti d’imprese, progetti di ricerca ed innovazione, e creazione e commercializzazione di nuovi prodotti e servizi, nei campi dell’agricoltura, del manifatturiero, dell’ambiente e dell’energia verde, delle infrastrutture, della mobilità sostenibile, dei beni culturali, della salute e del sociale.

Ance Sicilia e l’Ufficio Ance di Bruxelles, patrocinati dal Ministero dello Sviluppo economico e del dipartimento Affari extraregionali della Presidenza della Regione, con il contributo di UniCredit e Soatech, hanno deciso di organizzare un corso gratuito di europrogettazione per preparare i professionisti e i tecnici della Pubblica amministrazione siciliani alla redazione dei progetti.

Il primo incontro è avvenuto a Palermo il 22 e 23 maggio presso la sede di Ance Sicilia, dove sono intervenuti Giulio Guarracino, dirigente dell’Ufficio relazioni internazionali dell’Ance a Roma e a Bruxelles, specializzato anche in “energia verde”; Giuseppe Pace, ricercatore del Cnr e del Dipartimento di Mobilita’ sostenibile dell’Università di Gent (Belgio); Ernesto Marcheggiani, docente di Scienze agrarie e ambientali presso l’Università KU Leuven (Belgio); Gianluca Coppola della Eurocrea Merchant, esperto in ideazione e gestione di progetti transnazionali finanziati dall’Ue e di finanza agevolata e non, e specializzato anche in programmi di mobilità nel settore dell’istruzione superiore; Federico Lasco, dirigente della direzione generale per la Politica regionale unitaria comunitaria presso il dipartimento per lo Sviluppo e la coesione economica del Ministero dello Sviluppo economico; Gregorio Squadrito, responsabile commerciale Corporate di UniCredit; Maria Cristina Stimolo, dirigente generale del dipartimento Affari extraregionali della Regione siciliana.

Al termine dei lavori, sono stati anche organizzati incontri bilaterali tra esperti e professionisti per mettere a punto ipotesi progettuali per aziende ed enti siciliani dei vari settori.

Vera MORETTI

Francesco Micheli lascia Intesa Sanpaolo

Un altro cambio al vertice per Intesa Sanpolo.

L’ex braccio destro di Corrado Passera, Francesco Micheli, che avrebbe dovuto rimanere all’Istituto di credito ancora due anni, ha rassegnato le sue dimissioni da tutti gli incarichi che ricopriva nella banca presieduta da Giovanni Bazoli.

L’incarico di direttore operativo, ora vacante, potrebbe essere ricoperto da Emiliano Omar Lodesani, attuale direttore generale della Cassa di Risparmio del Veneto appartenente al gruppo Intesa Sanpaolo.

Micheli inoltre finora aveva assunto diverse deleghe all’interno del gruppo come organizzazione, personale, sistemi informatici e acquisti.
E’ possibile che l’amministratore delegato, Carlo Messina, che ha da relativamente poco sostituito Enrico Cucchiani, decida di ridistribuire questi incarichi a più manager in modo da favorire un ricambio generazionale tra le prime linee.

Proprio il consigliere delegato, commentando l’uscita di Micheli, ha avuto modo di ricordare il contributo “decisivo al successo di Intesa Sanpaolo, nei vari ruoli che ha ricoperto, da ultimo quale Chief operating officer. E’ parte della storia e della vita della nostra banca. E’ grazie a lui se Intesa Sanpaolo e oggi una delle migliori banche in Europa per cost-income, produttività ed efficienza. Il suo rigore e la sua coerenza lo hanno portato a dare l’esempio e ad aderire per primo all’accordo da lui concluso e relativo all’uscita dal gruppo di 170 dirigenti, molti dei quali in possesso dei requisiti pensionistici. Dobbiamo riconoscergli il merito particolare anche del piano di azionariato diffuso e dell’accordo sottoscritto nei giorni scorsi con le organizzazioni sindacali, che concorrerà al raggiungimento degli obiettivi economici e patrimoniali del piano di impresa 2014-2017 e al successo della banca“.

Liquidità a banche e imprese dalla Bce

Mario Draghi, presidente della Bce, ha confermato l’arrivo di finanziamenti per banche e imprese, che permetteranno di riportare l’inflazione sotto il 2%.
Alzare i prezzi, e portare l’obiettivo al 5%, è un’ipotesi che il numero uno della Banca centrale europea nemmeno considera.

Si dunque ad una maggiore liquidità per banche e imprese, che coinciderà con un abbassamento dei tassi dallo 0,25 allo 0,10%.

Tutto ciò avverrà ad alcune condizioni, la prima delle quali è che le banche dovranno immettere nel circuito i soldi che riceveranno, con la concessione di prestiti alle aziende.
Ma se ciò non avverrà, la Bce chiuderà subito i suoi rubinetti, con il rischio di non aprirli più.

Perché questo? Semplicemente, deve valere la regola, valida per ogni prodotto, che più aumenta la sua disponibilità sul mercato e più scende il suo prezzo.
Lo scopo di questo progetto è favorire e velocizzare il calo dell’inflazione, ma anche perché secondo Draghi “le piccole e medie imprese fanno l’80% dell’occupazione nell’Eurozona, ecco perché sono importanti ed hanno bisogno di liquidità”.

Vera MORETTI

Imprese pisane supportate dal Fondo rotativo della CCIAA

Segnali positivi arrivano dal Fondo rotativo che da dieci anni la Camera di Commercio di Pisa mette a disposizione degli imprenditori e dei ricercatori che desiderano sviluppare un’idea di business innovativa.

Pierfrancesco Pacini, presidente della Camera di Commercio, ha voluto presentare il bilancio positivo dell’iniziativa, ricordando che, anche per il 2014, la CCIAA pisana ha erogato 500mila euro, ma soprattutto raccogliendo testimonianze di chi, in questi anni, ha potuto beneficiare dei contributi.

In dieci anni il Comitato, coordinato oggi dal direttore della Scuola Normale Superiore, Fabio Beltram, ha esaminato oltre 70 candidature selezionandone 39, analizzate da Advisor specializzati. Tra queste, in 19 casi la Camera è diventata socia della startup.

Nel complesso, a distanza di 10 anni dall’avvio, i risultati sono di tutto rispetto: 2,8 milioni di euro investiti per la nascita di imprese innovative; 12 le dismissioni di quote da parte dalla Camera andate a buon fine; 7 imprese ancora nel portafoglio della Camera di Commercio, nel complesso, le 19 le imprese partecipate hanno generato oltre 32 milioni di fatturato.

Nel dettaglio, ecco le aziende di maggior successo che sono state sostenute dall’ente camerale:

  • Netresults Srl, società che sta per essere partecipata da Welcome Italia;
  • SpazioDati Srl, che oggi è a Milano a siglare l’ingresso di Eco Cerved nel capitale per ben 1,35 milioni di euro;
  • BM Solar Srl, società operante nei sistemi di controllo per impianti fotovoltaici che ha siglato nell’aprile scorso un accordo di distribuzione in Cina dei propri dispositivi con Genertec Italia;
  • Habble Srl, impresa attiva nei sistemi di analisi e controllo delle TLC che ha chiuso il suo primo esercizio con oltre 300mila euro di fatturato e annovera tra i suoi clienti ACI e la rete di Supermercati Gulliver;
  • Superevo Srl, azienda operante nel settore dei complementi di arredo che collabora con importanti aziende del calibro di Flou e Arketipo;
  • Winmedical Srl, società attiva nei sistemi di trasmissione wireless per applicazioni biomedicali, già finanziata per 800mila euro da investitori privati e che nel giro di pochissimi anni si è affermata come una delle realtà europee più innovative nel proprio segmento;
  • QDesign Srl, società operante nei sistemi di automazione integrati;
  • Age Solution Srl, azienda operante nei sistemi CAD CAM per il settore odontotecnico;
  • Yogitech SpA, impresa attiva nella microelettronica per l’automotive;
  • Extrasolution Srl, società che opera nel settore dell’analisi dei contenitori alimentari e farmaceutici, valutata dopo pochi anni oltre 2 milioni di euro dai concorrenti che volevano acquisirla.

Pierfrancesco Pacini ha dichiarato a proposito: “Da dieci anni la Camera di Commercio sostiene con convinzione i progetti di chi vuol fare dell’innovazione il proprio tratto distintivo. Spesso infatti idee fortemente innovative non si trasformano in impresa a causa dell’incapacità di reperire adeguati mezzi finanziari, sia perché i proponenti non dispongono del merito creditizio necessario sia perché i capitali di rischio privati non individuano in queste iniziative un profilo rischio-rendimento sufficiente ad investirvi. In questo contesto l’apporto di capitale di rischio ‘pubblico’ diviene determinante ed è per questo che l’Ente camerale ha messo a disposizione uno strumento fortemente innovativo e selettivo che, responsabilizzando i beneficiari, punta a sostenere quelle iniziative che altrimenti rimarrebbero nel cassetto”.

Le domande per candidarsi debbono essere presentate entro il 30 settembre di quest’anno. L’avviso ed il regolamento del Fondo Rotativo per le imprese innovative per il 2014 sono scaricabili dal sito Pi.camcom.it.

Vera MORETTI

Tasi, arriva il bollettino (in bianco) ed è subito polemica

Come Infoiva vi aveva già anticipato ieri, il modello di bollettino è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale e dovrà ora essere stampato e reso disponibile da Poste Italiane presso tutti gli sportelli. Valido indistintamente per tutti i Comuni, il bollettino riporta il numero di conto corrente 1017381649 e la dicitura “Pagamento Tasi”. Occorre compilare le caselle con i propri dati anagrafici, fin qui tutto bene, e specificare il codice del proprio comune all’interno dello spazio “codice catastale”. Nella parte inferiore sono presenti le caselle dove specificare la tipologia (abitazione principale, immobili rurali o aree fabbricabili) e le caratteristiche degli immobili in questione. In ciascuna riga va indicato l’importo dovuto per gli immobili della stessa categoria che si possiedono. Prevista anche una sezione per indicare le eventuali detrazioni per l’abitazione principale alle quali si ha diritto. Tutto, rigorosamente, fai da te…

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L’addio al bollettino precompilato nasce da una difficoltà oggettiva dei comuni: riuscire ad avere accesso a tutti i dati necessari per il calcolo dell’imposta. Considerando, inoltre, che quest’anno anche gli inquilini dovranno pagare parte dell’imposta. Le prime critiche al varo del facsimile arrivano da Sforza Fogliani, presidente di Confedilizia: “La legge di Stabilità prevede per la Tasi l’invio ai contribuenti interessati di modelli preventivamente compilati da parte degli enti solo subordinandolo all’emanazione di un decreto del direttore generale del Dipartimento delle Finanze del Ministero dell’Economia e delle Finanze. Il fatto che nel decreto per i bollettini di conto corrente postale, appena pubblicato in Gazzetta Ufficiale, la precompilazione sia invece lasciata alla facoltà dei Comuni preoccupa e non deve assolutamente significare un illegittimo superamento della legge”.

Jacopo MARCHESANO

Burgheria, il franchising delle paninoteche

Nell’ambito della ristorazione, c’è un franchising dal sapore retrò ma attualissimo che si chiama Burgheria.
Come dice il nome, si tratta di un network che si occupa di paninoteche ma arredate in maniera vintage e di atmosfera, molto diverso dalle catene più conosciute che si frequentano abitualmente.

L’azienda è attiva in Italia dal 2009 e presente su territorio nazionale con 3 punti vendita diretti, ma ora ha intenzione di intraprendere anche la strada del franchising.

Per gli interessati, occorre sapere che è necessario disporre di un locale con superficie di 100/150 mq, ubicato in zone di forte passaggio.

L’investimento iniziale oltrepassa i 100.000 euro e, oltre a questo, vengono richiesto fee d’ingresso di 50.000 euro e royalties mensili.

Non è invece richiesta esperienza precedente, poiché è prevista una formazione iniziale, nonché assistenza amministrativa costante.

Per ricevere ulteriori informazioni, è possibile collegarsi al sito Burgheria.

Lusso Made in Italy più forte dell’euro

A livello europeo, solo la manifattura tedesca riesce a resistere ad un tasso di cambio euro/dollaro Usa a 1,40. La crisi è ancora troppo vicina e la situazione è ancora molto pesante per le aziende esportatrici, anche per quelle italiane.

C’è, però, un settore che in Italia si sta dimostrando più forte dell’euro forte, ovvero il Made in Italy di lusso.

Ancora una volta, dunque, si ha la dimostrazione che il comparto del lusso non sembra proprio conoscere crisi e, anzi, vede le sue cifre aumentare sempre, indipendentemente dalle condizioni economiche e finanziarie in cui versa il Belpaese.

Guardando ai risultati di bilancio del primo trimestre 2014 di quattro importanti marchi quotati in Piazza Affari, ovvero Luxottica, Salvatore Ferragamo, Brunello Cucinelli e Tod’s, si scopre che il fatturato e i margini sono saliti (nei primi tre casi) o sono rimasti stabili (nel caso di Tod’s) nonostante la valuta forte non abbia certo aiutato l’export e ci sia stato il rallentamento dell’Asia, soprattutto del mercato cinese.

Stando alle previsioni del management, a loro volta basate sugli ordinativi già acquisiti, le previsioni per il 2014 sono improntate ad un cauto ottimismo.

Alla luce di questi dati, la correzione che questi titoli hanno subito da inizio anno (dal -16% di Ferragamo al -23% di Cucinelli, passando per il -18% di Tod’s) è frutto più di una valutazione al ribasso dell’intero settore lusso a livello mondiale, che ha corso molto nel 2012 e nel 2013, piuttosto che di un’inversione di tendenza delle società del comparto.

Questi titoli potrebbero quindi rappresentare un’occasione d’acquisto per gli investitori poco esposti o del tutto assenti in un settore che mantiene prospettive favorevoli a medio lungo termine.
Occorre inoltre considerare le notevoli ricadute positive derivanti da una possibile svalutazione della moneta unica rispetto al dollaro nei prossimi mesi.

Vera MORETTI