Federauto: serve una riforma fiscale sull’auto

Federauto: serve una riforma fiscale sull’auto

Abbiamo visto ieri come, secondo l’Anfia, l’Associazione Nazionale Filiera Industria Automobilistica, il carico fiscale per il settore automotive sia ancora troppo pesante. Ora torna sull’argomento anche Federauto.

Intanto, ricorda Federauto, secondo i dati Acea il mercato dell’auto nell’Europa a 28 ha chiuso il mese di giugno con 1.413.911 di nuove vetture immatricolate, registrando un +14,8% rispetto allo stesso mese del 2014. Segno positivo anche sul semestre, che incassa un +8,2%, trainato principalmente dalle performance di Italia (+15,2%) e Spagna (+22%).

Per Filippo Pavan Bernacchi, presidente di Federauto, “il dato semestrale italiano è stabile rispetto a quanto constatato nei primi cinque mesi dell’anno. Entrambe le rilevazioni, infatti, confermano una crescita del 15,2%. Noi continuiamo a ribadire che siamo di fronte a un mercato dopato dalla crescita dei noleggi anche per Expo e dalle campagne promozionali, senza precedenti, messe in campo dalle Case costruttrici e dai concessionari che per vendere hanno rinunciato alla loro marginalità. Iniziative estemporanee, queste, destinate ad esaurirsi perché troppo onerose”.

Il comparto – prosegue il presidente di Federauto, l’Associazione che rappresenta i concessionari italiani di tutti i marchi di auto, veicoli commerciali, industriali e autobus – ha bisogno di una riforma fiscale per poter passare da una ripresa congiunturale ad una strutturale in grado di garantire un’effettiva stabilità. Per questo i concessionari italiani non si stancheranno di chiedere al Governo quelle misure necessarie a risvegliare una domanda ancora latente: iva agevolata, deduzioni e detrazioni, eliminazione del super bollo”.