Robusta ripresa per l’ automotive italiano

Robusta ripresa per l’ automotive italiano

Qualche robusto segno di ripresa sembra arrivare dal settore italiano dell’ automotive. Secondo i dati preliminari di Anfia, l’Associazione Nazionale Filiera Industria Automobilistica, nel 1° semestre 2015 la produzione di autoveicoli in Italia ha superato di oltre il 40% i livelli del 1° semestre 2014, per un totale di quasi 520mila unità, il miglior risultato dell’ automotive, per il periodo gennaio-giugno, dal 2009 ad oggi.

Per il comparto delle autovetture, l’incremento della produzione nel 1°semestre 2015 è del 63%, con oltre 343mila unità prodotte, circa 130mila in più rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Alla crescita dei volumi produttivi di oltre il 50% nel 1° trimestre, ha fatto seguito un’ulteriore spinta nel 2° trimestre, che ha chiuso a +75%.

Questo brillante risultato del settore automotive si deve soprattutto al lancio dei nuovi modelli prodotti nello stabilimento di Melfi – Fiat 500X e Jeep Renegade – che hanno riscosso un buon successo tra i consumatori italiani ed europei, e al sostegno di una domanda interna in ripresa. Il mercato italiano dell’ automotive ha infatti chiuso i primi 6 mesi 2015 a +15,2%, con una crescita del 17% per le marche nazionali, mentre in Europa (EU28+EFTA) l’aumento tendenziale delle immatricolazioni è stato dell’8,2% (+12,6% le vendite di FCA) nello stesso periodo.

Buoni i risultati anche per il settore dei veicoli commerciali leggeri, la cui produzione, nel 1° semestre 2015, è cresciuta del 12%, per un totale di circa 160mila unità prodotte. Anche per questo comparto, il rialzo dei volumi produttivi è stato maggiore nel 2° trimestre, con una variazione positiva del 16%, pari al doppio dell’aumento tendenziale registrato nel 1° trimestre, anche grazie ad un mercato interno in recupero (+7,7% nel 1° semestre 2015).

Dopo una contrazione del 23% nel 2014, anche la produzione di autocarri (di portata superiore a 3.500 kg) ha segnato un’inversione di tendenza nel 1° trimestre 2015, totalizzando circa 7.800 unità, pari al 51% in più rispetto allo stesso periodo del 2014. Un ulteriore incremento del 64% ha portato il 2° trimestre a quota 9.200 unità prodotte. Il 1°semestre 2015 chiude, quindi, a 17mila unità prodotte, miglior dato degli ultimi 4 anni, in crescita del 58% rispetto a gennaio-giugno 2014, mentre il mercato autocarri risulta in rialzo del 15,1%.

Un discorso analogo vale per il comparto autobus che, tuttavia, si attesta su volumi produttivi ridottissimi nel panorama dell’ automotive. Dopo una produzione di appena 289 unità nell’intero 2014, nei primi 3 mesi 2015 sono uscite dagli stabilimenti italiani circa 190 unità, mentre nel 2° trimestre, la produzione non raggiunge le 300 unità. Nel complesso, nel primo semestre del 2015, la produzione di autobus ammonta a circa 480 unità e riguarda prevalentemente il segmento dei minibus.

Una valutazione a parte merita questo settore dell’ automotive. Nonostante lo sforzo industriale che si sta tentando di fare per garantire all’Italia di continuare ad avere una produzione nazionale di autobus, la domanda pubblica rimane del tutto asfittica, se non inesistente. Siamo ancora in attesa dell’emanazione del piano di riparto delle risorse stanziate per il 2015. Secondo Gianmarco Giorda, direttore di Anfia “il comparto del trasporto pubblico locale, nel nostro Paese è privo di una programmazione adeguata delle risorse e di una strategia di intervento a medio termine, che punti all’efficienza e alla qualità del servizio, mentre negli altri major market europei rappresenta un settore di importante sviluppo delle politiche di mobilità. Con oltre 12 anni di età media, il parco autobus italiano è il più ‘anziano’ tra le diverse tipologie di veicoli circolanti in Italia, con conseguenze molto negative per l’ambiente (emissioni e consumi) e per la sicurezza del trasporto collettivo”.