Dario’s, il franchising delle gelaterie

Tra i franchising di stagione ci sono sicuramente le gelaterie, e, tra queste, ce n’è uno che sta emergendo in questo periodo ed è collegato al nome di Dario Osella, imprenditore da sempre attivo nel mondo del latte fresco.

La nuova catena di gelaterie si chiama Dario’s ed è attivo nel franchising dal 2013, per ora con un solo punto vendita affiliato ma alla ricerca di nuovi franchisee.

Diventare affiliati del marchio significa godere di alcuni benefici:

  • Licenza d’uso del Marchio e dell’immagine coordinata
  • Esclusiva di zona
  • Supporto nella valutazione della location secondo precisi criteri di geomarketing
  • Allestimento punto vendita completo (arredi e attrezzature)
  • Stage individuale per apprendere l’intero modello di gestione del punto
  • Supporto nella realizzazione della campagna pubblicitaria di lancio dello store
  • Assistenza post apertura e per azioni promozionali pubblicitarie
  • Prima fornitura di stampe (pieghevoli pubblicitari)
  • Fornitura esclusiva della materia prima
  • Consegna del manuale operativo Dario’s riportante tutto il know how dell’attività, dalla “a” alla “z”
  • Assistenza in loco di tre giorni di un nostro esperto per le procedure di avvio dell’attività
  • Localizzazione zone di transito e di buona visibilità

Per ricevere ulteriori informazioni, è possibile collegarsi al sito Dario’s.

Presentata Regal Princess, nuovo gioiello di Fincantieri

E’ stata presentata la nuova Regal Princess, la più grande nave mai realizzata da Fincantieri.
Dopo la Royal Princess, consegnata l’anno scorso e proveniente sempre dai cantieri di Monfalcone, anche la Regal entra nella top ten mondiale delle navi da crociera.

In particolare, Regal Princess è la nuova ammiraglia della flotta Princess Cruises, del gruppo Carnival, primo operatore al mondo del settore crocieristico.

Soddisfazione da Fincantieri, da cui viene fatto sapere che, con questa nuova nave, “si consolida il primato nella realizzazione delle navi passeggeri più grandi della storia della cantieristica italiana“.

Le caratteristiche più importanti della Regal, che, per la cronaca, è la 32esima nave da crociera costruita a Monfalcone e la 14esima per Princess Cruises, sono un utilizzo razionale degli spazi e un notevole risparmio energetico.

Con la presentazione della sua ultima fatica, si festeggia l’uscita definitiva dalla crisi da parte di Fincantieri, avvenuta anche grazie a Giuseppe Bono, che è approdato anche alla quotazione in Borsa del cantiere.

Durante la presentazione di Regal Princess era presente anche Matteo Renzi, il quale non ha lesinato complimenti: “Grazie a Fincantieri, che invito a solcare i mari aperti dei mercati internazionali. Qualcuno cerca di far credere che tutto è finito, che l’unica strada sia la disperazione e l’urlo. Dobbiamo invece issare ogni mattina la bandiera italiana perchè ce lo chiedono i nostri figli. Per loro dovremo costruire un nuovo futuro per un Paese sempre più bello, con nuovi orizzonti e speranza. Vento in poppa“.

Dal canto suo, Giuseppe Bono sostiene di essere arrivato fino a Piazza Affari “navigando da solo”, praticando una certa flessibilità ma solo nel periodo di lavoro: “disponibilità a lavorare più ore durante i picchi di attività, e meno nei periodi di flessione. C’è tanta liquidità sul mercato e molta attenzione per l’Italia. Bisogna solo ricreare condizioni per favorire gli investimenti, italiani e stranieri“.

Vera MORETTI

In arrivo a Milano il Mobiz-Mobility

La diffusione delle strategie di enterprise mobility è dovuta soprattutto agli utenti finali, che scaricano le app sui loro smartphone per poi portare all’interno della vita aziendale le proprie esperienze.

Questo fenomeno, chiamato consumerization, ha generato un effetto a catena sull‘Ict aziendale, con la conseguenza di obbligare i Cio e i loro dipartimenti a gestire l‘impatto che ciò può aver portato sulla sicurezza, sui costi delle telecomunicazioni, sulla responsabilità legale e sull‘integrazione con l‘infrastruttura It esistente.

E’ anche vero che le aziende più innovative hanno cominciato a sviluppare strategie che potessero focalizzarsi sui benefici di business derivanti dall’inserimento della mobility all’interno della cultura It aziendale. E’ quella che Idc definisce la fase del mobile first.

Per la maggior parte delle aziende, la mobility non è più un problema da gestire, bensì una priorità It sempre più alta, in grado di fornire più valore al business e rendere le organizzazioni più competitive dal punto di vista soprattutto della flessibilità dei processi e della produttività.

Nonostante ciò, rendere l’enterprise mobility una priorità e supportare una forza lavoro sempre più mobile non significa automaticamente poter disporre di un budget di spesa maggiore.

Durante l’edizione di marzo dell’Idc Mobiz-Mobility Forum di Roma è stata presentata un’indagine che ha evidenziato come, nei prossimi 12 mesi, il 96% delle aziende utilizzerà applicazioni in mobilità: la corporate email continuerà a essere diffusa in oltre l’80% dei casi e cresceranno le applicazioni di produttività, accesso e condivisione di informazioni, seguite da app verticali per settori specifici, messaging e automazione della forza vendita.

Ha dichiarato Daniela Rao, Tlc Research & Consulting Director di Idc Italia: “Dalle nostre previsioni, emerge che la domanda delle aziende italiane è caratterizzata da una crescente attenzione verso soluzioni multi-OS“.

Il Mobiz-Mobility ritorna, questa volta a Milano, il 18 giugno ed è intitolata “Facing the Mobility Diversity”.
In questa occasione, è prevista la partecipazione delle principali best practice in ambito enterprise mobility.

Per questo, interverranno Cio italiani ed esperti anche internazionali per illustrare e testimoniare progetti di business mobility.
Di particolare rilevanza, saranno gli interventi di Nick McQuire, Ceo di The Global Enterprise Mobility Alliance (Gema), Fabio Biancotto, Executive IT Manager di Air Dolomiti, e Giovanni Maistrello di Car2Go Italia.

Daniela Rao ha infine aggiunto: “Le piattaforme di Mobile Enterprise Management sono entrate nelle roadmap di enterprise mobility e aumenta l’interesse nei confronti dei servizi in outsourcing. Anche le imprese italiane hanno iniziato a guardare oltre i programmi Byod strutturati, Cyod (Choose invece di Bring) e strategie di Multidimensional Enterprise Mobility“.

Vera MORETTI

Nuova banca dati per i ricercatori dell’Emilia Romagna

Un punto d’incontro, anche se virtuale, tra i ricercatori industriali interessati ad uno sbocco professionale qualificato con le imprese e le organizzazioni interessate ad identificare le competenze migliori per i propri scopo produttivi ed istituzionali: questo vuole essere la nuova banca dati RIcE-Rcami curata da Aster, il consorzio pubblico-privato dell’Emilia Romagna per la ricerca e il trasferimento tecnologico alle aziende, finanziata dalla stessa Regione.

In pratica, i ricercatori possono caricare sulla banca dati una scheda professionale collegata al proprio profilo Linkedin, che diventa il punto di riferimento per le imprese, i centri di ricerca e gli enti che vogliono effettuare ricerche attuali e aggiornate.

Se inizialmente la banca dati era utilizzata dai 70 ricercatori appartenenti alla rete Alta Tecnologia dell’Emilia Romagna, ora è stata allargata a tutti i ricercatori industriali del territorio regionale, e quindi all’insieme di quelli attivi in ambito nazionale.

Contemporaneamente, Aster ha realizzato il Technology Report, un catalogo online che raccoglie e presenta oltre 50 esperienze ed eccellenze nate dalle partnership tra le imprese dell’Emilia-Romagna e i laboratori di ricerca della Rete Alta Tecnologia.

Vera MORETTI

Bocca: “Non bastano 80 euro per combattere la crisi”

Come abbiamo specificato ieri, la crisi del commercio e del turismo continua ad attanagliare le aziende dei settori anche nei primi quattro mesi del 2014. Per quanto riguarda il turismo, un banco di prova di fondamentale importanza per l’imminente stagione estiva era rappresentato dall’appena trascorso ponte del 2 giugno che ha rispettato le previsione (nefaste) circolate nei giorni scorsi.

Secondo le previsioni dell’Istituto ACS Marketing Solutions la spesa media pro-capite, comprensiva di viaggio, alloggio, ristorazione e divertimenti, si sarebbe attestata sui 266 Euro di cui 236 Euro per chi è rimasto in Italia e 533 Euro per chi è andato oltre confine. Ciò avrebbe determinato un giro d’affari turistico di circa 1,5 miliardi di Euro, in netto calo rispetto agli anni scorsi.

“La speranza quindi che il bonus in busta paga di 80 euro, producesse un’immediata ripartenza dei consumi, non trova per il momento conferma nei fatti. Dobbiamo purtroppo ancora fare i conti con una crisi profonda – ha commentato a caldo il presidente della Federalberghi, Bernabò Bocca, alla lettura dei risultati – che continua ad incidere in maniera molto significativa sulle scelte economiche dei nostri connazionali e della quale non riusciamo ancora a vederne la via d’uscita, con un mercato che continua a mostrare un andamento a corrente alternata. La preoccupazione principale, a questo punto è rivolta allo stato di precarietà economica nella quale sempre più imprese del ricettivo si dibattono e che, se non dovesse rivelarsi più che positivo il trimestre estivo, rischierebbero di chiudere i battenti licenziando migliaia di lavoratori.

“Dopo l’annuncio una settimana or sono del Decreto Cultura e Turismo da parte dell’Esecutivo, -conclude Bocca- all’interno del quale sono state prefigurate forme di agevolazioni per la riqualificazione e la digitalizzazione delle aziende, è quanto mai necessario che le imprese, in debito di ossigeno a causa di un mercato interno da troppo tempo in stagnazione se non in contrazione, possano beneficiare di corsie preferenziali di finanziamento per accelerare quelle opere di ammodernamento strutturale comunque indispensabili per un rilancio complessivo dell’offerta turistica, anche in vista dei cospicui aumenti di turisti previsti, a detta di tutti gli osservatori, dal resto del mondo”.

Jacopo MARCHESANO

Notariato su Twitter

Anche le associazioni e gli uffici istituzionali sono ormai presenti sui social network e i notai non hanno voluto essere da meno.
Il Consiglio Nazionale del Notariato ha infatti ufficializzato l’apertura dell’account Twitter @ilnotariato gestito direttamente dall’ufficio comunicazione.

Verranno date notizie in tempo reale, informazioni di servizio, studi e approfondimenti scientifici, aggiornamenti sul mondo giuridico, appuntamenti e attività del notariato in tutta Italia, tutto ovviamente in 140 caratteri.

Anche se il debutto su Twitter è avvenuto solo ora, occorre riconoscere che il notariato è da molto tempo attivo su internet con una serie di iniziative, come la piattaforma web editoriale per i giovani che vogliono fare impresa (Larancia.org) o le guide per i cittadini insieme a 11 Associazioni dei consumatori (scaricabili gratuitamente su Notariato.it).

Si tratta di progetti che mirano a rendere più diretta ed immediata, nonché facile, la comunicazione tra professionisti, amministrazioni pubbliche, imprese e cittadini.

Vera MORETTI

Crisi commercio e turismo: senza fine

Per la serie “cornuti e mazziati”, la crisi continua a mordere pesantemente e ne fanno le spese commercio e turismo. La crisi di turismo e commercio continua infatti anche nel 2014. Secondo i dati dell’Osservatorio Confesercenti, nei primi quattro mesi dell’anno, nei due settori hanno cessato l’attività 44.813 imprese: nello stesso periodo, le nuove aperture nel commercio e nel turismo sono state 28.016, il che porta a un saldo finale negativo di 16.797 unità.

Sia il commercio sia il turismo registrano più cessazioni che aperture: nel commercio il saldo di natimortalità delle imprese è pari a -12.016, mentre nel turismo va un po’ meglio (si fa per dire…): -4.781 attività. Secondo Mauro Bussoni, segretario generale di Confesercenti, “commercio e turismo scontano duramente la crisi del mercato interno italiano, tuttora in atto: nei primi 4 mesi del 2014 le vendite commerciali, secondo le nostre stime, sono calate di altri 1,8 miliardi“.

Il settore del turismo, in particolare, sembra ancora in alto mare. Nei primi quattro mesi dell’anno il comparto alloggio, comprensivo di alberghi e hotel, ha visto chiudere 972 imprese (8 al giorno) contro 389 aperture, con una perdita di 583 unità. Negativo (-1.997) anche il dato dei bar, che da gennaio registrano, a fronte di 2.875 aperture, 4.872 chiusure (40 al giorno) e un saldo negativo di 1.997 imprese. Ancora peggio i ristoranti: nel periodo ne sono stati chiusi circa 44 ogni giorno, per un totale di 5.334 cessazioni di impresa. Le nuove aperture (3.133) non riescono a colmare, portando il comparto a perdere 2.201 imprese.

Analizzando la situazione del commercio, questo sembra essersi avviato verso una fase di destrutturazione, che premia i comparti che presentano meno spese di impresa. Cala il dettaglio in sede fissa, che vede nei primi 4 mesi dell’anno 20.297 chiusure e un saldo negativo di -10.945, mentre aumenta il commercio fuori dai negozi: le imprese che vendono attraverso internet sono in sostanziale equilibrio (+73), mentre il commercio su aree pubbliche cresce di 530 unità. Male anche le imprese degli intermediari del commercio: tra gennaio e aprile 8.452 hanno cessato l’attività, per un dato finale in rosso di -1.674 aziende.

Passando all’analisi delle varie regioni, la crisi dei negozi al dettaglio è forte soprattutto al centro sud: la Campania registra il record negativo sia per numero di chiusure (2.920) sia per saldo (-1.381). Seguono Sicilia (2.004 e -1.254) e Lazio, con 1.968 cessazioni e un bilancio negativo di 1.174 unità. In compenso le imprese ambulanti mostrano saldi positivi soprattutto nelle regioni dove i negozi in sede fissa hanno registrato le maggiori perdite. Come in Campania: tra iscrizioni e cessazioni, la regione vede un bilancio positivo per 300 imprese. Segue la Lombardia, con un bilancio finale tra aperture e chiusure positivo per 138 imprese. Ed è l’unico saldo positivo tra le regioni del Nord Italia.

Anche in bagno vince il Made in Italy

Il Made in Italy di alta gamma anche negli elementi ed accessori da bagno, in una collezione di vero lusso.
Si chiama Suite Collection e mai nome fu più azzeccato.

La nuova linea presentata da Rubinetterie Fratelli Frattini è un omaggio al design italiano, visibile in una serie di creazioni che sembrano piccoli e sofisticati gioielli, anche se rimangono funzionali: dai miscelatori lavabo ai gruppi vasca, ogni elemento è arricchito da un tocco prezioso e raffinato.

Non si tratta, però, di una collezione del tutto nuova, perché in realtà è una rivisitazione, in chiave più lussuosa, delle serie più raffinate del marchio.
Riecco, dunque, Morgan Suite e Lybra Suite, dove lo stile retrò si sposa con l’eleganza sontuosa dei cristalli Swarovski della manopole.
In Luce Suite, invece, le linee moderne disegnate da Paolo Bertarelli, sono state esaltate ulteriormente dalle incisioni decorative e dalla finitura in oro.

L’intera collezione è stata presentata al Salone del Bagno 2014, presentata ai visitatori con una brochure di 40 pagine, per conoscere ed apprezzare tutte le varianti delle serie esclusive, firmate Rubinetterie Fratelli Frattini.

Vera MORETTI